Vittorio Ghidella ottantenne! Un tuffo al cuore

[PANDA]

Ho aperto 4r di questo mese è ho visto la seconda pagina dell'intervista a VG. Un flash immediato di ricordi dei miei anni '80, VG giovane e sportivo, Fiat un azienda automobilistica dinamica... ho girato pagina a ritroso e ho visto i suoi 80 anni, un vecchietto ! Sono rimasto davvero scosso!

Grande Ghidella

[PaoloGTC]

Lo scrivevo nel topic delle riviste d'auto... ci son rimasto. Era da aspettarselo, per carità... però avendolo in mente solo con le foto dell'epoca, ti si focalizza una certa immagine. Appena ho visto la foto di oggi, mi son detto "ma dai non è Ghidella questo"...

[nucarote]

Non ho visto le foto comunque questo è un stralcio di intervista di 4R in cui si toglie un pò di sassolini dalle scarpe, lanciandone qualcuno dalla parti di Romiti:

Fiat: Ghidella, Romiti scettico su futuro settore (Quattroruote)

Dowjones

MILANO (MF-DJ)--"Cesare Romiti? Aveva una percezione del mondo dell'automobile che dimostrava uno scetticismo sul futuro del settore. Preferiva godere dei vantaggi economici generati dal rilancio della Fiat Auto per favorire la diversificazione in altri campi industriali".

Lo afferma in un'intervista che sara' pubblicata domani dal mensile Quattroruote Vittorio Ghidella, ex amministratore delegato della Fiat dal 1979 al 1988, che per la prima volta dopo oltre 20 anni, parla dei suoi anni a Torino, della ristrutturazione da lui guidata che porto' la Casa ai vertici europei e, soprattutto, dei suoi tesi - e finora mai chiariti - rapporti con l'allora capo del Gruppo piemontese.

Le parole del manager vercellese, che da anni vive nel piu' completo riserbo in Canton Ticino, sono contenute in un'intervista realizzata da Brigitte Schwarz della Radiotelevisione Svizzera Italiana, che appare sul fascicolo di dicembre di Quattroruote, di Editoriale Domus, ed e' destinata a fare sensazione per le numerose affermazioni inedite e, per certi versi, esplosive.

Ghidella, per esempio, chiarisce che uno dei motivi del suo conflitto con Romiti fu la diversita' di vedute su una possibile partnership con l'americana Ford, fortemente voluta dall'amministratore delegato e avversata da larga parte del management torinese "per motivi di natura provinciale". Ghidella parla anche del suo discusso addio all'azienda, per il quale ricevette una buonuscita di 80 miliardi di lire, con una nota che sembra l'ennesima critica a Cesare Romiti: "La mia uscita fu traumatica perche' il gruppo di uomini che credevano, come me, nell'iniziativa si trovarono senza un punto di riferimento, privi di una guida tecnicamente evoluta. E, nel giro di qualche tempo, la Fiat si ritrovo' nelle condizioni in cui era prima del mio arrivo".

Inoltre, il manager commenta l'attuale accordo tra Fiat e Chrysler: "Io mi auguro, e auguro a quelli che ci lavorano, il successo in quest'operazione, che passa inevitabilmente attraverso accordi e, quindi, implica una rinuncia alla sovranita', a favore dello sviluppo della Fiat stessa". red/mur

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[PaoloGTC]

Sono contento che sia uscita questa intervista. Ci sono cose che meritavano di essere riscritte e ricordate.

4R in un passaggio ha sintetizzato bene le differenze di vedute fra i due, quando ha scritto "Romiti voleva una Fiat che facesse ANCHE automobili, mentre Ghidella voleva puntare tutto sul prodotto".

Avrà fatto i suoi sbagli (parlando di prodotto, del resto nessuno è perfetto), ma io non posso evitare di chiedermi come sarebbero le cose oggi se tutto fosse andato secondo un crescendo che secondo me Vittorio aveva in mente. Non dico che si vivrebbe nell'Eden, e va detto che certi mezzi non sono stati all'altezza, ma bisogna anche pensare, secondo me, che certi passi falsi sono stati fatti proprio perchè lui ad un certo punto è andato.

Riscrivere tutto il passato dal momento del suo abbandono ad oggi è un pensiero lunghissimo e complicato, ci sono un sacco di X, però visto che si dice sempre che l'attuale situazione Fiat è frutto di un concatenarsi di eventi, date, fatti.... sarei proprio curioso di vedere, in un mondo parallelo, come sarebbero andate le cose "se lui".

Non sono così convinto che Fiat sarebbe messa come oggi.

[Nick for Speed]

Forse, e oserei dire forse, sarebbe ai livelli o quasi di VAG oggi.

[PaoloGTC]

Non mi sento di dir tanto. Di certo per la questione degli equilibri.. se Fiat non avesse perso tanto, altri non avrebbero guadagnato tanto, quindi forse Fiat sarebbe un po' più su ed altri un po' più giù. Ai tempi della Thema non facevano mica tanto gli sboroni altri in giro per l'Europa... vero che poi han fatto tanti passi, ma è anche perchè qualcuno qui è andato per fragole, come si dice... quindi io non so se sarebbe come VAG, ma penso che sarebbe sicuramente meglio di oggi.

[Nick for Speed]

Magari si sarebbe accaparrata l'italdesign!

[nucarote]

Piu che VAG credo che probabilmente FGA forse sarebbe stata ai livelli dei francesi solo con più presenza nei segmenti alti, probabilmente si sarebbe sforzato al massimo di mantenere le identità e la concorrenza tra Lancia e Alfa, seppur concepite sulle medesime piattaforme, probabilmente si sarebbe imposto un pò di più con una spartizione delle competizioni sportive, ma probabilmente avremmo anche visto la 955 con almeno 10 anni di anticipo, e probabilmente non poteva impedire alla Ferrari e probabilmente anche a Maserati di ciucciare risorse per i sogni di gloria di Gianni & figlio illeggettimo. Il tutto ovviamente probabilmente.

Modificato 27 Novembre 2010 da nucarote

[TONI]

non vorrei dire fesserie ma non erano i tempi di Ghidella quelli nei quali fiat e vw si contendevano il primato delle vendite in europa ?

[nucarote]

non vorrei dire fesserie ma non erano i tempi di Ghidella quelli nei quali fiat e vw si contendevano il primato delle vendite in europa ?

Veramente si faceva il ragionamento su cosa sarebbe FGA oggi se Fiat investiva nell'auto e in Ghidella.