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Il cielo della California sarà più blu.


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Da me è un disastro.

Stampanti laser dappertutto. Si stampa di tutto ed in continuazione. Uno spreco immane di carta e cartucce di toner. Gente che manda in stampa libri interi e poi si dimentica di ritirare le stampe. Pile di materiale stampato e non ritirato accanto ad ogni stampante. Risme di carta che si consumano a ritmo frenetico; non fai in tempo a caricarle nella stampante e dopo poche ore sono già consumate. Gestione delle stampanti lasciata al volenteroso o al malcapitato di turno.

Per non parlare di quello che succedere con certe fotocopiatrici! Decine e decine di fogli fotocopiati male usati solo da una parte e buttati nel cestino!

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I più attivi nella discussione

I più attivi nella discussione

L'ambiente è una cosa che mi interessa come credo interessi alla maggior parte della gente

Su questo sono particolarmente scettico. Tutti sono bravi a dire "io sono per la protezione dell'ambiente", quando però poi si tratta di concretizzare la cosa o di parlare di cosa significa realmente protezione ambientale si dileguano in molti.

Credo che sia vero. Siamo tutti ambientalisti nella misura in cui è gratis. La cosa devo ammettere che è vera anche per me, e quindi mi guardo bene dal dichiararmi un ambientalista vero.

Intendevo dire che mi affasciana la sfida per abbattere l'inquinamento, ma il mio essere ambientalista si limita a fare la raccolta differenziata dei rifiuti (carta, vetro, lattine, plastica e rifiuti organici) ed ammirare tutto ciò che inquina poco.

Se mi chiedi ad esempio quale auto compreresti se dovessi scegliere solo fra Hummer H2, Quattroporte e Prius ti direi subito Prius. Primo perchè Prius costa poco, e solo secondariamente perchè è un'auto ecologica. Ma se qualcuno dovesse scegliere se regalarmi una Prius o un Hummer H2 o una Quattroporte la mia indecisione vacillerebbe solo su Hummer H2 e Quattroporte in barba a tutti i dettami ecologici.

anche secondo me è come dite voi,

manca anche una volonta dello stato e dei vari enti pubblici

io per riciclare la carta spesso me la porto in macchina una settimana perche non vengono svuotati i relativi cassoni! percui dovrei buttarli in mezzo alla strada finendo poi in nei normali cassonetti,

l'ecologia diventerà interessante x tutti nel momento in cui inciderà nelle tasche in maniera rilevante, allora saremo tutti ecologisti!

ciao

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Ero giusto alla ricerca dei dati sulla raccolta differenziata regione per regione. Spesso e volentieri le amministrazioni fanno molto poco per incentivare la differenziata. Avete qualche limk interessante?

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Ero giusto alla ricerca dei dati sulla raccolta differenziata regione per regione. Spesso e volentieri le amministrazioni fanno molto poco per incentivare la differenziata. Avete qualche limk interessante?

io consulto spesso

http://www.rifiutinforma.it

prova a vedere se trovi quello che cerchi. Io ho trovato la lista dei comuni più ricicloni.

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  • 2 settimane fa...

La bomba ad idrogeno della California.

Fonte: Press Telegram

22 Gennaio 2004

Un sacco di “cielo blu” (pio desiderio) associato con la conversione all’idrogeno

Cosa viene prima, l’auto ad idrogeno o la stazione di rifornimento? Siccome l’una non sopravvive senza l’altra, il Governatore Arnold Schwarzenegger vuole risolvere questo dilemma.

Le politiche del trasporto del governatore, che includono il taglio di milioni di dollari dai programmi di trasposto, intendono anche creare una costosa rete di 200 stazioni di rifornimento di idrogeno sulle strade e le autostrade che attraversano lo stato. Schwarzenegger non solo vuole convertire uno dei suoi Hummers all’energia dell’idrogeno, ma vuole che parta a convertirsi anche il resto dello stato.

Sul fatto che l’idrogeno sarà il carburante del futuro egli ha ragione. I costruttori d’auto e le compagnie dell’energia sono d’accordo. La General Motors vuole avere sul mercato auto affidabili a fuel-cells nel giro di pochi anni, e la Royal Dutch/Shell pensa di investire 500 milioni di dollari nell’idrogeno e nei carburanti rinnovabili entro la fine di questo decennio.

La questione non è se convertirsi dai carburanti fossili all’idrogeno, la questione è quando. Petrolio e gas naturale sono in diminuzione, mentre nulla nell’universo è più abbondante dell’idrogeno. Quindi è solo una questione di tempo.

Un veicolo alimentato da fuel-cells, che convertono l’idrogeno in elettricità scartando acqua pura, attualmente può costare un milione di dollari. Quel prezzo scenderà sicuramente, ma non prontamente. Schwarzenegger può sì affrontare la conversione del suo Hummer, ma certamente egli può mettersi davanti al resto di noi.

Inoltre gli ambientalisti si preoccupano che la produzione di idrogeno con metodi convenzionali consuma energia e crea inquinamento. Ma, come ha recentemente detto l’esperto di energia Amory Lovins all’Harvard Magazine, ci sono vie pulite per produrre l’idrogeno; ad esempio, nei soli Dakota la potenza del vento potrebbe fare tanto idrogeno da rifornire ogni veicolo in America.

Lovins ha fatto una carriera superando se stesso come consulente e teorico rinomato su questioni di energia. Egli crede che, invece dell’approccio Schwarzenegger/General Motors/Shell di investire miliardi, un sistema ad idrogeno può essere avviato equipaggiando i palazzi con reformers di gas naturale e fuel-cells.

Il gas naturale sarebbe convertito in idrogeno che verrebbe convertito in elettricità per fornire economicamente elettricità ai palazzo. L’eccesso della capacità dei palazzi produrrebbe idrogeno per le auto degli impiegati parcheggiate fuori, e le fuel cells delle auto potrebbero generare elettricità per la rete energetica mentre i loro proprietari sono al lavoro.

Questo sembra troppo bello per essere vero e almeno per ora equivale ad un sacco di cielo blu come il parlare. Tuttavia prima o poi qualcuno deve proiettarsi davanti al resto di noi.

http://www.evworld.com/view.cfm?section=communique&newsid=4882

Piccolo commento personale:certo, le parole non aggiungono cielo blu alla California, e di gente come Amory Lovins che è brava a parlare ce n'è tanta. Ma nulla si fa se non si parla. Tutto parte parlando, e ad es. si potrebbe anche stare a discutere a lungo se la sua idea dei reformers e dei palazzi sia corretta o sia una fesseria. Ma intanto in California c'è un dibattito in corso e se Terminator riuscirà davvero a passare dalle parole ai fatti farà un bel colpo. Quand'anche si arrivasse a produrre idrogeno a basso costo utilizzando i combustibili fossili avrebbe comunque il merito di mettere in marcia una società all'idrogeno, e ad aggiustare i problemi si potrebbe sempre pensare in corso d'opera. L'importante è che ci sia qualcuno che provi a fare qualcosa con i fatti e non solo con le parole. Ci vuole un innesco importante, ed un innesco grande quanto la California potrebbe essere quello buono per il resto del mondo.

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Guest frallog

Se il numero di auto che usano l'idrogeno aumenta a dismisura allora chi lo produce l'idrogeno?

Ma soprattutto come lo produce (con quale fonte) e a quale prezzo?

Non e' cosi' semplice.

Se per esempio decidessimo in Italia di cambiare le auto in auto all'idrogeno e decidessimo di produrre l'idrogeno tramite l'energia solare (che tanto e' di moda riempirsi la bocca con "fonti energetiche rinnovabili", poi al momenti del dunque i conti non se li fa nessuno) allora avremmo bisogno di una superficie di celle fotovoltaiche pari a 18000 (dicansi diciottomila) km quadrati. Piu' o meno la superficie di una intiera regione italiana!

Il problema dell'idrogeno e' che esso non e' una fonte primaria (ne esiste pochissimo in natura allo stato dissociato) ma e' solo una vettore di trasferimento energetico. L'idrogeno va dunque prodotto a mezzo di un'altra fonte.

Regards,

Francesco :(

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Ciao Frallog, innanzitutto benvenuto in questo forum.

Condivido il fatto che non sia semplice.

Personalmente credo che una conversione graduale sia fattibile. Probabilmente ci sarà un lungo arco di tempo in cui l’uso dei combustibili fossili conviverà con l’uso di fonti energetiche rinnovabili per produrre idrogeno. L’uso dell’idrogeno come vettore “sembra” oggi inevitabile, ma in futuro non è escluso che non si riescano a costruire accumulatori e batterie la cui efficienza renda non più conveniente passare attraverso l’idrogeno.

I modi per produrre l’idrogeno sono svariati. Il fotovoltaico abbinato all’elettrolisi è uno dei modi. Sì, la tecnologia del fotovoltaico non sembra oggi essere competitiva, ma può darsi che farà dei progressi in futuro.

Certo può darsi che intervengano fatti eclatanti che metteranno in secondo piano la ricerca sulle fonti rinnovabili; penso alla fusione nucleare. Ma una cosa è certa: abbiamo ancora grosse riserve di gas naturale, ma il petrolio ed il gas naturale non sono una risorsa infinita e prima o poi occorreranno fonti energetiche alternative al fossile. Oggi credo che siamo in una fase pionieristica come nell’ottocento era in una fase pionieristica la ricerca di mezzi di locomozione alternativi a quello animale.

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Guest frallog

Si ' anche io penso che la fusione nucleare sia l'unica via percorribile. E probabilmente quella piu' percorribile di tutte e' la fusione a freddo. In proposito io ritengo che la fusione a freddo sia gia' in essere, ma poiche' e' tecnologia strategico-militare a bassissimo costo, cioe' e' tecnologia assolutamente destabilizzante, si siano affrettati tutti a coprire velocemente la cosa. Basti pensare che due giorni dopo l'annuncio di Pons negli USA anche all'ENEA avevano ottenuto gli stessi risultati.

Regards,

Francesco :D:D:D :wink: :wink:

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Si ' anche io penso che la fusione nucleare sia l'unica via percorribile. E probabilmente quella piu' percorribile di tutte e' la fusione a freddo. In proposito io ritengo che la fusione a freddo sia gia' in essere, ma poiche' e' tecnologia strategico-militare a bassissimo costo, cioe' e' tecnologia assolutamente destabilizzante, si siano affrettati tutti a coprire velocemente la cosa. Basti pensare che due giorni dopo l'annuncio di Pons negli USA anche all'ENEA avevano ottenuto gli stessi risultati.

Regards,

Francesco :D:D:D :wink: :wink:

C'è chi dice che la fusione a freddo è una leggenda metropolitana. Personalmente non ne sarei tanto sicuro. Quelli che sostengono d'averla fatta hanno subito strane vicende.

Potrebbe essere che la fusione a freddo è una balla per il semplice motivo che non produce ricchezza per le tasche di alcuni. Non solo: li butterebbe sul lastrico! E che razza di progresso incredibile per l'umanità sarebbe una fusione a freddo che prosciugherebbe le tasche di quattro poveracci? Ergo non facciamo scherzi: la fusione a freddo non si può fare perchè manderebbe in crisi di astinenza da piccioli quattro gatti dal formidabile appetito. La fusione a freddo non s'ha da fare punto e basta. Il fenomeno è vecchio e ci riporta sui banchi di scuola:

Or bene, - gli disse il bravo, all'orecchio, ma in tono solenne di comando, - questo matrimonio non s'ha da fare, né domani, né mai.

- Ma, signori miei, - replicò don Abbondio, con la voce mansueta e gentile di chi vuol persuadere...

Tutti sono invece certi che la fusione a caldo funzionerebbe; tant'è vero che di fronte ad essa le superpotenze in grado di arrivare su Marte si scoprono con le tasche vuote e non sono in grado di tirare fuori l'ingente quantità di quattrini necessaria per costruire un aggeggio capace di autoalimentarsi mimando quello che succede nel sole regalandoci il resto dell'energia prodotta. Quando si dice il caso!

Ma io sono fiducioso. Occorre solo che molto altro oro nero scorra sotto i ponti. Tutto quello necessario per dare il tempo a quattro gatti famelici di mettere bene a fuoco la preda sulla quale andare a piazzare i loro appuntiti canini a colpo sicuro.

Una prima operazione di messa a fuoco della preda sta forse prendendo piede in California.

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Guest frallog

..... ma anche quella a caldo non e' affatto una legenda. Basti pensare che alla fine degli anni "60 negli U.S.A. c'era un oggettino chiamato tomawak (una specie di toroide incriciato ad "otto") che fondendo nuclei di idrogeno pesante produceva tanta energia quanto ne dissipava per provocare i campi magnetici necessari alla fusione. Il bilancio gia' allora era in pari. Ora per la fusione a caldo il conto di base e sui volumi perche' sono i volumi a produrre l'energia. Poiche' le superfici (di dispersione del calore) aumentano con il quadrato del raggio mentre i volumi (di produzione dell'energia) aumentano con il cubo del raggio va da se' che un tomawak piu' grande avrebbe avuto un bilancio positivo. E circa due anni dopo il tomawak americano si sapeva gia' che in russia c'era la copia di un tomawak grande circa tre volte tanto.....

Comunque io non sarei tanto pessimista, circa il mondo. Io credo che prima di destabilizzare il mondo con tecnologie della fusione a caldo o addirittura a freddo, le nazioni tecnologicamente avanzate ci stiano pensando molto sopra. E' chiaro infatti che il mondo deve progredire moralmente, eticamente, socialmente e politicamente prima che si possano introdurre delle simili tecnologie.

Per quanto riguarda chi ci studia sul mondo dell'idrogeno, sappi che le piu' grandi compagnie petrolifere si stanno attrezzando allo scopo di produrre e distribuire idrogeno.

Come dire, da un commercio ad un altro, loro rimangono il punto fisso.

Regards,

Francesco :wink: :wink: :wink:

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