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Terremoto e Tsunami in Giappone 03/2011


The Summarizer

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Contestazioni a parte (in Italia si strumentalizza politicamente anche quante volte vai al cesso), la ricostruzione a L'Aquila ha avuto impulso nella fase iniziale, e fino a quando si trattava di dare una sistemazione temporanea nelle famose casette agli sfollati, ma si è arenata subito dopo che l'attenzione dei media si è spostata altrove.

mah, finchè non vedo IO non credo ne al teleimbonitore ne agli enunciatori, io ho sentito contestare le "new town", cazzo.. il Giappone è TUTTO una "new town"....:lol::lol::lol::lol::lol:

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mah, finchè non vedo IO non credo ne al teleimbonitore ne agli enunciatori, io ho sentito contestare le "new town", cazzo.. il Giappone è TUTTO una "new town"....:lol::lol::lol::lol::lol:

Ma l'Italia fortunatamente no (non ancora almeno :roll:). La ricostruzione in Abruzzo prevedeva la costruzione delle new town, condomini prefabbricati provvisori piazzati alla cazzo di cane, spesso senza infrastrutture e servizi vicini, e tutto per accontentare quel branco di cementificatori arraffoni a rimorchio di bertolaso, dei partiti e del vaticano (rigorosamente minuscoli) :(r:(r.

A 2 anni dal terremoto (una nullità a confronto del sisma giapponese) L'Aquila è una città fantasma: più o meno tutti i partiti hanno cavalcato l'onda mediatica del terremoto fin che ce n'era (memorabili i servizi dei Tg embedded che mostravano le new town come simbolo della ricostruzione efficiente) per poi scaricare al loro destino enti locali e cittadini :(r.

In Italia eravamo maestri dell'emergenza quando lo volevamo: il post-terremoto in Friuli fu gestito ottimamente, dopo 10 anni rimasero solo alcuni edifici storici da ricostruire :clap:clap, mentre in Belice e in Irpinia andò mooolto peggio :(; all'Aquila abbiamo dimostrato di avere le capacità di fare le cose in grande (il G8 sui cadaveri, la visita del papa, ecc...) ma di volerlo fare solo sotto i riflettori :(r.

Quanto al Giappone non mancano errori di gestione anche gravi (ad es. Fukushima), ma complessivamente il Paese sta reagendo con grande dignità e spesso efficienza, tanto di cappello :clap:clap.

"Se passi una vita noiosa e miserabile perché hai ascoltato tua madre, tuo padre, tua sorella, il tuo prete o qualche tizio in tv che ti diceva come farti gli affari tuoi, allora te lo meriti."  Frank Zappa

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pos satelliti prima---> pos satelliti dopo.
Riprendo l'argomento "spostamento asse terreste"

Cosa vuol dire che si è spostato l’asse terrestre

La terra non ha deragliato di dieci centimetri, proviamo a spiegarla più chiaramente

Ha avuto molto spazio sui media, comprensibilmente, la storia dello “spostamento di dieci centimetri dell’asse terrestre” in seguito al terremoto giapponese: è un’idea molto suggestiva, quella della gran botta presa dal nostro pianeta forte abbastanza da farlo barcollare e magari persino cambiare direzione. Però non è proprio così.

Innanzitutto, chiariamo che la valutazione dello “spostamento dell’asse terrestre” non è il risultato di una misura, ma piuttosto di calcoli basati su modelli della Terra. Non esiste nessuna prova che questo spostamento sia avvenuto. L’autore dei calcoli è Richard Gross, un geofisico della NASA che studia il modo in cui la distribuzione di massa della Terra (la “forma” del nostro pianeta) influenza la durata del giorno e la direzione dell’asse Nord-Sud di rotazione. Aveva fatto calcoli di questo tipo anche in occasione dei terremoti in Indonesia e in Cile. Ma perché mai un terremoto dovrebbe avere un effetto sulla rotazione terrestre?

Dobbiamo pensare che la Terra non è una sfera perfetta. Ha delle disomogeneità, e una forma non perfettamente simmetrica. Questo fa sì che l’asse di rotazione e l’asse di simmetria (o di inerzia) non coincidano perfettamente. Per capire la cosa, basta pensare a una ruota non perfettamente bilanciata: essa tenderà a “ballare” rispetto all’asse di rotazione. In effetti, anche l’asse di rotazione terrestre “balla” un po’ a causa delle asimmetrie del pianeta.

Ora teniamo presente che la Terra, oltre che non perfettamente simmetrica non è neanche perfettamente rigida. La sua distribuzione di massa cambia continuamente nel corso del tempo, con un effetto sulla rotazione. Un’immagine che torna utile per capire cosa succede è quella della pattinatrice che ruota su se stessa: quando la pattinatrice apre o chiude le braccia, la rotazione avviene con minore o maggiore velocità. Nell’analogia con il moto terrestre, una ridistribuzione della massa del pianeta si traduce in un giorno più o meno lungo.

Quindi quello che secondo Gross potrebbe essere successo è che lo spostamento di massa determinato dal terremoto costringe a un ridisegno geometrico della posizione dell’asse di rotazione all’interno della Terra. Per capirsi, la terra non ha subito uno scossone che l’ha spostata di dieci centimetri (anche se potenzialmente, per l’esempio della ruota, qualcosa di infinitesimo nella traiettoria della sua rotazione può cambiare).

In base a queste considerazioni, Gross ha elaborato dei complessi modelli che provano a stimare in che modo le alterazioni della densità o della forma della Terra ne alterano la rotazione. Non solo nel caso dei terremoti, ma anche per altri fenomeni, come lo spostamento di grandi masse di ghiaccio. Naturalmente, stiamo parlando di ipotesi di variazioni minuscole (pochi centimetri di spostamento dell’asse o pochi microsecondi di variazione nella durata di un giorno), senza effetti pratici nella vita quotidiana, ma di qualche interesse per le misure di precisione di tempo e spazio. Così lo spiega Gross:

“Variando la distribuzione della massa della Terra, il terremoto giapponese dovrebbe aver causato una piccola accelerazione della sua rotazione, accorciando la lunghezza del giorno di circa 1,8 microsecondi. Questo assestamento della posizione dell’asse provocherà un tremito leggermente diverso alla rotazione della Terra, ma non uno spostamento dell’asse nello spazio: questo possono ottenerlo solo forze esterne come l’attrazione gravitazionale del sole, della luna e dei pianeti”.

13 marzo 2011 |

Scienza | di Amedeo Balbi

Cosa vuol dire che si è spostato l’asse terrestre

Fa tristezza invece quanto detto dal vice presidente del CNR Roberto De Mattei, un personaggio che dovrebbe rappresentare un centro ricerche... Infatti CNR si dissocia e molti ne chiedono le dimissioni.

Riporto un piccolo stralcio, visto che indirettamente tratta anche la religione:

Ci risiamo. Il professor Roberto de Mattei, vicepresidente del Consiglio Nazionale delle Ricerche, torna a far parlare di sé.

Commentando dai microfoni di Radio Maria la tragedia che ha colpito il Giappone, de Mattei ha ancora una volta riproposto pensieri e teorie che, per lo meno all’interno della comunità scientifica, della quale de Mattei dovrebbe far parte, ormai da tempo non hanno più diritto di cittadinanza. [...]

Il vicepresidente del CNR e le calamità divine
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Riprendo l'argomento "spostamento asse terreste"

Cosa vuol dire che si è spostato l’asse terrestre

Tanto clamore per (quasi) nulla: quei 10 cm non significano nulla in sè, ma aiutano a fare audience :(r.

Fa tristezza invece quanto detto dal vice presidente del CNR Roberto De Mattei, un personaggio che dovrebbe rappresentare un centro ricerche... Infatti CNR si dissocia e molti ne chiedono le dimissioni.

Riporto un piccolo stralcio, visto che indirettamente tratta anche la religione:

Il vicepresidente del CNR e le calamità divine

E fa tristezza il pulpito da cui ha detto queste boiate. Quest'emerito illustrissimo scienziato (maddechè???) pagato con soldi pubblici :(r ha sostenuto l'insostenibile, sia da un punto di vista scientifico che da un punto di vista cristiano, attribuendo a Dio il "merito" della strage: fossi ancora cristiano mi offenderei per questa bestemmia ;).

"Se passi una vita noiosa e miserabile perché hai ascoltato tua madre, tuo padre, tua sorella, il tuo prete o qualche tizio in tv che ti diceva come farti gli affari tuoi, allora te lo meriti."  Frank Zappa

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E' l'oraganizzazione dello stato italiano che non funziona, il friuli rispetto all'abruzzo ha una differenza normativa che ha fatto la differenza.

posso fare il "celodurista padano" anche se non lo sono :mrgreen:

è anche spesso la mentalità dei vari posti. In friuli la gente ha preferito arrangiarsi ricostruendo da se le zone terremotate, almeno stando da persone che conosco di una certa età. Ed è da una parte una cosa bella dall'altra è una cosa sbagliatissima, in quanto si pagano le tasse e tutti anche perchè lo stato italiano provveda ad aiutarci nei momenti di difficoltà.

Oggi invece con criteri di costruzione anche diversi (per fortuna) non sarebbe possibile, peccato come sempre non ci siano risposte dai governanti (tromba d'aria di vallà e alluvione di vicenza docet)

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ma vediamo chi è questo illustrissimo coglione:

http://www.robertodemattei.it/

leggete attentamente le varie pubblicazioni "scientifiche" dell'illustrissimo su wiki:

Roberto de Mattei - Wikipedia

se non avete voglia ecco un breve sunto di quello che penso dell'esimio coglione ben espresso da gramellini nella sua rubrica:

Il buon tsunami

Come il Pangloss di Voltaire che tesseva l’elogio del terremoto di Lisbona coi parenti delle vittime, Roberto De Mattei ha spiegato dai microfoni di Radio Maria che lo tsunami giapponese «è stata un’esigenza della giustizia di Dio» e che «per i bimbi innocenti morti nella catastrofe accanto ai colpevoli» (ma colpevoli di che?) si è trattato di «un battesimo di sofferenza con cui Dio ha inteso purificare le loro anime». Ora, Pangloss era un paradosso letterario. Ma De Mattei esiste davvero ed è pure il vicepresidente del Cnr, tempio e motore della ricerca scientifica.

Inutile replicare alle sue farneticazioni, offensive per qualsiasi credente dotato di un cervello e soprattutto di un cuore. Chissà se avrebbe il coraggio di ripeterle in faccia ai frati che si videro cascare addosso la basilica di Assisi: immagino che, per De Mattei, il Dio dei terremoti avesse deciso di castigare anche loro. Ma in quale Paese l’autore di simili affermazioni può restare ai vertici della ricerca finanziata dal denaro pubblico, senza che si muova il governo o almeno la Croce Rossa? Forse solo nel migliore dei mondi possibili vagheggiato da Pangloss. E in Italia, naturalmente. Dove due anni fa il vicepresidente del Cnr organizzò, a spese del Cnr, un convegno contro Darwin, che è come se il vicepresidente dell’Inter organizzasse un convegno contro Mourinho. Possibile che quest’uomo non avverta l’incompatibilità paradossale fra la sua carica e le sue idee? Non resta che invocare l’intervento divino: un terremoto «ad personam» che gli sfili la poltrona da sotto il sedere

Ecco.. io non voglio che il CNR

la cui missione è questa:

abbia un vcepresidente del genere.

Se interessa su petizioni on line racolgono firme per le sue dimissioni.

CI SEDEMMO DALLA PARTE DEL TORTO VISTO CHE TUTTI GLI ALTRI POSTI ERANO OCCUPATI

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per me cmq sta cosa è misurabile coi satelliti geostazionari, o no?
Penso di si, so che ci sono tecniche di misurazione laser, ma sembra che al momento i calcoli effettuati siano solo teorici :pen:
Se interessa su petizioni on line racolgono firme per le sue dimissioni.
Ecco qua: DIMISSIONI DEL VICEPRESIDENTE DEL CNR ROBERTO DE MATTEI - Petizioni Online - Raccolta Firme

Non so quanto possa servire, ma spero che sto tizio venga tirato giù molto in fretta... Viste anche altre dichiarazioni fatte in passato.

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posso fare il "celodurista padano" anche se non lo sono :mrgreen:

è anche spesso la mentalità dei vari posti. In friuli la gente ha preferito arrangiarsi ricostruendo da se le zone terremotate, almeno stando da persone che conosco di una certa età. Ed è da una parte una cosa bella dall'altra è una cosa sbagliatissima, in quanto si pagano le tasse e tutti anche perchè lo stato italiano provveda ad aiutarci nei momenti di difficoltà.

Oggi invece con criteri di costruzione anche diversi (per fortuna) non sarebbe possibile, peccato come sempre non ci siano risposte dai governanti (tromba d'aria di vallà e alluvione di vicenza docet)

Secondo me è una questione di organizzazione, la faragginosa burocrazia centralista italiana non funzionerà mai in eventi di questo genere, infatti il Friuli essendo a statuto speciale ha sapientemente gestito la faccenda.

E' anche vero che la Sicilia, pur essendo a statuto speciale, non brilla di certo in gestione, ma li forse i problemi sono altri.

Comunque in un grande paese come il nostro (dimensionalmente parlando) nessun governo andrà mai a casa esclusivamente per una mal gestione di una situazione locale, sia l'abruzzo post terremoto o i rifiuti napoletani.

Se fosse invece competenza regionale potremmo essere quasi certi che una mala gestione di questi eventi, a forte impatto locale, porterebbe ad una caporetto per la forza politica al governo..

Scusatemi per l'OT:oops:

Fiat Punto I 55 sx '97

Fiat Punto II restyling 1.2 60cv '04

Toyota Prius V2 '06

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