Mercato del lavoro o mercato delle prese per il sedere?

[Dodicicilindri]

Eccomi, tutto fatto.

Primo colloquio "grosso" che ho fatto, è durato abbastanza, con due interlocutori in uno stanzino al quarto piano di un palazzone in quel di Milano...è stata un'esperienza che mi ha preparato mentalmente per i prossimi colloqui che sosterrò.

Sono stati gentili e mi hanno detto che faranno il possibile per farmi sapere qualcosa per tempo, anche perchè entro il 31 devo aver già firmato per l'Expo se voglio essere sicuro al 100% di lavorare.

Ora siamo al punto che voglio fare lo stage ma è probabile che non riesca a partecipare (mi avevano detto che si sarebbe saputo qualcosa per metà aprile ma visto il mio impedimento hanno detto che provavano a vedere cosa possono fare per venirmi incontro) per limiti "fisiologici" dati dall'altro lavoro, lol.

Naturalmente non posso sapere se, qualora dovessi rifiutare Expo, verrò preso con sicurezza allo stage.

Vero, se penso al mio amico che si faceva i colloqui a Milano partendo da Sondrio e dopo 2-3 tranche di colloquio (conoscitivo, di gruppo, altro) e in molte occasioni non gli hanno proprio sapere più niente fa venire voglia di implodere.

Comunque sempre questo mio amico si fa qualcosa del genere, i km non sono 700 ma la paga è quella...ha laurea triennale e magistrale in economia.

Quarto piano palazzina uffici? Che stage e', ingegneria del petrolio?

Comunque a scanso di equivoci: se le cose vanno bene lo capisci perche' ti richamano entro un paio di settimane, altrimenti altro che aspettare. Ciao!

[justjames]

Io ci passo davanti tutti i giorni da un quattro mesi

Onestamente se avessimo detto Raga nunn è cosa

Avremmo fatto più bella figura.

Ora speriamo solo che si faccia e non si arrivi con le pezze...

Io conosco gente che ci lavora.

Da quello che mi dicono, è quasi tutto pronto. Tra i pochi che non hanno finito il padiglione, ovviamente, ci siamo noi, a parte che sono arrivati tardi i soldi, ma la ditta che ha vinto l'appalto di costruzione del nostro padiglione ha cannato completamente le tempistiche.

Inoltre, i soldi veri per la costruzione dei padiglioni sono arrivati poco più di un anno fa. Prima, credetemi, c'erano grossissimi dubbi se si fosse tenuto o meno l'Expo (i.e., tanti paesi erano in dubbio se partecipare o meno).

P.S.: io ho preso 7 biglietti tramite la ditta per cui lavoro. Costo 20 euro cadauno.

[lord amarant]

piccolo sfogo.

dopo otto mesi di "inviti" e tentativi di farmene andare mi hanno comunicato che esternalizzeranno il servizio che svolgo in azienda e che intendono chiudere il contratto con motivazioni economiche di bilancio negativo(oh fa niente che quello previsionale dell'anno prossimo e positivo è che hanno dato 50k€ di premi a dicembre).

vado da un sindacato...il motivo è fondato, se ti danno mille euro li prendiamo e via andare.

vado da un consulente del lavoro(che di norma segue le aziende). mi dice che se facesse lei un licenziamento cosi il cliente la incu**a perché sicura di perdere la causa perché mi elenca 2 strategie perché non vi sia motivo oggettivo, ed addirittura una motivazione che possa rendere il licenziamento nullo.mi consiglia altra sede del sindacato.

tutto ok, sono carichi a mille...poi scoprono dove lavoro(associazione di categoria), cambiano completamente versione,mi dicono che anche loro si appoggiano al primo avvocato e se ha detto cosi ha ragione...

ora ma cazzo a parte che a me sta bene andar via da quella gabbia di matti, che mi fanno un favore cosi non devo fare i 3 mesi di preavviso e probabilmente già da settimana prossima lavoro da altra parte, com'è possibile che chi segue le aziende mi dica vai tranquillo li asfalti e invece chi dovrebbe tutelarmi mi dica di ringraziare se mi danno qualcosa... boh misteri dell'italia

[owluca]

altro che misteri, è l'assoluta trasparenza della legge fornero che non prevede la valutazione oggettiva dei requisiti economici alla base della motivazione di licenziamento

[lord amarant]

Mica capito, quindi chi ha ragione?

[owluca]

nessuno.

se decidono che vogliono realmente mandarti via ti mandano via,

però puoi sempre minacciarli/intentargli causa per ottenere un indenizzo...affinchè nessuno vada effettivamente a controllare se esistono dei veri problemi economici.

[loric]

Mica capito, quindi chi ha ragione?

Prima di tutto mi spiace per la situazione in cui ti sei venuto a trovare, mi fa invece piacere leggere (spero di aver capito bene) che hai già trovato un altro lavoro. Coi tempi che corrono non è scontato, questo significa che ti sei dato da fare e che sei bravo.

Rispondere alla tua domanda è un po' complicato, soprattutto perché non conosco i dettagli, c'è il rischio che abbiano ragione entrambi.

Il giustificato motivo oggettivo è quello collegato a "ragioni inerenti all'attività produttiva, all'organizzazione del lavoro e al regolare funzionamento di essa". Formula molto vaga che nei decenni i giudici hanno interpretato in diversi modi, spesso non corrispondenti alla lettera della legge.

Per farla breve, c'è una corrente giurisprudenziale secondo cui il licenziamento per giustificato motivo oggettivo debba essere collegato ad una difficoltà economica del datore di lavoro. In altre parole, secondo questa tesi, il "risparmio" derivante dalla soppressione del posto di lavoro (nel tuo caso accompagnato da una esternalizzazione della funzione) può aver ragione d'essere solo se utile a far fronte ad una situazione economica di difficoltà dell'azienda, avente natura non temporanea, perché altrimenti porterebbe ad un incremento dei profitti a danno del lavoratore espulso. E qui entrano in gioco le valutazioni che tu hai giustamente sviluppato in merito all'ultimo bilancio e al previsionale dell'anno successivo. Al di là della tua situazione personale, ritengo questa interpretazione, peraltro in alcune occasioni avallata anche dalla Cassazione, non corretta, ma non rileva quello che penso io, rileva quello che pensano le corti. Se becchi il giudice che segue quella corrente interpretativa, probabilmente ti darà ragione.

Cosa significa "il giudice ti darà ragione"? E qui le cose si complicano. Sei un dipendente di una associazione di categoria, per cui entra in gioco l'art. 4 della L. 108/90 che esclude l'applicazione dell'art 18 (e di conseguenza della Legge Fornero) per i licenziamenti comminati dai "datori di lavoro non imprenditori che svolgono senza fini di lucro attività di natura politica, sindacale, culturale, di istruzione ovvero di religione o di culto". Se quello è il caso della tua associazione di categoria, in ipotesi di successo in giudizio avresti diritto ad un indennizzo compreso fra 2,5 e 6 mensilità dell'ultima retribuzione di fatto. Ma questo significa infilarsi in un processo che durerà un paio d'anni ed il cui esito potrà, dipende dal giudice che becchi, essere a tuo favore, ma non è certo al 100% che lo sarà.

Il consiglio che ti posso dare è puntare ad un "incentivo" all'uscita che sia superiore ai mille euro, somma che mi pare non dico un insulto (coi tempi che corrono ormai non possiamo più permetterci di sputare sui mille euro), ma certamente un pochino umiliante. Loro ottengono la tua rinuncia all'impugnazione del licenziamento, e quindi risparmiano i soldi di un avvocato per l'ipotetica causa, e certamente l'avvocato non costerebbe la somma che ti vogliono offrire. Un paio di mensilità d'indennizzo mi pare il minimo sindacale (soprattutto perché, come tu dici, questi non hanno reali problemi economici).

[lord amarant]

A me sta benissimo l'indennizo...è li che c'è la spaccatura. Il sindacato dice che anche 1000€ vanno bene, il consulente che carte alla mano sono un cretino se accetto meno di 12 mensilità. È quello che credo assurdo. Chi dovrebbe battersi per me non ne ha voglia o non vuole mettersi contro un "simile" ancorché di altra categoria

Edit.

è la società di servizi dell'associazione di categoria quindi rientro nel 18

Modificato 14 Maggio 2015 da lord amarant

[loric]

A me sta benissimo l'indennizo...è li che c'è la spaccatura. Il sindacato dice che anche 1000€ vanno bene, il consulente che carte alla mano sono un cretino se accetto meno di 12 mensilità. È quello che credo assurdo. Chi dovrebbe battersi per me non ne ha voglia o non vuole mettersi contro un "simile" ancorché di altra categoria

Se si rientra nel caso dell'art. 4 della L. 108/90, 12 mensilità è obiettivamente troppo, non otterresti tale somma neanche in giudizio, ma 1000 euro... boh, mi paiono miserrimi.

- - - - - - - - - - AGGIUNTA al messaggio già esistente - - - - - - - - - -

Edit.

è la società di servizi dell'associazione di categoria quindi rientro nel 18

E allora cambia tutto. Più di 15 dipendenti? Hanno già formalizzato l'intenzione di procedere al licenziamento? Hanno attivato la procedura di cui all'art. 7 della L. 604/66 (richiesta di incontro in DTL)?

Modificato 14 Maggio 2015 da loric

[Walker]

Per farla breve, c'è una corrente giurisprudenziale secondo cui il licenziamento per giustificato motivo oggettivo debba essere collegato ad una difficoltà economica del datore di lavoro. In altre parole, secondo questa tesi, il "risparmio" derivante dalla soppressione del posto di lavoro (nel tuo caso accompagnato da una esternalizzazione della funzione) può aver ragione d'essere solo se utile a far fronte ad una situazione economica di difficoltà dell'azienda, avente natura non temporanea, perché altrimenti porterebbe ad un incremento dei profitti a danno del lavoratore espulso. E qui entrano in gioco le valutazioni che tu hai giustamente sviluppato in merito all'ultimo bilancio e al previsionale dell'anno successivo. Al di là della tua situazione personale, ritengo questa interpretazione, peraltro in alcune occasioni avallata anche dalla Cassazione, non corretta, ma non rileva quello che penso io, rileva quello che pensano le corti. Se becchi il giudice che segue quella corrente interpretativa, probabilmente ti darà ragione.

Se ho ben capito quindi tu sei a favore di un'interpretazione più estensiva, giusto?