Energia nucleare: pro e contro

[Matteo B.]

Giusto, e questo è l'attuale più grande crimine delle classi politiche mondiali, anche quelle più a sinistra. Infatti la parola "Decrescita" e concetti relativi sono ancora un tabù in politica per motivi elettorali.

STRONZATE, Maxwell e lo sai, i politici in democrazia dicono SEMPRE quello che alla gente piace sentire, e fanno quello che alla gente piace.

pochissimi hanno avuto il coraggio di dire IN FACCIA alla gente scomode verità e solo in momenti TRAGICI davvero.

e poi ribadisco i "politici" non vengono da Marte, sono parte della nostra Società

[Maxwell61]

Si, ok.

Ma visto che attualmente le energie rinnovabili hanno un rendimento tra scarso e l'infimo e devono essere pesantemente incentivate, dove la prendiamo l'energia per fare ricerca e svilupparle, in modo che raggiungano un'autosostenibilità?

Questo è il punto Tonì: non la prendiamo da nessuna parte perchè probabilmente non ce n'è abbastanza per sostenere gli attuali livelli. Ma ripeto: questa non sarà una scelta ma probabilmente una situazione che ci ritroveremo tra capo e collo. Con tutto quello che ne consegue. E io la vedo come una cosa positiva.

Nell'età del bronzo non è che han detto "ok, da oggi niente più utensili in bronzo. Chi è d'accordo alzi la mano" Li avranno pur utilizzati gli utensili in bronzo anche per studiare e imparare a lavorare meglio quelli di ferro....

Lo racconto meglio:

- Il bronzo era fabbricato in monopolio dalle sole officine reali dei grandi imperi del vicino oriente perchè per farlo bisognava importare rame e stagno da lontano attraverso una sofisticata rete commerciale. La fusione era poi impossibile per un privato perchè richiedeva sofisticate tecnologie che aveva solo il palazzo.

Con tutto questo, il bronzo era un materiale morbido e con scarse caratteristiche meccaniche.

- Nel 1200 a.C. crollano di botto, in pochi anni, i grandi imperi del vicino oriente sotto la spinta di un'immigrazione violenta ma soprattutto per le loro forti disparità sociali. Il bronzo non è piu in grado di produrlo nessuno.

Ma da millenni si sapeva già fondere il ferro ma questo non veniva fatto o addirittura impedito. Tutti iniziano a fondere il ferro, anche il vecchietto nella sua bottega e finalmente ci sono disponibili attrezzi in ferro a poco prezzo che cambiano la tecnologia per sempre e che vengono usati per scavare (finalmente) pozzi d'acqua in zone aride e popolare vaste aree prima deserte. La nuova tecnologia fà esplodere le economie di tutte le società del vicino oriente, permettendo anche facili costruzioni navali chiodate: nascono i Fenici e vengono a portare la civiltà ai paleolitici arretrati europei. Boom.

Ecco a che serve fare ogni tanto il botto

PS: Certo Matteo, condivido, le classi politiche sono rappresentative dei cittadini e non altro....

[Guest EC2277]

Scusate ma qui, tra crisi risolutive, età del bronzo ed albe radiose mi sono perso le risposte alla grande domanda ma, prima di riproporla, propongo tre domande (con le relative risposte) introduttive: oggi (per oggi intendo ora, adesso, subito, in questo momento) esistono fonti energetiche capaci di essere una reale alternativa alle centrali idroelettriche, termoelettriche ed elettronucleari?

No.

Oggi è possibile sperare che tutti gli abitanti dei paesi industrializzati adottino ad un tenore di vita simile a quello che avevamo in Italia negli anni '60?

No.

Oggi è possibile arrestare la crescita economica delle nazioni emergenti?

No.

Ergo come si spera di risolvere il problema del crescente fabbisogno energetico mondiale ora, adesso, subito, in questo momento senza far ricorso all'energia nucleare, ai rigassificatori, ai termovalorizzatori…?

[TonyH]

Questo è il punto Tonì: non la prendiamo da nessuna parte perchè probabilmente non ce n'è abbastanza per sostenere gli attuali livelli. Ma ripeto: questa non sarà una scelta ma probabilmente una situazione che ci ritroveremo tra capo e collo. Con tutto quello che ne consegue. E io la vedo come una cosa positiva.

Le situazioni di emergenza non sono mai molto positive. Specie se ci vivi in mezzo

Preferirei una transizione più graduale e possibilmente pacifica, in cui il cambiamento avviene per evoluzione e non per rivoluzione (quella lasciamola sognare a qualche nostalgico di Togliatti...).

Anche se ciò significa accettare qualche compromesso nel durante.

[Matteo B.]

Scusate ma qui, tra crisi risolutive, età del bronzo ed albe radiose mi sono perso le risposte alla grande domanda ma, prima di riproporla, propongo tre domande (con le relative risposte) introduttive: oggi (per oggi intendo ora, adesso, subito, in questo momento) esistono fonti energetiche capaci di essere una reale alternativa alle centrali idroelettriche, termoelettriche ed elettronucleari?

No.

Oggi è possibile sperare che tutti gli abitanti dei paesi industrializzati adottino ad un tenore di vita simile a quello che avevamo in Italia negli anni '60?

No.

Oggi è possibile arrestare la crescita economica delle nazioni emergenti?

No.

Ergo come si spera di risolvere il problema del crescente fabbisogno energetico mondiale ora, adesso, subito, in questo momento senza far ricorso all'energia nucleare, ai rigassificatori, ai termovalorizzatori…?

esatto.

io penso che in 50 anni faremo un bel percorso di transizione dal petrolio (che peraltro è già iniziato) e magari anche dal nucleare radioattivo e ci baseremo su energie pultie & rinnovabili

ma tra 50 anni se sarò vivo sarò un vecchio di 92 anni....

[loric]

Ergo come si spera di risolvere il problema del crescente fabbisogno energetico mondiale ora, adesso, subito, in questo momento senza far ricorso all'energia nucleare, ai rigassificatori, ai termovalorizzatori…?

Con le chiacchiere.

In un altro foro che leggo la tesi predominante è che il nucleare non serve, i rigassificatori sono brutti ed i termovalorizzatori puzzano, per cui bisogna puntare sulle rinnovabili. A quel punto si sono lanciati in affermazioni del tipo "il sole è una fonte energetica inesauribile", "bisogna puntare di più sul geotermico" (come se tutto il mondo fosse come l'Islanda), etc.

[Matteo B.]

Con le chiacchiere.

In un altro foro che leggo la tesi predominante è che il nucleare non serve, i rigassificatori sono brutti ed i termovalorizzatori puzzano, per cui bisogna puntare sulle rinnovabili. A quel punto si sono lanciati in affermazioni del tipo "il sole è una fonte energetica inesauribile", "bisogna puntare di più sul geotermico" (come se tutto il mondo fosse come l'Islanda), etc.

per forza, sono SOBILLATI da quei 4 delinquenti di politici che cercano voti a breve termine facendo del TERRORISMO e prospettando un mondo meraviglioso e dall'altra parte "gli altri" sono sobillati da altri 4 delinquenti che dicono che senza 5 o 6 centrali moriremo di fame e freddo tutti.

siamo BESTIE da VOTO, ragazzi.....

[TonyH]

Con le chiacchiere.

In un altro foro che leggo la tesi predominante è che il nucleare non serve, i rigassificatori sono brutti ed i termovalorizzatori puzzano, per cui bisogna puntare sulle rinnovabili. A quel punto si sono lanciati in affermazioni del tipo "il sole è una fonte energetica inesauribile", "bisogna puntare di più sul geotermico" (come se tutto il mondo fosse come l'Islanda), etc.

Possiamo fare 4 belle centrali idroelettriche come quella di Itaipù

che fornisce circa 90.000 GWh di potenza all'anno, contro un fabbisogno di circa 335.000GWh.

Unico problemino, servono 4 province come quella di Asti da allagare, oltre a quella (tanto i porcelli sanno nuotare quindi tutti salvi), quali usiamo?

[Maxwell61]

Le situazioni di emergenza non sono mai molto positive. Specie se ci vivi in mezzo

Preferirei una transizione più graduale e possibilmente pacifica, in cui il cambiamento avviene per evoluzione e non per rivoluzione (quella lasciamola sognare a qualche nostalgico di Togliatti...).

Anche se ciò significa accettare qualche compromesso nel durante.

Un'evoluzione e una transizione morbida sarebbe decisamente auspicabile, ma mi sembra che la situazione sia troppo critica per pensare che sarà così, come molti ansiosi messaggi qui stanno sottolineando :

- Nucleare e metodi ambientalisticamente inaccettabili probabilmente in forte discesa

- Rinnovabili poco efficienti con margini lenti di miglioramento rispetto alla domanda

- Petrolio che, per quanto sia impossibile sapere la verità, potrebbe essere impraticabile in pochi anni.

- Un pò di metano per tirare avanti ma che in caso di crisi costerebbe oro

- Nessuna voglia di predisporsi al taglio di sprechi inutili (il famoso "stile di vita" )

Mi sembra che i tempi siano ormai strettissimi, mi preoccuperei più di cercare di capire come sta messo il petrolio in realtà che pensare al nucleare che anche a farlo non risolverebbe il problema.

[TonyH]

nucleare che anche a farlo non risolverebbe il problema.

No, wait

Non si pensa (o meglio, io non lo penso) che il nucleare risolva tutti i problemi

Ma che una politica energetica seria e a tutto tondo non deve escluderlo a priori. Ovviamente assieme ai termovalorizzatori (specie nelle città più grandi), assieme al fotovoltaico (SOLO su caseggiati già esistenti, frustate a chi li mette nei campi ), assieme al risparmio energetico (da ing. sprecare energia non mi fa dormire la notte ) etc. etc.