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Mercato del lavoro o mercato delle prese per il sedere?


TonyH

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15 ore fa, kire_06 scrive:

Buonasera a tutti, vi scrivo perché non so come procedere in ambito lavorativo. Verso la fine del 2020 (causa malumore generale) avevo fatto dei colloqui in quanto volevo cambiare datore di lavoro, alla fine di tutto non ho concluso nessun accordo e sono rimasto nella stessa azienda. Onestamente parlando è stata quasi una fortuna quella di non aver trovato un nuovo lavoro, poiché mi sto rendendo conto che in realtà una nuova azienda non avrebbe risolto il problema. Ecco il mio dilemma: mi sono rotto di fare l'architetto. Come potrei reinventarmi a 31 anni?

 

Kire, sbaglio o vivi in Svizzera?

Quando vivevo al confine mi sembrava che il sistema lavoro fosse abbastanza ingessato... es. per fare il giardiniere hai bisogno del diplomino apposito, per fare il bibliotecario ti serve la laurea apposta... etc..

Di questi ne vendono a secchiate.

Vedrete.

[scritto in data 18 Luglio 2013 - Riferito a Jeep Cherokee]

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16 ore fa, kire_06 scrive:

Onestamente parlando è stata quasi una fortuna quella di non aver trovato un nuovo lavoro, poiché mi sto rendendo conto che in realtà una nuova azienda non avrebbe risolto il problema. Ecco il mio dilemma: mi sono rotto di fare l'architetto. Come potrei reinventarmi a 31 anni?

 

 

Banalmente, la prima cosa che mi viene da dire è: ma ne sei davvero sicuro? Sicuro che un nuovo ambiente non ti darebbe maggiori stimoli e motivazioni? 

Detto questo, aggiungo due righe, da persona che si è reinventata totalmente a 34 anni.

 

1. prenditi il tempo necessario a capire dove vuoi andare a parare.

2. non so la tua situazione personale/familiare/sentimentale quale possa essere, ma di solito, passati i 30, si è in un'età in cui le esigenze sono già cambiate o comunque cambieranno presto, quindi tempo da perdere non ce n'è tanto. Credo sia giusto anche confrontarti con chi hai vicino, in primis perchè si presuppone ti conosca. 

3. avrai un interesse o passione più o meno sopita per necessità o mai coltivata fin del tutto per mancanza di tempo o altro. Fai mente locale e se c'è prova a capire se puoi farne un business o se comunque possa permetterti di avere un'entrata stabile (o meglio ancora, garantita)

 

 

Capitolo "entrata sicura" (se ti interessa)

Io dopo 10 anni di P.IVA ho preso la patente per guidare gli autobus (mondo che mi ha sempre incuriosito e affascinato). Dopo 15 giorni già ho trovato lavoro. Certo, il sacrificio in termini di orari e turno c'è (anche se da autonomo ero abituato a stare anche 18 ore fuori casa, quindi...) e inizialmente lo stipendio non è elevatissimo, ma fatta la gavetta, quando il turismo riprenderà ai ritmi pre-Covid, conto e spero di poter superare agevolmente i 2000 € al mese di stipendio, ovviamente con tutti i relativi plus di una busta paga.

 

Nel tuo caso, potresti...fare domanda per l'insegnamento. Professore al liceo di storia dell'arte (così da aver dato comunque un senso ai tuoi studi e avere una base sicura per campare, fare un mutuo, ecc. ecc.) e nel tempo libero che ti resta, se vuoi, svolgi un'attività parellela, inerente o meno ai tuoi studi, lì sta a te.

 

 

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My wife said to get things done. You'd better don't mess with Autopareri.com

 

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16 ore fa, kire_06 scrive:

Buonasera a tutti, vi scrivo perché non so come procedere in ambito lavorativo. Verso la fine del 2020 (causa malumore generale) avevo fatto dei colloqui in quanto volevo cambiare datore di lavoro, alla fine di tutto non ho concluso nessun accordo e sono rimasto nella stessa azienda. Onestamente parlando è stata quasi una fortuna quella di non aver trovato un nuovo lavoro, poiché mi sto rendendo conto che in realtà una nuova azienda non avrebbe risolto il problema. Ecco il mio dilemma: mi sono rotto di fare l'architetto. Come potrei reinventarmi a 31 anni?

 Se a 31 anni sei già stufo professionalmente di fare l'architetto probabilmente hai sbagliato proprio percorso di studio, il mestiere (e non solo dell'architetto) non è affatto semplice e sicuramente lontano dalla facciata patinata che sempre più professionisti (sempre che si possano definire tale) dimostrano sui social e nella vita con show cooking, look e pose più adatte alla copertina di Vanity Fair o ad una puntata di MasterChef che non alla vita di studio e cantiere dove i mocassini non hanno di certo vita lunga...

Mi permetto di dire, leggendo alcuni tuoi successivi commenti, che comunque ti manchi anche un po' la passione per il tuo mestiere, che unita alla pazienza e ad una maggiore esperienza che devi sicuramente sviluppare, sono le uniche armi che puoi avere per reinventarti sfruttando le conoscenza di base del tuo titolo di studio...sicuramente non puoi attenderti di accumulare moneta senza motivazione e spinta che partano da te, nessuno ti regala nulla a questo mondo... 

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18 minuti fa, gianmy86 scrive:

 

 

Banalmente, la prima cosa che mi viene da dire è: ma ne sei davvero sicuro? Sicuro che un nuovo ambiente non ti darebbe maggiori stimoli e motivazioni? 

Detto questo, aggiungo due righe, da persona che si è reinventata totalmente a 34 anni.

 

1. prenditi il tempo necessario a capire dove vuoi andare a parare.

2. non so la tua situazione personale/familiare/sentimentale quale possa essere, ma di solito, passati i 30, si è in un'età in cui le esigenze sono già cambiate o comunque cambieranno presto, quindi tempo da perdere non ce n'è tanto. Credo sia giusto anche confrontarti con chi hai vicino, in primis perchè si presuppone ti conosca. 

3. avrai un interesse o passione più o meno sopita per necessità o mai coltivata fin del tutto per mancanza di tempo o altro. Fai mente locale e se c'è prova a capire se puoi farne un business o se comunque possa permetterti di avere un'entrata stabile (o meglio ancora, garantita)

 

 

Capitolo "entrata sicura" (se ti interessa)

Io dopo 10 anni di P.IVA ho preso la patente per guidare gli autobus (mondo che mi ha sempre incuriosito e affascinato). Dopo 15 giorni già ho trovato lavoro. Certo, il sacrificio in termini di orari e turno c'è (anche se da autonomo ero abituato a stare anche 18 ore fuori casa, quindi...) e inizialmente lo stipendio non è elevatissimo, ma fatta la gavetta, quando il turismo riprenderà ai ritmi pre-Covid, conto e spero di poter superare agevolmente i 2000 € al mese di stipendio, ovviamente con tutti i relativi plus di una busta paga.

 

Nel tuo caso, potresti...fare domanda per l'insegnamento. Professore al liceo di storia dell'arte (così da aver dato comunque un senso ai tuoi studi e avere una base sicura per campare, fare un mutuo, ecc. ecc.) e nel tempo libero che ti resta, se vuoi, svolgi un'attività parellela, inerente o meno ai tuoi studi, lì sta a te.

 

 

 

9 minuti fa, Beckervdo scrive:

Insegnamento potrebbe essere un'idea. Inoltre, potresti fare supplenze stesso all'università e nel frattempo fare domanda per le Messe a Disposizione (MAD)

 

Ma voi intendete in ITa, giusto?

Di questi ne vendono a secchiate.

Vedrete.

[scritto in data 18 Luglio 2013 - Riferito a Jeep Cherokee]

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Buongiorno a tutti, innanzitutto grazie per il vostro contributo ;) Rispondo a tutti con un unico post in modo da non intasare la discussione.

 

9 ore fa, parish scrive:

Agente immobiliare? Categoria che personalmente aborro, ma con le tue competenze potresti dare quel quid in più al cliente. E magari diventando uno dei pochi agenti immobiliari onesti ti fai il tuo nome e fai anche qualche dindo.

 

È proprio uno dei lavori che sto valutando molto seriamente. Di recente ho parlato con alcuni ex colleghi universitari che si sono "riciclati" in questo ambito e nessuno tornerebbe indietro. Inoltre da sempre sono interessato a quello che riguarda gli investimenti immobiliari, io stesso nel mio piccolo sono un investitore.

 

8 ore fa, stev66 scrive:

Il mio modesto contributo.

Escludendo le professioni finanziarie e mediche la persona che conosco che ha fatto più strada finanziariamente ( partendo quasi da zero ) in maniera onesta è un parrucchiere per signora.

 

 

Come mai escludi le professioni finanziarie? Secondo te è impossibile entrarvici senza un'adeguata formazione? In realtà mi piacerebbe approdare in questo settore, ormai uno dei pochi rimasti in cui ricevi uno stipendio vero e non la paghetta della nonna. Stavo valutando se provare a fare un master in real estate asset managment.

 

8 ore fa, AleMcGir scrive:

 

Da collega, con qualche anno in più, io non mi sono ancora rotto (a parte una mano anni fa in cantiere...) a fare l'architetto forse perché in realtà non ho mai fatto realmente l'architetto... :mrgreen:

 

E rinunciare a questo...

 

No grazie!!!!

 

:mrgreen::mrgreen::mrgreen:

 

 

Mondo dello spettacolo

 

immagine.png.c34fd94a132e9f6132cc3461b00e171b.png

 

 

Beato te, io se va bene il cantiere lo vedrò tra 3-4 anni, dopo 3 anni siamo ancora al progetto di massima... In che senso non hai mai fatto l'architetto?

 

7 ore fa, TurboGimmo scrive:

 

Kire, sbaglio o vivi in Svizzera?

Quando vivevo al confine mi sembrava che il sistema lavoro fosse abbastanza ingessato... es. per fare il giardiniere hai bisogno del diplomino apposito, per fare il bibliotecario ti serve la laurea apposta... etc..

 

Esatto abito in Cioccolandia. Ecco questo effettivamente è un tema che un po' mi preoccupa, come dici giustamente tu qui per ogni cosa serve il diploma / la laurea apposito/a. Inoltre io sono aldilà delle alpi, e qui sono ancora più ingessati rispetto al sud.

 

6 ore fa, gianmy86 scrive:

Banalmente, la prima cosa che mi viene da dire è: ma ne sei davvero sicuro? Sicuro che un nuovo ambiente non ti darebbe maggiori stimoli e motivazioni? 

Detto questo, aggiungo due righe, da persona che si è reinventata totalmente a 34 anni.

 

1. prenditi il tempo necessario a capire dove vuoi andare a parare.

2. non so la tua situazione personale/familiare/sentimentale quale possa essere, ma di solito, passati i 30, si è in un'età in cui le esigenze sono già cambiate o comunque cambieranno presto, quindi tempo da perdere non ce n'è tanto. Credo sia giusto anche confrontarti con chi hai vicino, in primis perchè si presuppone ti conosca. 

3. avrai un interesse o passione più o meno sopita per necessità o mai coltivata fin del tutto per mancanza di tempo o altro. Fai mente locale e se c'è prova a capire se puoi farne un business o se comunque possa permetterti di avere un'entrata stabile (o meglio ancora, garantita)

 

CUT

 

Nel tuo caso, potresti...fare domanda per l'insegnamento. Professore al liceo di storia dell'arte (così da aver dato comunque un senso ai tuoi studi e avere una base sicura per campare, fare un mutuo, ecc. ecc.) e nel tempo libero che ti resta, se vuoi, svolgi un'attività parellela, inerente o meno ai tuoi studi, lì sta a te.

 

 

 

Si forse un nuovo ambiente porterebbe nuovi stimoli e riaccenderebbe la voglia di fare. Ma al contempo ho paura che perderei l'equilibrio tra vita lavorativa e privata che ho adesso. Il problema di lavorare in aziende piccole (come sono la maggior parte degli studi) è sempre il solito: orari impossibili e zero flessibilità. Il motivo che mi tiene ancora legato alla mia attuale azienda (molto grande per il nostro settore) è che inizio/finisco quando voglio, l'orario viene rispettato e se ho un contrattempo/emergenza me ne vado senza chiedere niente a nessuno, basta che recupero le ore dopo. E questo in ottica di allargare la famiglia a breve è un vantaggio non da poco.

 

Per quanto riguarda l'insegnamento mi è sempre piaciuta l'idea di ingegnare ai ragazzi, è una strada che ho provato a percorrere purtroppo senza esito positivo. Ho fatto il concorso ma non è servito a nulla. Ho provato anche a diventare assistente in università, ma dopo il colloquio hanno deciso per un altro candidato.

 

6 ore fa, Beckervdo scrive:

Insegnamento potrebbe essere un'idea. Inoltre, potresti fare supplenze stesso all'università e nel frattempo fare domanda per le Messe a Disposizione (MAD)

 

Vedi sopra.

 

6 ore fa, Insidek scrive:

 Se a 31 anni sei già stufo professionalmente di fare l'architetto probabilmente hai sbagliato proprio percorso di studio, il mestiere (e non solo dell'architetto) non è affatto semplice e sicuramente lontano dalla facciata patinata che sempre più professionisti (sempre che si possano definire tale) dimostrano sui social e nella vita con show cooking, look e pose più adatte alla copertina di Vanity Fair o ad una puntata di MasterChef che non alla vita di studio e cantiere dove i mocassini non hanno di certo vita lunga...

Mi permetto di dire, leggendo alcuni tuoi successivi commenti, che comunque ti manchi anche un po' la passione per il tuo mestiere, che unita alla pazienza e ad una maggiore esperienza che devi sicuramente sviluppare, sono le uniche armi che puoi avere per reinventarti sfruttando le conoscenza di base del tuo titolo di studio...sicuramente non puoi attenderti di accumulare moneta senza motivazione e spinta che partano da te, nessuno ti regala nulla a questo mondo... 

 

Grazie per il tuo contributo. Ammetto che forse ho un po' enfatizzato l'essere stufo, ma pure che la voglia di continuare non è sto granché. In realtà architettura (insieme alle auto) è la mia più grande passione, il problema di fondo è il mercato del lavoro che fa letteralmente schifo. Ho capito troppo tardi e sulla mia pelle che è un lavoro per ricchi di famiglia e/o immanicati. Se come me sei figlio della gleba ti tocca fare lo schiavo per quelli che hanno i piccioli. Siamo in assoluto la categoria di laureati con lo stipendio più basso e questo a fronte di studi massacranti. ""Lauree"" (per me ridicole, non me ne vogliano i diretti interessati) come sociologia o marketing ti permettono di accedere a stipendi ben maggiori, senza scomodare finanza e medicina. 

 

Per quanto riguarda l'esperienza invece è proprio vero il contrario, io sono praticamente cresciuto in cantiere (tutta la mia famiglia è composta da muratori) e mentre ancora stavo finendo gli studi universitari ho avviato il mio ufficio e fatto i primi progetti, mi dividevo tra scuola e cantiere. Ho voluto chiudere in quanto mi ero rotto di clienti che ti facevano iniziare progetti e poi dopo mesi di lavoro non si facevano più sentire, non ho mai fatto pagare nulla a nessuno. Anche come dipendente sono sempre stato confrontato con grossi progetti (condomini da 40-50 appartamenti, centri commerciali, ecc.) Sono stato anche un consulente nel settore pubblico, lavoro che mi piaceva, ma me ne sono andato dopo aver visto come funzionava la meritocrazia...

 

Adesso lavoro in una grossa azienda specializzata in progetti grandi e complessi, giusto per dare un'idea i 3 progetti a cui lavoro hanno un valore complessivo di quasi 1 miliardo. Nonostante ciò lo stipendio è basso, guadagno poco più di un qualsiasi lavoro banale che puoi fare con un diploma di scuola superiore. Per questo mi piacerebbe trovare un altro sbocco in cui oltre a poter sfruttare le mie competenze, posso avere anche delle soddisfazioni economiche. Mi sono rotto (ecco questo si) di lavorare solo per la gloria.

 

6 ore fa, Damynavy scrive:

Pornostar?

 

 

Sono brutto, grasso e ce l'ho piccolo. Potrei essere giusto il Ron Jeremys dei poveri :D Inoltre non so se la moglie sarebbe contenta nel sapere che per lavoro inzuppo il biscotto in altre passere.

 

5 ore fa, tonyx scrive:

Pusher?

 

Speravo di rimanere in qualcosa di legale.

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Una pagina Instagram che raccoglie segnalazioni di sfruttamento dei giovani professionisti dell’architettura, riordine_degli_architetti, ha fatto molto rumore con due casi. Il primo, quello dell’architetto Andrea Caputo – famoso tra l’altro per essersi aggiudicato la riqualificazione di Piazzale Loreto a Milano -, nel cui studio si applicava un codice comportamentale ferreo: «Siate veloci e zitti». Il secondo, relativo allo studio meneghino dell’archistar David Chipperfield, dove alcuni collaboratori sono stati pagati 500 euro al mese per 15 ore di lavoro giornaliere. Adesso, la lente di ingrandimento dell’account social si è soffermata su Piuarch, uno dei più importanti studi in Italia, anch’esso milanese. Vi lavorano circa 30 collaboratori e a costoro, il 20 marzo 2020, i partner dello studio proposero di «accedere al bonus di 600€ per le partite Iva, così da contribuire alla difficoltà economica dello studio». Tradotto? «Questo significa che voi richiederete questo bonus e percepirete il vostro stipendio decurtato di 600€», 

 

ma c'é sempre il poll-itico italiano che dice: "i giovani devono faticaaaareee! i nostri nonni si sono rotti la schiena senza sussidi!" 

 

probabilmente non "suo" nonno comunque e di sicuro neanche lui... siete nelle mani di questa gggente, fate attenzione...

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ad ogni modo considerata la situazione forse entrare nella gestione e/o mediazione nel real estate potrebbe essere la cosa piú realizzabile al momento

 

 

tra l'altro secondo "il sole 24 ore" (che é della confindustria...) nella seconda metà del 2021 i posti di lavoro in offerta riguardano:

 

Il 36% di questi nuovi ingressi non avrà un titolo di studio, il 21% avrà una qualifica professionale, il 31% il diploma e solo il 10% la laurea. Uno spaccato che insinua una evidenza: sul mercato le opportunità in questa fase sembrerebbero esserci soprattutto per i profili a più bassa scolarizzazione

 

Modificato da shadow_line
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