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Terremoto e Tsunami in Giappone 03/2011


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Inviato (modificato)

Messaggio Aggiornato al 14/03/2011

La Croce Rossa Italiana in sostegno delle popolazioni colpite dal terremoto e dallo tsunami. Attivata raccolta fondi - SMS SOLIDALE 45500

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A seguito del terribile terremoto che ha devastato il Giappone, la Croce Rossa Italiana ha aperto una raccolta fondi in sostegno delle popolazioni colpite dal sisma e dallo tsunami.

Per donare 2 euro alla Croce Rossa Italiana "Pro Emergenza Giappone" è possibile inviare un SMS da cellulari Wind, Tim, 3, Vodafone e COOPVoce o da telefono fisso Telecom, Infostrada e Fastweb al numero 45500.

La CRI ha aperto una raccolta fondi in sostegno della popolazione coinvolta dal sisma e dallo tsunami. I contributi raccolti dalla CRI saranno impiegati per supportare le attività di assistenza della Croce Rossa Giapponese a favore delle persone colpite, in stretta collaborazione con la Federazione Internazionale della Croce Rossa e della Mezzaluna Rossa e con il Comitato Internazionale della Croce Rossa.

Oltre all'invio di un SMS, le altre modalità per donare sono:

- Donazione online sul sito www.cri.it - causale "Pro emergenza Giappone";

- Bonifico bancario

causale "Pro emergenza Giappone"

IBAN: IT 19 P 01005 03382 000000200208

- Conto corrente postale n. 300004 intestato a: "Croce Rossa Italiana, via Toscana 12 - 00187 Roma";

causale "Pro emergenza Giappone"

Croce Rossa Italiana - La Croce Rossa Italiana in sostegno delle popolazioni colpite dal terremoto e dallo tsunami. Attivata raccolta fondi - SMS SOLIDALE 45500

Non dimentichiamoci che...

Dal Giappone 6 milioni di euro per L'Aquila

Il senatore Andrea Pastore (Pdl), presidente della Commissione bicamerale per la semplificazione, ha ospitato negli uffici di Palazzo San Macuto il ministro Shimizu, vicecapo missione dell’ambasciata giapponese in Italia.

Durante l’incontro, svoltosi in un clima amichevole e cordiale, il diplomatico nipponico ha illustrato i progetti di assistenza del Governo giapponese alla città dell’Aquila colpita dal sisma. Due le costruzioni previste grazie a fondi, superiori a 6 milioni di euro, messi a disposizione dall’amministrazione del Giappone: un auditorium temporaneo realizzato dal celebre architetto Shigeru Ban e un centro sportivo realizzato con tecnologia giapponese anti-sismica che potrà anche essere utilizzato, in caso di eventi sismici, come rifugio sicuro e confortevole.

Pastore ha ringraziato il ministro Shimizu anche a nome di tutti i senatori abruzzesi e della popolazione aquilana “auspicando che grazie all’aiuto e alla commovente generosità di tutti si riuscirà al più presto nella ricostruzione delle aree colpite dal terremoto”.

Aggiornato al 13/01/2011 22:13

Dal Giappone 6 milioni di euro per L'Aquila / Diario post sisma / Rubriche / Home - il Capoluogo.it, Quotidiano on-line della citta di L'Aquila

Aggiornamenti tecnici by Unico-lab: unico-lab: Emergenza nucleare in Giappone a seguito del terremoto (UPD 2011/03/19 - 12:00)

Funzionamento vasche stoccaggio combustibile: Hazards of Storing Spent Fuel - Interactive Feature - NYTimes.com

Modificato da J-Gian

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Inviato
Trema il Giappone, crolli e 60 morti

Tsunami di 10 metri, emergenza nucleare

Serie di scosse di terremoto fino a 8.9 gradi. Una trentina i dispersi. A Tokyo incendi e feriti. Centrali nucleari, porti e aeroporto chiusi. Cellulari in tilt, Internet tiene

TOKYO - Un terremoto d'intensità devastante (8.9 gradi) ha investito stamane il Giappone nord-orientale e uno tsunami di dieci metri si è abbattuto sulla costa della città di Sendai, il capoluogo della prefettura di Miyagi, nel nordest del paese. Il sisma, fra i dieci più violenti degli ultimi 150 anni, ha causato fino a questo momento almeno 60 morti e 56 di dispersi, ma il bilancio è provvisorio. Quasi tutte le vittime sono dovute a crolli, come le cinque persone decedute dalla caduta del tetto di una casa di riposo nella prefettura nordorientale di Fulushima. Una nave con 100 persone a bordo, secondo la Reuters, è stata travolta dallo tsunami, mentre secondo la polizia nipponica un treno in servizio sull'area costiera della prefettura di Miyagi, nel Giappone nordorientale, risulta attualmente disperso. Al momento della prima scossa di magnitudo 8,8, il treno era in servizio sulla linea che connette le città di Sendai e Ishinomaki.

LE COMUNICAZIONI - Le comunicazioni telefoniche attraverso le linee fisse o mobili sono pressochè impossibili nell'area di Tokyo, dove invece ha resistito l'infrastruttura Internet, tramite la quale la gente continua a scambiarsi informazioni in tempo reale sulla situazione di crisi seguita al sisma. I telefoni cellulari sono andati in panne mentre continuano a registrarsi scosse d'assestamento, sono state due quelle devastanti: la prima è durata oltre due minuti e la seconda è stata di 7.8 gradi. Il sisma, secondo l'Istituto di Geofisica americano, si è verificato a 24,4 km di profondità alle 6,46 ora italiana (14,46 in Giappone) e circa un centinaio di chilometri al largo della prefettura di Miyagi. L'allarme tsunami è stato esteso a tutto il Pacifico, all'Australia, Messico, America Latina ed esteso a tutta la costa ovest degli Stati Uniti. Le onde telluriche sono state avvertire distintamente fino a Pechino.

EMERGENZA NUCLEARE - Intanto, è emergenza nucleare attorno a una centrale a Fukushima, a causa del potentissimo sisma che ha colpito il nordest del Giappone. L'ha affermato la televisione pubblica nipponica Nhk. L'ente che gestisce la centrale ha spiegato che il sistema di raffreddamento del reattore è andato in panne. Il governo di Tokyo ha deciso di dichiarare la situazione di emergenza sull'energia nucleare anche se, assicura, finora non ci sono fughe radioattive. Le autorità giapponesi hanno comunque emesso un ordine di sgombero per 2.000 abitanti della zona.

LO TSUNAMI - Le immagini più impressionanti arrivano dal porto di Sendai, città capoluogo della prefettura di Miyagi, nel nordest del Giappone. Qui si è abbattuto uno «tsunami» alto una decina di metri: esattamente come avevano preavvertito le autorità. Lo tsunami si è spinto fino a 5 chilometri all'interno della prefettura di Fukushima. La pista dell'aeroporto è stata invasa dalle acque. L'onda ha investito auto, case e macchinari per l'agricoltura, prima che le acque si ritraessero trascinando tutto con sé verso il mare. In molte case si sono sviluppati incendi, probabilmente causati dello scoppio dei tubi del gas. A Miyagi, capoluogo dell'omonima prefettura, l'acqua dal mare si è riversata all'improvviso nelle strade, trascinando via con sè auto e cartelloni pubblicitari. Il porto si è riempito di carcasse di veicoli. Un'onda ha anche inondato l'enorme parcheggio del parco divertimenti di Disneayland, nella regione di Tokyo.

TOKYO - A Tokyo molte persone hanno riportato lesioni in seguito al crollo del tetto di una scuola, dove era in corso una cerimonia di consegna dei diplomi alla quale stavano partecipando circa seicento studenti. Sempre nella capitale è stato chiuso l'aeroporto di Narita. Uno dei principali aeroporti di Tokyo, quello di Ibaraki che si trova 80 chilometri a nordest della capitale, è stato chiuso a seguito del crollo di un'ampia parte del tetto. L'aeroporto risaliva ad appena un anno fa. Bloccati i treni-proiettile, chiuse centrali nucleari e raffinerie: in quella di Iichihara, vicino alla capitale nipponica, si è sviluppato un incendio, così come era già avvenuto in porto, dove si erano innescati almeno sei focolai. Le immagini in tv mostrano una raffineria in fiamme alle porte di Tokyo. L'antenna in cima alla Tokyo Tower, il simbolo della capitale nipponica e della ricostruzione post-bellica, si è piegata a causa delle scosse. Trenta minuti dopo la scossa di terremoto a Tokyo gli edifici continuavano ad oscillare e le reti di telefoni cellulari non funzionavano. Le fornitura di energia elettrica è saltata in un'ampia parte della piana del Kanto, la grande area di Tokyo: la Nhk ha riferito che circa 4 milioni di abitazioni sono rimaste senza luce a causa delle violentissime scosse. Chiusi tutti i porti giapponesi.

IL PREMIER - I danni sono stati subito definiti «considerevoli» dal governo nipponico il quale assicurando comunque che non ci sono state fughe di radiottività da centrali atomiche. Il primo ministro Naoto Kan ha costituito una task force per affrontare le conseguenze del potente sisma che ha colpito il nordest del Giappone. Kan ha comunicato in una conferenza stampa teletrasmessa che le centrali nucleari «si sono fermate automaticamente» e che «non ci sono notizie di fughe di radiazioni». Il capo del governo nipponico ha espresso le più «profonde condoglianze a chi sta soffrendo le conseguenze» di questo «fortissimo terremoto» e ha chiesto alla popolazione di continuare a seguire le indicazioni trasmesse televisivamente con tranquillità. Il ministro degli Esteri giapponese, Takeaki Matsumoto, ha dato disposizioni alla struttura diplomatica di accettare gli aiuti internazionali. Le comunità internazionali cominciano ad offrire i loro aiuti: in prima fila la Francia e gli Stati Uniti. Anche l'Onu ha annunciato che trenta squadre di soccorso sono pronte a partire, mentre l'Unità di crisi della Farnesina, già in contatto con l'ambasciata d'Italia a Tokyo, sta verificando l'eventuale coinvolgimento di connazionali nel violento sisma. Inatnto giunge notizia che stanno tutti bene i 311 componenti dell'orchestra e dello staff del Maggio Musicale Fiorentino che si trovano dagli inizi di marzo a Tokyo per una lunga tourneè.

LE SCOSSE - La prima scossa ha raggiunto magnitudo 7.9, poi corretta ad 8.8 quindi a 8.9, alle 14.46 locali (le 6,46 in Italia) con epicentro a una profondità di 24,4 km e a 81 miglia da Sendai, nello Honshu. Un'altra forte scossa di 7.8 si è registrata alle 15.15 locali (le 7,15 in Italia) al largo delle acque della prefettura di Ibaraki, alla profondità di 80 km. L'istituto geologico degli Stati Uniti ha annunciato che il terremoto che ha colpito il nordest del Giappone è stato di magnitudo 8.9, mentre per l'agenzia metereologica giapponese si è trattato di una scossa di grado 8.4. Il terremoto è avvenuto alle 14:46 locali ed è stato seguito da 12 potenti scosse di assestamento, sei delle quali almeno di magnitudo 6.3, esattamente come la scossa che ha colpito recentemente la . La costa nordorientale del Giappone sul Pacifico, Sanriku, in passato è stata colpita da terremoti e tsunami e un sisma di magnitudo 7.2 si era verificato mercoledì. Nel 1933, un sisma di magnitudo 8.1 nella zona provocò la morte di oltre 3.000 persone. La scossa registrata questo pomeriggio sulla costa orientale del Giappone è stata la più potente mai registrata nel Sol Levante.

MERCATI - Subito dopo la scossa lo yen ha iniziato a perdere terreno contro il dollaro, arrivando fino a 83,30 da 82,74 prima del sisma. Lo yen ha perso terreno anche contro l'euro a 115,01 da 114,35. Il cross euro-dollaro è a 1,3815. La borsa di Tokyo ha chiuso in forte ribasso. L'indice Nikkei ha lasciato sul terreno l'1,72% a 10.254,43 punti. L'indice aveva comunque già aperto in ribasso dell'1,30%, scendendo sotto quota 10.300 per la prima volta dal 1 febbraio, minato dall'instabilità politica in Medio Oriente.

Corriere.it

Video delle onde che hanno devastato Sendai:

L'onda si abbatte su Sendai - Video - Corriere TV

Il conto dei morti per adesso si assesta a 60, ma temo sia destinato a salire nelle prossime ore.

La teoria è quando si conosce il funzionamento di qualcosa ma quel qualcosa non funziona.

La pratica è quando tutto funziona ma non si sa come.

Spesso si finisce con il coniugare la teoria con la pratica: non funziona niente e non si sa il perché.

Inviato

Un terremoto del genere in Italia... e non rimarrebbero nemmeno le macerie.... :roll:

..poretti....

http://dl.dropbox.com/u/1126539/nexus_s_boot_animation.gif

 

Inviato (modificato)
Italiano a Tokyo: «Sembrava di stare

su una nave in mare aperto»

Il corrispondente dell'Ansa: «Un'esperienza allucinante»

MILANO - Durante il violento terremoto che ha scosso il Giappone alle 7 di venerdì mattina (ora italiana) la terra ha vibrato talmente tanto che «sembrava di stare su una nave in mare aperto»: lo ha detto all'Ansa Mauro Politi, ricercatore post dottorale presso l'International Christian University di Mitaka, periferia di Tokyo, raggiunto al telefono. «Qui a Tokyo la scossa è stata spaventosa sia in intensità che durata - spiega il ricercatore, che vive da un anno in Giappone - ma anche la sensazione è stata diversa dal solito. Vivendo qui per un lungo periodo si fa l'abitudine a scosse frequenti e importanti; ma se normalmente tutto attorno vibra, oggi sembrava di stare su una nave in mare aperto. Credo che la scossa principale sia durata ben più di un minuto, attorno alle 14.45 ora locale, e le scosse minori stanno continuando ininterrotte e nitide». Intanto, la popolazione reagisce compatta alle conseguenze del terremoto: «La gente è organizzata - continua Mauro - ho visto molti uscire dalle case con caschetto e valigetta. La tv continua a far vedere pochi video di danni che, data l'entità dell'evento, oserei dire minori: «calcinacci» crollati, prodotti nei supermercati che caduti dalle mensole e una raffineria in fiamme. Le immagini più impressionanti sono però quelle dello Tsunami arrivato in una delle province a nord di Tokyo. A pochissimi minuti dalla scossa principale però ogni canale televisivo presentava una chiara allerta per le zone costiere interessate». Al momento, conclude il ricercatore, «la conseguenza del terremoto più evidente qui a Tokyo è una paralisi quasi completa delle linee ferroviarie e metropolitane, il che significa totale incapacità di movimento per gran parte della popolazione».

Il terremoto in Giappone

IL CORRISPONDENTE - «Un'esperienza allucinante»: che lo dica un italiano può apparire normale, ma che sia descritta con tanto pathos dai giapponesi, soliti a convivere con le scosse sismiche, dà l'idea della forza straordinaria del sisma che ha colpito l'intera costa orientale del Giappone. Ho visto la gente riversarsi subito per strada non appena si è capito che la prima scossa delle 14.46 (6.46 in Italia, di magnitudo 7.9 rivista dalla Jma a 8.8) non era affatto passeggera. Almeno un minuto, interminabile, cui ne sono seguite altre di assestamento che hanno fatto aumentare la gente per strada e in un'area, accanto all'ambasciata americana, piena di uffici. Non ho visto scene di panico, anzi battute e sorrisini di stupore per quanto stava accadendo, sussurrate quasi sottovoce, malgrado l'asfalto sotto i piedi sembrasse più il tapis roulant di aeroporti e grandi magazzini rendendo precario l'equilibrio, mentre i pali della luce e dei semafori oscillavano come potenti fionde. La polizia dinanzi alla rappresentanza diplomatica Usa ha allora preso i megafoni e ha invitato tutti «a non creare ingorghi» e a raggiungere le aree del quartiere deputate a funzionare da raccolta della popolazione in caso di «eventi catastrofali». Sono spuntati diversi elmetti di plastica, qualcuno ha preso il kit da sopravvivenza, obbligatorio negli uffici e dei luoghi pubblici. A distanza di poco più di mezz'ora una seconda e potente scossa ha spinto altre persone per strada, con molte ragazze scalze e senza tacchi, mentre anche in tv i giornalisti hanno indossato gli elmetti. Dopo più di un'ora c'era una tranquillità relativa e surreale, con i tremolii apparsi quasi normali. A questo punto mi sono posto e ho posto una domanda su tutte: «cosa sarebbe successo in Italia di fronte a una scossa del genere?». «Da questo punto di vista - ha risposto serafico un dipendente di una società di trading - è meglio stare in Giappone». (fonte: Ansa)

Corriere.it

Testimonianze dell'innegabile efficienza giapponese, che stavolta contribuirà a salvare parecchie vita. Intanto i morti salgono a parecchie centinaia.

Modificato da superkappa125

La teoria è quando si conosce il funzionamento di qualcosa ma quel qualcosa non funziona.

La pratica è quando tutto funziona ma non si sa come.

Spesso si finisce con il coniugare la teoria con la pratica: non funziona niente e non si sa il perché.

Inviato

Avevo in mente di aprire un topic simile. E' successa davvero l'apocalisse.

E quoto Tommitel e Superkappa. Il confronto è mi è venuto subito spontaneo, purtroppo.

Sotto i 6000rpm è un mezzo agricolo.

Inviato

corriere.it :shock:

L'asse terrestre si è spostato di 10 cm

Il sisma in Giappone ha avuto anche un impatto maggiore del terremoto di Sumatra del 2004

(Archivio Corsera)MILANO - L'impatto del terremoto che ha colpito il Giappone stamattina avrebbe spostato l'asse di rotazione terrestre di quasi 10 centimetri. È il risultato preliminare di studi effettuati dall'Ingv, l'istituto nazionale di geofisica e vulcanologia.

IMPATTO - L'impatto di questo evento sull'asse di rotazione, spiega l'Ingv, è stato molto maggiore anche rispetto a quello del grande terremoto di Sumatra del 2004 e probabilmente secondo solo al terremoto del Cile del 1960.

Inviato
corriere.it :shock:

L'asse terrestre si è spostato di 10 cm

Il sisma in Giappone ha avuto anche un impatto maggiore del terremoto di Sumatra del 2004

(Archivio Corsera)MILANO - L'impatto del terremoto che ha colpito il Giappone stamattina avrebbe spostato l'asse di rotazione terrestre di quasi 10 centimetri. È il risultato preliminare di studi effettuati dall'Ingv, l'istituto nazionale di geofisica e vulcanologia.

IMPATTO - L'impatto di questo evento sull'asse di rotazione, spiega l'Ingv, è stato molto maggiore anche rispetto a quello del grande terremoto di Sumatra del 2004 e probabilmente secondo solo al terremoto del Cile del 1960.

10 cm rispetto a quali riferimenti? Quando sparano questi dati servirebbe un po' di più precisione, ma pare che l'intento della stampa sia solo quello di creare panico.

In generale le oscillazioni dell'asse terrestre non sono un problema, è una cosa naturale e spesso periodica, ed in caso di sismi simili è quasi una normalità.

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