Mercato del lavoro o mercato delle prese per il sedere?

[Davialfa]

2 ore fa, kire_06 scrive:

Ragazzi sto cominciando a valutare di cambiare azienda. Sono qui da quasi 2 anni, e ora che sto cominciando a capire come funzionano le logiche interne la cosa non mi piace molto. In pratica i giovani professionisti come me che sono entrati da poco hanno uno stipendio basso e portano avanti la baracca, mentre gli impiegati che sono in azienda da 20-30 anni hanno stipendi sproporzionati in rapporto alle competenze e sopratutto a quello che fanno... Anche se rimanessi qui altri 20 anni non raggiungerei lo stesso stipendio di chi è entrato prima di me (è cambiata la scala degli stipendi), e questo mi fa incazzare come una bestia. Per trovare questo lavoro ho dovuto lasciare amici e famiglia e imparare una nuova lingua. Non vorrei buttare tutto alle ortiche (tornare indietro non è un'opzione) ma al contempo voglio monetizzare meglio le mie competenze e tutto quello che ho dovuto sopportare per il trasferimento. In ultimo (anche se non per importanza) mia moglie attualmente non lavora, pertanto finché lei non si sistema la vedo dura cambiare lavoro. 

che lingua hai dovuto imparare?

Io quando ero in Italia fui mandato dalla Toscana a Roma, devo dire che imparai la lingua abbastanza velocemente, pero’ feci più difficoltà ad imparare tutte le usanze locali

[kire_06]

17 minuti fa, Davialfa scrive:

che lingua hai dovuto imparare?

Io quando ero in Italia fui mandato dalla Toscana a Roma, devo dire che imparai la lingua abbastanza velocemente, pero’ feci più difficoltà ad imparare tutte le usanze locali

 

Tedesco. In realtà avevo già una base (ereditata dalle superiori) ma dopo 10 anni di inutilizzo è praticamente come partire da capo. Inoltre qui si parla la versione storpiata del tedesco, e questo aumenta notevolmente le difficoltà per chi come me è di lingua madre italofona.

[jameson]

14 ore fa, Davialfa scrive:

Io quando ero in Italia fui mandato dalla Toscana a Roma, devo dire che imparai la lingua abbastanza velocemente

E grazie, la "lingua" di Roma praticamente è un'evoluzione del toscano dai tempi del Rinascimento e i rapporti stretti con Firenze (prima parlavano "burino" come a Rieti o nelle Marche meridionali).

[parish]

16 ore fa, kire_06 scrive:

Ragazzi sto cominciando a valutare di cambiare azienda. Sono qui da quasi 2 anni, e ora che sto cominciando a capire come funzionano le logiche interne la cosa non mi piace molto. In pratica i giovani professionisti come me che sono entrati da poco hanno uno stipendio basso e portano avanti la baracca, mentre gli impiegati che sono in azienda da 20-30 anni hanno stipendi sproporzionati in rapporto alle competenze e sopratutto a quello che fanno... Anche se rimanessi qui altri 20 anni non raggiungerei lo stesso stipendio di chi è entrato prima di me (è cambiata la scala degli stipendi), e questo mi fa incazzare come una bestia. Per trovare questo lavoro ho dovuto lasciare amici e famiglia e imparare una nuova lingua. Non vorrei buttare tutto alle ortiche (tornare indietro non è un'opzione) ma al contempo voglio monetizzare meglio le mie competenze e tutto quello che ho dovuto sopportare per il trasferimento. In ultimo (anche se non per importanza) mia moglie attualmente non lavora, pertanto finché lei non si sistema la vedo dura cambiare lavoro. 

Secondo me scappa prima di trovarti invischiato. Quello che hai fatto fino ad adesso non sarà mai buttato alle ortiche ma sarà servito per costruire la tua professionalità e la tua personalità. Rischi di trovarti fra 10 anni in una situazione stantia dalla quale non riesci ad uscire perché il mondo del lavoro "là fuori" viaggia ad una velocità diversa. Soprattutto adesso che la moglie non lavora...non avete il problema di dover mollare il lavoro in due! Tanto già sei lontano da casa e amici adesso...chi te lo fa fare?

[joker37]

16 ore fa, kire_06 scrive:

Ragazzi sto cominciando a valutare di cambiare azienda. Sono qui da quasi 2 anni, e ora che sto cominciando a capire come funzionano le logiche interne la cosa non mi piace molto. In pratica i giovani professionisti come me che sono entrati da poco hanno uno stipendio basso e portano avanti la baracca, mentre gli impiegati che sono in azienda da 20-30 anni hanno stipendi sproporzionati in rapporto alle competenze e sopratutto a quello che fanno... Anche se rimanessi qui altri 20 anni non raggiungerei lo stesso stipendio di chi è entrato prima di me (è cambiata la scala degli stipendi), e questo mi fa incazzare come una bestia. Per trovare questo lavoro ho dovuto lasciare amici e famiglia e imparare una nuova lingua. Non vorrei buttare tutto alle ortiche (tornare indietro non è un'opzione) ma al contempo voglio monetizzare meglio le mie competenze e tutto quello che ho dovuto sopportare per il trasferimento. In ultimo (anche se non per importanza) mia moglie attualmente non lavora, pertanto finché lei non si sistema la vedo dura cambiare lavoro. 

 

Guarda è un problema abbastanza diffuso, per fare un salto di stipendio quasi sempre devi cambiare azienda.

 

Se hai la possibilità e vuoi cambiare fallo, ora se non hai figli e tua moglie non lavora sarà sicuramente meno complicato che in futuro.

 

 

 

 

[TurboGimmo]

Questa mi pare una cosa diffusa

 

" In pratica i giovani professionisti come me che sono entrati da poco hanno uno stipendio basso e portano avanti la baracca, mentre gli impiegati che sono in azienda da 20-30 anni hanno stipendi sproporzionati in rapporto alle competenze e sopratutto a quello che fanno.."

 

Tante volte mi chiedo... ma io tra 30 anni avro' ancora la stessa resa di ora?

E magari di cambio in cambio, o anche solo per anzianità, avrò 2/3 volte lo stipendio di ora.

Meglio che non ci pensi se no mi viene male a pensare che un giorno sarò oggetto dei miei strali attuali eheheheh

[Sandro]

Io mi trovo a metà strada (ho 46 anni) e nel campo dell'ICT è sempre un inseguire.

Mi confronto quotidianamente con generazioni precedenti alla mia ("eh, ai miei tempi si cambiavano anche i tasti delle tastiere") e con nati a cavallo del millennio ("butta tutto in cloud").

Cerco sempre di essere elastico ed al passo coi tempi, ma mi rendo conto che il mio bagaglio storico è sia stimolo che freno.

Il fatto di lavorare sempre nella stessa azienda da sempre forse non aiuta, ma essendo una media realtà padronale non sono mai stato costretto a fare salti d'azienda per crescere (anche economicamente). Mi rendo anche conto che ormai sono una mosca bianca, da questo punto di vista, ma essere comunque parte di una realtà che ti fa crescere professionalmente in modo continuativo senza che s'aspetti che tu "devi sapere" mi stimola molto ancor oggi.  

[kire_06]

31 minuti fa, TurboGimmo scrive:

Questa mi pare una cosa diffusa

 

" In pratica i giovani professionisti come me che sono entrati da poco hanno uno stipendio basso e portano avanti la baracca, mentre gli impiegati che sono in azienda da 20-30 anni hanno stipendi sproporzionati in rapporto alle competenze e sopratutto a quello che fanno.."

 

Tante volte mi chiedo... ma io tra 30 anni avro' ancora la stessa resa di ora?

E magari di cambio in cambio, o anche solo per anzianità, avrò 2/3 volte lo stipendio di ora.

Meglio che non ci pensi se no mi viene male a pensare che un giorno sarò oggetto dei miei strali attuali eheheheh

 

 

guarda questo è il minore dei mali. ciò che mi fa rabbia è sapere che anche rimanendo qui 30 anni non avrò lo stipendio di chi adesso ha 30 anni più di me in quanto siamo entrati con stipendi più bassi. il resto lo posso anche accettare.

1 ora fa, tonyx scrive:

svizzera o austria?

 

la prima 😉

[TurboGimmo]

35 minuti fa, kire_06 scrive:

guarda questo è il minore dei mali. ciò che mi fa rabbia è sapere che anche rimanendo qui 30 anni non avrò lo stipendio di chi adesso ha 30 anni più di me in quanto siamo entrati con stipendi più bassi. il resto lo posso anche accettare.

 

Per dirti l'anomalia..

Io ho cambiato a Gennaio, dopo 3 anni a fare lo stesso lavoro nello stesso settore (con un cambio di mezzo).

In pratica rispetto a 3 anni fa lo stipendio è aumentato del 30%, ma io a Gennaio di quest'anno, essendo ripartito da zero, avevo una resa ridicola. Dopo 10 mesi, col covid di mezzo, non sono ancora autonomo.

Un mio collega neo-assunto a inizio anno poteva pensare che rubassi lo stipendio.

 

Da come ho visto di persona, o stipendio quasi mai  è collegato alla "resa" ma dipende da mille mila fattori dove la parte di maggior peso è il cambiare nel posto giusto nel momento giusto. In sostanza è culo.

[TonyH]

16 ore fa, Davialfa scrive:

che lingua hai dovuto imparare?

Io quando ero in Italia fui mandato dalla Toscana a Roma, devo dire che imparai la lingua abbastanza velocemente, pero’ feci più difficoltà ad imparare tutte le usanze locali

 

Sei Marcus Brody?