Vai al contenuto

GM presenta la flotta di veicoli fuel cell


Guest DESMO16

Messaggi Raccomandati:

Guest DESMO16

tratto da :

http://www.kwmotori.kataweb.it/kwmotori/kwmnews.jsp?idContent=377463&idCategory=741

GM presenta in anteprima la flotta preliminare di veicoli fuel cell che opererà a Washington

General Motors ha presentato oggi la flotta di autoveicoli alimentati ad idrogeno che avrà come base la città di Washington, Rick Wagoner, presidente ed amministratore delegato del gruppo GM, ed i membri del Congresso hanno guidato personalmente alcuni prototipi HydroGen3 funzionanti a fuel cell.

Il programma preliminare GM relativo all’utilizzo di autoveicoli a fuel cell nella città di Washington si protrarrà inizialmente per due anni e dovrebbe consentire fino a 10.000 prove effettuate da legislatori, amministratori, ambientalisti ed altri enti incaricati di redigere politiche a riguardo.

«Le pile a combustibile ci danno un’occasione per reinventare l’automobile e per sottrarre le autovetture e gli autocarri dalle discussioni sull’energia e l’ambiente» ha detto Wagoner. «La flotta preliminare di Washington ci servirà per sottoporre ai legislatori ed ad agli “opinion leader” i rapidi progressi che sono stati fatti per sviluppare questa importante tecnologia» GM ha già investito oltre un miliardo di Dollari per poter essere in grado di commercializzare entro questo decennio un valido veicolo fuel cell. L’obiettivo a lungo termine del gruppo è quello di essere la prima industria automobilistica a vendere un milione di veicoli fuel cell. Il programma avviato a Washington può inoltre contare sul primo distributore di idrogeno negli Stati Uniti: in funzione presso una stazione di servizio Shell, servirà per l’appunto a rifornire i veicoli della flotta GM a fuel cell. La stazione di servizio sarà aperta alla fine di quest’anno. «L’operatività della flotta di veicoli a fuel cell e della stazione di servizio che distribuisce idrogeno darà ad amministratori, a legislatori ed all’opinione pubblica una maggiore consapevolezza e comprensione delle questioni relative al passaggio ad un’economia dell’idrogeno» ha detto Wagoner. «Apprenderemo inoltre importanti lezioni riguardo al rifornimento dei veicoli ed al loro comportamento in condizioni d’utilizzo reali». GM persegue una strategia tecnologica articolata su tre fasi per arrivare ad un migliore sfruttamento del carburante e per ridurre le emissioni, rispondendo al tempo stesso alle esigenze di trasporto del pubblico. GM sta migliorando i suoi veicoli convenzionali utilizzando una tecnologia che prevede la disattivazione di alcuni cilindri del motore quando non sono necessari e l’utilizzo di trasmissioni a variazione continua. GM ha inoltre annunciato l’intenzione di immettere, entro la fine di quest’anno sul mercato americano, una gamma di autoveicoli ibridi, comprendente versioni dei grandi pick-up Chevrolet Silverado e GMC Sierra. Queste tecnologie apriranno la strada per la messa in produzione di veicoli fuel cell entro la fine di questo decennio. Le pile a combustibile (o fuel cell) utilizzano una reazione elettrochimica che si serve dell’idrogeno e dell’ossigeno presente nell’aria per creare l’energia elettrica che muove il veicolo.

Il prototipo HydroGen3, realizzato sulla base di Opel Zafira, è mosso da un blocco di fuel cell della potenza di 94 kW e ha un’autonomia di circa 160 chilometri.

Link al commento
Condividi su altri Social

Credo che i soldi che le case spendono per portare sul largo mercato la tecnologia delle fuel cells siano soldi spesi in maniera intelligente.

I problemi di inquinamento da traffico delle città sono innegabili. Va comunque sottolineato che questa tecnologia contribuirà ad alleviare solo i problemi di inquinamento delle nicchie ecologiche rappresentate dagli agglomerati urbani. Ma a livello di inquinamento globale ci si guarda bene dallo svelare con quale tecnologia si intende produrre l'idrogeno. A tale proposito le possibilità sono molteplici e vanno dall'utilizzo di cambustibili fossili all'energia nucleare, dai bioreattori che utilizzano batteri che sviluppano idrogeno all'energia solare. Scegliere una strategia piuttosto che un'altra è di fondamentale importanza ai fini del bilancio globale in termini di effetto serra, buco nell'ozono, piogge acide e chi più ne ha più ne metta. Produrre idrogeno richiede grandi quantità di energia e dal punto di vista dell'inquinamento la soluzione peggiore sarebbe l'utilizzo del petrolio o del carbone, mentre quella migliore sarebbe l'energia solare. La cosa quasi si inverte se la si guarda dal punto di vista economico, anche se in questo caso l'energia nucleare sarebbe di gran lunga la più economica. L'energia nucleare se la caverebbe bene anche dal punto di vista ambientale se qualcuno potesse fare quello che nessuno può fare, ossia prevenire al 100% potenziali incidenti.

Un settore promettente nel quale alcune company biotech stanno investendo è quello dell'utilizzo di batteri che producono idrogeno. Esistono di già dei bioreattori in grado di produrre un gas rappresentato all'80% da idrogeno. Tuttavia l'impatto ambientale dei bioreattori è ancora praticamente inesplorato anche se si può prevedere in una certa misura. In ogni caso per quanto concerne la tecnologia delle fuel cells siamo ancora in una fase pionieristica. Sappiamo solo che la tecnologia esiste e può essere migliorata, ma da quì a portarla sul mercato ce ne corre. Uno dei problemi è quello della distribuzione. Metter su una rete di distribuzione dell'idrogeno è un problema davvero formidabile, basti pensare che l'idrogeno non richiede alcuna scintilla o alcuna alta pressione per accendersi: basta fargli vedere l'ossigeno. Di fronte a questi temi diventa davvero lodevole il coraggio di chi intende avventurarsi nell'utilizzo su larga scala delle fuel cells (GM è una): non si tratta solo di fare dei rapidi calcoli economici col pallottoliere per decidere se investire o meno nella nuova tecnologia ; la vera scommessa consisterà nel portare l'umanità in una nuova era non solo tecnologico-ambientale ma soprattutto culturale. Nella nuova era l'uomo saprà di non inquinare le città andando con l'auto in ufficio, ma gli gireranno parecchio le palle se scoprirà che per non inquinare Milano o Canicattì o Los Angeles inquinerà l'intero globo. La gente si chiederà in quale punto della Terra starà inquinando mentre si recherà in ufficio con la sua meravigliosa auto ecologica.

Per concludere: a me sembra quantomeno singolare che non si faccia menzione di altrettanti investimenti per utilizzare le fuel cells per gli impianti di riscaldamento o condizionamento domestici, che come tutti sappiamo inquinano le città in misura altrettanto grave di quanto non faccia il traffico. Fra l'altro in questo caso la tecnologia richiesta dovrebbe essere alquanto più semplice di quella richiesta per i mezzi di trasporto.

Caro Desmo16, scusa la prolissità. Ciao.

Link al commento
Condividi su altri Social

Guest Velox
Caro Desmo16, scusa la prolissità. Ciao.

Non ti devi scusare Copco. Il tuo post è stato estremamente interessante e pone la questione su un punto di vista diverso che è quello dell'approvvigionamento delle fonti alternative di energia.

A questo punto credo che una delle soluzioni migliori sia l'utilizzo di una soluzione ibrida motore a combustione interna e celle di combustibile. Anche se in effetti mette grandi problemi di stivaggio delle batterie e di ingombro. Ma credo sia il futuro più verosimile.

Link al commento
Condividi su altri Social

Ottima analisi, anche se concluderei che un'efficace pianificazione dovrebbe ripensare tutto il trasporto e la mobilità sia urbana che extrurbana sia pubblica che privata. Che senso ha avere un GM "fuel cell", stato dell'arte della tecnologia se poi deve restre ferma 3 ore sulla tangenziale di Milano per coda ? ( e magar per raggingere un posto raggiungibile a piedi :twisted: )

Archepensevoli spanciasentire Socing.

Link al commento
Condividi su altri Social

Uno dei problemi posti dall'uso delle fuel cells non consiste in pesanti ed ingombranti batterie, ma nell'uso e collocazione di un serbatoio per l'idrogeno. Un'auto mossa da fuel cells non ha batterie particolarmente ingombranti. Il principio di funzionamento consiste in un apparato elettrochimico in cui idrogeno ed ossigeno si combinano, con l'aiuto di catalizzatori, in maniera controllata senza esplodere e producendo elettricità in modo efficiente. L'elettricità viene poi usata da un motore elettrico che fa muovere la macchina. Il vantaggio delle fuel cells consiste quindi in emissioni zero (solo acqua) e nel fatto che non contengono parti meccaniche in movimento. Quindi sull'auto dotata di fuel cells deve esserci un serbatoio di idrogeno che è la vera fonte di energia elettrica attraverso le fuel cells. In altre parole l'idrogeno invece di essere bruciato in motori a scoppio viene convertito in energia elettrica dalle fuel cells ed è poi questa energia elettrica che da energia al motore elettrico dell'auto. Quindi occore avere un serbatoio di idrogeno, ed è proprio il serbatoio di idrogeno il punto debole della tecnologia. L'idrogeno non è come il GPL o il metano. Un serbatoio pieno di idrogeno è una vera e propria bomba, quindi non solo deve essere costruito con tutti i sacri crismi, ma deve resistere a qualsiasi urto, deve reggere pressioni elevatissime e deve trovare una collocazione sicura e protetta sull'auto. Il problema dello stivaggio dell'idrogeno è forse la sfida tecnologica più importante. Si sta cercando di sviluppare dei serbatoi in cui l'idrogeno non è completamente libero di muoversi come in una bombola, ma il serbatoio è pieno di un materiale poroso in cui l'idrogeno è semiintrappolato, nel senso che se malauguratamente la parete del serbatoio si rompe per un incidente l'idrogeno possa fuoriuscire lentamente incendiandosi a contatto con l'aria e provocando solo una fiamma relativamente piccola. Se invece il serbatoio fosse come una convenzionale bombola, in caso di rottura l'idrogeno potrebbe fuoriuscirne improvvisamente provocando una vera e propria esplosione oppure delle fiammate molto grandi.

BMW è all'avanguardia per quanto riguarda l'uso dell'idrogeno in motori a combustione interna classici: uno quindi potrebbe chiedersi qual'è il vantaggio di aggeggi così complicati come le fuel cells. Uno potrebbe pensare che se ci saranno serbatoi sicuri si potrebbe fare a meno delle artificiose fuel cells ed utilizzare direttamente il motore a scoppio con probabile migliore resa: la risposta consiste nel fatto che solo la tecnologia delle fuel cells permette di abolire qualsiasi scintilla o fiamma o eccessiva fonte di calore e qualsiasi maltrattamento meccanico e termico del pericolosissimo idrogeno. Ciao.

Link al commento
Condividi su altri Social

Guest Velox

Per la tua precisazione. In effetti avevo il dubbio tra serbatoio e batterie non avendo ancora chiaro in testa come un sistema del genere funzioni. Ma reputi praticabile una soluzione ibrida o no?

Link al commento
Condividi su altri Social

Certo che l'idea di girare un giorno con auto a batterie mette una tristezza e fa perdere la passione legata ai motori. Magari potessero essere prodotti motori a scoppio al 100% ecologici! La soluzione BMW sembra non essere troppo percorribile purtroppo

Link al commento
Condividi su altri Social

Certo che l'idea di girare un giorno con auto a batterie mette una tristezza e fa perdere la passione legata ai motori. Magari potessero essere prodotti motori a scoppio al 100% ecologici! La soluzione BMW sembra non essere troppo percorribile purtroppo

Link al commento
Condividi su altri Social

Personalmente credo che le soluzioni ibride avranno un certo futuro, ma per soluzione ibrida intendo motore a scoppio + motore elettrico alimentato da batterie ricaricabili.

Se invece mi chiedi quale futuro possa esserci per una soluzione ibrida motore a scoppio + motore elettrico alimentato da elettricità prodotta da fuel cells la mia opinione è che sebbene tutto sia possibile, in questo secondo caso il futuro non ce lo vedo. Se le case investono nelle fuel cells lo fanno per permettere un uso più sicuro dell'idrogeno, nel senso che le fuel cells permettono di usare l'idrogeno su auto dove i concetti di fiamma, scintilla, condotto soggetto a scaldarsi, serbatoio di benzina che può incendiarsi o provocare vapori potenzialmente infiammabili etc, sono proibiti. Un'auto con tecnologia fuel cell deve avere un serbatoio di idrogeno, le fuel cells ed un motore elettrico. Per fare un'auto ibrida si dovrebbe aggiungere un serbatoio per benzina o gasolio ed un motore a scoppio. Mettere un motore a scoppio ed un serbatoio di benzina su un'auto che ha già una bombola di idrogeno richiede misure di sicurezza enormi senza comunque avere la garanzia di evitare incidenti, per cui un futuro con auto ibride fuel cell + motore a scoppio non ce lo vedo.

Quanto sopra è comunque un mio personalissimo punto di vista e non mi meraviglierei se qualcuno adducesse argomentazioni che confutano quanto da me sostenuto.

Io rimango dell'avviso che alla fin fine l'era dei combustibili fossili finirà veramente quando il petrolio comincerà a scarseggiare ed i prezzi saliranno alle stelle. A quel punto non vincerà chi avrà in mano la tecnologia più avanzata nel campo delle celle a combustibile ma chi avrà in mano la tecnologia degli accumulatori più efficienti e la tecnologia fotovoltaica più efficiente.

Tempo fa sul forum di 4R rubai un pò di tachioni a qualcuno e feci un salto nel futuro di circa un secolo. Scoprii che la tecnologia che si era affermata era quella dei pentalitri: accunulatori dal volume di 5 litri in grado di accumulare una quantità di energia elettrica corrispondente all'energia contenuta in un barile di petrolio. Non scherzavo: questo è quello che a naso la mia immaginazione riesce a prevedere. A mio avviso i signori che nell'era post-fossile domineranno il mondo saranno di due tipi ed in combutta fra di loro: quelli che avranno a disposizioni grandi aree desertiche sulle quali allestire grandi estensioni di celle fotovoltaiche e quelli che compreranno questa energia elettrica per concentrarla in batterie ad alta capacità ed efficienza che saranno qualcosa di simile ai pentalitri.

Link al commento
Condividi su altri Social

Certo che l'idea di girare un giorno con auto a batterie mette una tristezza e fa perdere la passione legata ai motori. Magari potessero essere prodotti motori a scoppio al 100% ecologici! La soluzione BMW sembra non essere troppo percorribile purtroppo

Scusa Caravaggio, ma perchè?

Sempre per rimanere in tema con un mio vecchio post sul forum di 4R ti porgo una domandina semplice semplice:

ti farà schifo gironzolare in un futuro non lontanissimo con una bella gnocca bionda a bordo di una splendida Ferrari Cordero 20.000 KiloVolt?

Link al commento
Condividi su altri Social

Crea un account o accedi per lasciare un commento

Devi essere iscritto per commentare e visualizzare le sezioni protette!

Crea un account

Iscriviti nella nostra community. È facile!

Registra un nuovo account

Accedi

Sei già registrato? Accedi qui.

Accedi Ora
×
×
  • Crea Nuovo...

 

Stiamo sperimentando dei banner pubblicitari a minima invasività: fai una prova e poi facci sapere come va!

Per accedere al forum, disabilita l'AdBlock per questo sito e poi clicca su accetta: ci sarai di grande aiuto! Grazie!

Se non sai come si fa, puoi pensarci più avanti, cliccando su "ci penso" per continuare temporaneamente a navigare. Periodicamente ricomparità questo avviso come promemoria.