Mercato del lavoro o mercato delle prese per il sedere?

[poliziottesco]

Il discorso sarebbe troppo lungo ed ora non ho il tempo di dilungarmi, pero':

1) Luca, prova a fare il cameriere a Londra e poi in Italia (scegli tu dove).

2) Tenendo il discorso sulla linea della superficialita', i lavori che citate (cameriere, barista), sono impieghi che si intraprende all'inizio (per tanti motivi). Raramente chi va a fare il cameriere nei posti che citate (escludiamo Madrid per svariati motivi) lo fara' a vita.

3) Il fatto che in USA, UK o dove minchia volete ci sia anche gente povera e' scontato. Chi pensa che li' ci sia solo l'Eldorado, dimostra una ignoranza "sociologica" che merita di essere punita con eventuali insuccessi, Italia o estero che sia.

[owluca]

anche per vedere un po' di capire come nasce quella che a questo punto é una stortura.

cioè che siano necessariamente i migliori ad andarsene

..di cervelli in fuga qui in italia ce ne sono tantissimi

p.s. di recente 2 cinesi hanno rilevato (preso in gestione ?) il bar qui vicino: da allora è sempre pienissimo:shock:

[TonyH]

'Speta, non voglio che si pensi che fare il cameriere a Londra sia facile, tutt'altro. Anzi, visti i costi di alloggio (e il fatto che vivi di mance, se non erro, quindi devi pedalare) mi sa che è più difficile che farlo qua.

quello che non mi spiego, è perché a Londra incontro il cameriere italiano, e a Torino quello magrebino. Lo trovo un attimo "strano".

cosi come nelle aperture di nuovi esercizi (segno che anche loro, una volta fatta esperienza, vogliano fare il salto).

oh, non voglio in nessun caso ergermi a giudice unico del "giusto/sbagliato", mi piacerebbe capire il perché di un cambio di mentalità a volte così radicale che ci prende una volta espatriati.

Modificato 19 Maggio 2013 da TonyH

[owluca]

polizziottesco:

è vero non è un mestiere particolarmente gratificante ( a meno di non incontrare il magnate russo che ti sgancia

una mancia da qualche migliaio di euro)

ma questo è appunto vero ovunque.

e non è necessariamente il mestiere della vita, può benissimo essere temporaneo,

però anche nel recente passato tanti, anche in italia hanno vissuto di questo:

altrimenti gli istituti alberghieri che li fanno a fare ?

e non è che negli anni 70-80 in italia fossero tutti dottori o dirigenti,

c'erano tanti impiegati con posti "fantozziani" alla fine non diversi dai call center di oggi,

solo che siccome tutti lavoravano, l'economia girava e quindi si creavano altri posti di lavoro migliori e più qualificati.

perchè bisogna capire innanzitutto che se non c'è domanda,

diventa INUTILE produrre anche a COSTO ZERO.

se non lavori non consumi e quindi diventa inutile anche il lavoro degli altri.

[poliziottesco]

Non appena posso rispondo an entrambi

[owluca]

[poliziottesco]

[Мир]

oh, non voglio in nessun caso ergermi a giudice unico del "giusto/sbagliato", mi piacerebbe capire il perché di un cambio di mentalità a volte così radicale che ci prende una volta espatriati.

Mah, secondo me, ripeto, e' che cambiando "aria", in un nuovo ambiente (estero), digiuni di intrighi politici, siamo piu' propensi e pensare in positivo, e la prospettiva di miglioramento e' maggiormente sentita...

[owluca]

mi si perdoni l'off topic, oltretutto contrario al regolamento, ma parlando di storture (intese come rappresentazione non corretta dell'estero)

sono d'accordo sull'effetto di cambiare aria o di una occupazione temporanea per realizzare certi altri piani,

ma in realtà è puramente psicologico

infatti notizia sempre di oggi, sempre del corriere:

Toronto, il sindaco fuma crack Crowdfunding per comprare il video - Corriere.it

Il sindaco di Toronto Rob Ford ..... uno dei più influenti politici canadese. ........

mostrerebbe il primo cittadino seduto su una sedia mentre inala crack da una pipa di vetro e che insulta con parole

omofobe il leader del Partito Liberale Justin Trudeau......... All'inizio di quest'anno il Toronto Sun scrisse che il sindaco era stato invitato a lasciare un galà di beneficenza perché era chiaramente sotto l'effetto di sostanze stupefacenti.

[TonyH]

Mah' date=' secondo me, ripeto, e' che cambiando "aria", in un nuovo ambiente (estero), digiuni di intrighi politici, siamo piu' propensi e pensare in positivo, e la prospettiva di miglioramento e' maggiormente sentita...[/quote']

Se la componente psicologica ha un peso non indifferente, a maggior ragione può essere possibile fare le stesse cose qua.

ma comprendo che se già in famiglia - il contesto politico poi è una conseguenza - il mantra è del tipo "starai peggio di noi, il tuo futuro è brutto, pensa solo a trovarti un lavoro con stipendio fisso, magari statale" non diventa semplice tirare fuori la necessaria grinta.