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Mercato del lavoro o mercato delle prese per il sedere?


TonyH

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Vogliamo dire che non ha buttato gli anni di studi? Mi sta bene, ma non diciamo che avendo la laurea in fisica ora ha più chance come falegname, perchè lo reputerei un fallimento per il corso di studi che ha fatto...

La questione è delicata. Per qualcuno sono anni persi: se uno è una capra, rimarrà capra anche dopo 5 anni. E qui son d'accordo: meglio andare a trovarsi la propria strada da un'altra parte.

Per altri no: se ben presi e spesi quei 3 o 5 anni, ti insegnano (obbligandoti) a scontrarti con dei problemi reali (come diceva TonyH), e se uno non è una capra totale, cercherà di affrontarli e risolverli. Già questo rappresenta un'esperienza positiva per un giovane, che ha senso proprio finchè si è giovani. Ma non è detto che una potenziale capra, a forza di sbattere la crapa, non diventi una volpe (piaciuta la metafora? :mrgreen: ... sotto la panca la capra...etc...:mrgreen:)

- - - - - - - - - - AGGIUNTA al messaggio già esistente - - - - - - - - - -

Bravo, hai tutta la mia approvazione: non l'ho mai detto, ma diverse volte qui sul forum, appena si parlava di corsi di laurea era tutto uno stilare graduatorie su quale fosse la più nobilitante e quale la più inutile/fuffosa. Va bene tirare l'acqua al proprio mulino e scherzare sugli altri, però a volte si cade nella mancanza di rispetto.

Concordo.

A parziale supporto però, non dimentichiamoci che da generazioni la cultura scientifica in Italia, a differenza di molti paesi europei (Germania e UK, ad es.), è sempre stata messa in secondo piano rispetto a quella umanistica (scusate l'OT).

La teoria è quando si sa tutto e niente funziona. La pratica è quando tutto funziona e nessuno sa il perché. Noi abbiamo messo insieme la teoria e la pratica: non c'è niente che funzioni... e nessuno sa il perché! (Albert Einstein)

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La questione è delicata. Per qualcuno sono anni persi: se uno è una capra' date=' rimarrà capra anche dopo 5 anni. E qui son d'accordo: meglio andare a trovarsi la propria strada da un'altra parte.

Per altri no: se ben presi e spesi quei 3 o 5 anni, ti insegnano (obbligandoti) a scontrarti con dei problemi reali (come diceva TonyH), e se uno non è una capra totale, cercherà di affrontarli e risolverli. Già questo rappresenta un'esperienza positiva per un giovane, che ha senso proprio finchè si è giovani. Ma non è detto che una potenziale capra, a forza di sbattere la crapa, non diventi una volpe (piaciuta la metafora? :mrgreen: ... sotto la panca la capra...etc...:mrgreen:)[/quote']

Scusate, ma in che mondo vivete? In quello delle fate e degli gnomi? Ma perchè, solo la laurea ti fa scontrare con i problemi reali?

Avere 25 anni non è sufficiente per avere a che fare con la vita vera, indipendentemente dal fatto che si sia iscritti all'università?

C'è gente che applica il problem solving da quando aveva 14 anni e non sa neanche cos'è il problem solving...

Modificato da fonzino1
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ragazzi seppellite i tomahawk ho messo la faccina apposta;).

anche se diciamo che sono "razzista" nei confronti di quei titoli di studio che hanno più di 3\4 parole nel titolo(tecniche della prevenzione del rischio negli ambienti e nei luoghi di lavoro...davero c'è bisogno di lauree del genere?non servono forse solo a creare cattedre?)

i'm the Doctor, but beyond that, I.. I just don't know. I literally do not know who I am. It's all untested. Am I funny? Am I sarcastic? Sexy? Right old misery? Life and soul? Right-handed? Left-handed? A gambler? A fighter? A coward? A traitor or a liar? A nervous wreck? I mean, judging by the evidence, I've certainly got a gob.

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ragazzi seppellite i tomahawk ho messo la faccina apposta;).

anche se diciamo che sono "razzista" nei confronti di quei titoli di studio che hanno più di 3\4 parole nel titolo(tecniche della prevenzione del rischio negli ambienti e nei luoghi di lavoro...davero c'è bisogno di lauree del genere?non servono forse solo a creare cattedre?)

La mia era una osservazione di carattere generale, riferita anche ad altri commenti che ho letto in diversi post su AP.

Ognuno è libero di pensarla come vuole, però non posso fare a meno di pensare che uno che legge questi post e si trova nel corso di studi in oggetto possa sentirsi (ingiustamente) attaccato.

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penso sia dovuto al fatto che principalmente la platea è composta da tecnici o da persone aventi una "cultura" scientifica...e quindi si sottostimino certi percorsi di laurea.

credo sarebbe lo stesso a parti inverse su di un forum avente una tematica più umanistica

i'm the Doctor, but beyond that, I.. I just don't know. I literally do not know who I am. It's all untested. Am I funny? Am I sarcastic? Sexy? Right old misery? Life and soul? Right-handed? Left-handed? A gambler? A fighter? A coward? A traitor or a liar? A nervous wreck? I mean, judging by the evidence, I've certainly got a gob.

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penso sia dovuto al fatto che principalmente la platea è composta da tecnici o da persone aventi una "cultura" scientifica...e quindi si sottostimino certi percorsi di laurea.

credo sarebbe lo stesso a parti inverse su di un forum avente una tematica più umanistica

E qualcuno potrebbe rispondere "Bella formazione che danno i corsi di laurea tecnici, alla faccia della scuola di vita, apertura mentale, forma mentis e bla bla bla..." :lol:

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ragazzi seppellite i tomahawk ho messo la faccina apposta;).

anche se diciamo che sono "razzista" nei confronti di quei titoli di studio che hanno più di 3\4 parole nel titolo(tecniche della prevenzione del rischio negli ambienti e nei luoghi di lavoro...davero c'è bisogno di lauree del genere?non servono forse solo a creare cattedre?)

Un conto è non conoscerne le materie e gli sbocchi, un altro è dire che sono inutili, anche perché poi che bisogna fare la nuova Giulia TP piuttosto che pandalfa non lo decide chi ha fatto ingegneria ma chi ha fatto le vituperate scienze sociali ;-)

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Un conto è non conoscerne le materie e gli sbocchi, un altro è dire che sono inutili, anche perché poi che bisogna fare la nuova Giulia TP piuttosto che pandalfa non lo decide chi ha fatto ingegneria ma chi ha fatto le vituperate scienze sociali ;-)

ecco perché siamo nella cacca...perché poi comandano loro:mrgreen:

i'm the Doctor, but beyond that, I.. I just don't know. I literally do not know who I am. It's all untested. Am I funny? Am I sarcastic? Sexy? Right old misery? Life and soul? Right-handed? Left-handed? A gambler? A fighter? A coward? A traitor or a liar? A nervous wreck? I mean, judging by the evidence, I've certainly got a gob.

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Un conto è non conoscerne le materie e gli sbocchi, un altro è dire che sono inutili, anche perché poi che bisogna fare la nuova Giulia TP piuttosto che pandalfa non lo decide chi ha fatto ingegneria ma chi ha fatto le vituperate scienze sociali ;-)

E' vero, è una delle prime cose che mi dissero quando cominciai ingegneria: se vuoi fare carriera meglio le lauree economiche e sociali, le lauree tecniche è difficile che sfornino alti dirigenti, non fosse altro perchè chi lavora in questi ambiti è applicato su aree molto specifiche, in genere manca di visione d'insieme/obiettivi generali (non per incapacità ma per ruolo).

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Scusate, ma in che mondo vivete? In quello delle fate e degli gnomi? Ma perchè, solo la laurea ti fa scontrare con i problemi reali?

Avere 25 anni non è sufficiente per avere a che fare con la vita vera, indipendentemente dal fatto che si sia iscritti all'università?

C'è gente che applica il problem solving da quando aveva 14 anni e non sa neanche cos'è il problem solving...

Hai ragione, la differenza sta tutta nell'imparare a scuola, in un ambiente più o meno protetto e adatto ad imparare, dove se sbagli canni un esame, oppure imparare sul campo a proprie spese e sulla propria pelle.

C'è chi non ha scelta, e me ne dispiaccio. Ma, potendo scegliere, preferisco di gran lunga un bel apprendistato per la vita fatto a scuola piuttosto che a 14 anni in strada.

La scuola non ti garantisce che dopo non avrai problemi, ma è una palestra in cui ci si può allenare senza grossi traumi.

Senza contare che certe cose si possono imparare da soli, è vero, ma a costi decisamente superiori (penso anche solo in termini di tempo impiegato).

La teoria è quando si sa tutto e niente funziona. La pratica è quando tutto funziona e nessuno sa il perché. Noi abbiamo messo insieme la teoria e la pratica: non c'è niente che funzioni... e nessuno sa il perché! (Albert Einstein)

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