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Mazda condannata a risarcimento per dipendente suicida


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Si uccise per il troppo lavoro. Mazda condannata a risarcire la famiglia - Corriere della Sera

Si uccise per il troppo lavoro. Mazda condannata a risarcire la famiglia

Venne ridicolizzato e accusato di inefficienza. L'azienda automobilistica dovrà versare 560 mila euro

- Nel paese dei karoshi (letteralmente «morti per eccesso di lavoro») e dei tanti manager che si suicidano perché non sopportano più i massacranti ritmi professionali, una sentenza potrebbe segnare profondamente la cultura aziendale giapponese. La multinazionale automobilista Mazda dovrà risarcire con circa 560 mila euro i familiari di un giovane dipendente giapponese che nel 2007 si uccise per il troppo lavoro. L’ha deciso il tribunale di Kobe, che ha rivelato come il venticinquenne fosse caduto in uno stato depressivo a causa degli estenuanti ritmi aziendali.

LA SENTENZA - La corte, presieduta dal giudice Ryuji Nakamura, ha confermato che tra il novembre 2006 e l'aprile 2007 il giovane che lavorava nel quartier generale dell'azienda automobilistica a Fuchu, nella prefettura di Hiroshima, ed era responsabile dell’acquisto di componenti del motore, sarebbe stato più volte ridicolizzato dai suoi capi e accusato di lavoro inefficiente. Spesso il lavoratore era costretto a fare anche 80 ore al mese di straordinari. Le continue pressioni dei manager - ha sentenziato il tribunale - avrebbero «danneggiato lo stato di salute fisico e mentale» del dipendente. Da parte sua l'azienda sarebbe colpevole «di non aver riconosciuto il sovraccarico di lavoro richiesto al venticinquenne» e di non averlo sostenuto. Alla fine - conclude la corte - è indubbio che il suicidio sia stato causato dall'eccessiva mole di lavoro.

KAROSHI - Il nome del suicida - come è abitudine in Giappone - non è stato rivelato pubblicamente. Il portavoce della multinazionale Mazda, che nel 2008 già aveva versato alla famiglia del dipendente svariate centinaia di migliaia di yen d'indennizzo, ha dichiarato dopo la lettura del processo: «Riteniamo sia estremamente spiacevole aver perso un dipendente così prezioso. Offriamo le nostre condoglianze dal profondo dei nostri cuori». Alla fine la famiglia del suicida, tra risarcimenti e altri pagamenti, ha ottenuto secondo il proprio avvocato, più di 940 mila euro. Il primo caso in Giappone di karoshi risale al lontano 1969. Da allora sono migliaia i casi simili. Nel solo anno fiscale del 2010, che si conclude in Giappone nel mese corrente, almeno cento persone sono morte per l'eccessivo carico di lavoro. Inoltre ben 63 dipendenti si sono uccisi per lo stesso motivo.

Al di là dei commenti sulla tragedia ....queste cose in Giappone succedono..in Giappone sul lavoro sono duri davvero :|

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Al di là dei commenti sulla tragedia ....queste cose in Giappone succedono..in Giappone sul lavoro sono duri davvero :|

Non stento a crederlo visto che un mangaka in media lavora 18h al giorno e quando deve consegnare le tavole si fa anche 2/3 giorni senza dormire

Così come non stento a crederlo in un paese con un sistema scolastico assurdo e pazzesco a mio parere che noi vediamo tutto bello e pieno di figa&minigonne negli anime e nei manga ma nella realtà, negli istituti più prestigiosi, i ragazzi anche a 14/15 anni stanno a scula dalle 8 di mattina alle 22/23 :roll: per cosa poi :roll: ? Non è che l'economia nipponica sia poi più quella degli anni'70 / '80 :roll:

Questa sentenza è a tutti gli effetti storica, da una parte apre gli occhi sul problema finalmente e non tratta più il suicidio come una cosa "normale"...dall'altra però ho paura che aprirà sempre di più le porte della Thailandia e della Cina per tutti quelli che ancora in qui paesi non ci erano andati o ci erano andati solo per fare poca roba.

Ahimè il 99% della nostra tecnologia e delle cavolate che compriamo si basa su avvenimenti coem questi...e in Giappone se non altro credo non ci siano più problemi di avvelenamento/cancro come invece avviene puntualmente in CIna ogni santo giorno

 

花は桜木人は武士

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Questa sentenza è a tutti gli effetti storica, da una parte apre gli occhi sul problema finalmente e non tratta più il suicidio come una cosa "normale"..

beh, riguardando le statistiche per me il problema del "karoshi" è ridotto rispetto a 20 anni fa.

io su siti istituzionali di aziende ho visto spazi dedicati alle politiche di bilanciamento "lavoro/famiglia" per evitare qusti problemi. qui secondo me si tratta di uno che probabilmente era già problematico di suo.....è durato pochi mesi.

cmq il vizio di fare con stile militare ,specie per i neo assunti ce l'hanno eccome, del resto sto leggendo un libro che spiega come dall' editto Meji in poi la casta dei Samurai è stata liquidata con con soldi e terre e ha costituito la base del capitalismo giapponese.

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beh, riguardando le statistiche per me il problema del "karoshi" è ridotto rispetto a 20 anni fa.

Indubbiamente ;) volente o nolente il GIappone è cresciuto e si è avvicinato sempre più all'Occidente, anche perchè i "lavoracci" li hanno delocalizzati anche loro senza problemi da tempo...anzi mentre noi 10 anni fa guardavamo con interesse alal Cina loro erano già in Thailandia,Filippine,Malesia ecc ecc...mi è bastato aprire un Toshiba di 12 anni fa per vederlo :roll:

io su siti istituzionali di aziende ho visto spazi dedicati alle politiche di bilanciamento "lavoro/famiglia" per evitare qusti problemi. qui secondo me si tratta di uno che probabilmente era già problematico di suo.....è durato pochi mesi.

Si è vero, anche Canon per un certo periodo ha detto uan cosa del tipo "andate a casa, tanto c'è poco da lavorare, e fate figli" addirittura concedeva giornate di lavoro di 5h :)

POi qui c'è anche il problema di relazioni sociali tra i giovani :roll: leggevo statistiche allucinanti dove tra gli under30 una % altissima è senza fidanzata o robe del tipo "solo il 20% degli under28 ha baciato una ragazza".Ora non è questione di essere puritani o perbenisti...ma senza famiglie................non so quanto vada avanti una società (IMHO eh)

Il problema rimane comunque un percorso veramente molto duro fino dalle scuole, non a caso nei manga c'è sempre una critica al sistema scolastico giapponese , proprio perché forma in un certo modo i ragazzi ma sopratutto c'è poca possibilità di emergere: scuola sfigata->lavoro di merda a vita e iper-sfruttato.

Qui da noi con tutti i nostri difetti se vuoi farti un moderato culo e hai buone idee anche senza pezzo di carta (che ormai hanno tutti ed è quasi inutile) non è che te la passi così male o comunque non ti riduci a fare orari di lavoro mostruosi

cmq il vizio di fare con stile militare ,specie per i neo assunti ce l'hanno eccome, del resto sto leggendo un libro che spiega come dall' editto Meji in poi la casta dei Samurai è stata liquidata con con soldi e terre e ha costituito la base del capitalismo giapponese.

E' vero :lol: lo stile militare ce l'hanno da sempre come hanno fortissimo il concetto di gerarchica (cosa che a noi manca completamente)

Ma d'altra parte per vivere su una superficie grande come l'Italia essendo il doppio come numero un minimo di ordine e regole devi averlo :roll: altrimenti sarebbe il caos totale tipo Città del MEssico :roll:

 

花は桜木人は武士

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.......

dall'altra però ho paura che aprirà sempre di più le porte della Thailandia e della Cina per tutti quelli che ancora in qui paesi non ci erano andati o ci erano andati solo per fare poca roba.

.......

Questo, imho, durerà ancora poco, soprattutto per la Cina, in questi giorni ho letto che lì c'è un'inflazione abbastanza marcata quindi i salari aumenteranno per forza perchè se la gente non riesce a sfamarsi si ribella in democrazia come in dittatura incurante delle conseguenze.

Lo sciopero degli operai Honda in Cina che ha portato ad un aumento del salario del 40% era dovuto al fatto che facevano sempre più fatica a dare un tetto e a sfamare le proprie famiglie: per quello la gente è disposta a tutto.

Inoltre qualche regola sulla sicurezza sul lavoro e sull'inquinamento delle fabbriche comincia ad esserci facendo aumentare i costi.

Insomma prima o poi non sarà più tanto conveniente delocalizzare in Cina. Andranno tutti in Thailandia e in Vietnam? Succederà la stessa cosa anche lì.

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Questo, imho, durerà ancora poco, soprattutto per la Cina, in questi giorni ho letto che lì c'è un'inflazione abbastanza marcata quindi i salari aumenteranno per forza perchè se la gente non riesce a sfamarsi si ribella in democrazia come in dittatura incurante delle conseguenze.

Lo sciopero degli operai Honda in Cina che ha portato ad un aumento del salario del 40% era dovuto al fatto che facevano sempre più fatica a dare un tetto e a sfamare le proprie famiglie: per quello la gente è disposta a tutto.

Inoltre qualche regola sulla sicurezza sul lavoro e sull'inquinamento delle fabbriche comincia ad esserci facendo aumentare i costi.

Insomma prima o poi non sarà più tanto conveniente delocalizzare in Cina. Andranno tutti in Thailandia e in Vietnam? Succederà la stessa cosa anche lì.

integra, sono 1 MLD , e comunque la democrazia non c'è. e per mentalità pluricentenaria sono sudditi, sicuramente qualcosa cambia, ma l'inerzia globale non si sposta

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Questo, imho, durerà ancora poco, soprattutto per la Cina, in questi giorni ho letto che lì c'è un'inflazione abbastanza marcata quindi i salari aumenteranno per forza perchè se la gente non riesce a sfamarsi si ribella in democrazia come in dittatura incurante delle conseguenze.

:lol: Si ribella :lol: magari con una bella porcata di pseudo-rivoluzione organizzata su Fessssbuuuk?Dubito fortemente :roll: i cinesi non sono i maghrebini :roll: qualsiasi cosa la stroncheranno senza se e senza ma e sopratutto nel sangue per davvero, con al differenza che con la Libia puoi fare tante belle "bozze di risoluzione" all'ONU; con la Cina NESSUNO avrebbe il coraggio di fiatare, USA in primis

Occhio a fare di tutta un erba un fascio :roll: l'asia è diversissima dall'Africa, Matteo B. l'hadetto in molto meno parole

Lo sciopero degli operai Honda in Cina che ha portato ad un aumento del salario del 40% era dovuto al fatto che facevano sempre più fatica a dare un tetto e a sfamare le proprie famiglie: per quello la gente è disposta a tutto.

Dietro a quello sciopero c'era anche un forte sentimento anti-nipponico :) da quelle parti l'odio è vero, non esistono "cugini" amici-nemici come da noi

Se è per questo anche la Foxconn ha alzato i salari (di 10$ al mese...sai che roba) ma il vero problema è la bolla speculativa sul mattone...gli operai non possono permettersi le case nelle grandi città produttive e qualcuno ha già ricominciato a tornare in campagna

Inoltre qualche regola sulla sicurezza sul lavoro e sull'inquinamento delle fabbriche comincia ad esserci facendo aumentare i costi.

Tipo quella sulle miniere di terre rare :D ? Una bella scusa solo per controllare le risorse e quindi il prezzo.In Asia dell'ambiente non gliene frega NULLA o comunque non come da noi, e questo lo dico per certo dopo diversi viaggi in Asia

Insomma prima o poi non sarà più tanto conveniente delocalizzare in Cina. Andranno tutti in Thailandia e in Vietnam? Succederà la stessa cosa anche lì.

In Thailandia ci sono già, sopratutto i giapponesi che hanno uno storico "odio" per il continente cinese.Ma se è per questo molti colossi erano anche in Malesia o Singapore, guardacaso la Malesia è diventata un paese emergente :roll: oggi non è mica più tanto emergente perchè a differenza della Corea del Sud non ha avuto realtà industriali locali da promuovere

 

花は桜木人は武士

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In Cina se fiati ti stroncano subito. Questo e' quello che e' successo qualche giorno addietro a giornalisti stranieri,

Video BBC http://www.bbc.co.uk/news/world-asia-pacific-12619957

Cina, giornalisti stranieri picchiati

01 Marzo 2011

Per la seconda domenica consecutiva nelle piazze del paese della grande muraglia è divampata quella che, ormai, viene definita la “rivolta dei gelsomini”. La protesta, che sta avendo successo grazie ai messaggi diffusi su internet da gruppo di attivisti che si fanno chiamare “rivoluzionari del gelsomino”, ha fatto registrare diverse violenze e pestaggi su numerosi cronisti stranieri. Il caso più grave è quello di un corrispondente dell’agenzia Bloomberg Television, Stephen Eagle, che è stato ricoverato in ospedale dopo essere stato picchiato da cinque persone in borghese sulla centrale via Wang Fujing a Pechino, dove si era recato con altre decine di colleghi per seguire la manifestazione a favore della democrazia. Altri giornalisti tra cui uno dei corrispondenti della Bbc sono stati spintonati e minacciati dagli agenti, molti dei quali erano giovani in abiti civili che hanno rifiutato di qualificarsi. La stessa sorte è toccata ad alcuni ignari turisti che si sono trovati a passare vicino al luogo della protesta. Gli agenti a centinaia avevano bloccato sin dalla mattina i luoghi degli appuntamenti a Pechino, Shanghai e altre 18 città minori per bloccare sul nascere la manifestazione. Le violenze contro i giornalisti stranieri non sono passate inosservate.

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Questa notizia mi fa perdere un po' della simpatia e della stima che nutro verso i marchi giapponesi :|

Nessun vento è favo​revole per il marinaio che non sa a quale porto vuol approdare


Alfa Romeo 147 JtdM 120CV Distinctive (2008)

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