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E' morto Vittorio Ghidella


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Non ho fatto l'elogio di Cantarella, me ne guardo bene, ho detto che molti degli errori di Ghidella sono stati ereditati da Cantarella che a sua volta ne ha commessi altrettanti.

Falso è che Ghidella avrebbe riportato Alfa alla trazione posteriore, sono leggende senza alcun fondamento.

Comunque voglio ricordare cosa ha fatto Ghidella dopo Fiat.

Prima di tutto sul suo abbandono di Fiat, si sono dette molte cose. La verità è che Ghidella era a capo di un pool di fornitori che con scatole di partecipazioni alla fine erano di sua proprietà.

E’ un comportamento scorrettissimo, o è una questione di fiducia. Nella posizione di CEO certe cose non sono tollerate da nessuna parte.

Nelle aziende americane per un comportamento simile si è mandati via con grande infamia.

Si tratta di etica comportamentale.

In Italia forse ci si abitua a queste schifezze, ma in un rapporto di fiducia questo non si fa, considerando anche che Ghidella ebbe stock option per oltre 70 miliardi dell’epoca.

Ghidella ne esce quindi malissimo da Fiat non solo professionalmente ma anche eticamente.

Quello che fa poi Ghidella una volta uscito da Fiat testimonia la non eccellenza, almeno morale, a mio parere, del personaggio.

Ghidella si unisce al finanziere svizzero Tito Tettamanti, faccendiere in odore di mafia e presunto riciclatore di capitali sporchi di cui ne diviene il braccio destro. Ghidella si trasferisce in Svizzera per evitare tasse e problemi con capitali irregolarmente trasferiti e acquista la Oto Trasm chiedendo fondi per il mezzogiorno.

Viene condannato poiché compra con i fondi pubblici macchinari destinati all’azienda del sud che dopo un brevissimo passaggio nello stabilimento di Bari vengono trasferiti in Svizzera.

Grazie a potentissime amicizie riesce all’ultimo momento a evitare l’onta del carcere di San Vittore e va agli arresti domiciliari. Fu poi condannato a 6 mesi di carcere.

Nel 93 poi Ghidella perse in un incidente stradale l’unica figlia Amalia, cadde in depressione e decise allora di ritirarsi dai casini vari che stava imbastendo e lasciò campo libero ai suoi soci svizzeri.

Non doveva essere facile infatti trovarsi agli arresti domiciliari col rischio di andare in carcere, l’unica figlia di 18 anni morta e i soci forse mafiosi alle porte non contenti di come stavano andando gli affari del gruppo Tettamanti e C.

Di Ghidella Gianni Agnelli disse che ebbe un grandissimo dispiacere nel doverlo mandare via, quello che poi fece dopo e le persone con cui si accompagnò dopo Fiat alleviarono però questo dispiacere e dimostrarono che era la cosa giusta da fare.

Un'ultima cosa quasi mai detta, Ghidella subito dopo Fiat ebbe rapporti con Ford con presunto scambio di informazioni riservate.

Agnelli non volle infierire ma anche questa cosa non gli fece sicuramente onore.

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Non ho fatto l'elogio di Cantarella, me ne guardo bene, ho detto che molti degli errori di Ghidella sono stati ereditati da Cantarella che a sua volta ne ha commessi altrettanti.

Falso è che Ghidella avrebbe riportato Alfa alla trazione posteriore, sono leggende senza alcun fondamento.

Comunque voglio ricordare cosa ha fatto Ghidella dopo Fiat.

Prima di tutto sul suo abbandono di Fiat, si sono dette molte cose. La verità è che Ghidella era a capo di un pool di fornitori che con scatole di partecipazioni alla fine erano di sua proprietà.

E’ un comportamento scorrettissimo, o è una questione di fiducia. Nella posizione di CEO certe cose non sono tollerate da nessuna parte.

Nelle aziende americane per un comportamento simile si è mandati via con grande infamia.

Si tratta di etica comportamentale.

In Italia forse ci si abitua a queste schifezze, ma in un rapporto di fiducia questo non si fa, considerando anche che Ghidella ebbe stock option per oltre 70 miliardi dell’epoca.

Ghidella ne esce quindi malissimo da Fiat non solo professionalmente ma anche eticamente.

Quello che fa poi Ghidella una volta uscito da Fiat testimonia la non eccellenza, almeno morale, a mio parere, del personaggio.

Ghidella si unisce al finanziere svizzero Tito Tettamanti, faccendiere in odore di mafia e presunto riciclatore di capitali sporchi di cui ne diviene il braccio destro. Ghidella si trasferisce in Svizzera per evitare tasse e problemi con capitali irregolarmente trasferiti e acquista la Oto Trasm chiedendo fondi per il mezzogiorno.

Viene condannato poiché compra con i fondi pubblici macchinari destinati all’azienda del sud che dopo un brevissimo passaggio nello stabilimento di Bari vengono trasferiti in Svizzera.

Grazie a potentissime amicizie riesce all’ultimo momento a evitare l’onta del carcere di San Vittore e va agli arresti domiciliari. Fu poi condannato a 6 mesi di carcere.

Nel 93 poi Ghidella perse in un incidente stradale l’unica figlia Amalia, cadde in depressione e decise allora di ritirarsi dai casini vari che stava imbastendo e lasciò campo libero ai suoi soci svizzeri.

Non doveva essere facile infatti trovarsi agli arresti domiciliari col rischio di andare in carcere, l’unica figlia di 18 anni morta e i soci forse mafiosi alle porte non contenti di come stavano andando gli affari del gruppo Tettamanti e C.

Di Ghidella Gianni Agnelli disse che ebbe un grandissimo dispiacere nel doverlo mandare via, quello che poi fece dopo e le persone con cui si accompagnò dopo Fiat alleviarono però questo dispiacere e dimostrarono che era la cosa giusta da fare.

Un'ultima cosa quasi mai detta, Ghidella subito dopo Fiat ebbe rapporti con Ford con presunto scambio di informazioni riservate.

Agnelli non volle infierire ma anche questa cosa non gli fece sicuramente onore.

SILENZIO assordante

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di Ghidella e delle sue manfrine si sapeva da tempo, la storia che venne defenestrato per questi motivi fu proprio isogrifo a raccontarmele alcuni anni fa...fanno rabbrividire in effetti

la Bibbia del nuovo Alfista: Per il futuro dell'Alfa Romeo è meglio un pianale più economico che poi tanto l'elettronica e le gommature esagerate risolvono i problemi

www.alfaromeo75.it - http://web.tiscali.it/alfetta.gt.gtv - www.arocalfissima.com/vodcast

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Guest EC2277
Non ho fatto l'elogio di Cantarella, me ne guardo bene, ho detto che molti degli errori di Ghidella sono stati ereditati da Cantarella che a sua volta ne ha commessi altrettanti.

Falso è che Ghidella avrebbe riportato Alfa alla trazione posteriore, sono leggende senza alcun fondamento.

Comunque voglio ricordare cosa ha fatto Ghidella dopo Fiat.

Prima di tutto sul suo abbandono di Fiat, si sono dette molte cose. La verità è che Ghidella era a capo di un pool di fornitori che con scatole di partecipazioni alla fine erano di sua proprietà.

E’ un comportamento scorrettissimo, o è una questione di fiducia. Nella posizione di CEO certe cose non sono tollerate da nessuna parte.

Nelle aziende americane per un comportamento simile si è mandati via con grande infamia.

Si tratta di etica comportamentale.

In Italia forse ci si abitua a queste schifezze, ma in un rapporto di fiducia questo non si fa, considerando anche che Ghidella ebbe stock option per oltre 70 miliardi dell’epoca.

Ghidella ne esce quindi malissimo da Fiat non solo professionalmente ma anche eticamente.

Quello che fa poi Ghidella una volta uscito da Fiat testimonia la non eccellenza, almeno morale, a mio parere, del personaggio.

Ghidella si unisce al finanziere svizzero Tito Tettamanti, faccendiere in odore di mafia e presunto riciclatore di capitali sporchi di cui ne diviene il braccio destro. Ghidella si trasferisce in Svizzera per evitare tasse e problemi con capitali irregolarmente trasferiti e acquista la Oto Trasm chiedendo fondi per il mezzogiorno.

Viene condannato poiché compra con i fondi pubblici macchinari destinati all’azienda del sud che dopo un brevissimo passaggio nello stabilimento di Bari vengono trasferiti in Svizzera.

Grazie a potentissime amicizie riesce all’ultimo momento a evitare l’onta del carcere di San Vittore e va agli arresti domiciliari. Fu poi condannato a 6 mesi di carcere.

Nel 93 poi Ghidella perse in un incidente stradale l’unica figlia Amalia, cadde in depressione e decise allora di ritirarsi dai casini vari che stava imbastendo e lasciò campo libero ai suoi soci svizzeri.

Non doveva essere facile infatti trovarsi agli arresti domiciliari col rischio di andare in carcere, l’unica figlia di 18 anni morta e i soci forse mafiosi alle porte non contenti di come stavano andando gli affari del gruppo Tettamanti e C.

Di Ghidella Gianni Agnelli disse che ebbe un grandissimo dispiacere nel doverlo mandare via, quello che poi fece dopo e le persone con cui si accompagnò dopo Fiat alleviarono però questo dispiacere e dimostrarono che era la cosa giusta da fare.

Un'ultima cosa quasi mai detta, Ghidella subito dopo Fiat ebbe rapporti con Ford con presunto scambio di informazioni riservate.

Agnelli non volle infierire ma anche questa cosa non gli fece sicuramente onore.

Un intervento molto interessante che, per certi versi, conferma quanto asserì svariato tempo fa in un'altra discussione: il ricodo di Ghidella è stato mitizzato dagli sfacelli seguiti alla sua cacciata.

Apprezzo inoltre che tu abbia argomentato meglio il tuo pensiero poiché, in questa maniera, ci consenti di apprendere retroscena che a noi erano quasi del tutto ignoti.

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io invece ho un altro parere sulla figura di Ghidella:

anche se non si è comportato da santo ha introdotto alcuni concetti come le economie di scala, il riutilizzo dei pianali ecc... prima degli altri costruttori europei e questo ha permesso alla Fiat di galleggiare negli anni 90 creando tutti quei nuovi modelli praticamenti quasi basati sul pianale Tipo.

Modificato da Prismone
prolisso

Scopo di un forum...

-se io do una cosa a te e tu dai una cosa a me alla fine avremo una cosa per uno...

-se invece io dò un'informazione utile a te e tu ne dai una utile a me alla fine tutti e due avremo due informazioni....

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Nemmeno io... :|:|

ci vuole tanto a capire che se non avesse creato 'le piattaforme' e le 'auto modulari' parecchi modelli (definiti anche della vergogna dai puristi Alfisti o Lancisti) non sarebbero nati ??

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-se invece io dò un'informazione utile a te e tu ne dai una utile a me alla fine tutti e due avremo due informazioni....

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Guest EC2277

Ghidella non ha creato le piattaforme. Esse vennero inaugurate con il prototipo FIAT VSS (Veicolo Sperimentale a Sottosistemi), frutto della collaborazione tra la FIAT, l'IDEA Istitute e l'architetto Renzo Piano. In seguito tali concetti vennero parzialmente introdotti sulla Thema (o meglio sulla piattaforma Tipo 4) e poi applicati su larga scala nelle piattaforme Tipo 2 e 3; dalle quali sono derivate la Tipo, la Delta II, la 145/146, la Tempra, la Dedra e la 155.

Ghidella fu un eccezionale ristrutturatore che seppe traghettare la FIAT fuori da una fortissima crisi e diede il via a tutta una serie di modelli che riscontrarono un grande successo.

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Il progetto Fiat VSS non è del 1981? Ghidella è in Fiat dal 1979

[sIGPIC][/sIGPIC]

Il mio sito "Gruppo Hainz": http://www.gruppohainz.it - I miei articoli su Automotivespace http://www.automotivespace.it/author/enzo/ - E quando ci sarà il nuovo sito di Autopareri anche su http://www.autopareri.com - I video del salone di Ginevra 2012 http://www.youtube.com/playlist?list=PL7CA738888644DB9

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