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Terremoto e Tsunami in Giappone 03/2011


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Sta per fondere il reattore n° 2

Le barre di combustibile del reattore numero due della centrale nucleare di Fukushima sono rimaste in più occasioni del tutto scoperte, dando quindi inizio al devastante processo di fusione del nucleo.

Il rischio di catasfrofe nucleare, dunque, diventa ogni ora più alto. Gli esperti della Tepco, la società che gestisce il maggior numero di impianti atomici nel Giappone, stanno tentando di scongiurare quello che sarebbe un gravissimo incidente in ogni modo. Dopo l'esplosione dei reattori numero uno e numero tre, si è deciso di utilizzare l'acqua di mare per raffreddare quello "superstite"; ovvero il numero 2. Le misure, a quanto pare, si sono però rivelate insufficienti ed ora la possibilità di una nuova esplosione e di altro materiale radioattivo disperso nell'atmosfera diventa concreta.

PRESTIGIACOMO:"IL NOSTRO PROGRAMMA NON CAMBIA"

E mentre tutti gli stati d'Europa provvedono a rivedere e limitare i propri programmi di utilizzo e sviluppo del nucleare, l'Italia, con 24 anni di ritardo, si dimostra decisa a tagliare tutti gli incentivi per le energie rinnovabili (sicure ed ecologiche) e a continuare la lenta e costosissima corsa all'atomico.

Ad assicurare che il Bel Paese non ha la minima intenzione di rivedere i propri piani d'investimento sull'energia nucleare è il ministro Stefania Prestigiacomo; convinta, insieme a Franco Frattini, che non sia necessaria nessuna nuova discussione su sicurezza e necessità degli impianti.

http://www.julienews.it/notizia/dal-...l-mondo_1.html

   

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In pratica dopo essersi accorti che il refrigerante non bastava per raffreddare le barre, hanno iniziato ad inondare con acqua marina anche il 2. Ciò aumenta enormemente le possibilità di accumulo di miscugli gassosi (idrogeno e non so che altro...) all'interno dell'involucro più esterno: o evacuano in fretta o salta pure questo temo... :pen: Si tratterebbe di esplosione convenzionale, ma pure sempre con rilascio di nubi poco buone...

Speriamo che il contenitore principale regga come successo nell'1 e 2, ed eventualmente in caso di fusione che regga soprattutto la struttura secondaria... Anche se speriamo non serva arrivare a tanto

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si dimostra decisa a tagliare tutti gli incentivi per le energie rinnovabili (sicure ed ecologiche) e a continuare la lenta e costosissima corsa all'atomico.

Non ce la fanno proprio a riportare semplicemente i fatti, eh? :muto::(r Devono sempre infilare una indesiderata suppostina. Ma che li pagano a lettera?

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Some critics have complained that the 4C lacks luxury. To me, complaining about lack of luxury in a sports car is akin to complaining that a supermodel lacks a mustache.

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Mi sembra un'articolo abbastanza impreciso, già la scelta di accompagnarlo con la foto di quello che con ogni verosimiglianza è l'incendio di una raffineria (l'idrogeno non ha prodotto fiamma esplodendo al contatto con l'ossigeno) parla da se. La situazione è sì molto grave, ma sinora l'unico materiale radioattivo disperso in atmosfera è stato vapore acqueo rilasciato intenzionalmente.

Proprio l'eccezionalità e la gravità della situazione mi fa reagire con fastidio a quelli che sono a tutti gli effetti dei tentativi di strumentalizzazione, incuranti della effettiva dinamica dei fatti.

In se, la fusione del nocciolo è molto grave, ma la vera catastrofe è se questo fondendo oltrepassa il "mantello" di ricopertura di acciaio e cemento (della cui integrità, compromessa da terremoti ed esplosioni, ahimè, si può anche dubitare), dando luogo alla fuga di materiale altamente radioattivo, in grado di penetrare in profondità nella crosta terrestre (la temuta "china sindrome"), rendendo quel luogo un deserto per secoli.

A Cernobyl semplicemente questo "mantello" non esisteva (pazzia!) e si utilizzava grafite (come nella "pila" di Fermi) come moderatore della reazione nucleare. Fu proprio questa incendiandosi (come tutti sanno, il carbonio brucia allegramente nelle sue varie forme, diamanti compresi) a spargere per l'Europa la contaminazione nucleare, incendio che fu possibile domare solo gettandoci sopra tonnellate di materiale inerte e costruendo quel mantello di cemento che mancava.

Le esplosioni di idrogeno non sono affatto catastrofiche in sè, come vorrebbe farci credere l'articolo, piuttosto la presenza rilevate di tracce di cesio radioattivo significa che la fusione del nocciolo è in atto, occorrere arrestarla al più presto ed abbassare drasticamente la temperatura del nocciolo, per questo si pompa acqua, per riportare la reazione sotto controllo, con scarso successo al momento purtroppo.

La situazione è più simile all'incidente di Three Miles Island che a Cernobyl, allora si riusci negli ultimissimi minuti (tipo film hollywodiano) ad evitare il peggio, il noccolo fuse ma non completamente e si riusci ad impedirne la fuoriuscita, speriamo il miracolo si ripeta, quella povera gente non merita anche questo, se avvenisse il peggio temo che Cernobyl potrebbe essere spodestato dalla classifica degli incidenti nucleari (gia adesso, a mio parere, questo è in seconda posizione con ambizioni di vertice)

Le esplosioni nei tre reattori di Fukushima, ecco che cosa può succedere - I rischi delle radiazioni

di Jacopo Giliberto

Esplosioni nei tre reattori di Fukushima, ecco che cosa sta succedendo lì dentro

Pare accertato il processo di scioglimento delle barre di uranio nel nòcciolo dei tre reattori della centrale di Fukushima. In particolare, sono all'asciutto, senz'acqua, le barre del reattore 2. La scarsezza di acqua aumenta la temperatura. Le domande che tutti si fanno in questo momento. E le risposte...

Che cosa succede se si fondono le pastiglie di uranio?

Il combustibile cola verso il fondo del reattore, il "vessel" d'acciaio speciale spesso quasi 17 centimetri che, come un colossale "ovetto kinder", avvolge il nòcciolo.

C'è il pericolo di un'esplosione come quella di Cernòbyl?

A parte un accanimento della cattiva sorte su una centrale già squassata dal più forte terremoto mai registrato e spazzata dallo tsunami di venerdì, il nòcciolo è progettato per resistere alla fusione, anche se vecchio di 40 anni.

Inoltre il "vessel" d'acciaio corazzato è dentro a una struttura di cemento armato di fortissimo spessore.

Infine, la struttura interna di cemento è avvolta da un edificio di contenimento di cemento armato, anch'esso a prova di esplosione.

Se fonde il nòcciolo, c'è pericolo di un'esplosione atomica?

No, l'esplosione atomica ha bisogno di condizioni di innesco che si possono creare solamente in modo artificiale.

Problemi catastrofici ce ne sono mille, in quella centrale, ma difficilmente di proporzioni devastanti all'esterno.

Ma perché ci sono state le esplosioni?

Le esplosioni di venerdì e di stamane sono dovute al fatto che, in particolari condizioni, il vapore d'acqua sottoposto a condizioni particolari di temperatura e in presenza di metallo, tende a dividersi nei suoi due elementi, l'idrogeno e l'ossigeno.

Lo sapevano gli ufficiali di macchina dei piroscafi a carbone di un secolo fa: per ottenere la superpotenza ordinavano ai fochisti di gettare in caldaia secchiate d'acqua o stracci bagnati. Inoltre diversi motori tedeschi bellici della seconda guerra mondiale avevano l'iniettore per spruzzare acqua nebulizzata nei cilindri e aumentarne il rendimento. Ecco, nei vessel della centrale di Fukushima è accaduto questo, la scissione dell'acqua in idrogeno e ossigeno.

Una miscela esplosiva... Perché hanno iniettato acqua?

Sabato il nòcciolo del reattore numero uno stava friggendo. La pressione del vapore interno era superiore alla pressione dei compressori speciali d'emergenza che servono a pompare acqua fredda dentro al reattore.

L'unico modo di poter iniettare acqua fredda nel nòcciolo era alleggerire la pressione all'interno. È stata chiesta all'autorità nucleare di poter scaricare vapore radioattivo in atmosfera e alle 14,30 (ora giapponese) del 12 marzo è stata aperta una valvola di sfiato ma sono usciti idrogeno e ossigeno, i quali sono esplosi con la classica combustione senza fiamma dell'idrogeno. Ed è scoppiata la copertura esterna leggera dell'edificio, quella non blindata. Subito dopo, alleggerita la pressione dentro al vessel, è stata pompata acqua di mare mescolata con boro, elemento che rallenta la reazione nucleare.

Lo stesso fenomeno si è ripetuto stamattina nel reattore tre.

Qual è il pericolo maggiore?

Il terrore è che questi scoppi di idrogeno possano danneggiare la capacità di contenimento del nòcciolo e delle altre strutture.

Il reattore due è stato lasciato sfiatare, ma finora senza conseguenze esplosive. Però l'apertura delle valvole ha vuotato il reattore da parte dell'acqua, lasciando scoperte le barre. Lo sfiato del vapore che era dentro al reattore ha liberato in aria acqua leggermente radioattiva, con una punta massima rilevata vicino alla centrale pari a 20 microsievert l'ora.

Come deve essere il livello dell'acqua nei reattori nucleari?

Nei reattori nucleari deve essere costantemente assicurata la presenza di un livello d'acqua sufficiente a coprire interamente gli elementi di combustibile. In caso contrario, il calore nucleare che si genera nel combustibile può essere sufficiente a determinare, in sequenza, l'insorgere della reazione metallo-acqua (con produzione di idrogeno), il danneggiamento delle barrette (e la conseguente fuoriuscita di isotopi radioattivi nell'acqua di raffreddamento) e la fusione del combustibile

Che cosa sta succedendo nei tre noccioli?

La fusione dell'uranio in parte sarebbe già avvenuta, poiché la temperatura è così alta che in alcuni punti l'uranio si scioglie.

Sicuramente la centrale, dal punto di vista industriale, ormai è data per persa. Non potrà mai più tornare in funzione. Dovrà essere smantellata.

Che cosa accade adesso?

Accade che per poter far entrare acqua fresca nel nòcciolo, che è una specie di pentola a pressione enorme, bisogna far uscire il vapore.

È questa la causa degli scoppi al reattore 1 (venerdì) e al reattore 3 (questa notte). L'apertura delle valvole di sfiato fa sibilare all'esterno il vapore contaminato, e ciò fa crescere la radioattività nell'aria attorno alle centrali, ma fa uscire anche l'idrogeno che si forma dentro al nòcciolo per le temperature altissime del vapore, nel quale l'acqua si spacca nei suoi due elementi, l'idrogeno e l'ossigeno.

Uscito il vapore, il livello dell'acqua dentro al nocciolo scende. E le barre di uranio si scoprono leggermente. Scoperte, si scaldano ancora di più.

La superficie esterna delle barre arriva attorno ai mille gradi, ma all'interno dei cilindri, nel cuore delle barre, si arriva senza difficoltà a 1.800 gradi. E l'uranio diventa molle, si scioglie.

Che cosa può accadere con la fusione di parte del combustibile atomico?

Ci saranno conseguenze?

È presto per dirlo.

©RIPRODUZIONE RISERVATA

da:

Le esplosioni nei tre reattori di - Che cosa accade adesso?Accade che per - Il Sole 24 ORE

Non so a voi, ma a me l'ultima frase ha fatto accapponare la pelle...

Modificato da wolfie05
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Non so a voi, ma a me l'ultima frase ha fatto accapponare la pelle...
In realtà hanno parzialmente risposto con la 2a, 3a e 4a domanda, a patto che vada nel meno peggio dei modi, ovvero che la fusione sia parziale e la reazione si concluda prima :pen:

PS. ma la grafite viene ancora utilizzata come moderatore, no? Anche questa centrale non è molto recente...

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La Croce Rossa Italiana in sostegno delle popolazioni colpite dal terremoto e dallo tsunami. Attivata raccolta fondi -SMS SOLIDALE 45500

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A seguito del terribile terremoto che ha devastato il Giappone, la Croce Rossa Italiana ha aperto una raccolta fondi in sostegno delle popolazioni colpite dal sisma e dallo tsunami.

Per donare 2 euro alla Croce Rossa Italiana "Pro Emergenza Giappone" è possibile inviare un SMS da cellulari Wind, Tim, 3, Vodafone e COOPVoce o da telefono fisso Telecom, Infostrada e Fastweb al numero 45500.

La CRI ha aperto una raccolta fondi in sostegno della popolazione coinvolta dal sisma e dallo tsunami. I contributi raccolti dalla CRI saranno impiegati per supportare le attività di assistenza della Croce Rossa Giapponese a favore delle persone colpite, in stretta collaborazione con la Federazione Internazionale della Croce Rossa e della Mezzaluna Rossa e con il Comitato Internazionale della Croce Rossa.

Oltre all'invio di un SMS, le altre modalità per donare sono:

- Donazione online sul sito www.cri.it - causale "Pro emergenza Giappone";

- Bonifico bancario

causale "Pro emergenza Giappone"

IBAN: IT 19 P 01005 03382 000000200208

- Conto corrente postale n. 300004 intestato a: "Croce Rossa Italiana, via Toscana 12 - 00187 Roma";

causale "Pro emergenza Giappone"

Croce Rossa Italiana - La Croce Rossa Italiana in sostegno delle popolazioni colpite dal terremoto e dallo tsunami. Attivata raccolta fondi - SMS SOLIDALE 45500

Non dimentichiamoci che...

Dal Giappone 6 milioni di euro per L'Aquila

Il senatore Andrea Pastore (Pdl), presidente della Commissione bicamerale per la semplificazione, ha ospitato negli uffici di Palazzo San Macuto il ministro Shimizu, vicecapo missione dell’ambasciata giapponese in Italia.

Durante l’incontro, svoltosi in un clima amichevole e cordiale, il diplomatico nipponico ha illustrato i progetti di assistenza del Governo giapponese alla città dell’Aquila colpita dal sisma. Due le costruzioni previste grazie a fondi, superiori a 6 milioni di euro, messi a disposizione dall’amministrazione del Giappone: un auditorium temporaneo realizzato dal celebre architetto Shigeru Ban e un centro sportivo realizzato con tecnologia giapponese anti-sismica che potrà anche essere utilizzato, in caso di eventi sismici, come rifugio sicuro e confortevole.

Pastore ha ringraziato il ministro Shimizu anche a nome di tutti i senatori abruzzesi e della popolazione aquilana “auspicando che grazie all’aiuto e alla commovente generosità di tutti si riuscirà al più presto nella ricostruzione delle aree colpite dal terremoto”.

Aggiornato al 13/01/2011 22:13

Dal Giappone 6 milioni di euro per L'Aquila / Diario post sisma / Rubriche / Home - il Capoluogo.it, Quotidiano on-line della citta di L'Aquila

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In realtà hanno parzialmente risposto con la 2a, 3a e 4a domanda, a patto che vada nel meno peggio dei modi, ovvero che la fusione sia parziale e la reazione si concluda prima :pen:

PS. ma la grafite viene ancora utilizzata come moderatore, no? Anche questa centrale non è molto recente...

Assolutamente no, per fortuna, questo è un reattore nucleare BWR (Boiling Water Reactor, utilizza acqua sia come fluido di trasporto del calore che come moderatore), tecnologia già vecchia, questo sì, ma non così mortalmente pericolosa come quella di Cernobyl, un vero delitto premeditato contro l'umanità.

Modificato da wolfie05
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Assolutamente no, per fortuna, questo è un reattore nucleare BWR (Boiling Water Reactor, utilizza acqua sia come fluido di trasporto del calore che come moderatore), tecnologia già vecchia, questo sì, ma non così mortalmente pericolosa come quella di Chernobyl, un vero delitto premeditato.
Quindi immagino acqua più acido borico? E per controllare il reattore durante il funzionamento normale? :pen:
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Quindi immagino acqua più acido borico? E per controllare il reattore durante il funzionamento normale? :pen:

Non so se l'addizione di boro venga impiegata anche durante il normale funzionamento o solo in questa drammatica emergenza, ignoro quale effetto abbia sulle turbine nel normale utilizzo, visto che l'acqua scaldata direttamente dal reattore è quella che passa in turbina (con il risultato di rendere queste lievemente radioattive)! Oltre a moderare il reattore nel normale funzionamento... Certo che ne hanno combinate proprio di tutti i coloro con 'ste centrali.

http://it.wikipedia.org/wiki/Reattore_nucleare_ad_acqua_bollente

By the way, Caorso era cosi...

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