Da Santoro il confronto Mini, Ds3, MiTo come spunto per parlare di Fiat

[loric]

beh, però formigli si lamenta che gli esperti della controparte sono collegabili a Fiat, quindi imparziali. E lui presenta un esperto collegabile a una casa costruttrice coinvolta nel test?

Per coerenza il suo esperto avrebbe dovuto essere un masai analfabeta e senza patente, per essere il più imparziale possibile

Formigli si lamenta del fatto che il giudice abbia nominato la propria CTU (che deve essere imparziale) designando soggetti in qualche modo (secondo lui) vicini a Fiat.

Poi ciascuna parte nomina la propria CTP come più gli aggrada, per cui l'esperto di Formigli poteva pure essere, senza problemi, il figlio del CEO di BMW o l'inventore della Mini. E' peraltro abbastanza scontato che le consulenze tecniche di parte siano... di parte

Riguardo alla Gabanelli e a Mentana...i giornalisti si dimostrano una casta peggiore dei politici. Guai a toccare uno di loro. Guai. A nessuno sfiora la mente che il collega possa aver detto una cazzata.

È un ennesimo male italico, escludere a priori che tra le tue fila qualcuno possa essere un idiota o un delinquente....è sempre un complotto dei poteri forti

Si chiama difesa corporativa. E ci sta. Basta prenderla per quello che è.

Mentana l'ha fatta bene e lo apprezzo pure in questo caso, la Gabbanelli e Telese no. Se Mentana alla fine dei conti chiede un gesto di fair play a Fiat, gli altri due parlano del classico complotto plutogiudomassonico messo in campo dai poteri forti (Fiat) per censurare una voce scomoda, il martire Formigli.

[TonyH]

Avrei apprezzato di più se fosse uscito dal coro della difesa d'ufficio.

Perché la difesa dei "compagni che sbagliano" a oltranza fa male in primis al tuo stesso gruppo.

Si può dissentire sul risarcimento, non sulla condanna....e andare a fare le pulci alle magagne dell'avversario per dimostrare che la condanna (non il risarcimento) non dovrebbe sussistere non fa onore.

[loric]

Conosco uno dei tre esperti interpellati nel processo.

Anche solo alludere ad una sua parzialità verso una delle parti lo trovo a dir poco ridicolo.

Formigli-Fiat, non basta il diritto di replica? | Loris Mazzetti | Il Fatto Quotidiano

Formigli-Fiat, non basta il diritto di replica?

Credo di essere al di sopra di ogni sospetto, sono sempre stato dalla parte della giustizia e per l’indipendenza dei magistrati, a questo proposito mi onoro di aver scritto recentemente un libro su questi temi insieme al magistrato antimafia di Palermo Nino Di Matteo. Sulla vicenda Formigli-Fiat non ci sto.

Non ho dubbi, sto con Corrado, che, in una delle puntate di Annozero, ha realizzato un servizio dove è stato confermato ciò che in precedenza era stato scritto sull’autorevole rivista Quattroruote: sullo stesso percorso l’Alfa Romeo Mito era risultata più lenta della Mini Cooper e della Citroen DS3. Anche il giornale è stato querelato dalla società torinese?

Il giudice ha condannato la Rai e Riccardo Formigli a pagare 1 milione 750 mila euro per danno patrimoniale e 5 milioni 250 mila euro per danno non patrimoniale, cioè morale e d’immagine.

Conosco Formigli, so quanto vale professionalmente, lo ha dimostrato lavorando nella squadra di Santoro, a Sky, ora tutti i giovedì andando in onda su La7 con Piazzapulita. Non conosco il giudice che ha emesso la sentenza, avrà avuto le sue buone ragioni, ma in questa brutta storia, che mette in discussione la libertà di opinione, qualche cosa che non quadra c’è.

Lo ha scritto puntualmente Milena Gabanelli sul Corriere della sera: il collegio di esperti, a cui il tribunale ha affidato la perizia, era composto dal professor Francesco Profumo (oggi ministro nel governo Monti), allora rettore del Politecnico di Torino che, grazie al finanziamento dalla Fiat (rinnovato fino al 2014), ha potuto istituire il corso di laurea in ingegneria dell’autoveicolo; il professor Federico Cheli, responsabile di una serie di contratti di ricerca tra Politecnico di Milano e Pirelli pneumatici, Bridgestone, Centro Ricerche Fiat, Ferrari Auto, Fiat Auto; Salvatore Vicari, docente della Bocconi, è stato nel consiglio di amministrazione della Valdani-Vicari & Associati, all’interno della quale vi è l’ex direttore generale di Taksid France (griuppo siderurgico fondato dalla Fiat). Dalla Valdani-Vicari proviene uno dei massimi dirigenti di Fiat Service.

Forse, senza mettere in discussione le capacità dei tre esperti, qualcuno potrebbe obiettare che nella loro scelta vi è la presenza di un vizio, molto comune nel nostro Paese, di conflitto di interessi.

Democraticamente mi sento in dovere di esprimere un’opinione in contrasto con quella del giudice e di contestare la decisione della Fiat per aver portato la Rai e Formigli in tribunale. E’ una sentenza che va contro la libertà di opinione, rischia, se confermata, di seppelliree quella giurisprudenza che assegna al giornalista il ruolo di “cane da guardia della democrazia”, che può anche sbagliare purché in buona fede. E’ una sentenza che rischia di scatenare l’autocensura quando il fatto ha come protagonista una grande azienda.

Marchionne e Formigli non possono essere messi sullo stesso piano: è il reddito che li divide. Per questa sentenza che sputtanata si sta prendendo, la Fiat poteva risolvere chiedendo semplicemente ad Annozero il diritto di replica.

Caro Rega, è politica (nel suo senso più ampio e deteriore), la verità conta una cippa. E anche la coerenza, visto che sul medesimo giornale, su cui scrive anche Formigli, sentenze della magistratura che andavano contro i loro "nemici" non sono state certo messe in dubbio con tali insinuazioni.

Avrei apprezzato di più se fosse uscito dal coro della difesa d'ufficio.

Perché la difesa dei "compagni che sbagliano" a oltranza fa male in primis al tuo stesso gruppo.

Si può dissentire sul risarcimento, non sulla condanna....e andare a fare le pulci alle magagne dell'avversario per dimostrare che la condanna (non il risarcimento) non dovrebbe sussistere non fa onore.

Non concordo. I passati favori della stampa alla Fiat sono ben noti e documentati.

Quello che Mentana chiede è che Marchionne si metta la mano sul cuore. E lo spero pure io, magari in cambio di una trasmissione riparatrice. Sai che schiaffo morale ai Telese e ai Landini di tutta Italia sarebbe? Ci guadagnerebbe enormemente in termini di immagine.

Modificato 23 Febbraio 2012 da loric

[TonyH]

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Non concordo. I passati favori della stampa alla Fiat sono ben noti e documentati.

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E non si negano.

Ma il fatto che in passato alcuni giornalisti si siano dimostrati faziosi pro-Fiat non autorizza a mio modo di vedere di poter fare liberamente i faziosi anti-Fiat.

Se è da condannare l'eccesso pro, è da condannare l'eccesso contro. Specie se si manipolano i dati

[Cosimo]

E non si negano.

Ma il fatto che in passato alcuni giornalisti si siano dimostrati faziosi pro-Fiat non autorizza a mio modo di vedere di poter fare liberamente i faziosi anti-Fiat.

Se è da condannare l'eccesso pro, è da condannare l'eccesso contro. Specie se si manipolano i dati

Ma sorpattuto.. quando i faziosi pro fiat imperavano, e magari la CGIL faceva che cacchio voleva negli stabilimenti (che purtroppo molto raramente ha coinciso con il bene della maggior parte dei dipendenti) perchè il santoro-formigli-salcazzo (io la gabanelli non la metto nel novero perchè seppur non sempre d'accordo l'ammiro. Mentana mi è simpatico ma è sempre stato un gran paraculo fin dagli inizi..) della situazione è stato ben zitto?

Faceva comodo il macchinino in prova o il week end nella località fica?

Concordo sul risarcimento.. chiederei un euro simbolico e una stretta di mano davanti a una mito

se ricordate il suo ex Capo Santoro, la prima volta che è stato seriamente messo in dubbio circa la sua integrità/professionalità, è stato quando si è parlato del suo contratto. Sta gente, ha il cuore e la lingua da rivoluzionario, ma il portafoglio da conservatore

[santuz]

Forse, senza mettere in discussione le capacità dei tre esperti, qualcuno potrebbe obiettare che nella loro scelta vi è la presenza di un vizio, molto comune nel nostro Paese, di conflitto di interessi.

Il conflitto di interessi c'e' sempre quando un giornalista parla di un altro giornalista a giuduzio. La prima cosa che imparano da praticanti e' la difesa della casta, chi non l'impara semplicemente viene forzato dalla casta stessa a cambiare mestiere. Mi fanno ridere quando parlano di conflitto di interessi quando sono loro stessi che hanno il piu' grosso conflitto corporativo di questo paese. Modificato 23 Febbraio 2012 da santuz

[owluca]

P.S. pure la Gabanelli dice un sacco di fesserie, eppure Report è passabile, al contrario di annozero. Per quel che riguarda il fondo di garanzia non ci metto becco.

ma la Gabanelli perche' invece non fa' una bella indagine sulla affidabilita' delle pur costosissime versioni corsaiole delle Mini ?

Corollario: report e' passabile tutte le volte che non sostiene una tesi precostituita.

[maxtor]

Comunque è evidente che si è messa in moto la controffensiva corporativistica.

Ecchissenefrega se per difenderci sbraitiamo parole a caso confondendo ad esempio diritto di critica/opinione con la manipolazione della notizia.

[Motron]

La libertà di informazione non equivale alla libertà di disinformazione, c'è una bella differenza.

Telese & co. avvisati.

[Dannatio]

A proposito di corporativismo...... Stasera al TG5 nei TITOLI d'avvio lo "scandalo" della lettera dell'assicurazione di controparte alla famiglia Pesciarelli ( giornalista del tg5 morto nell'incidente stradale lo scorso ottobre)..... Ora a me dispiace umanamente per il sopraccitato tizio e per la sua famiglia..... Ma anche chissenefrega....