Vai al contenuto

Mercato del lavoro o mercato delle prese per il sedere?


TonyH

Messaggi Raccomandati:

senza contare che oggi visto le forme di assunzioni più svariate, l'assunzione non è più un matrimonio. ( neanche il matrimonio è più il matrimonio , se è per questo.   :)

 )

 

Semplicemente è la mentatalità "nanista" tipicamente italica, che si ripercuote anche nelle grandi aziende.

Modificato da stev66
  • Mi Piace 3

Archepensevoli spanciasentire Socing.

Link al commento
Condividi su altri Social

43 minuti fa, owluca dice:

mi dispiace ma la formula, come quasi tutte le forumule nel mondo reale,

non è lineare.

 

cioè se sei sotto organico non perdi semplicemente business addizionale,

ma  perdi anche il business e i guadagni che già hai:

 

perchè servi male i clienti,

perchè vengono commessi più errori,

...

 

 

 

Appunto i costi della NON assunzione. Solo che assumere una persona sono costi espliciti, non assumerla non lo sono e quindi si trascurano come se non esistessero.

 

Che per un picco di lavoro straordinario non si assuma lo si comprende. Ma se lo straordinario diventa ordinario non prendere provvedimenti può diventare molto costoso anche in termini umani.

Ma si vede che piace lavorare con l'acqua alla gola :pen: 

[sIGPIC][/sIGPIC]

Some critics have complained that the 4C lacks luxury. To me, complaining about lack of luxury in a sports car is akin to complaining that a supermodel lacks a mustache.

Link al commento
Condividi su altri Social

scusate, ma è ormai tanto che non lavoro più in Italia, ma davvero la pressione fiscale è >60%?? :shock:

dove svolgo la maggior parte del mio lavoro (paese europeo del sud) se il lavoratore prende 100 netti, all'azienda costa in media sui 140...

Link al commento
Condividi su altri Social

No. o meglio per capirci, detto 10 il netto in busta, l'azienda in media paga 20 , di cui però la gran parte sono contributi sanitari e pensionisitici, che perciò non possono essere assimilate ad imposte .

 

il carico fiscael vero e proprio è minore ed è in media del 25% ( somma pesata delle aliquote e del reddito medio denunciato )

  • Mi Piace 1

Archepensevoli spanciasentire Socing.

Link al commento
Condividi su altri Social

Volendo qua c'è una tabella 

 

http://147.123.240.114/utilita/retribuzioni.dipendenti/index.php

 

però come anticipato da Stev, del costo totale il 33% sono contributi INPS (e sono comunque a vantaggio del dipendente), il 6.91% è il TFR (a vantaggio del dipendente)

  • Mi Piace 1

[sIGPIC][/sIGPIC]

Some critics have complained that the 4C lacks luxury. To me, complaining about lack of luxury in a sports car is akin to complaining that a supermodel lacks a mustache.

Link al commento
Condividi su altri Social

48 minuti fa, v13 dice:

scusate, ma è ormai tanto che non lavoro più in Italia, ma davvero la pressione fiscale è >60%?? :shock:

dove svolgo la maggior parte del mio lavoro (paese europeo del sud) se il lavoratore prende 100 netti, all'azienda costa in media sui 140...

C'è da distinguere tra retribuzioni e utile dell'impresa.

Per la retribuzione, ti faccio un esempio. Su un lordo annuo di 47000 euro si pagano circa 5000 euro di contributi e 13500 di tasse, lasciando al lavoratore circa 28500 euro. A questi vanno aggiunti circa 12000 euro di contributi pagati dal datore di lavoro. Siamo quindi a un netto di 28500/59000 = 48%, quindi con un 52% di pressione tra tasse e contributi.

Naturalmente non finisce qui. Questo 48% viene speso dal lavoratore; sulle spese si pratica l'IVA, nella maggior parte dei casi al 22%. Mediando con l'IVA più bassa diciamo che siamo circa al 20%, quindi altri 5700€ l'anno.

Una parte delle spese finisce nel carburante dell'auto; questo oltre all'IVA è gravato da altre accise che ne compongono circa la metà del prezzo.

Inoltre bisogna pagare i tributi locali, tipo TARI, e il canone RAI, nonché i ticket sulle prestazioni sanitarie.

Adesso parliamo per esempio di un'impresa artigiana individuale. Questa deve pagare 3600€ di contributi INPS l'anno qualunque sia il suo reddito, anche se zero o negativo (in alternativa, il 23% circa sul reddito se questo è superiore ai 15000€ annui).

Inoltre deve pagare il 23% sul reddito come IRPEF (non c'è la "no tax area" dei dipendenti) (di più se cambia scaglione IRPEF, cosa rara tra gli artigiani anche perché comunque come superano i 15000€ quasi tutto l'eccesso va comunque allo stato).

Inoltre deve pagare il 3,5% di IRAP SUL FATTURATO (non sul reddito), con alcune detrazioni se ha dei dipendenti.

Inoltre deve pagare due professionisti, un commercialista e un consulente del lavoro (se ha dipendenti), perché la burocrazia in Italia è talmente complicata che è impossibile gestirsela senza avere una laurea (non sono tasse ma sono spese causate dallo stato).

Inoltre deve pagare l'iscrizione alla Camera di Commercio e Artigianato (150€ circa all'anno).

Inoltre deve pagare l'INAIL per l'assicurazione su se stesso e sugli eventuali dipendenti (qualche centinaio di euro l'anno).

Inoltre deve pagare, come i dipendenti, le addizionali regionali e comunali.

Tutto questo per avere in cambio servizi che sono una frazione di quelli degli altri paesi europei. Almeno avessero la decenza di unificare le tasse, una diretta e una indiretta a parità di gettito, renderebbero la vita più facile.

  • Mi Piace 1
Link al commento
Condividi su altri Social

1 ora fa, jameson dice:

C'è da distinguere tra retribuzioni e utile dell'impresa.

Per la retribuzione, ti faccio un esempio. Su un lordo annuo di 47000 euro si pagano circa 5000 euro di contributi e 13500 di tasse, lasciando al lavoratore circa 28500 euro. A questi vanno aggiunti circa 12000 euro di contributi pagati dal datore di lavoro. Siamo quindi a un netto di 28500/59000 = 48%, quindi con un 52% di pressione tra tasse e contributi.

Naturalmente non finisce qui.

 

a me interessava solo la pressione fiscale sul reddito da lavoro, non sul consumo, che quasi in tutta Europa è strutturato più o meno allo stesso modo.

mi sembra corretto distibguere fra tasse e contributi.

però anche così nel paese che conosco meglio (non nord europeo) quando a un lavoratore arrivano netti 100 € all'impresa costa grosso modo il 150%. C'è da dire che per esempio le pensioni sono ridicole (per chi ci arriva) e che la sanità, pur gratuita senza tickets vari, ha una qualità media bassina ed è sempre più esternalizzata a imprese private sulla cui efficienza ho più di qualche dubbio.

Modificato da v13
Link al commento
Condividi su altri Social

Comprendo come ci possano essere dei motivi (Giusti o sbagliati che siano)per cui un imprenditore scelga di non investire sul personale.Però, parlando per esperienza,il risultato di questo atteggiamento è quello di creare "disaffezione" (non so bene come spiegarlo)nei dipendenti. Non Sei motivato a fare nulla in piu del dovuto,non hai gli stimoli a fare meglio,sempre evidenziando come la prospettiva di fare carriera e quindi di sopprimere il tempo libero e i miei interessi non rientra tra i miei obiettivi.

  • Mi Piace 4

Al conformismo l'ironia fa più paura d'ogni argomentato ragionamento.

Link al commento
Condividi su altri Social

Ma nessuno considera il fatto che se serve non è detto che ci sia il posto per farlo lavorare.

Nella mia realtà dove lavoro siamo pieni di lavoro già da un paio di anni (infatti questo è il terzo anno che a conti fatti e tasse pagate siamo in positivo) ma anche se il datore volesse assumere altro personale (che per inciso ha fatto assumendo, compreso me, quattro persone e dividendo il lavoro in due turni) non c'è fisicamente lo spazio per farlo lavorare. Credo che in molti si trovino nel mio caso, c'è lavoro, ma non c'è lo spazio per lavorare. 

Link al commento
Condividi su altri Social

Ma anche lo spazio dovrebbe rientrare nella pianificazione aziendale.

Se si è strutturalmente a corto di spazio, potrebbe essere saggio valutare come espandersi.

 

30 minuti fa, v13 dice:

 

C'è da dire che per esempio le pensioni sono ridicole 

 

È appunto questo aspetto a cui bisogna fare attenzione quando qua si pretende di ridurre il costo del lavoro.

Cosa riduciamo? Il TFR? I contributi INPS? L'Inail? 

(No grazie)

  • Mi Piace 1

[sIGPIC][/sIGPIC]

Some critics have complained that the 4C lacks luxury. To me, complaining about lack of luxury in a sports car is akin to complaining that a supermodel lacks a mustache.

Link al commento
Condividi su altri Social

Crea un account o accedi per lasciare un commento

Devi essere iscritto per commentare e visualizzare le sezioni protette!

Crea un account

Iscriviti nella nostra community. È facile!

Registra un nuovo account

Accedi

Sei già registrato? Accedi qui.

Accedi Ora

×
×
  • Crea Nuovo...

 

Stiamo sperimentando dei banner pubblicitari a minima invasività: fai una prova e poi facci sapere come va!

Per accedere al forum, disabilita l'AdBlock per questo sito e poi clicca su accetta: ci sarai di grande aiuto! Grazie!

Se non sai come si fa, puoi pensarci più avanti, cliccando su "ci penso" per continuare temporaneamente a navigare. Periodicamente ricomparità questo avviso come promemoria.