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Il "nuovo corso" Lancia


trovi che l'operazione di rimarchiamento dei prodotti Chrysler da parte si Lancia sia una mossa...  

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  1. 1. trovi che l'operazione di rimarchiamento dei prodotti Chrysler da parte si Lancia sia una mossa...

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Lo diceva anche Ghidella, appena entrato in Fiat: "Lancia fuori dall'Italia faticherà sempre". Ciò non toglie che ebbe l'intuito e le capacità di dare vita a un rilancio senza precedenti. E' vero che negli anni '70-'80 Fiat era molto più pesante nel mercato italiano, per cui un simile investimento, e relativa scommessa, avevano probabilità di ritorno maggiori di oggi.

Ma è anche vero che oggi la condivisione con Chrysler avrebbe risolto grandissima parte dei problemi.

Il problema è che Lancia è un marchio che richiede tempo, soldi, rischio, passione. Ovvero: capitalismo. Un mago della finanza come Marchionne non entrerà mai in quest'ordine di idee.

Non dimentichiamoci che non è solo Lancia -secondo loro- a non avere appeal. Siamo al paradosso che lo stesso marchio Fiat è scarso, e bisogna utilizzare solo i nomi 500 e Panda. Significa avere una visione restrittiva del proprio potenziale, che non so quanto bene si sposi con le velleità premium ribadite nell'intervista a Marchionne.

Entro in un discorso prettamente soggettivo: prepariamoci a un gruppo che macinerà utili e quote di mercato (e io ci metto trenta firme sotto, ovviamente), ma scordiamoci la Fiat pioniera di Valletta e Giacosa, che ha inventato la 500 (ora al massimo inventano la 500L). Ci si limiterà a seguire fedelmente le indicazioni ipersicure dei responsabili mktg o le orme della concorrenza (vedi il brand Mini, i suv, i crossover come Nissan Qashqai che resterà sempre il vorrei ma non posso di Fiat, ecc...).

Se la prospettiva sarà realmente questa, allora sì, Lancia è semplicemente un vecchio monumento da abbattere per far posto a Eataly.

Si tratta solo di come interpretare le migliaia di appassionati e collezionisti del marchio in tutto il mondo: come vecchi nostalgici danarosi o come potenziale clientela.

Fine OT.

Il problema non credo che sia la "Massaia Marchionne che ama far di conto", il problema son solo le palanche: o le hai o non le hai !!!!!! Pretendere che Fiat-Chrysler scommetta sul marchio Lancia in questo momento è come fare un palazzo senza fondamenta pretendendo che stia in piedi. Quali sono oggi i gruppi che possono permettersi di scommettere sui propri marchi deboli ? GM con Cadillac, Ford con Lincoln, Renault-Nissan con Infiniti ecc., tutti gruppi che sono ad uno stadio di sviluppo (in tutti i sensi) neanche lontanamente paragonabile a quello di Fiat-Chrysler. E' come confrontare un adolescente che si affaccia sul mondo del lavoro facendo volantinaggio a cottimo con un adulto con 10/15 anni di esperienza alle spalle ed uno stipendio vero. Inoltre oggi il marketing comanda incostrastato ovunque, non è un'esclusiva di nessuno, è semplicemente il modo in cui si fa business; al riguardo ricordo un'intervista a De Silva su 4rotelle il quale disse molto chiaramente che disegnò la A5 Fastback unicamente perchè fu la funzione marketing a chiederla, ma se fosse stato per lui mai e poi mai l'avrebbe disegnata affermando chiaro e tondo che non gli piaceva neanche un po'. Ovviamente, tutto IMHO :D

P.S.: va da se che, ovviamente, se devo fare un discorso da appassionato, la prossima, vera, presunta, definitiva o meno morte di Lancia mi rattrista un casino :(:(((

. “There are varying degrees of hugs. I can hug you nicely, I can hug you tightly, I can hug you like a bear, I can really hug you. Everything starts with physical contact. Then it can degrade, but it starts with physical contact." SM su Autonews :rotfl:

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è vero...il ragionamento di base è giusto.

con tutto il rispetto però parliamo di un marchio italiano (che lavora in Italia) e uno tedesco (che lavora in Germania).

ovvio che possono essere presi come la metafora di due Paesi con storie economiche diverse negli ultimi 30 anni.

francamente le colpe al managment ci stanno (eccome), ma ripeto, lavrare qua e lavorare là è stata una cosa completamente diversa.

Secondo me, c'è dell'altro: i marchi tedeschi, ancor prima di fare "guerra" ai marchi stranieri, si fanno la guerra tra di loro.

Prima di partire alla conquista del "mondo", sono partiti alla conquisto del loro mercato. E questa feroce concorrenza "interna" tira la qualità dei prodotti all'insù.

Fiat, da canto suo, ha annientato tutta la concorrenza interna, assorbendola (o facendola chiudere, o impedendo gruppi stranieri di sbarcare, vedi Ford con Alfa). Così, male che andava in Europa, c'era sempre la quota di mercato italiano a fare campare.

Calcolo sbagliato, perché, secondo me, si sono riposati sugli allori, rimanendo fermi nel migliore dei casi o facendo errori grossolani nel peggiore.

Fino ad arrivare alla situazione odierna, in cui il gruppo Fiat tiene a malapena il 30% di quota del mercato italiano, in cui precipita in Europa, in cui il marchio Fiat vende meno di marchi premium (Audi), in cui Fiat è incapace di vendere una Segmento C, in cui la salvezza è arrivata dalla Chrysler e il mercato statunitense in ripresa.

Mi deprimo quando penso a cos'erano Lancia e Audi negli anni 80 (inizio 90), e cosa sono oggi - e cosa sarà Lancia prossimamente.

Si, in entrambi i casi, hanno adottato la politica "dei piccoli passi". Ma per Audi, in avanti, per Lancia, indietro.

"But before the most charismatic car maker of them all finally went, they left us with a final reminder of what they can do, when they try" (Jeremy Clarkson, Top Gear)

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@QuoLore : Hai ragione, ma se guardi alla struttura del capitalismo tedesco e alla sua controparte italiana (non parlo di automotive, parlo di globale) siamo al rapporto tra Shaquille O'Neal e MiniMe...

ripeto, la fine di Lancia è il paradigma dell'Italia degli ultimi 30 anni

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È dagli inizi degli anni '80 che è finito il monopolio della FIAT in Italia. ;)

Mi stai dando ragione: Alfa è stata comprata nell'86. ;)

"But before the most charismatic car maker of them all finally went, they left us with a final reminder of what they can do, when they try" (Jeremy Clarkson, Top Gear)

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Veramente non ho dato torto o ragione a nessuno: mi limitavo ad osservare che negli anni '50 e '60 la FIAT deteneva circa l'80% del mercato interno. Negli anni '70 tale quota cominciò progressivamente a diminuire e negli anni '80 oramai le aziende straniere avevano consolidato una discreta presenza in Italia.

Ergo hai ragione te ad asserire che la FIAT si è "addormentata sugli allori" ed ha ragione Matteo ad asserire che è il nostro stesso capitalismo ad essere apatico: negli ultimi trent'anni avrebbe potuto svegliarsi e rimettersi in sesto, ma non l'ha fatto ed ha continuato a perdere quote di mercato fino ad arrivare ad un passo dal tracollo.

Comunque mi rendo conto che siamo fuori tema, percui eviterei d'approfondire ulteriormente la questione in questa discussione.

:sorry:

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Si tratta solo di come interpretare le migliaia di appassionati e collezionisti del marchio in tutto il mondo: come vecchi nostalgici danarosi o come potenziale clientela.

Fine OT.

caro Yakamoz

con tutto il rispetto temo che cerchiamo di inventare scuse invece di ammettere la dura verità del menefreghismo ufficiale.

Da vecchio appassionato alfista e amatore delle Lancia "pesentiane" posso assicurarti che e piu facile di mantenere una qualsiasi inglesina dell notorious Rootes group che una alfetta ed e abbastanza piu sempilce di reperire pezzi di ricambio per una Facel Vega che per una maledetta fulvia.

L'audi ......si l'audi, questa invenzione del marchio nobile....ha creato l'audi tradition (il reparo di ricambi per le sue vetture storiche)per coccolare i possessori delle vari DKW.....e noi continuiamo di discutere del sesso degli angelli (i fiaschi dei centenari a Torino e Milano non sono mica cosi lontani).

Potenziale cliente di che cosa? Della mazdalfa o dei ricarrozamenti americani con motori made in Kokomo?

Ci metto la firma che l'Alfa sara la prossima........

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In realtà neppure sulla Disco Volante, che è una modifica di carrozzeria su commissione per chi la 8C gia l'ha in garage, non c'è il marchio Alfa.

carrozzeria-touring-superleggera-disco-volante-frontale.jpg

home30.jpg

Ovvio che il facoltoso collezionista che commissioni alla carrozzeria Touring Superleggera la modifica, ha tutta la facoltà di chiedere che sulla sua il marchio rimanga...

Allo stesso modo una Stratos, che in teoria è nata come replicabile, sempre su costosa commissione di un ferrarista annoiato dalla sua 360/430, non potrà avere il marchio Lancia per vie ufficiali.

quella e' la concept, la Disco Volante Touring produzione ha preso l'autorizzazione di usare logo Alfa, come TZ3 Stradale di Zagato per citare un'altra piccola serie con marchio Alfa

Alfa-Romeo-Disco-Volante-Touring-Villa-d-Este-2013-07.jpg

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