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Energia nucleare: pro e contro


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Finlandia, Francia e Gran Bretagna sollevano riserve sulle centrali EPR (le famose terza generazione)

Finlandia, Francia e Inghilterra contro il sistema di sicurezza del reattore nucleare EPR (terza generazione)

pubblicato: mercoledì 04 novembre 2009 da Marina

flamanville2.jpg Il fatto è questo: l’ASN francese e le corrispettive agenzie per la sicurezza nucleare finlandese (STUK che già aveva espresso le sue perplessità in merito ai sistemi di sicurezza di Olkiluoto) e britannica (HSE/ND) hanno esposto delle serie riserve sul sistema di sicurezza dell’EPR reattore nucleare di terza generazione. L’avviso arriva dopo che è stata fatta una verifica da parte dell’IRSN sul reattore di Flamanville 3.

La notizia è seguita con molto interesse dai media francesi, anche perché proprio ieri a causa della chiusura di 18 reattori e la prospettiva di un inverno senza elettricità, sta iniziando a crollare il muro di sicurezza che voleva la Francia indipendente nell’approvvigionamento energetico. Anzi, in grado di vendere energia a altri paesi. Gli incidenti nucleari che si sono susseguiti nei mesi scorsi e le condizioni precarie dei lavoratori del settore, motivo degli scioperi della scorsa estate, stanno insinuando il dubbio, nell’opinione pubblica, che forse neanche il nucleare è la soluzione ai problemi di approvviggionamento energetico.

La risposta di Areva è stata repentina:

La sicurezza del reattore non è da mettere in causa.

Il punto però è che non è in discussione la sicurezza del reattore ma il sistema di sicurezza dell’EPR che in caso di incidente, secondo le autorità, non risulta essere indipendente dal sistema di controllo in funzione in stato di normalità. In pratica, se si dovesse verificare un qualunque tipo di accidente non vi sarebbe alcuna rete di controllo che permetta di sapere se l’EPR stia funzionando normalmente. E dunque a essere messa in causa è proprio la sicurezza. E L’ASN avverte che se lo stato delle cose dovesse continuare ad essere questo non sarà data nessuna autorizzazione alla messa in servizio del reattore.

Per Areva il colpo è duro che già vive un momento difficile nella costruzione del reattore in Finlandia con i lavori che si sono protratti per altri tre anni e la spesa extra di 2,3 miliardi di euro.

Dall’altro lato EDF a cui le autorità hanno chiesto una soluzione entro la fine dell’anno ha detto che:

Non vi sarà alcun impatto sul proseguimento del progetto di Flamanville.

La dichiarazione sarebbe stata contraddetta, riferisce 20minutes, da un non meglio responsabile governativo:

Una perdita di tempo da due a tre anni.

Finlandia, Francia e Inghilterra contro il sistema di sicurezza del reattore nucleare EPR (terza generazione)

La dichiarazione originale con cui gli Stati invitano la francese EDF a modificare i controlli di sicurezza delle famose "terza generazione" giudicati non adeguati si trova al sito:

Système de contrôle-commande du réacteur EPR - Autorité de sûreté nucléaire

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I più attivi nella discussione

I più attivi nella discussione

giovedì 24 marzo alle 12.30 in aula L09 il prof. Marco Ricotti, con la collaborazione del prof. Fabrizio Campi, terrà, per il campus Bovisa Ovest, un seminario informativo sugli eventi tecnici che hanno determinato l’incidente ai reattori nucleari di Fukushima.

Email che mi è arrivata oggi.. il luogo è il Politecnico di Milano, campus Bovisa.. se qualcuno ha occasione credo che sarebbe davvero interessante

Fiat Punto I 55 sx '97

Fiat Punto II restyling 1.2 60cv '04

Toyota Prius V2 '06

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Guest EC2277
Giappone: connessi ad elettricita' tutti i reattori di Fukushima.

Giappone: connessi ad elettricita' tutti i reattori di Fukushima.

Ultimo aggiornamento: 22 marzo, ore 15:16.

Tokio, 22 mar. - (Adnkronos) - Tutti e sei i reattori dell'impianto nucleare di Fukushima sono stati connessi all'elettricita'. Lo ha reso noto la societa' che gestisce l'impianto, la Tepco, aggiungendo di essere prossima a ripristinare l'elettricita' nelle sale di controllo dei reattori numero 3 e 4. Quest'ultimo passo, una volta realizzato, permettera' di rafforzare l'impegno per portare la crisi sotto controllo e far ripartire i sistemi di raffreddamento, nota l'agenzia stampa Kyodo.

Fonte: www.adnkronos.com

LA BORSA DI TOKYO CHIUDE IN NETTO RIALZO.

Radioattività nel mare di Fukushima.

Nuove scosse, 21mila tra morti e dispersi.

Rilevati livelli di 30 volte superiori ai limiti. Ricollegati i reattori alla rete, ma la vasca del n.2 è in ebollizione.

VASCA IN EBOLLIZIONE - La vasca di stoccaggio del combustibile del reattore n.2 nella centrale nucleare di Fukushima Daiichi è vicina all'ebollizione. Lo hanno riferito i funzionari giapponesi. Le elevate temperature potrebbero essere la causa del vapore che fuoriesce dal reattore 2 della centrale nucleare da lunedì. Se l'acqua nella vasca si mettesse a bollire e il livello si abbassasse tanto da far emergere le barre di combustibile il livello di radioattività aumenterebbe.

REATTORI RICOLLEGATI - Tuttavia tutti i sei reattori della centrale nucleare di Fukushima dispongono da questa mattina di una linea elettrica esterna che potrebbe consentire il riavvio dei sistemi di raffreddamento ma ad eccezione dei reattori 5 e 6 non sono ancora stati alimentati. I tecnici che stanno lavorando alla centrale hanno spiegato che prima di ridare corrente elettrica vanno effettuate alcune verifiche. Un portavoce dell'agenzia per la sicurezza nucleare giapponese ha spiegato infatti che prima di rimetterli in servizio vanno verificati «uno ad uno i singoli impianti».

Fonte: www.corriere.it

Ecco cosa intendevo quando asserivo che è opportuno aspettare a dare giudizi: è inutile dare l'ordine di utilizzare l'acqua di mare per raffreddare i reattori quando, mancando l'energia elettrica, non è possibile avviarne gli impianti di raffreddamento.

Inoltre, ad immettere acqua fredda in una vasca piena d'acqua in ebollizione (come lo è quella del reattore n°2) senza essere certi d'avere il controllo totale sul sistema di raffreddamento, si rischia di provocare un'esplosione dalle conseguenze facilmente immaginabili.

Mi scuso se sono sembrato cinico e spietato nei miei precedenti interventi ma, per mia natura, preferisco essere certo di quello che è successo prima di dare un giudizio.

Modificato da EC2277
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Presidente dell'Associazione Italiana Nucleare, fisico nucleare e professore ordinario di Fisica Generale all'Università di Padova, Renato Angelo Ricci approfondisce uno dei temi più sentiti in questo periodo, su cui l'opinione pubblica è divisa: il nucleare.

E ce ne parla in modo semplice e comprensibile, ci segnala quali sono i benefici della sua adozione, le sue potenzialità ed esprime come, secondo lui, proprio il nucleare rappresenti l'unica risorsa che ci salverà dalla futura crisi energetica.

Nella sua video intervista (che viene proposta in due parti), Ricci propone di sdrammatizzare certi problemi che sono più immaginari che reali, affrontare i problemi reali (quelli veri) e rieducare i cittadini su base scientifica, anziché ideologica, a partire dalle scuole elementari".

Per un futuro più pulito, il nucleare è solo una delle fonti utilizzabili e deve far parte di un mix produttivo composto da tutte le fonti energetiche disponibili, in ragione delle loro caratteristiche di disponibilità, economicità e compatibilità ambientale.

Modificato da J-Gian
aggiunta "parte 2" del video
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Ecco cosa intendevo quando asserivo che è opportuno aspettare a dare giudizi: è inutile dare l'ordine di utilizzare l'acqua di mare per raffreddare i reattori quando, mancando l'energia elettrica, non è possibile avviarne gli impianti di raffreddamento.

Inoltre, ad immettere acqua fredda in una vasca piena d'acqua in ebollizione (come lo è quella del reattore n°2) senza essere certi d'avere il controllo totale sul sistema di raffreddamento, si rischia di provocare un'esplosione dalle conseguenze facilmente immaginabili.

Mi scuso se sono sembrato cinico e spietato nei miei precedenti interventi ma, per mia natura, preferisco essere certo di quello che è successo prima di dare un giudizio.

Quando il reattore è in funzione, gli impianti di raffreddamento sono alimentati dal reattore stesso. Quando questo entra in blocco, intervengono i generatori di emergenza. Quando questi non fungono (magari perché danneggiati da uno tsunami o perché hanno esaurito la loro autonomia), si usano generatori portatili. Se questi non bastano, sono uccelli per diabetici e ci si arrangia con quello che si ha.

Il fatto che abbiano appena collegato delle linee esterne di alimentazione, non significa che fino a ieri i reattori e le piscine di stoccaggio non fossero da raffreddare, bensì che hanno dovuto usare dei mezzi di fortuna per tenere bassa la temperatura.

Considerato che hanno il mare a due passi, e che la centrale nucleare viene costruita appositamente vicino a depositi naturali od artificiali d'acqua per ovvie ragioni, avrebbero dovuto usare l'acqua marina sin da subito.

Alfiat Bravetta senza pomello con 170 cavalli asmatici che vanno a broda; pack "Terrone Protervo" (by Cosimo) contro lo sguardo da triglia. Questa è la "culona".

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Guest EC2277

Sempre che, dopo il terremoto ed il maremoto, gli impianti d'improvvigionamento d'acqua marina fossero funzionanti.

Resto della mia idea: finché non so in quali condizioni dovevano lavorare i tecnici preferisco aspettare prima di formulare un giudizio.

Ad ogni modo negli articoli che ho riportato è scritto che solo ora è possibile far ripartire gli impianti di raffreddamento senza accennare all'acqua di mare o ad altro percui ho il sospetto che i problemi non fossero dovuti alla volontà della TEPCO di salvare degli impianti che, dopo il terremoto, dopo il maremoto e dopo la fusione del nocciolo, non hanno più nulla da salvare.

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Sempre che, dopo il terremoto ed il maremoto, gli impianti d'improvvigionamento d'acqua marina fossero funzionanti.

A quanto pare lo erano, li hanno fatti funzionare e li hanno usati.

Ad ogni modo negli articoli che ho riportato è scritto che solo ora è possibile far ripartire gli impianti di raffreddamento senza accennare all'acqua di mare o ad altro percui ho il sospetto che i problemi non fossero dovuti alla volontà della TEPCO di salvare degli impianti che, dopo il terremoto, dopo il maremoto e dopo la fusione del nocciolo, non hanno più nulla da salvare.

Gli impianti non hanno subito alcun danno dal terremoto ed il maremoto ha solo danneggiato i generatori di emergenza. Quello che ha veramente causato i danni è stato il mancato raffreddamento che, secondo alcuni, sarebbe da imputarsi alla scelta di ritardare il pompaggio dell'acqua dal mare.

Alfiat Bravetta senza pomello con 170 cavalli asmatici che vanno a broda; pack "Terrone Protervo" (by Cosimo) contro lo sguardo da triglia. Questa è la "culona".

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Guest EC2277

Mi risulta il contrario: uno dei reattori (mi pare il 2) andò in crisi il giorno stesso in cui ci fu il terremoto, con il conseguente maremoto e, mentre i tecnici tentavano di rafreddarlo, gli altri tre reattori entrarono in crisi senza dare il tempo ai succitati tecnici d'intervenire. Resto pertanto scettico sulla teoria degli impianti da salvare.

Modificato da EC2277
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sembrerebbe che nel 2 ci siano grassissimi problemi , dai valori di radiottività dell'acqua sembrerebbe che ci sia qualche perdita dovuta a rottura importante,

altro che semplice mancanza di raffreddamento

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Al di la' di tutto risulta chiaro che non la stanno raccontando giusta, se inizi a dare informazioni errate di 100 volte vuol dire che non si sa e non si vule far sapere che cosa sta succedendo.

Ecco quale è il vero problema che rende un po' tutta la cosa inacettabile.

La Tokyo Electric Power (Tepco) si è tra l'altro sbagliata nella misurazione della radioattività dell'acqua dentro l'unità, dicendo in primo tempo che era di 10 milioni di volte superiore al normale, quando in realtà era di 100mila volte. Il governo giapponese ha dunque bacchettato pesantemente la Tepco per l'errore, definendo «inaccettabile» la gestione dell'informazione da parte della società.

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