Mercato del lavoro o mercato delle prese per il sedere?

[ROCKY77]

quando penso ai meriti, all'impegno e alle capacità, mi viene sempre in mente l'esempio di un amico al quale invidio il grande coraggio ed il risultato ottenuto.

faceva l'impiegato con un buonissimo stipendio in un'ottima azienda ma la sua passione era un'altra... ha coltivato la sua passione, ha fatto molti corsi di formazione specifica investendo molte risorse economiche...

all'età di quasi 40 anni (con moglie e figli) ha lasciato il lavoro per aprire un'attività nel famoso settore che da sempre era la sua passione.

il primo anno è stata dura ma ora le cose vanno benone, anzi è diventato talmente bravo che ha pure scritto dei testi sulla sua materia che a breve andranno pubblicati.

insomma ha investito su se stesso.

[TonyH]

questo perchè nel bilancio quello che risulta è "x" non come viene fatto il lavoro.

e quindi il bonus è legato al fatto che hai fatto risparmiare Z(= y -x ) dove Y è il costo fatto bene

e quindi spesso basta solo poter dire che formalmente ci sia qualcuno che è incaricato di farlo,

non il farlo.

[AleRPM]

Non scrivere il voto sul CV allora.

Se te lo chiedono condisci un po' il discorso.

[braccobaldo]

Gli dico che mi occupavo maggiormente di relazioni sociali e di testare gli effetti delle diverse tipologie di droghe leggere ahahah

[AleRPM]

Lei: "Cosa significa che non si può?"

Io: "Significa che sul contratto possiamo scrivere un poema degno di Dante, ma una segretaria presa con contratto di collaborazione a progetto non può esistere"

Lei: "Conosco una persona che ha preso una segretaria a progetto da un anno e non gli è successo niente!"

Io: "Sono curioso di sapere in cosa consiste questo fantomatico progetto..."

Lei: "Rispondere al telefono, scrivere con Word, cose così, le stesse cose che servono a me..."

Io: "Quello non è un progetto, quello è un elenco di mansioni"

Lei: "Sì, però lui l'ha fatto, perché io non posso?"

Io: "Lo può fare anche lei, me lo chiede per iscritto, io, sempre per iscritto, le rispondo che è una porcata e non si può e poi lei è liberissima di fare esattamente il contrario, sapendo che sta facendo una porcata"

Lei: "Ma cos'è che lo vieta?"

Io: "La legge, per non parlare del buonsenso"

Lei: "Insomma, questa legge Fornero sta rovinando le imprese!"

[loric]

ecco, pensa che la mia compagna ha fatto 3 anni la segretaria di redazione (con tanto di orario e permessi) con un co.co.pro. Da poco si sono degnati di farle un apprendistato...

[itr83]

E' una porcata.

Che poi è anche una cazzata. Vuoi risparmiare? Prendi un lavoratore a termine per max 12 mesi dalle liste di mobilità. Ti costa, in termini di contributi, meno del co.co.pro. Poi se lo trasformi a tempo indeterminato hai altri 12 mesi di contributi ridotti.

Da quel che ho capito stanno già pensando di smontare la legge Fornero per aiutare illuminati imprenditori come la tipa da te citata.

Non piace la norma che prevede un intervallo di tempo tra un contratto a termine e il successivo di 60 o 90 giorni.

Norma che impediva porcate come quella subita da un mio amico:

contratto dal 7 gennaio a fine luglio e da settembre al 23 dicembre cosa ripetuta per 2 anni di fila.

Volevi mica pagargli le ferie?

[loric]

Da quel che ho capito stanno già pensando di smontare la legge Fornero per aiutare illuminati imprenditori come la tipa da te citata.

Non piace la norma che prevede un intervallo di tempo tra un contratto a termine e il successivo di 60 o 90 giorni.

Norma che impediva porcate come quella subita da un mio amico:

contratto dal 7 gennaio a fine luglio e da settembre al 23 dicembre cosa ripetuta per 2 anni di fila.

Volevi mica pagargli le ferie?

Lo stop & go è opportuno che venga ridotto, almeno in questo momento di crisi generalizzata. Il contratto a tempo determinato è un signor contratto, con tutele piene ed è opportuno che oggi, ripeto in situazione di crisi, venga facilitato al massimo. I contratti finti-autonomi no, sono altra roba e devono essere giustamente frenati perché sono abuso, non flessibilità.

[el Nino]

questo perchè nel bilancio quello che risulta è "x" non come viene fatto il lavoro. E quindi il bonus è legato al fatto che hai fatto risparmiare Z(= y -x ) dove Y è il costo fatto bene

Poi il resto serve per pagare qualcuno che rifà il lavoro come Dio comanda. E alla fine hai speso la stessa cifra che serviva a pagare me, se ti va bene. Altrimenti spendi di più...e il tempo che serve per rifare il tutto manco lo conto...

ormai il cliente disposto a pagare il giusto è, se va bene, 1 su 100. Il prezzo è tirato su tutto, il lavoro e le responsabilità si sono moltiplicate e mediamente si lavora di merdina. Semplicemente perché in molti casi non ci pagheresti nemmeno il costo orario.

se si impone a ragionare solo sul prezzo e bon...eh...non è uno che deve diventare cliente. perchè se accetti il suo (non) prezzo lavori male (perché devi trovarne mille altri per mettere insieme un introito dignitoso) e ti fai fare pure cattiva pubblicità.

Infatti. A me è capitato che un facoltoso cliente mi chiedesse uno sconto di 20 (VENTI) euro su un compenso già stiracchiato di 250 euro per una consulenza. Giusto per dire in giro che lui riesce ad ottenere lo sconto da tutti. E ho dovuto tacere perchè questo signore, se non sei "accondiscendente", ti sputtana pubblicamente, avendo una immeritata fama di "persona perbene". Ora, ho piegato la testa perchè c'erano in ballo altri lavori. Ma ti pare che uno con case, auto e soldi debba sindacare su 20 euro di sconto?? :pz

el Nino

[Cosimo]

ormai come professione è al mercato delle vacche. Io non mi incazzo nemmeno più.

L'ultima frontiera è contrattare alla morte sui prezzi, scassare la minchia per qualsiasi cosa (anche perchè se contratti alla morte anche con i muratori, quelli i lavori non possono farli che con il culo) facendoti perdere giornate per niente, insultarti perchè con quello che hanno pagato (cioè un cazzo) i materiali e le finiture non sono quelle che avevano in mente (naturalmente quelle che avevano in mente le avevano viste in foto su AD) e poi negarsi al telefono al momento della parcella.