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Da Santoro il confronto Mini, Ds3, MiTo come spunto per parlare di Fiat


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Giusto per buttarla un po' in caciara... Direi che i periti hanno determinto il risarcimento anche ragionando sul fatto che la mito non ha ancora avuto un restyling deciso. E questo dimostra che non se ne poteva parlare male: la macchina continua e continuerà a difendere la sua superiorità rispetto alla concorrenza!

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oggi han pubblicato solo la replica di Formigli...che si è attaccato a "Top Gear" della BBC...:disp2:

Di cui non ne avrà visto nemmeno una puntata :§

Magari possiamo inviargli quella della Mc Laren :§

Clarkson piuttosto che parlar male di qualcosa di inglese si brucia la patente...

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Some critics have complained that the 4C lacks luxury. To me, complaining about lack of luxury in a sports car is akin to complaining that a supermodel lacks a mustache.

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Clarkson piuttosto che parlar male di qualcosa di inglese si brucia la patente...

e soprattutto MAI LA POLITICA in TG..al massimo se la prende coi rallentatori e chi li mette...:lol:

Questa gente ha bisogno di un corso di giornalismo non fazioso....in Italia purtroppo di giornalisti non faziosi non ce ne sono.....

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:pen:indovina indovinello, qual'e' quel famoso quotidiano che ieri (on line) ha glissato sulla notizia :asp:
THE DAILY DONE?*

:mrgreen::§

* licenza poetica eh...? ;):mrgreen::§

Il Fatto Quotidiano? :mrgreen:

Vero, ha vergognosamente glissato con questo articolo pubblicato ieri 20/02/2012 :lol::lol:

Condanna ad Annozero per puntata su Alfa Mito. Risarcimento record a favore di Fiat Il tribunale civile di Torino ha condannato la Rai e il giornalista Corrado Formigli a risarcire con cinque milioni di euro Fiat Group Automobiles per il servizio del 2 dicembre 2010 in cui era stata criticata una vettura prodotta dalla casa torinese, in un modo che il giudice ha definito “denigratorio”. Assolto Michele Santoro Corrado Formigli e Rai condannati a pagare 5 milioni di euro alla Fiat, più due milioni di euro per pagare la pubblicazione della sentenza su quattro giornali. Assolto Michele Santoro. È il risarcimento stabilito dal giudice del Tribunale di Torino Maura Sabbione al termine del processo per diffamazione intentato dal Lingotto contro conduttore, giornalista e azienda dopo il servizio di “Annozero” del 2 dicembre 2010 “Forse Italia”. L’informazione, ha scritto il magistrato – “era incompleta e parziale e, come tale, atta a indurre nel telespettatore medio una percezione errata del confronto tra le autovetture” e procurare un danno al “sub-brand” MiTo, l’autovettura al centro dell’inchiesta dell’ex inviato di Annozero.

Si tratta di una sentenza che si basa su un principio usato di rado: la Rai come persona giuridica è responsabile del danno morale del suo dipendente. Una colpa che non ricade su Santoro, però: secondo il giudice, la Fiat “non ha fornito la piena prova di un illecito a carattere diffamatorio”, né può essere mosso contro il presentatore “alcun serio e specifico addebito”.

Nel servizio Formigli faceva una comparazione delle performance dell’Alfa MiTo e altre auto della stessa categoria, una Mini Cooper e una Citroen Ds. Secondo gli avvocati Michele Briamonte e Marco Carbonaro, dello studio Grande Stevens che assiste il Lingotto, in quella puntata (seguita da più di cinque milioni di persone) il conduttore e l’inviato omettevano di “riferire tutti i dati significativi dei tre veicoli in gara” e poi “maliziosamente, si limitavano a ‘rappresentare’ l’unico dato sfavorevole alla Alfa Mito, relativo alla velocità massima delle singole automobili, in una ottica di discredito della vettura Mito Alfa Romeo e della intera Fiat Group”. La difesa (rappresentata dagli avvocati Natalia Ferro e Anna Maria Simonotti) chiedeva invece di rigettare il ricorso perché “la condotta dei convenuti” era “inidonea a causare danni risarcibili siccome non lesiva, né diffamatoria e, comunque, scriminata dal legittimo esercizio del diritto di critica”.

La perizia dei consulenti tecnici del tribunale, redatta dall’allora rettore del Politecnico di Torino Francesco Profumo insieme ai professori Federico Cheli e Salvatore Vicari, stabiliva non solo che la le informazioni del servizio fossero parziali, ma tali anche a provocare un danno d’immagine “manifestato in un cambiamento nella percezione dei clienti, pari all’1,2% dei telespettatori, coerente con una discontinuità di risultati in termini di minori immatricolazioni”. Per il calo di vendite i periti avevano quantificavano il danno in 1,8 milioni di euro.

Dopo aver ricevuto le conclusioni di parte nei giorni scorsi il giudice Sabbione ha verificato invece l’esistenza di un danno al marchio MiTo, ma ha precisato anche che non ci sono state ripercussioni sul gruppo Fiat e sul marchio Alfa Romeo. Tramite le perizie di parte e quelle stabilite dal tribunale si è verificato che il test di “Annozero” tra la Mito QV, la Mini Cooper e una Citroen DS, “nel quale la vettura, Alfa Mito veniva presentata come ‘perdente’” non era “tecnicamente valido”, ed era diverso da quello effettuato da Quattroruote, presentato invece da Formigli come “sovrapponibile”.

Il risarcimento è stato ottenuto sommando “danno patrimoniale e non patrimoniale, complessivamente quantificabile in sette milioni di euro ottenuti dalla somma dei valori capitali di € 1.750.000 (per danno patrimoniale) e di € 5.250.000 (per danno non patrimoniale), oltre accessori”, si legge nella sentenza. Due milioni serviranno a pagare il costo della pubblicazione di un estratto della sentenza su “La Stampa”, “La Repubblica”, “Il Corriere della Sera” e su “Quattroruote”. Inoltre la Rai dovrà cancellare dal sito internet di Annozero la puntata del 2 dicembre 2010. “Sono soddisfatto che il tribunale abbia ammesso come risarcibile dei valori, l’eccellenza e la qualità dei suoi prodotti, su cui la Fiat punta molto”, ha dichiara l’avvocato Briamonte.

Condanna ad Annozero per puntata su Alfa Mito. Risarcimento record a favore di Fiat | Andrea Giambartolomei | Il Fatto Quotidiano

"Se passi una vita noiosa e miserabile perché hai ascoltato tua madre, tuo padre, tua sorella, il tuo prete o qualche tizio in tv che ti diceva come farti gli affari tuoi, allora te lo meriti."  Frank Zappa

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Era ben peggio, dal punto di vista dell'immagine, tutto il resto della trasmissione, con Landini che diceva ogni 5 minuti che le macchine FIAT sono delle merde e che usano tecnologia superata perché il gruppozzo non investe in ricerca.

Ma infatti, alla fine lo scopo di tutto quel marchingegno era avvalorare le tesi anti-Marchionne (mentre mi piacerebbe sapere chi sono i mandanti), di cui Landini Testa Calda è uno dei capipopolo.

Il problema non è il sacrosanto diritto di critica a Fiat e a Marchionne (lo facciamo anche noi sempre in questo forum), ma le tesi, le metodologie e i toni da crociata ideologica utilizzati sistematicamente, e in modo molto ben organizzato (gurdacaso Landini Testa Calda è sempre ospite di qualche trasmissione, libero di sbraitare le sue tesi sempre con contraddittorio flebile o assente. Quando l'ho visto da Fazio ero sconcertato...).

E questo sistema crea un circuito di disinformazione e furore ideologico veramente pesante, che attecchisce proprio con la gente comune, completamente estranea a questi argomenti. Vi giuro che sento dire delle cose oscene, completamente fuori dalla realtà.

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