Mercato del lavoro o mercato delle prese per il sedere?

[TonyH]

2h di mezzi non sono pochi....MA.

 

Ma ha 19 anni, è il primo lavoro.......se ti prendono e ti pagano da contratto nazionale, è oro colato. Hai poi tutto il tempo di cercare altro (o cambiare casa).

La parte difficile è ENTRARE nel mondo lavorativo. Da dentro è tutto più facile.

 

Stanno perdendo un'occasione d'oro, quasi pensino che entrato lì starà lì dentro 45 anni e per 45 anni dovrà fare tutta quella strada.

[Pin_86]

53 minuti fa, TonyH scrive:

La parte difficile è ENTRARE nel mondo lavorativo. Da dentro è tutto più facile.

Capisco che chi non ha mai lavorato non possa saperlo, ma i genitori del ragazzo dovrebbero averlo ben chiaro.

Comunque porrei l'accento sul fatto che "l'altra parte della città" è lontano da casa. 

[SaiKiSono]

Ragazzi, non voglio difendere il ragazzo ma 2 h per andare "dall'altra parte della città" è tanto, poche scuse. E se parliamo di mezzi pubblici, le 2+2 h sono solo livello teorico...facendo il pendolare e cercando di muovermi il più spesso possibile con il trasporto pubblico ne so qualcosa.

E parliamo di un ragazzo di 19 anni che dovrebbe avere anche qualche interesse oltre al lavoro (banalmente uno sport praticato oppure una fidanzata)

 

Poi concordo con voi e con quanto detto da @TonyH nello specifico, tuttavia  tanti in Italia,  in particolar modo in provincia, ragionano con l'obiettivo dei 40/45 anni lì...e questa mentalità è durissima da far cambiare.

Sarebbe assurdo se il ragazzo, con la complicità della famiglia,  rifiutasse l'opportunità per poi lamentarsi della crisi nel mondo del lavoro.

 

[Aymaro]

6 minuti fa, Pin_86 scrive:

Capisco che chi non ha mai lavorato non possa saperlo, ma i genitori del ragazzo dovrebbero averlo ben chiaro.

Comunque porrei l'accento sul fatto che "l'altra parte della città" è lontano da casa. 

beh, 2 ore di mezzi pubblici non sono pochi, significa uscire di casa alle 6 (con relativa sveglia alle 5)  di mattina e rientrare alle 19 passate, la giornata è andata. Detto ciò, dal mio punto di vista il sacrificio era fattibile, ma si tratta appunto di un sacrificio

[bik]

12 minuti fa, Pin_86 scrive:

....Comunque porrei l'accento sul fatto che "l'altra parte della città" è lontano da casa. 

 

L'ho messa giù semplice, in realtà parliamo di Bologna e di un azienda nella prima periferia nord, mentre il ragazzo abita a 30km a sud di Bologna.

Come trasporto pubblico ha una fermata bus a 100mt. dall'abitazione e a 50 metri dall'azienda, con un cambio a 5min. a piedi tra le fermate.

[gianmy86]

1 minuto fa, SaiKiSono scrive:

E parliamo di un ragazzo di 19 anni che dovrebbe avere anche qualche interesse oltre al lavoro (banalmente uno sport praticato oppure una fidanzata)

 

Scusa, ma questa cosa che sostieni è fuori dal mondo.

Arriva un momento in cui devi dare quasi tutto te stesso al lavoro, per crearti un'esperienza, una credibilità, per apprendere ogni sfumatura di quel lavoro stesso e cercare, non dico di essere il migliore, ma quantomeno uno dei.

E se quest'opportunità hai LA FORTUNA che possa capitarti a 19 anni, non c'è scusa che tenga, interesse o passione che tenga (almeno che non sfoci in una professione, ma non mi pare questo il caso)

[bik]

1 minuto fa, Aymaro scrive:

beh, 2 ore di mezzi pubblici non sono pochi, significa uscire di casa alle 6 (con relativa sveglia alle 5)  di mattina e rientrare alle 19 passate, la giornata è andata. Detto ciò, dal mio punto di vista il sacrificio era fattibile, ma si tratta appunto di un sacrificio

 

Per essere preciso, sempre con l'ipotesi di utilizzare il trasporto pubblico, partenza alle 6.30 (6.45 nei giorni scolastici) ed arrivo alle 8.15 al lavoro, rientro a casa alle 18.45, considerando che, negli orari pieni di scuola partiva alla stessa ora e arrivava a casa alle 18 non è comodo ma neanche un dramma.

5 minuti fa, gianmy86 scrive:

...E se quest'opportunità hai LA FORTUNA che possa capitarti a 19 anni, non c'è scusa che tenga, interesse o passione che tenga (almeno che non sfoci in una professione, ma non mi pare questo il caso)

 

Ovviamente, come tutti i ragazzi, ha degli interessi, sarebbe preoccupante il contrario, ma, vista la situazione, avere qualche millino in più in tasca aiuta anche a togliersi qualche voglia senza dipendere dai genitori, ok il tempo libero ma dipendere dalla paghetta da maggiorenne, o studi o è abbastanza deprimente (almeno per me).

Tra l'altro le prospettive erano interessanti, visto che, date le dimensioni dell'azienda, cercano una figura da formare e responsabilizzare a cui affidare il controllo di fornitori esterni.

[gianmy86]

On 13/8/2019 at 17:57, stev66 scrive:

 Certo, fa male, soprattutto quando vedi gli altri crescere,ma un analisi realistica ti porta a capire che o ti manca qualcosa, ed allora non ne hai colpa, o sei al posto sbagliato nel momento sbagliato. E te ne fai una ragione 

 

 

Purtroppo è un po' la storia del mio poco più che decennale percorso lavorativo, tra prodotti chiave ritirati dal mercato, acquisizioni e cambi totali di politica commerciale e rete vendita, una tentata truffa schivata per un pelo, aziende con cali del 70% e un paio di errori miei di valutazione per inesperienza (mai metterci il cuore...)

 

E mi ritrovo a 33 anni, purtroppo molto indietro sulla tabella di marcia prefissatami quando decisi di abbandonare gli studi universitari (scelta che comunque non rimpiango, la rifarei senza senno di poi), con la stessa tabella rivista di triennio in triennio manco fosse un piano FCA.

Con l'aggravante di dover fare un quotidiano sforzo motivazionale per via del fatto che, da autonomo, non ho certezza di entrata. 

 

Oggi ho avuto conferma che la mia compagna di vita, con cui felicemente convivo da 2 anni, su 9 totali di fidanzamento, dottoranda in Farmacia, trascorrerà 6 mesi alla Columbia University a New York, a inizio 2020.

E non so se sperare che decida di crearsi un futuro lì, e nel caso trasferirmi e reinventarmi, o che decida di tornare e affrontare un altro percorso lavorativo. (che nella ricerca almeno nel sud Italia non c'è speranza, almeno che non possa permetterti di essere precario anche a 50 anni e oltre...)

Nel mentre, io vado avanti e lotto con le unghie e con i denti, anche se, per la prima volta, da settembre, mi sono iscritto anche a qualche concorso pubblico.

 

Perciò, permettetemi che mi incazzo, se a 19 anni hai possibilità di essere assunto e imparare e fare carriera e te ne freghi. Con il senno di poi, camminerei pure a piedi di notte con la pila in mano per raggiungere il posto di lavoro. E qualcuno più grande e con più esperienza dovrebbe spiegarglielo.

Modificato 12 Novembre 2019 da gianmy86

[Pin_86]

41 minuti fa, Aymaro scrive:

beh, 2 ore di mezzi pubblici non sono pochi, significa uscire di casa alle 6 (con relativa sveglia alle 5)  di mattina e rientrare alle 19 passate, la giornata è andata. Detto ciò, dal mio punto di vista il sacrificio era fattibile, ma si tratta appunto di un sacrificio

 

40 minuti fa, bik scrive:

 

L'ho messa giù semplice, in realtà parliamo di Bologna e di un azienda nella prima periferia nord, mentre il ragazzo abita a 30km a sud di Bologna.

Come trasporto pubblico ha una fermata bus a 100mt. dall'abitazione e a 50 metri dall'azienda, con un cambio a 5min. a piedi tra le fermate.

 

Ma mica è un contratto forzato a vita, un'esperienza male non fa.

[TonyH]

1 ora fa, Aymaro scrive:

beh, 2 ore di mezzi pubblici non sono pochi, significa uscire di casa alle 6 (con relativa sveglia alle 5)  di mattina e rientrare alle 19 passate, la giornata è andata. Detto ciò, dal mio punto di vista il sacrificio era fattibile, ma si tratta appunto di un sacrificio

 

Certo, è un sacrificio.

Ma secondo me quello da valutare non è se è un sacrificio o meno. Ma quello che ti danno in cambio.

Lo scopri però solo se ti presenti a un colloquio....e allora valuti seriamente se ne vale la pena o meno.

 

Metti che gli dice bene e lo pigliano con contratto di apprendistato.......2-3 mesi di sbattone e poi si prende una macchinetta per andare e tornare da lavoro.