Mercato del lavoro o mercato delle prese per il sedere?

[mister_x]

Ahahhahah

[stev66]

7 ore fa, Damynavy scrive:

 

Nessuna.

Allo scritto, mi feci notare😆

 

Lo consiglio a tutti, assunzione garantita...

Ovviamente appena arrivato in Accademia, Toga party 😁😁

[Damynavy]

9 ore fa, stev66 scrive:

Ovviamente appena arrivato in Accademia, Toga party 😁😁

 

Altro che Toga Party...

 

Tutte le sere, telefonavo a mia MAMMA, piangendo, le dicevo: "vieni a prendermi, riportami a casa"...e mio padre rideva.

[itr83]

21 ore fa, Tempra Veloce scrive:

 

 

Oramai coi low cost la pacchia è finita anche per voi. Purtroppo la differenza continua a mettercela ancora lo stato nei confronti di alitalia e le regioni per tutti gli altri per continuare ad avere dei vettori che atterrano semivuoti per tenere in piedi aeroporti che rimettono e basta e che in altre nazioni avrebbero già chiuso.

 

Se io potessi me ne andrei via da questo schifosissimo paese ma per andare dove ?

 

visto che reputi il paese schifosissimo dovrebbe andare bene qualsiasi posto, ricordati che in UE non serve il permesso di soggiorno, puoi partire anche domani.

[Ario_]

On 25/6/2020 at 12:30, tonyx scrive:

No, non è online e per di più è organizzato dallo stesso ente di cui fa parte la scuola superiore che ho frequentato.

3000 ore su due anni di cui 1200 di praticantato.

Sarebbe anche in buona parte coerente con il mio diploma, è in parte correlato con il mio lavoro attuale ed è il settore che mi ha sempre interessato maggiormente negli ultimi 4-5 anni diciamo.

Chiaramente è a numero chiuso, solo il primo anno del suo svolgimento i posti disponibili erano maggiori della richiesta, ma in autunno sarebbe la terza edizione del corso.

E poi cosa importante è anche un settore dinamico e in espansione quello delle bevande di origine agroalimentare (no vino).

Non si capiva che avevo fatto 2 discorsi diversi. 😄

Discorso 1: i corsi possono essere molto utili

Discorso 2: dovesse essere utile il semplice titolo (es. per l'avanzamento di carriera) e non si ha il tempo di applicarsi seriamente nello studio, esistono anche università on line.

23 ore fa, Tempra Veloce scrive:

Oramai coi low cost la pacchia è finita anche per voi. Purtroppo la differenza continua a mettercela ancora lo stato nei confronti di alitalia e le regioni per tutti gli altri per continuare ad avere dei vettori che atterrano semivuoti per tenere in piedi aeroporti che rimettono e basta e che in altre nazioni avrebbero già chiuso.

 

Se io potessi me ne andrei via da questo schifosissimo paese ma per andare dove ?

Consideriamo anche che i trasporti sono un servizio pubblico e possono fare la differenza nello sviluppo o meno di una zona. Ecco perché esistono Alitalia e gli aeroporti in perdita. Ad esempio, chiudessero Brindisi, isoleresti 3-4 province.

 

Un politico una volta fece un discorso su questo tono: "So che si investe sempre al Nord, ma è anche normale che si investa laddove quei soldi rendono di più." Un discorso del genere è normale in un'azienda privata, ma se si parla di uno Stato, le zone dove non investi diventano inevitabilmente depresse e le conseguenze le paghi in un altro modo.

[Damynavy]

6 ore fa, Ario_ scrive:

 

Consideriamo anche che i trasporti sono un servizio pubblico e possono fare la differenza nello sviluppo o meno di una zona. Ecco perché esistono Alitalia e gli aeroporti in perdita. Ad esempio, chiudessero Brindisi, isoleresti 3-4 province.

 

 

 

O.T.

 

https://www.centumcellae.it/italia/alitalia-storia-di-uno-schianto/

 

C'è anche altro, ma siamo o.t.

[Damynavy]

Non ricordavo il fatto.

 

Mi dispiace per le vittime e per i loro familiari.

 

Ma ho visto molti "EX" finire così. Peccato.

 

Anche a me è stato offerto un posto in Aeroclub...(di nuovo, con insistenza)

 

Ho risposto: sono un pensionato, non è il caso.

Morire per un lavoro non necessario.

 

No, grazie.

 

https://necrologie.mattinopadova.gelocal.it/news/65945

 

 

Modificato 28 Giugno 2020 da Damynavy

[GL91]

Buongiorno ragazzi, ho bisogno di un parere esterno riguardo ad un lavoro che sto facendo, magari qualcuno di voi ha avuto una esperienza simile e può raccontarmi cosa ha fatto: da circa una settimana sto lavorando in un centro commerciale, allo stand di un operatore telefonico, il mio compito come potete immaginare è quello di convincere le persone a cambiare operatore, "rompendogli le scatole" quando passano davanti allo stand; il mio problema è che non sopporto questo genere di lavori, non è la mia prima esperienza lavorativa, avendo iniziato tardi l'università e avendo attraversato in famiglia dei periodi non facili dal punto di vista economico, ho sempre cercato di non pesare sulle spalle dei miei, e ho già fatto per il passato lavori in cui bisognava "scocciare la gente", come le vendite porta a porta o i call center, ma non avevo resistito molto, proprio perché non riesco a fare cose che, quando sono dall'altra parte, danno fastidio a me per primo, mi danno proprio una sorta di rifiuto fisico; sia chiaro, non è un problema di compenso o di fatica, ho fatto altre cose in cuii pagavano meno o l'impegno fisico era molto maggiore, è che proprio non c'è un minimo di soddisfazione nel lavorare. Vi sono mai capitate situazioni simili? E soprattutto, non sono io che sto esagerando, e mi aspetto dal lavoro cose che in realtà non troverò mai? Io credo e spero di no, perché per il passato ho anche fatto cose che mi hanno dato soddisfazione, ma ormai non so più che pensare, sono un po' stanco di cercare a vuoto.

[Davialfa]

4 ore fa, GL91 scrive:

Buongiorno ragazzi, ho bisogno di un parere esterno riguardo ad un lavoro che sto facendo, magari qualcuno di voi ha avuto una esperienza simile e può raccontarmi cosa ha fatto: da circa una settimana sto lavorando in un centro commerciale, allo stand di un operatore telefonico, il mio compito come potete immaginare è quello di convincere le persone a cambiare operatore, "rompendogli le scatole" quando passano davanti allo stand; il mio problema è che non sopporto questo genere di lavori, non è la mia prima esperienza lavorativa, avendo iniziato tardi l'università e avendo attraversato in famiglia dei periodi non facili dal punto di vista economico, ho sempre cercato di non pesare sulle spalle dei miei, e ho già fatto per il passato lavori in cui bisognava "scocciare la gente", come le vendite porta a porta o i call center, ma non avevo resistito molto, proprio perché non riesco a fare cose che, quando sono dall'altra parte, danno fastidio a me per primo, mi danno proprio una sorta di rifiuto fisico; sia chiaro, non è un problema di compenso o di fatica, ho fatto altre cose in cuii pagavano meno o l'impegno fisico era molto maggiore, è che proprio non c'è un minimo di soddisfazione nel lavorare. Vi sono mai capitate situazioni simili? E soprattutto, non sono io che sto esagerando, e mi aspetto dal lavoro cose che in realtà non troverò mai? Io credo e spero di no, perché per il passato ho anche fatto cose che mi hanno dato soddisfazione, ma ormai non so più che pensare, sono un po' stanco di cercare a vuoto.

Il numero di persone che “odiano” o si trovano male con il proprio lavoro è sicuramente molto alto e sinceramente non credo siano situazioni che possono essere trascinate troppo nel tempo. Il lavoro è una componente molto importante della vita di una persona, anche solo per il tempo che richiede... se quello che si fa non ci piace in maniera assoluta e non ci da alcuni stimolo si creano i presupposti per un insoddisfazione generale. E’ come se nelle ore di sonno, che ci prendono un terzo del tempo della nostra vita si dormisse scomodi in un materasso di chiodi.

Come detto credo che nella tua posizione ci siano molte persone, ma il mio consiglio è quello di analizzare bene cosa vuoi fare nella vita e porti un obbiettivo chiaro, probabilmente sai gia’ quello che non vuoi fare ( ad esempio lavori simili a quello che stai facendo) ora devi pianificare e capire cosa vuoi fare. Credo tu non abbia troppo da perdere in ambito lavorativo, essendo a quanto sembra molto insoddisfatto, quindi questo ti può dare più stimolo al rischio di cambiare e re-inventarti. Capisco chelo stipendio è importante ma alla fine nel lungo periodo fare qualcosa in cui non ti vedi non ti porterà probabilmente da nessuna parte.

[GL91]

5 ore fa, Davialfa scrive:

Il numero di persone che “odiano” o si trovano male con il proprio lavoro è sicuramente molto alto e sinceramente non credo siano situazioni che possono essere trascinate troppo nel tempo. Il lavoro è una componente molto importante della vita di una persona, anche solo per il tempo che richiede... se quello che si fa non ci piace in maniera assoluta e non ci da alcuni stimolo si creano i presupposti per un insoddisfazione generale.

Grazie mille per la risposta, in generale capisco il discorso e sono d'accordo con te, ho sempre cercato di fare qualcosa che mi piacesse per lo stesso motivo che citi tu, ovvero perchè alla fine uno al lavoro ci passa la maggior parte del tempo, però ormai era da un po' che trovavo solo proposte del genere, che finora avevo sempre rifiutato proprio perchè so che non fanno per me, e cominciavo a chiedermi se non mi ero fatto un'idea troppo lontana dalla realtà di quello che è il mondo del lavoro, e se non mi aspettassi di trovare delle cose che non avrei trovato in nessun ambiente lavorativo, da qui la richiesta di conoscere le esperienze di altri.