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Mercato del lavoro o mercato delle prese per il sedere?


TonyH

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Lavoro 10-12 ore al giorno. E' il mio lavoro, con i suoi pro e contro, assumere un'altra persona non cambierebbe nulla, non posso lasciare a metà una memoria difensiva o un contratto, contando che il mio alter-ego finisca il lavoro per me.

Anche se parliamo di mansioni di altro tipo, che non comportino l'autodeterminazione del proprio orario di lavoro, la nuova assunzione spesso non è praticabile, specialmente quando dette mansioni non abbiano contenuto ripetitivo.

Ma tu sei titolare o dipendente dello studio in cui lavori?

Perché per me c'é enorme differenza: Imho non puó chiedere ad un dipendente di lavorare SISTEMATICAMENTE 10-12 ore al giorno, anche perché a questo punto ti conviene che sia tuo socio, anche per una questione di responsabilitá.

E anche lui capirá che dopo un tot di tempo il "gioco" non vale la candela, perché accettando un tale carico di lavoro probabilmente é pronto per uno studio tutto suo.

Il dipendente dovrebbe svolgere una mansione che gli consenta di essere rimpiazzabile e/o affiancabile

Modificato da fonzino1
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In effetti, se ogni mese fai 40 ore di straordinario, non é piú straordinario ma carico di lavoro strutturale.

In tal caso, pensare di assumere un dipendente in piú sarebbe anche piú conveniente (ovviamente nel caso lo straordinario sia effettivamente retribuito come tale, altrimenti si tratta di semplice sfruttamento).

se fai 40 ore straodinario al mese tutti i mesi lavori il 25 % in più

Io in 10 mesi come """stagista""" (solo di nome, visto che ho quasi le competenze che avevano i capi progetto) ho fatto qualcosa come 200+ ore di straordinari. Vuol dire che in 10 mesi ne ho lavorati quasi 11 e mezzo :roll:

quindi il 15 % in più

imho il 25% SEMPRE è troppo il 10% rientra nelle tollerane di qualsiasi cosa una faccia

Cita

7:32 : Segni i punti coglionazzo !

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Fare decine di ore di straordinario PUO' essere poco condivisibile (e non essendo mai stato un lavoratore dipendente, evito di dare giudizi), ma bisogna guardare anche gli altri aspetti, primo fra tutti l'incapacità di una certa parte delle nuove leve, di tirare fuori la paglia dal culo e di guardare oltre il proprio orticello.

Io sono un libero professionista e ho anche un contratto a forfait per una serie di competenze in un'azienda. Nel mio ufficio devo relazionarmi con alcuni ragazzi, TUTTI più giovani di me. Sono subito pronti a fare la battuta se arrivo mezz'ora dopo di loro (cosa che non li riguarda e non è di loro competenza), ma non notano mai che esco dalle 2 alle 4 ore DOPO di loro. Cinque minuti prima dell'orario di uscita sono già vestiti e stanno per spegnere il pc, e addirittura sanno che hanno 5 minuti di "bonus" al mattino per timbrare e li usano tutti (quando in teoria dovresti arrivare qualche minuto prima per iniziare a lavorare in orario).

Il lavoro mi piace e a volte resto oltre l'orario di chiusura di mia spontanea volontà perchè dopo le 18 nessuno mi rompe più le balle, ma a volte c'è la necessità di portare a termine un lavoro e non ci sono alternative. Si tratta di professionalità che manca ai ragazzi che si buttano ora nel mondo del lavoro. Sono competenti su nuovi programmi e tecnologie, ma si perdono in un bicchiere d'acqua alla prima difficoltà.

La mia flessibilità, fortemente richiesta in sede di colloquio dato che non è un lavoro full time, ovviamente è stata notata dal titolare, che mi riserva un trattamento diverso, senza che io debba chiedere alcunchè. I ragazzi invece si lamentano perchè "vogliono crescere" ma nessuno dà loro la possibilità di farlo. Ma cavolo, inizia a dimostrare che tieni effettivamente al tuo lavoro. Nessuno ti vieta di fare la pausa sigaretta o di bere un caffè, ma se posizioni tatticamente ferie e permessi per farti le vacanze a tuo piacimento, se non resti mai oltre l'orario (con straordinari pagati) perchè "tanto posso finire domani", se cerchi sempre la scappatoia per non fare i lavori noiosi, ovvio che non arrivi da nessuna parte.

Sarò di un'altra generazione, avrò fatto la gavetta in posti anacronistici, ma se ora raccolgo i frutti di un certo percorso, forse un motivo ci sarà.

el Nino

Ci sono anche le situazioni ibride.

Io, dove sono ora, mi sto impegnando al massimo ma, in un lavoro di autoanalisi che ho intrapreso per cercare di capire un po' di più se il problema sono io o meno, mi sono reso conto che i compiti a me spettanti sembrerebbero essere troppi per essere tenuti sotto controllo efficacemente da me soltanto.

Io arrivo a lavoro, spesso in anticipo, e di lì fino all'orario di uscita è un'autentica FRENESIA quasi tutti i giorni del mese (ci sono, obiettivamente, dei giorni morti) e ci sono molti momenti che non so nemmeno da che parte girarmi.

Alcuni giorni mi sono fermato oltre l'orario, più o meno faccio una quindicina di ore al mese di straordinario, ma ho notato che la cosa passa sotto silenzio (leggi: vieni chiamato esclusivamente per prendere le rampogne per quello che NON sei riuscito a fare, sorvolando su quello che sei riuscito a fare e come) non noto segni di "presa visione" della cosa.

Ho fatto presente più volte che non riesco più a stare dietro in maniera efficace a tutto (su alcune cose vado in buca per mancanza di tempo materiale di seguirle) e mi è stato suggerito di imparare meglio a darmi le priorità. La cosa non ha risolto il problema, se la mia capacità materiale è di "10" al giorno, e ho due settimane con carico 12-13 alla fine sarò in negativo di 20-25 pratiche!

Noto che, specialmente tra le figure professionali di "grado" più elevato ci sono alcuni che si fanno vere ed autentiche maratone fuori orario. Hanno la mia stima, ma è una cosa per cui io non do disponibilità. Io ho la coscienza a posto sapendo che nel mio orario standard (più la mezzora/ora di straordinario giornaliera) mi butto sui miei compiti a mitragliatrice al punto da uscire autenticamente SCEMO. Di dover passare per scansafatiche o per nuova leva che non vuole farsi il culo per questo, sinceramente mi pare troppo.

E' una cosa che, sinceramente, demoralizza. E' giusto che una persona che decide di "accamparsi" in ufficio perchè ci tiene e vuole crescere ne tragga beneficio. NON è giusto, secondo me, che chi comunque fa il suo con professionalità senza strafare debba essere stigmatizzato.

Modificato da Waterland

Al conformismo l'ironia fa più paura d'ogni argomentato ragionamento.

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Dove lavoro io si entra dalle 8.15 alle 8.45 e volenti o nolenti i pc vengono spenti alle 18.30, quindi nella peggiore delle ipotesi più di un'ora al giorno di extra non puoi fare.

Ogni 4 ore extra si libera in automatico il venerdi pomeriggio.

La mattina ogni giorno mezz'ora di pianificazione col capo ingegneri, e con le consegne del prodotto finito siamo al 93% di rispetto dei preventivi, con conseguente premio trimestrale.

Quasi tutti veniamo al lavoro in treno e quindi lo straordinario di tende a non farlo mai per non restare poi fregati coi mezzi.

E tanti hanno famiglia e figli che alle 18.30 possono già abbracciare.

Ho trovato il paradiso o dovrebbe essere la norma nelle ditte grandi e ben strutturate/organizzate?

Di questi ne vendono a secchiate.

Vedrete.

[scritto in data 18 Luglio 2013 - Riferito a Jeep Cherokee]

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Inviato (modificato)

A mio avviso, quella degli straordinari è tra le tante cose che vanno valutate con una buona dose di elasticità e buon senso.

In primis, se la cosa è occasionale o accade con frequenza.

Nel secondo caso, se questo viene "riconosciuto" in qualche modo:

- come busta paga (e lo straordinario ha paga maggiorata, buttala via)

- come recupero ore (che schifo non fa neppure quello)

- come possibilità di accesso a occasioni di crescita professionale

E l'ultimo punto, è quello più trascurato. Si pensa di "fare i propri esclusivi interessi" limitandosi al minimo sindacale e a essere "intransigenti e inflessibili"...ma si rischia di essere...dei pirla...per due motivi:

1- il primo, è che di questi tempi, quando il lavoro c'è, è bene prenderselo e fare bene. I cicli sono più esasperati rispetto a un tempo, con più alternanze tra "non so da che parte girarmi" a "oltre che i pollici mi girano anche le palle".

In questi frangenti non deve esistere il "lo faccio domani". Perchè meglio finire...in modo da aiutare l'azienda a fare fatturato e fare utili. Perchè il dipendente E' parte dell'azienda....se l'azienda non genera utili, il suo stipendio da dove esce?

2- il secondo è a lungo termine. Se non convinco l'azienda a puntare professionalmente su di me (perchè uno che alle 16:55 è SEMPRE già col cappotto NON fa buona impressione. Quelli che han tirato su da zero l'azienda/studio lo vedono come un figlio....e vogliono persone su cui fare affidamento soprattutto nelle emergenze e non che li lasci nella cacca)...NON cresco professionalmente.

E quindi rischio poi alla lunga di combattere sul posto di lavoro con persone che hanno la metà dei miei anni ma il doppio delle energie.....

Se invece si è cresciuti professionalmente, si sopperisce con le competenze...e si lascia correre gli altri.

Va bene non diventare dei "workaholics"...ma il "lavoro per vivere" sottointende che il lavoro remuneri in maniera soddisfacente.

A rimanere fermi poi diventa un "lavoro per SOPRAvvivere"

Ovviamente, da parte del datore di lavoro, ci deve essere la consapevolezza che STRAordinario eccede l'ordinario...e quindi non è un atto dovuto. E che quindi va ricompensato.

Modificato da TonyH

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Some critics have complained that the 4C lacks luxury. To me, complaining about lack of luxury in a sports car is akin to complaining that a supermodel lacks a mustache.

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Ovviamente, da parte del datore di lavoro, ci deve essere la consapevolezza che STRAordinario eccede l'ordinario...e quindi non è un atto dovuto. E che quindi va ricompensato.

Diversi contratti collettivi stabiliscono un plafond di ore di straordinario non rifiutabili dal lavoratore.

Alfiat Bravetta senza pomello con 170 cavalli asmatici che vanno a broda; pack "Terrone Protervo" (by Cosimo) contro lo sguardo da triglia. Questa è la "culona".

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Si, ma anche se è contratto, è qualcosa che eccede il normale orario di lavoro.

Qualche forma di riconoscenza, è sempre ben gradita e aiuta nei rapporti aziendali....

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Some critics have complained that the 4C lacks luxury. To me, complaining about lack of luxury in a sports car is akin to complaining that a supermodel lacks a mustache.

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