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L'FBI ammette l'esistenza degli UFO (forse... ok, non proprio)


loric

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Nelle carte Fbi nuova luce sugli Ufo

Corpi umanoidi in New Mexico nel 1950

e un avvistamento nello Utah nel 1949

ufo_b1--180x140.jpg?v=20110410175903 Un presunto avvistamento MILANO - Chi crede all'esistenza degli Ufo ha ora qualche ragione in più: negli anni Quaranta ci credeva anche l'Fbi, come risulta senza ombra di dubbio dalle carte riservate , in pieno stile X-Files, appena pubblicate sul sito del Bureau, (The Vault). I documenti, scovati dal giornale Salt Lake Tribune ma accessibili a tutti, danno conto di almeno due avvistamenti, uno nello Utah e uno nel New Mexico (il famoso incidente di Roswell). Cominciamo dal secondo, di cui si parla da tempo ma adesso reso un po' più credibile appunto dai nuovi documenti. Il rapporto dell'Fbi, firmato dall' agente Guy Hottel e datato 22 marzo 1950, cita una fonte dell'aviazione militare americana e afferma che tre dischi volanti, ciascuno del diametro di circa 16 metri e con una parte sopraelevata al centro, sono stati ritrovati in New Mexico. «Ogni disco - si legge ancora nel rapporto - era occupato da tre corpi di forma umanoide alti meno di un metro, vestiti con un tessuto metallico a trama molto fitta. Ogni corpo era avvolto in una specie di bendaggio simile alle tute anti gravità usate dai piloti collaudatori». Il rapporto conclude sostenendo che i dischi potrebbero essere precipitati a causa delle interferenze elettroniche provocate dai radar militari di grande potenza presenti nella zona del ritrovamento» IL CABLOGRAMMA - Quanto al secondo avvistamento, i documenti sostengono che il 4 aprile del 1949, agenti dell'Fbi nello Utah inviarono un cablogramma con la dicitura «urgente» al mitico direttore del Bureau, J. Edgar Hoover, nel quale si diceva che una guardia armata di un negozio, un poliziotto della cittadina di Logan e un agente della polizia stradale dello Utah avevano avvistato un Ufo che poi era esploso. Con il titolo «Dischi volanti», nel cablogramma si legge che i tre videro «un oggetto di colore argenteo che si stava avvicinando alle montagne del Sardine Canyon» che «è sembrato esplodere in un'eruzione di fuoco. Diversi cittadini di Trenton dissero di aver visto quello che sembrò essere una doppia esplosione aerea seguita da oggetti cadenti». Il cablogramma, insieme ad altri documenti, rivelano che l'Fbi stava cercando di capire se gli Ufo fossero reali.

Nelle carte Fbi nuova luce sugli Ufo - Corriere della Sera

In realtà il tutto si riduce a questo:

http://vault.fbi.gov/hottel_guy/Guy%20Hottel%20Part%201%20of%201/view

A quanto pare gli X-File, quelli veri, restano chiusi negli ex uffici di Scully e Mulder. :mrgreen:

Alfiat Bravetta senza pomello con 170 cavalli asmatici che vanno a broda; pack "Terrone Protervo" (by Cosimo) contro lo sguardo da triglia. Questa è la "culona".

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Hanno visto il piano per alfa di vw? :mrgreen:

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Some critics have complained that the 4C lacks luxury. To me, complaining about lack of luxury in a sports car is akin to complaining that a supermodel lacks a mustache.

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Hanno visto il piano per alfa di vw? :mrgreen:

Eh, ma tu provochi :P

Poi sono io quello fissato con Alfa :lol:

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Era un assist troppo sugoso :lol:

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Era un assist troppo sugoso :lol:

Sì vabbe', ma la battuta è vecchia, non mi ricordo chi la propose nel thread sui cablo di Wikileaks :P

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In realtà si sono fatti infinocchiare pure quelli del corriere ;)

L’FBI e gli UFO

È con titoli come “Gli UFO esistono: parola dell’FBI” che in questi giorni è tornata alla ribalta la nota dell’FBI che conterrebbe le prove di un atterraggio alieno avvenuto in New Mexico negli anni Cinquanta. Luigi Bignami l’ha ripresa su La Repubblica:

Secondo l’agente Guy Hottel, il 22 marzo del 1950 tre oggetti volanti non identificati precipitarono nel New Mexico e furono “catturati” dal servizio investigativo americano. All’interno dei velivoli c’erano nove corpi dalle fattezze umanoidi alti circa 90-100 centimetri. Gli oggetti non identificati avevano un diametro di circa 16 m ed erano leggermente rialzati al centro. Insomma Ufo nel senso più classico del termine. “Gli occupanti erano vestiti come i piloti dei jet”, racconta Hottel nel suo documento. È possibile, conclude l’agente dell’FBI, che gli oggetti volanti siano precipitati causa delle interferenze dei numerosi radar presenti nell’area.

Affascinante, ma è vero? No. Guy Hottel ha riportato all’FBI una testimonianza raccolta, ma non sapeva di essere l’ennesima vittima di una truffa.

Tutto ha inizio in New Mexico nel 1948, l’anno successivo all’incidente di Roswell. Silas M. Newton e Leo A. Gebauer raccontano a Frank Skully, giornalista di Variety, una storia che ha dell’incredibile: nei pressi della cittadina di Aztec è atterrata un’astronave di 30 metri di diametro contenente i corpi di sei esseri umanoidi. Newton e Gebauer fanno appena in tempo a buttare un occhio e a raccogliere qualche campione, quando arrivano i militari a ripulire la zona per non lasciare tracce. Nessuno in città si è accorto di nulla e gli unici due testimoni indipendenti dell’accaduto sono, quindi, Newton e Gebauer. Skully, entusiasta, raccoglie le testimonianze, romanza un po’ e ci scrive un libro: Behind the flying saucers (qui in ebook, gratuito).

Nel frattempo Silas Newton e Leo Gebauer usano le informazioni ottenute dagli alieni per fare affari. I due sono coinvolti nel giro delle esplorazioni petrolifere e affermano di possedere una macchina costruita con “tecnologia aliena” in grado di rilevare petrolio e gas naturale. Gli affari per Newton e Gebauer girano molto bene per circa quattro anni, quando un altro giornalista, JP Cahn, della rivista True, li smaschera. I due avrebbero inventato di sana pianta la storia copiando l’idea da Mike Conrad, un regista di Hollywood. Conrad stava girando un film sugli UFO e per creare interesse aveva diffuso la notizia che nella pellicola ci sarebbe stato anche un filmato autentico. Aveva anche ingaggiato un attore per far la parte dell’agente dell’FBI che dichiarava di avere in custodia il filmato.

In seguito alla pubblicazione dell’inchiesta su True molte persone si sono fatte avanti per denunciare la truffa ad opera dei due “testimoni” e il fascicolo dell’UFO di Aztec è stato chiuso (senza mai essere stato aperto).

Come si arriva però all’FBI? Sul sito dell’associazione New Mexican for Science and Reason è stata ricostruita passo per passo la catena che ha fatto arrivare la testimonianza farlocca di Newton nelle mani dell’agente Guy Hottel.

Newton ha raccontato la storia a George Koehler (impiegato presso la stazione radiofonica KMYR di Denver). Koehler l’ha raccontata a Morley Davies che l’ha girata ai due rivenditori di automobili Murphy e Van Horn, che l’hanno passata al loro collega Fick. Fick l’ha raccontata al direttore del
Kansas City Wyandotte Echo
. A questo punto della catena, Koehler era diventata ”Coulter”, proprio come nel gioco del telefono senza fili! L’articolo è stato ripreso in prima pagina, dove ha catturato l’interesse di un agente dell’OSI [Office of Special Investigation, ndr]. L’agente ha passato la la storia a Guy Hottel del FBI che ha scritto la nota.

Ancora oggi, a più di cinquant’anni di distanza, la truffa di Silas Newton e Leo Gebauer continua a ingannarci.

Aggiornamento: l’inchiesta di JP Cahn è raccontata bene qui da Lorenzo Campani.

L’FBI e gli UFO - Query - La rivista ufficiale del CICAP

Extraterrestre portali via

E' domenica e il giorno del Signore per i quotidiani è un giorno speciale. Uno di quei giorni speciali dove il rischio che in home page finisca roba strana è più alto. Non è che nei feriali si stia molto più tranquilli, soprattutto da queste parti. Però può succedere che in una domenica così il giornalismo italiano ti porti in dono una storia interessante, suo malgrado.

Oggi Corriere.it e Repubblica.it hanno piazzato in prima pagina questa notizia a base di UFO. Oddio in verità ne aveva già scritto due giorni fa "Maremma News" e qualcosa vorrà dire.

In breve: l'FBI rimettendo mano al proprio sito (il primo di aprile) ha meglio organizzato la sezione "The Vault" dove pubblica alcuni dei documenti (circa 2000) di quelli richiesti attraverso le procedure del Freedom of Information Act.

Tra questi c'è anche un rapporto del marzo 1950 scritto dallo Special Agent in Charge Guy Hottel che parla di oggetti volanti e piccoli extraterrestri in tuta.

Per Repubblica e Corriere è una specie di conferma ufficiale alle teorie ufologiche, a partire dal famoso caso Roswell del 1947.

In verità Roswell non c'entra nulla. Il documento di Guy Hottel è pubblico da molti anni (Google Books lo trova in un libro fin dal 1992). Si riferisce ad un altro episodio avvenuto in New Mexico nel 1948 nella cittadina di Aztec e che qualcuno ogni tanto resuscita.

Guy Hottel scopre la storia degli ufo di Aztec da un ufficiale del servizio investigazioni dell'aeronautica. L'ufficiale l'aveva letta in un articolo di un reporter di Kansas City, a cui era arrivata dopo una catena di passaparola chilometrica.

Origine di tutto un signore di nome Silas Newton.

A raccontare la storia di Silas Newton c'ha pensato nel 1952 J.P Cahn del San Francisco Chronicle con un bellissimo esempio di giornalismo investigativo.

Quando ancora c'era la triste abitudine di verificare le notizie (anche senza Google).

Extraterrestre portali via | LorenzoC : web e tech
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Contavo sul tuo animo di debunker (in incognito) e aspettavo un tuo intervento ;)

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Sì vabbe', ma la battuta è vecchia, non mi ricordo chi la propose nel thread sui cablo di Wikileaks :P

Diventerà un tormentone come "C'è Gigi?No. E la cremeria?" :mrgreen:

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Some critics have complained that the 4C lacks luxury. To me, complaining about lack of luxury in a sports car is akin to complaining that a supermodel lacks a mustache.

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