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Tassa sulla benzina per finanziare la cultura


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per agevolarvi nella discussione vi metto 2 o 3 link dove INSOSPETTABILI (vedi politici citati) pensavano di tagliare da 10 anni almeno....:lol::lol::lol:

continuamo a pagare gli stipendi ai 2800 PRIVILEGIATI che non fanno un cazzo (nella mia città è così)

prego ragazzi accomodatevi :mrgreen:

L'abolizione del Pra, una rivoluzione (solo) per la pubblica amministrazione - Il Sole 24 ORE

guardate questo LAVORATORE... :disp2:

programma elettorale PD - art . 6 - abolizione del PRA | Facebook

FPCGIL - Articolo di Alfredo Garzi su Rassegna Sindacale "Abolizione del PRA. Troppe domande ..." - Versione stampabile

questi qua li paghiamo per fare UN CAZZO. sia chiaro a tutti.

Bersani mica è (era) un fascistoide reganiano...

questo per dopo andare a leccare il fondo del barile con la Cultura......

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per agevolarvi nella discussione vi metto 2 o 3 link dove INSOSPETTABILI (vedi politici citati) pensavano di tagliare da 10 anni almeno....:lol::lol::lol:

continuamo a pagare gli stipendi ai 2800 PRIVILEGIATI che non fanno un cazzo (nella mia città è così)

prego ragazzi accomodatevi :mrgreen:

L'abolizione del Pra, una rivoluzione (solo) per la pubblica amministrazione - Il Sole 24 ORE

guardate questo LAVORATORE... :disp2:

programma elettorale PD - art . 6 - abolizione del PRA | Facebook

FPCGIL - Articolo di Alfredo Garzi su Rassegna Sindacale "Abolizione del PRA. Troppe domande ..." - Versione stampabile

questi qua li paghiamo per fare UN CAZZO. sia chiaro a tutti.

Bersani mica è (era) un fascistoide reganiano...

questo per dopo andare a leccare il fondo del barile con la Cultura......

almeno bersani ci ha provato ad abolire il PRA, poi sappiamo il casino che ne è venuto fuori.....altri pensano solo a farsi leggi per i loro affari e per non finire in galera, tanto questi soldi per la cultura finiranno ai loro amichetti in cambio di voti

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almeno bersani ci ha provato ad abolire il PRA, poi sappiamo il casino che ne è venuto fuori.....altri pensano solo a farsi leggi per i loro affari e per non finire in galera, tanto questi soldi per la cultura finiranno ai loro amichetti in cambio di voti

infatti...ma cosa credi che quelli di adesso non lo sanno che si potrebbe abolire?

nessuno ha voglia di fare le cose UTILI...son tutti li con misure patetiche, che poi anche sfidando il regolamento ho linkato chi è contro l'abolizione del PRA

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Matte', sai la cosa bella? Astrattamente, la disciplina del pubblico impiego prevede una precisa procedura ricalcata su quella di mobilità del settore privato (l. 223/1991). Al termine di detta procedura, che prevede la consultazione delle OO.SS. qualora le eccedenze superino i 10 lavoratori, questi vengono collocati in "disponibilità" (una sorta di ammortizzatore sociale) per 24 mesi. Al termine dei 24 mesi i rapporti di lavoro si risolvono senza che sia necessario procedere ad un vero e proprio licenziamento. Tutto bello, se non che la collocazione in disponibilità prevede due condizioni:

1) che il lavoratore non possa essere ricollocato nella medesima amministrazione in altri settori

2) che il lavoratore non possa essere ricollocato in altre amministrazioni pubbliche.

E' quello che viene comunemente chiamato obbligo di repechage, che nel pubblico impiego è elevato all'ennesima potenza. La condizione n. 2 di fatto rende la messa in disponibilità impossibile: come si fa a sostenere e, soprattutto, a provare in giudizio che il lavoratore in esubero non poteva essere ricollocato in una delle millemila P.A. italiane?

In quel modo, eliminando enti ritenuti inutili, alla fine devi comunque trovare una ricollocazione al personale eccedente e gran parte dei risparmi che teoricamente deriverebbero dall'abrogazione degli enti inutili te li mangi.

p.s.: la prossima volta che mi linki roba della CGIL, per favore, metti un disclaimer: all'apertura della pagina mi è venuto un coccolone :P

Alfiat Bravetta senza pomello con 170 cavalli asmatici che vanno a broda; pack "Terrone Protervo" (by Cosimo) contro lo sguardo da triglia. Questa è la "culona".

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morale: prima di abbracciare incondizionatamente e acriticamente ogni causa persa:roll: gli ItaGLiani dovrebbero imparare a chiedersi quanto sono diposti a spendere:pen:

......del loro:§

Cita

7:32 : Segni i punti coglionazzo !

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Saltano (di nascosto) i tagli alla politica

Nel decreto sul Fus scompare la riduzione dei consiglieri di Roma e Milano. L'«attenzione» del Colle

Il precedente Il Quirinale si era già espresso contro l'alleggerimento delle assemblee delle grandi città e la norma era stata tolta

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Il caso - Dopo meno di un anno torna l'indennità per chi è eletto nelle circoscrizioni.

Saltano (di nascosto) i tagli alla politica

Nel decreto sul Fus scompare la riduzione dei consiglieri di Roma e Milano. L'«attenzione» del Colle

ROMA - Trasudavano indignazione, le parole di Marco Marsilio: «Pretendere che lavorino gratis o rimettendoci di tasca loro significa allontanare i cittadini onesti e normali dalla politica e dalle istituzioni». Il deputato del Pdl ce l'aveva con la manovra economica di Giulio Tremonti che aveva abolito le indennità dei consiglieri circoscrizionali. Un segnale inequivocabile che tutti, in un momento di difficoltà economica, avrebbero dovuto stringere di un buco la cinghia. Ma scarsamente digeribile. «Ricordo che a Roma ognuno dei 19 municipi è esteso come Milano e abitato da una città come Bologna», insisteva Marsilio. Ma il suo grido di dolore non intenerì Tremonti.

È durata poco: sei mesi dopo è arrivato il primo gesto riparatore. Nel silenzio più totale, con una norma infilata in uno degli ultimi provvedimenti, l'indennità è stata ripristinata, per il sollievo dei consiglieri circoscrizionali delle quindici città metropolitane. Poi, mercoledì 23 marzo, un secondo regaluccio. Ma questa volta soltanto per il Comune di Roma. Nello stesso decreto legge che con l'aumento della benzina ha restituito un po' di soldi al Fondo unico per lo spettacolo è spuntata una norma piccola piccola che triplica il numero di ore di permesso retribuito ai consiglieri circoscrizionali di Roma, portandole da un quarto di quelle spettanti ai consiglieri comunali a tre quarti. Cosa significa? Che se prima un consigliere circoscrizionale poteva assentarsi dal posto di lavoro per un'ora al giorno, oggi può ritornare dopo tre ore. E il costo relativo viene addebitato dal suo datore di lavoro al Comune. Come si motiva un privilegio che costringerà il Campidoglio a spendere il triplo? Con il fatto che Roma è «capitale»: ragion per cui i consiglieri circoscrizionali sarebbero più impegnati dei loro colleghi di Milano, Palermo o Genova. Difficile, per non dire impossibile, non intravedere in questa misura a dir poco singolare l'impronta digitale del sindaco di Roma Gianni Alemanno. Al quale non sarà certamente dispiaciuta una seconda sorpresa contenuta nel decreto di mercoledì.

Si tratta dell'articolo con il quale viene stabilito che il taglio del 20% del numero dei consiglieri comunali deciso l'anno scorso ed entrato in vigore dal primo gennaio 2011 non si applica alle città con una popolazione superiore al milione di abitanti. Cioè Roma e Milano, entrambe amministrate dal centrodestra. Per un soffio (circa 30 mila abitanti) il Comune di Napoli, guidato dal centrosinistra, potrebbe invece essere fuori. Roma e Milano non saranno quindi costrette a ridurre da 60 a 48 componenti i loro consigli comunali e potranno avere fino a 15 assessori. Più il sindaco, naturalmente. Dice il segretario della Cisl, Raffaele Bonanni: «Siamo alle solite. Anche stavolta non hanno mantenuto la parola. Ogni volta che c'e da tagliare sui costi della politica si rimangiano la parola. Il risultato è che aumentano pure le tasse per i cittadini. Una vergogna».

Va detto che il tentativo di salvare una trentina di poltrone nelle due città più grandi del Paese non è una novità assoluta. La norma era stata già infilata di soppiatto nel famoso decreto milleproroghe approvato un mese fa. Poi però era improvvisamente saltata: il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano aveva imposto che venisse rimossa dal testo definitivo. La motivazione ufficiale? Lo stop alla cura dimagrante dei consigli comunali di Roma e Milano (e magari Napoli?) c'entrava come i cavoli a merenda con la materia di quel provvedimento, destinato a reiterare delle scadenze risultate impossibili da rispettare. Una motivazione che però doveva nascondere qualche perplessità ben più profonda, se il Quirinale ha messo un'altra volta sotto stretta osservazione il salvataggio di quelle poltrone: la cui urgenza, evidentemente tale secondo il governo da richiedere addirittura l'inserimento in un decreto legge nel quale si parla di tutt'altro, è davvero arduo giustificare. Senza considerare, poi, una questione di rispetto istituzionale. Il Quirinale chiede di togliere una norma da un decreto legge e nemmeno quattro settimane più tardi Napolitano se la ritrova sotto il naso in un altro decreto legge? Non sarebbe sorprendente se anche questo aspetto della vicenda venisse considerato inaccettabile.

Via Corriere

e il bello doveva ancora venire :mrgreen:

Fiat Punto I 55 sx '97

Fiat Punto II restyling 1.2 60cv '04

Toyota Prius V2 '06

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Io ho fatto per dieci anni il consigliere comunale per 10 anni (anzi 9) in un piccolo paese (lista civica se no ci commissariavano) e perdecisione comune non ho preso il gettone di presenza (peraltro piccolo) in quanto veniva girato a un fondo per gli anziani del paese. La cosa divertente è che per legge non potevi (ora non so) rinunciare al compenso, quindi non lo ritiravi ma a fine anno ti arrivava il cud e dovevi pagarci le tasse sopra :lol:. Non c'è stato modo di annullarlo.

Il problema comunque non si è più riproposto in quanto il sindaco (mio amico..) che fu eletto dopo aumentò al massimo possibile gli emolumenti.. lavorando all'asl (mai capito cosa facesse..) e uscendo alle due di pomeriggio aveva molti problemi a gestire un paese di 900 persone :§

CI SEDEMMO DALLA PARTE DEL TORTO VISTO CHE TUTTI GLI ALTRI POSTI ERANO OCCUPATI

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Matte', sai la cosa bella? Astrattamente, la disciplina del pubblico impiego prevede una precisa procedura ricalcata su quella di mobilità del settore privato (l. 223/1991). Al termine di detta procedura, che prevede la consultazione delle OO.SS. qualora le eccedenze superino i 10 lavoratori, questi vengono collocati in "disponibilità" (una sorta di ammortizzatore sociale) per 24 mesi. Al termine dei 24 mesi i rapporti di lavoro si risolvono senza che sia necessario procedere ad un vero e proprio licenziamento. Tutto bello, se non che la collocazione in disponibilità prevede due condizioni:

1) che il lavoratore non possa essere ricollocato nella medesima amministrazione in altri settori

2) che il lavoratore non possa essere ricollocato in altre amministrazioni pubbliche.

E' quello che viene comunemente chiamato obbligo di repechage, che nel pubblico impiego è elevato all'ennesima potenza. La condizione n. 2 di fatto rende la messa in disponibilità impossibile: come si fa a sostenere e, soprattutto, a provare in giudizio che il lavoratore in esubero non poteva essere ricollocato in una delle millemila P.A. italiane?

In quel modo, eliminando enti ritenuti inutili, alla fine devi comunque trovare una ricollocazione al personale eccedente e gran parte dei risparmi che teoricamente deriverebbero dall'abrogazione degli enti inutili te li mangi.

p.s.: la prossima volta che mi linki roba della CGIL, per favore, metti un disclaimer: all'apertura della pagina mi è venuto un coccolone :P

Potrebbero girare tutti i dipendendi del PRA all'agenzia delle entrare a fare i controlli incrociati anti-evasione e anti-riciclaggio. Così da evitare di delegare tutto agli intermediari sommergendoli di carta del cazzo e burocrazia da STASI :(r

[sIGPIC][/sIGPIC]

Some critics have complained that the 4C lacks luxury. To me, complaining about lack of luxury in a sports car is akin to complaining that a supermodel lacks a mustache.

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