Vai al contenuto

L'illusione / bufala dell'auto ad aria compressa - Caso EOLO - MDI AirPod - TATA


Messaggi Raccomandati:

  • Risposte 129
  • Creato
  • Ultima Risposta

I più attivi nella discussione

I più attivi nella discussione

  • 3 settimane fa...

Dal sito lettera 43

Tata Motors e la società Motor development international del Lussemburgo hanno siglato un accordo per la produzione della prima auto ad aria complessa, che dal nome sembra quasi scimmiottare Apple con la fusione di due sigle ben note ai fan della mela: AirPod.

GUIDABILE A 16 ANNI E FINO A 80 KM/H. Le promesse di questa vettura sono notevoli: il motore da 7 kW con coppia praticamente costante, ha puntato ad offrire una velocità fino a 80 km/h ed è stato stabilito che venga inizialmente omologato come quadriciclo leggero, quindi guidabile anche a 16 anni.

Sono stati inoltre già previsti i modelli superiori: AirOne, da 15 kW e 100 km/h e Air City, 25 kW e 130 km/h. La produzione stimata in Europa è di 140.000 unità e il contenimento dei costi dovrebbe avvenire soprattutto tramite una distribuzione diretta.

LA LEGGEREZZA PAGA IN SICUREZZA. Dopo la sviolinata di numeri ufficiali, è sorto comunque qualche dubbio sulle caratteristiche tecniche: la leggerezza cercata per i mezzi più piccoli si è pagata in termini di sicurezza per quelli più grandi, omologabili come automobili.

L’altra perplessità è aver fatto bandiera della volontà di far girare il motore ad aria compressa: si tratta di una tecnologia già tentata negli ultimi dieci anni da altri costruttori, che si è rivelata poi fallimentare per una tutta una serie di complicanze tecniche.

In attesa del debutto, previsto per il 2013, potrebbero arrivare nuove informazioni sulla scelta di questa o altre tecnologie pulite, magari ibride.

Ecco un articolo che approfondisce di più la cosa

La Tata propone l’auto ad Aria per 7000 euro la MDI | Ultimissime Auto

Io resto molto dubbioso

Link al commento
Condividi su altri Social

  • 1 anno fa...
Torna l'auto ad aria, stavolta in Sardegna. Grande assente: l'auto ad aria

Questo articolo vi arriva grazie alla gentile donazione di “lorenza1”.

Ricordate Eolo/AirPod, l'auto ad aria? Se ne parla sempre come se fosse imminente. Dal 2001. La storia di questo veicolo è costellata di promesse e di fallimenti, non solo tecnici ma anche economici. Nel 2002 doveva essere costruita a Rieti: non è successo. Nel 2008 l'indiana Tata ha annunciato un accordo per la ricerca e la produzione, con vendite previste entro un anno: non s'è visto nulla. Nel 2009 Guy Negre, il progettista dell'auto, ha annunciato che il veicolo sarebbe stato in vendita nel Regno Unito entro tre anni: il 2012 è arrivato ed è passato senza che la promessa venisse mantenuta.

AirPod+La+Nuova+Sardegna+30sept-tn.jpg

Adesso si parla dell'apertura imminente, entro la prossima estate, di uno stabilimento in Sardegna, nell’area industriale tra Ottana e Bolotana. La Nuova Sardegna ne parla in questo articolo, citando Pier Paolo Pisano, “responsabile della comunicazione di AirMobility, la società cagliaritana che da circa due anni ha contatti con Nègre per produrre la vettura”.

Pisano promette entro “dicembre, massimo gennaio 2014” la prima distribuzione dell'auto, costruita nello stabilimento francese della Mdi a Carros e annuncia che “a dicembre uscirà per il solo mercato indiano con un modello ad aria compressa, modificando un'auto che ha già in catalogo ma è a benzina”. Poi offre una descrizione dettagliata del “modello seriale” di fabbrica che “costituirà la base di future nano-fabbriche ‘clonate’ in tutto il mondo, secondo un modello economico simile al franchising”. Ma forse, prima di parlare di modelli economici e di clonazioni di nano-fabbriche, bisognerebbe avere un prodotto da fabbricare. Ed è qui il problema.

La Nuova Sardegna raccoglie le mie perplessità, basate su quelle dei tecnici, che sono le solite: la fisica indica che l'efficienza promessa avrebbe del prodigioso. Ma senza entrare in disquisizioni di fisica, c'è un fatto imbarazzante di fondo: a quanto mi risulta nessuno ha mai portato in giro una vettura ad aria compressa realizzata da Guy Negre per una prova estesa e indipendente, in condizioni realistiche, ed è riuscito a confermare l'autonomia e le prestazioni promesse. L'auto ad aria, per ora, è priva di qualunque riscontro.

Non è questione di malafede o di scetticismo ad oltranza. Si tratta semplicemente di chiedere quel che si chiede sempre di fronte a chi fa affermazioni straordinarie: dimostrate quello che dite, e ne saremo contenti insieme a voi. Fatecela provare. Ma fino a quel momento, visti i precedenti ampiamente documentati e visto che ci sono di mezzo soldi pubblici e privati e posti di lavoro, il dubbio è decisamente sensato. Tutto il resto è cortina fumogena. O forse, visto l'argomento, è aria fresca.

©[2013] by Paolo Attivissimo (http://disinformatico.info). Distribuzione libera, purché sia inclusa la presente dicitura.
Link al commento
Condividi su altri Social

Non so perchè, ma sento puzza di rossignolata.

Il tizio che si è inventato il carrozzone mangiasoldi di Eolo fa sembrare Rossignolo un dilettante, per quanti soldi è riuscito a farsi dare da enti pubblici e società private, senza mai arrivare alla produzione e alla messa in strada delle vetture.

Credo siano 10 anni che va avanti questa storia.

Ultimamente ne è rimasta invischiata anche Tata. Chissà se Mr Ratan riuscirà a farsi ridare indietro i soldi, se il progetto dovesse nuovamente sparire nel nulla.

Link al commento
Condividi su altri Social

Crea un account o accedi per lasciare un commento

Devi essere iscritto per commentare e visualizzare le sezioni protette!

Crea un account

Iscriviti nella nostra community. È facile!

Registra un nuovo account

Accedi

Sei già registrato? Accedi qui.

Accedi Ora

×
×
  • Crea Nuovo...

 

Stiamo sperimentando dei banner pubblicitari a minima invasività: fai una prova e poi facci sapere come va!

Per accedere al forum, disabilita l'AdBlock per questo sito e poi clicca su accetta: ci sarai di grande aiuto! Grazie!

Se non sai come si fa, puoi pensarci più avanti, cliccando su "ci penso" per continuare temporaneamente a navigare. Periodicamente ricomparità questo avviso come promemoria.