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Marchionne: "Senza l'Italia"


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Dipende dal settore e dalla laurea...si trova anche in Italia...purtroppo la scuola super-egalitaristica ha creato, non solo in Italia, lauree bidone che non servono a niente e danno illusioni a molti...

grande verità, così come andrebbe abolito il valore legale della Laurea.....vero imbroglio italiano....

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I più attivi nella discussione

I più attivi nella discussione

parli di una nicchia di persone a cui offrono un posto all'estero da ricercatore o super qualificato...

la massa dei giovani (che checchè se ne dica NON sono tutti dei "geni") è stata EDUCATA a schifare il lavoro manuale e artigianale per prendere malamente una laurea breve (o specilaistica) con voti bassi e poche competenze acquisite...

la realtà è che gli stessi, spronati a 18 anni a buttarsi in una pasticcieria, in una panetteria o altro a 25 piglierebbero un 'pò meno dei 2500 sognati nell'indagine e con un mestiere già mezzo imparato e la possibilità di crescere , mettendosi anche in proprio...

fatemi capire a cosa serve laurearsi per poi finire a fare il barbone con gli stage non retribuiti o i contratti a termine......

eh???nicchie???guarda che ricercatori a parte, è GARANTITO che se anche non sei un ultra mega secchione, all'estero il lavoro lo trovi tranquillamente, e retribuito. sempre in Belgio ho conosciuto un italiano di Padova, che dopo essersi laureato (parecchio fuori corso) in giurisprudenza, ha fatto una capatina da quelle parti perché non voleva fare l'avvocato. bene, ora lavora in un agenzia europea di lobbing in materia di previdenza sociale, ha uno stipendio che gli permette , a 34 anni anni, di vivere con moglie e figlia a Bruxelles. tutte cose dice, che in Italia non sarebbe riuscito a fare.

e infatti la cosa triste di tutto ciò, è che sta gente sa che più il tempo passa, più difficilmente potrà tornare qua. una cosa questa che all'inizio non ti pesa, ma poi....

ma potrei parlarti Matteo di tante professioni, architetti, ingegneri, gente che in Italia, se vuol fare quel lavoro e niente altro, sarebbe condannata allo stage infinito. prende e se ne va all'estero, e addio stage.

tu dici che se a 30 suonati sei ancora a fare lo stage, sei una schiappa e allora meglio che cambi. queste persone ragionano al contrario, e dicono: benissimo, se in ITALIA a 30 anni sono ancora ridotto a fare gli stage in uno studio di architetti, andiamo all'ESTERO e vediamo che succede.

di quelli che partono, se va bene l'1% ritorna stabilmente. di storie simili è pieno. c'è un sacco di gente che tenta di tornare in Italia, e si sente dire "ma chi ti credi di essere?scordati ste retribuzioni!". e a malincuore, se ne "tornano" all'estero, dove almeno si beccano uno stipendio adeguato e fanno il lavoro che sognavano.

risultato? il risultato è che abbiamo una fuga non solo di cervelli da nobel, ma anche di tanta gente in gamba che semplicemente sarebbe o potrebbe essere l'elite intellettuale/economica propulsiva da noi, nelle nostre imprese. gente che va all'estero e contribuisce al PIL di quei paesi. e così ci stiamo impoverendo, ancora prima che economicamente.

e se sono ancora (relativamente) in pochi a farlo, è perché non tutti se la sentono di lasciare il loro Paese, oppure non sanno bene le altre lingue.

Modificato da led zeppelin
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Dipende dal settore e dalla laurea...si trova anche in Italia...purtroppo la scuola super-egalitaristica ha creato, non solo in Italia, lauree bidone che non servono a niente e danno illusioni a molti...

io mica parlo di lauree in estetista dei piedi o psicologia veterinaria o scienze delle comunicazioni a cerbottana.

parlo di gente laureata in giurisprudenza, economia, ingegneria, architettura....ripeto, gente che anche senza essere da nobel avrebbe comunque la sua da dire nel settore che gli compete. e posso anche comprendere che per alcuni di loro, non fare quello che è il lavoro dei loro sogni sia frustrante. e capisco quindi che preferiscano mollare gli affetti e il loro Paese per raggiungere il loro sogno.

ma vi faccio una domanda. vi chiedete perché sono solo i giovani italiani ad andare via, e nessuno, da Francia o Germania o Belgio che viene da noi? strano eh :lol:? i soliti italiani bamboccioni e brontoloni eh, chiaro :lol:!!

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L'assurdo è che TUTTI vogliono fare gli architetti, gli ingegneri i ricercatori ecc e NESSUNO i pasticceri i conciatori ecc...posti che vengono occupati da immigrati in gamba...e gli italiani vanno all'estero...(e poi voglio vedere chi ha le competenze per farcela..una % della percentuale già piccola che ci prova)

e TUTTI gli altri a lamentarsi qui....ed ad accettare della robaccia di lavori/stipendi

solo io ci vedo dell'assurdo in questo?

solito discorso: lavoro manuale/artigianale---> per cerebrolesi incapaci e ignoranti.

l'assioma italico...

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se è per quello Matteo posso dirti che in Belgio è pieno di pizzerie e gelaterie italiane...ne aprono ogni anno...pensa un pò, si trasferiscono dall'Italia in Austria o in Belgio per aprire lì invece che da noi. strano tanto eh ;)?

cosa c'è che non va in questo? son del Sud e spesso quella è la loro unica alternativa alla Camorra Spa o Stato Srl.....

al Nord (come ha scritto Giannino nell'articolo che facciamo bellamente finta di ignorare )ci sono for di lavori pagati bene che non vuol fare più nessuno, per poi andare a 1200 euro al mese in Fiat o similia per protestare ogni tre per due...

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ecche palle con ste università e ricerca , ragazzi....mica tutti possono fare i ricercatori pubblici o privati...

ribadisco far bene un lavoro manuale e artigianale sei più utile alla società che da ricercatore da 800 euro al mese...e per conto mio hai anche più soddifazioni/relaizzazioni personali...

lo so, infatti la mia scelta è stata quella del lavoro "vero" (come ho specificato nel mio post precedente).

tuttavia se è vero che non tutti possono fare i ricercatori.. perchè allora è consentito farlo? perchè la maggiorranza delle facolta non sono a numero chiuso? perchè ogni anno si laureano mille mila avvocati? eh, chiediamoci anche questo.... 10.000 facoltà e corsi di laurea, università nate ovunque anche in città da neanche 60.000 abitanti, è normale se poi la forza lavoro si dissipa in modo improduttivo

Alfa Romeo Giulietta, 1.4 TBI Multiair 170 CV Exclusive (2013)

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io mica parlo di lauree in estetista dei piedi o psicologia veterinaria o scienze delle comunicazioni a cerbottana.

parlo di gente laureata in giurisprudenza, economia, ingegneria, architettura....ripeto, gente che anche senza essere da nobel avrebbe comunque la sua da dire nel settore che gli compete. e posso anche comprendere che per alcuni di loro, non fare quello che è il lavoro dei loro sogni sia frustrante. e capisco quindi che preferiscano mollare gli affetti e il loro Paese per raggiungere il loro sogno.

ma vi faccio una domanda. vi chiedete perché sono solo i giovani italiani ad andare via, e nessuno, da Francia o Germania o Belgio che viene da noi? strano eh :lol:? i soliti italiani bamboccioni e brontoloni eh, chiaro :lol:!!

Ma sicuramente in altri paesi ci sono condizioni anche migliori, non lo metto in dubbio...però è certo che ci sono settori (tipo quello delle grosse aziende dell'energia) e certe lauree (soprattutto quelle tecniche), per cui francamente le offerte ci sono e buone, addirittura anche con la triennale :shock:...indubbiamente, però, una almeno minima disponibilità a spostarti la devi dare, quanto meno per trasferte...parlo comunque di aziende italiane, eh..."purtroppo" ci sono settori che tirano e altri no...

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cosa c'è che non va in questo? son del Sud e spesso quella è la loro unica alternativa alla Camorra Spa o Stato Srl.....

al Nord (come ha scritto Giannino nell'articolo che facciamo bellamente finta di ignorare )ci sono for di lavori pagati bene che non vuol fare più nessuno, per poi andare a 1200 euro al mese in Fiat o similia per protestare ogni tre per due...

certo, ma invece di fermarsi al nord Italia, varcano pure il confine. e sempre per fare il gelataio o il pizzaiolo.

ripeto, tutti fenomeni che avvengono da noi. non c'è nessun francese che apre creperie in Italia, o tedeschi che aprono il baracchini wurstel in Italia...tutt'al più kebabari turchi...noi siamo proprio come i turchi, ce ne andiamo dal nostro paese.

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Ma sicuramente in altri paesi ci sono condizioni anche migliori, non lo metto in dubbio...però è certo che ci sono settori (tipo quello delle grosse aziende dell'energia) e certe lauree (soprattutto quelle tecniche), per cui francamente le offerte ci sono e buone, addirittura anche con la triennale :shock:...indubbiamente, però, una almeno minima disponibilità a spostarti la devi dare, quanto meno per trasferte...parlo comunque di aziende italiane, eh..."purtroppo" ci sono settori che tirano e altri no...

certo, devi avere la voglia di alzare le chiappe. di essere disposto a imparare e parlare un'altra lingua. ed è questa la ragione per cui, per il momento, non se ne vanno tutti. ma tra 10 anni ne riparliamo...

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