Mercato del lavoro o mercato delle prese per il sedere?

[loric]

non gli danno subito 3000, si dice tra i 2000 e i 3000-c'è scritto-. e cmq IMHO anche se si parte da 1500 SI IMPARA UN MESTIERE, e si fa carriera alla velocità della luce, senza leccare culi o fare boXXhini

Be' sì, l'articolo era infatti fuorviante. Un buon panettiere prende anche 3000 euro (ed un buon macellaio quasi altrettanto). E' ovvio che quello non è il primo stipendio.

Resta il fatto che in fabbrica quelle somme, salvo posizioni di un certo tipo, non le prendi neanche dopo 40 anni di carriera.

[Matteo B.]

Be' sì, l'articolo era infatti fuorviante. Un buon panettiere prende anche 3000 euro (ed un buon macellaio quasi altrettanto). E' ovvio che quello non è il primo stipendio.

Resta il fatto che in fabbrica quelle somme, salvo posizioni di un certo tipo, non le prendi neanche dopo 40 anni di carriera.

appunto, e vedo gente che si mette in fila per andare a fare i turni...

ragazzi, lo ripeto per L'ENNESIMA volta. c'è qualcosa che non va nella nostra Società e nel come si percepisce il lavoro. alcuni post di questa discussione sono a mio modo di vedere ILLUMINANTI.

[owluca]

Ma é l'articolo ad essere illuminante.

Non Basta che ti offrano un posto e di insegnanti un buon lavoro uno cioè che ti da soddisfazione e un buon stipendio?

No ti inculcano che pur con la "quinta elementare" devi puntare almeno al lavoro fico da 3000 euro naturalmente con chiavi di auto primium incluse.

Che poi imho é la differenza fra panificare e possedere una panetteria, che come tutte le attività commerciali richiede disponibilità e voglia di rischiare il capitale prima e saperci fare durante

P.s.

Ormai anche le piccole aziende specializzate cambiano continuamente il prodotto,

Ma i problemi alla fine sono sempre quelli:

Margini sui componenti, programmazione della produzione, assistenza etc.

Imho la conoscenza specialistica data dalla esperienza specifica non aiuta più a risolvere "tutto" come un tempo....

E quindi la ditta "di fianco" alla fine preferirà assumere una persona affidabile e competente capace di risolverli in generale problemi nuovi

Piuttosto che uno che ricorda la soluzione dei problemi vecchi

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[drucker]

@TonyH ma poi la tua ragazza il lavoro é riuscita a trovarlo?

[TonyH]

Ma é l'articolo ad essere illuminante.

Che poi imho é la differenza fra panificare e possedere una panetteria, che come tutte le attività commerciali richiede disponibilità e voglia di rischiare il capitale prima e saperci fare durante

[JackSEWing]

Il problema in Italia è che la scuola è un parcheggio in attesa di trovare lavoro! Il che avviene molto spesso (più che negli altri paesi europei) grazie alla cerchia di amici/parenti in una piccola azienda. Di conseguenza uno si specializza nel lavoro richiesto dall'azienda di famiglia e diviene "inutile" per le altre imprese. E infatti' date=' a discapito di quello che si potrebbe pensare, l'Italia è il paese con la maggior % di persone occupate come operai manuali specializzati, più di Germania, Francia e Regno Unito.[/quote']

bè inutile per le altre imprese non è del tutto esatto.

se un azienda tira su un ragazzo come tornitore o fresatore, può essere tranquillamente impiegato in qualsiasi azienda metalmeccanica del mondo, dagli USA alla Cina, passando per l'Europa.. non è che ogni azienda familiare fa un lavoro a se stante. un istruzione a livello di apprendistato sulle basi della meccanica (e magari un corso sui principali tipi di controllo numerico) ti rendono un operaio specializzato in grado di operare ovunque.

in realtà il problema è che la gente ha perso il valore del lavoro manuale e pensa che il lavoro intellettuale sia l'unica via per una carriere degna di questo nome.

ci ritroviamo quindi con orde di laureati nelle facoltà più improbabili che possono trovare collocamento a malapena nel terziario (commessi, operatori dei famigerati call center, ecc) quando fior fior di lavori gli vengono soffiati da sotto il naso da extracomunitari con il risultato che i "nostri" restano a casa fino alla soglia dei 40, mentre un tornitore marocchino di 26 anni si sta già pagando il mutuo della casa

[TonyH]

@TonyH ma poi la tua ragazza il lavoro é riuscita a trovarlo?

Abbiamo temporaneamente sospeso la ricerca per poter preparare al meglio gli ultimi due esami (adesso ne manca uno)

[Ametrano]

Io penso che il problema si manifesta ANCHE nella scuola.

Fra pochi giorni inizierò l'ultimo anno di ITIS (ho perso due anni), la specializzazione che ho scelto è la meccanica. Ebbene, in tre anni (quattro per me) l'attività pratica manuale è stata:

* primo anno: saldatura (per modo di dire)

* secondo anno: due ore settimanali al tornio ( non numerico, ma manuale Tovaglieri con il collaudo affa**culo), macchine: un'ora spiegazione e dettatura degli appunti riguardanti i motori (modestamente, quasi quasi ero più informato dell' I.T.P), automazione: due ore circuiti (pneumatici, elettro-pneumatici ecc)

* terzo anno: farò CNC e circuiti con centraline varie

Di mia iniziativa ho chiesto di fare degli stage (20 ore scarse con la telecom e 12 ore presso una società di acqua pubblica).

Per me le ore di pratica mi risultano troppo poche, alla mia lamentela su questa questione la risposta di un professore è stata "ma il perito meccanico non deve sporcarsi le mani, non è giusto che lo stato spenda soldi per ore pratiche".

Se a questo aggiungiamo che dall'anno scorso le ore scolastiche sono diminuite da 6 ore giornaliere a 5 ( tanti anni fa le ore erano otto..)..beh...mi chiedo che tipo di preparazione possiamo avere noi; più delle volte siamo fuori dalla conoscenza della mentalità lavorativa, non si intensifica la programmazione e la qualità degli stage, non si visitano aziende...si rimane sempre in classe a scrivere...

Ho ragione? ho torto? accetto opinioni sul mio pensiero:)

[Uomo dell'Ovest]

bè inutile per le altre imprese non è del tutto esatto.

se un azienda tira su un ragazzo come tornitore o fresatore, può essere tranquillamente impiegato in qualsiasi azienda metalmeccanica del mondo, dagli USA alla Cina, passando per l'Europa.. non è che ogni azienda familiare fa un lavoro a se stante. un istruzione a livello di apprendistato sulle basi della meccanica (e magari un corso sui principali tipi di controllo numerico) ti rendono un operaio specializzato in grado di operare ovunque.

Modificato 4 Settembre 2011 da Uomo dell'Ovest

[owluca]

Anche le macchine a controllo numerico sono standardizzate

Alla fine é come usare un android invece che un iphone.

Poi é ovvio che ognuna avrà le sue peculiarità ed idiosincrasie da imparare,

Ma anche stando nello stesso posto dopo max 3 anni devi cambiare la produzione e quindi aggiornati altrimenti altrimenti fallisci.

Non é più come una volta che facevi lo stesso pezzo per venti anni; ed infatti le nostre aziende fanno fatica a comprenderlo e adeguarsi.

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