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Anticipazioni 2012


Guest EC2277

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Dovizioso se non ottiene la moto ufficiale nel team Gresini, passerebbe in Yamaha nel team Tech3 (fonte: gpone.com)

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Guest EC2277

Girava anche la voce (proveniente da Meda&Co) che la Honda volesse dirottarlo nella squadra di Cecchinello ma, in virtù dei risultati ottenuti, con lo stesso trattamento ufficiale di cui gode quest'anno.

Sic e Dovi ostaggi della Honda.

Lunedì 22 Agosto 2011 16:24

Riparte domenica il motomondiale con il Gran Premio di Indianapolis, e ripartono anche le trattative per i piloti ancora senza contratto. Fra questi Marco Simoncelli e Andrea Dovizioso. Con il pilota di Coriano Shuei Nakamoto ha parlato a Brno, ma per il momento le trattative sono stagnanti. L'unica cosa certa è che Marco vuole rimanere con il team Gresini e l'ex iridato della 125, proprietario della squadra, vuole tenerlo.

A Brno Gresini si era lamentato del fatto che la Honda in più di una occasione sembrava voler comandare in casa sua. Si riferiva, l'imolese, alla possibilità di far correre un prototipo con motore Aprilia al fianco (ma in un team separato gestito come CRT) della RC212V ufficiale qualora come minacciato la casa di Tokyo non gli avesse affidato anche una seconda moto.

Se una certa reticenza della Honda ad avere nel box a fianco - magari separato da un muro - tecnici "vicini" all'Aprilia è comprensibile, lo è meno un altro desiderio.

La notizia riportata oggi dalla Gazzetta dello Sport infatti è incredibile: Nakamoto avrebbe chiesto a Gresini, e di conseguenza a Simoncelli, di rinunciare al suo team, capitanato dal suo storico capomeccanico Aligi Deganello per sostituirlo con quello di Ramon Aurin, attualmente in forze alla HRC. Una mossa, secondo le intenzioni della Honda, per proteggere alcuni dei suoi dipendenti.

"La Honda sta facendo il possibile per venire incontro alle esigenze sia di Marco che di Andrea - ha spiegato Livio Suppo - nonostante i problemi di budget ben noti. Al momento dopo i colloqui di Brno non c'è nulla di definito. A parlare riprenderemo ovviamente ad Indianapolis ma sappiamo quanto Marco tenga alla sua squadra".

Ancora in alto mare è anche la trattativa con Dovizioso che nelle intenzione della Honda dovrebbe trovare sistemazione nel team di Lucio Cecchinello che però, come tutte le squadre, ha problemi di budget ancora più grossi di quelli di Gresini.

http://www.gpone.com/index.php/201108224615/Sic-e-Dovi-ostaggi-della-Honda.html

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Dovi: per il 2012 penso alla Yamaha.

Giovedì 25 Agosto 2011 19:45 di Matteo Aglio

Il matrimonio di Andrea Dovizioso con Honda, durato dieci anni, sembra essere vicino alla fine. Le trattative per il rinnovo del contratto per il 2012 continuano, ma la Casa dell’ala dorata non ha ancora fornito le necessarie certezze all’italiano. La sua esclusione dal team ufficiale HRC è certa, niente più tre piloti per il prossimo anno, ma solo Stoner e Pedrosa. Il Dovi potrebbe essere “dirottato” nel team LCR di Lucio Cecchinello, il problema è che Honda non gli ha ancora assicurato il supporto diretto, quello che gli permetterebbe di guidare una moto ufficiale in una struttura satellite.

L’obiettivo di Andrea per il 2012 è quello di “rimanere in Honda con la moto ufficiale”, ma se questo non dovesse accadere la decisione di cambiare sarebbe quasi inevitabile. “Indianapolis e Misano saranno due gare molto importanti in vista del prossimo anno – continua - soprattutto per come ci siamo lasciati a Brno con Honda. Sabato o domenica parleremo di nuovo e vedremo se sarà cambiato qualcosa, poi avremo un altro incontro anche in Italia”.

Terzo nella classifica mondiale, Dovizioso vuole continuare a lottare per la vittoria finale, anche nella prossima stagione e “correre per un team satellite con una moto satellite sarebbe una passo indietro talmente grande per me che non avrebbe senso – spiega – Sarebbe forse stato possibile in questa stagione, dove lo sviluppo è stato quasi nullo, ma nel 2012 sarà un fattore molto importante”. Alla fine lo ammette, quasi a denti stretti “non sono convinto di rimanere un pilota Honda”, anche perché “questa è una situazione frustrante: sto migliorando passo dopo passo, sto ottenendo i miei migliori risultati e a fine anno mi trovo in queste condizioni”.

L’alternativa potrebbe essere passare sotto i colori di un’altra casa giapponese, la Yamaha che sembrerebbe potere adattarsi molto bene allo stile di guida pulito e preciso di Andrea. “Da fuori sembra così – è la sua opinione - ma finché non la provi non lo puoi sapere per certo. Però questo aspetto mi fa guardare a Yamaha, anche con un contratto non da ufficiale, con un certo interesse”. Un'altra freccia nell’arco della casa dei tre diapason sono le prestazioni mostrate dalla nuova mille nei test di Brno: “abbiamo visto una Yamaha molto competitiva, forse più di quanto ci aspettavamo, e questo è un punto in più a suo favore”.

Se Dovi salirà in sella alla M1 il prossimo anno sarà con il team Tech3 con cui qualche contatto c’è già stato. “Non siamo ancora al punto di una trattativa – specifica - ma questa è un’opzione che posso valutare seriamente, soprattutto se Honda non ha avrà la possibilità di supportarmi per il 2012”. Anche perché con tutte le selle ufficiali già occupate, le alternative scarseggiano. L’italiano esclude Suzuki: “ci siamo parlati, ma non ha obiettivi in linea con i miei” e, anche se affascinato dalla scommessa Ducati, non pensa di puntare la sua carriera sul tavolo rosso.

“Ducati vuole vincere e la sua mentalità mi piace molto – è la sua analisi - ma in questo momento si trova in una situazione inaspettata. Vorrebbe dire mettersi in una situazione più difficile delle altre, è un rischio che non ha molto senso”. E che non sarebbe compensato neppure dal fatto di potere sfidare Rossi a parità di mezzi, “riuscire a battere Valentino con la stessa moto significherebbe tanto, ma dall’altra parte c’è il rischio di non riuscire a vincere, che è il mio obiettivo principale”.

Se il futuro remoto è al momento materia da indovini, quello più prossimo si chiama Indianapolis, ma neanche su quello Dovizioso vuole sbilanciarsi. “Ho appena rivisto la gara dello scorso anno – dice – è difficile fare previsioni, abbiamo trovato condizioni estreme con un grip praticamente nullo in gara”. Da difendere ha il terzo posto in campionato, con un vantaggio su Pedrosa abbastanza tranquillizzante di 45 punti. “In questo momento la terza posizione non è tranquilla e spero non lo sia nemmeno la seconda – si augura - Tutte le gare, fino all’ultima, saranno decisive, mi aspetto Dani sempre velocissimo e bisognerà tenerlo in considerazione”. Sospende infine il giudizio sui lavori di riasfaltatura che hanno interessato gran parte del tracciato di Indianapolis: “non li ho ancora visti, spero non abbiano usato quell’asfalto scivoloso e non drenante in caso di pioggia che c’è in altri punti”.

http://www.gpone.com/index.php/201108254631/Dovi-per-il-2012-penso-alla-Yamaha.html

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  • 2 settimane fa...
Andrea Dovizioso a Roma: tratto con Cecchinello ma la Yamaha mi tenta.

Pubblicato: venerdì 09 settembre 2011 da Lorenzo B.

Roma - Andrea Dovizioso arriva nella Capitale per fare da testimonial alla inaugurazione di un nuovo concessionario Honda che apre i suoi battenti in via di Trastevere a pochi metri dalla movida notturna più famosa e vitale della città Eterna, questo mentre Valentino Rossi prova al Mugello il nuovo telaio. Con lui scambiamo poche battute sulla sua ultima gara di Misano, dove ha perso l’eterno duello con il rivale e compagno di minimoto Marco Simoncelli, un avversario fastidioso perchè vicino sia per marchio che per nazionalità, nei confronti del quale però Andrea ha già vinto tutti gli scontri diretti degli ultimi anni, fatto salvo però per l’ultima gara di Misano.

Ciò nonostante (e indipendentemente dalla posizione in classifica mondiale) Marco è stato preferito per il 2012 come pilota interno del Team Honda mentre Andrea farà le valige in direzione del Team satellite di Lucio Cecchinello. All’interno del Team italiano Dovizioso troverà una moto ufficiale (almeno sulla carta) vale a dire che pur partirà per il nuovo campionato con una moto quasi identica a quella dei piloti ufficiali, probabilmente ci saranno però inevitabili differenze nella rapidità degli aggiornamenti e delle evoluzioni sviluppate sulla moto durante la stagione.

Proprio quando si parla di sviluppo Andrea sembra decisamente toccato nel vivo e ci racconta di come negli ultimi anni abbia preso letteralmente in mano lo scettro di responsabile dello sviluppo della Honda in Moto GP, con lo spagnolo Pedrosa ben felice di lasciare ad Andrea le responsabilità sulle scelte tecniche e evolutive da apportare alla RC 212V. Scelte che hanno poi ben ripagato il Team Honda che oggi può contare su moto decisamente competitive. Dopo l’empasse evolutivo del “dopo Valentino”, quando la HRC faceva non poca fatica a trovare il bando della matassa nell’evoluzione della sua bellissima Moto GP, Dovizioso ha avuto il merito di indirizzare in modo chiaro i tecnici Honda ricevendo il benestare dello stesso Pedrosa nelle scelte fatte.

Chi seguirà ora lo sviluppo non è ancora chiaro, è chiaro però che questa persona non sarà il Dovi che, spostato nel Team satellite, cerca ancora di chiudere il suo contratto con tutti i dettagli necessari a garantirgli la competitività che merita.

Andrea non ha fretta però, di mettere la sua firma nero su bianco, infatti il bravo Dovizioso, che conosce bene il proprio valore, ha capito che le offerte e le alternative per lui non mancano e sono ben rappresentata. Tutte le squadre ufficiali infatti hanno avuto già con lui dei contatti, Yamaha, Ducati e Suzuki inviando chiari segnali di apprezzamento oltre alla possibilità di integrarlo nei rispettivi Team ufficiali.

Ma se Dovi scarta Suzuki e vede Ducati come una possibile alternativa futura (”ma tra un paio di anni, forse, perchè ora non è il momento migliore per passare a guidare una Ducati” ammette candidamente) la Yamaha non è affatto scartata e resta una valida alternativa nel caso in cui il contratto con Cecchinello non si concluda nel migliore dei modi.

Non è ancora chiaro se la proposta di Yamaha sia per schierare una terza moto o se appoggiare Dovizioso in un team esterno ma con moto ufficiale.

Ciò che è sicuro però è che Dovizioso fa gola a molti e che per Yamaha potrebbe rappresentare una soluzione a quei problemi di sviluppo evidenziati negli ultimi mesi con Lorenzo costretto a tornare al telaio 2010 sviluppato da Rossi perchè il 2011 (realizzato su specifiche del maiorchino) era evidentemente inferiore in termini di equilibrio e guidabilità.

Una scelta questa che ha costretto Yamaha alla paradossale situazione di dover riesumare i vecchi telai, “cannibalizzando” le moto ormai accantonate fuori del reparto corse. E’ il caso della M1 esposta al museo Yamaha di Ywata, prelevata dal suo piedistallo e portata in pista per fornire ricambi introvabili, stessa sorte è toccata alla M1 regalata a Jeorge dopo la vittoria mondiale e custodita nella sua casa spagnola, questo diffprima di venire “requisita” per utilizzarne il telaio nelle ultime gare del mondiale. Così se il telaio di Valentino acquista maggiore valore dopo la sua dipartita da Yamaha, lui continua a lavorare su quello che vorrebbe installare sulla sua Ducati.

In questo equilibrio di sviluppi e evoluzioni difficili il ruolo di Dovizioso potrebbe risultare fondamentale, tanto da far alzare la posta in gioco convincere la Yamaha ad un importante rilancio per aggiudicarsi il giovane forlivese. Non ultimo Andrea sa essere un ottimo uomo immagine, prestandosi facilmente ad eventi e promozioni per il marchio per cui corre anche fuori dalle giornate di gara (come ha fatto in questa occasione con il concessionario Honda Megabike di Roma).

Così nel pomeriggio di giovedì Dovizioso accompagnato dalla sua V4 da Moto GP, durante l’evento in concessionario Andrea ha ben soddisfatto tutte le curiosità del pubblico sul Motomondiale, dedicandosi a lungo ai propri fan con numerose sessioni di autografi e foto. Durante l’inaugurazione è stato lui, inoltre, ad aver presentato in anteprima al pubblico il nuovo Honda Vision, l’innovativo scooter della Casa dell’Ala capace di ben 52 km/l, che tutti gli appassionati, grazie agli Open Days delle concessionarie Honda, potranno testare su strada venerdì 9 e sabato 10 settembre.

Del resto impossibile non sottolineare che nel 2010 oltre il 9% dell’intero immatricolato italiano è stato assorbito da Roma e provincia, un contesto nel quale il nuovo punto vendita e assistenza di una delle concessionarie più attive della Capitale, rappresenta un importante passo avanti nella diffusione della gamma Honda. Su una superficie di 700 mq lo svolgimento delle tre attività cardine della concessionaria – showroom, ufficio ricambi ed officina – offrirà agli amanti delle due ruote di Roma un supporto costante ed efficiente. Sottolineiamo che tra i concessionari della Capitale Megabike è senza dubbio il più attivo e ramificato per numero di punti vendita e volume di immatricolato, grazie ai suoi tre show room, due centri assistenza e un centro ricambi disseminati in varie zone di Roma.

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  • 3 settimane fa...
Honda: «Soluzione LCR per Dovizioso».

Livio Suppo, manager dell'HRC, spera che venga trovato un accordo tra il pilota romagnolo e la scuderia satellite per rimanere nell'orbita Honda anche il prossimo anno.

Venerdì 23 Settembre 2011

AALST, 23 Settembre – Quale futuro per Andrea Dovizioso? Il pilota della Honda ufficiale HRC il prossimo anno sarà costretto a rinunciare al suo posto, in quanto il team per problemi economici rinuncerà alla terza moto e il romagnolo ha davanti a sé il probabile futuro campione del mondo Casey Stoner e il veterano hondista Dani Pedrosa. Per lui si aprono le porte di un team satellite della Honda, ma non è escluso che Dovizioso possa abbandonare la casa dell'ala e puntare alla rivale Yamaha o ad altre scuderie. La Tech3, che utilizza la Yamaha M1, il prossimo anno vedrà la partenza di Colin Edwards e ha bisogno di un sostituto da affiancare al giovane Cal Crutchlow. Oltre Dovizioso al team basato a Le Mans si pensa ad Alvaro Bautista, ma anche l'americano John Hopkins e Randy De Puniet, francese della Ducati Pramac. Il manager di Dovizioso, Simone Batistella ha parlato a sua volta con il team Aspar che gestisce in MotoGP la Ducati Mapfre e la Suzuki.

ACCORDO CON LA LCR POSSIBILE - Ma i vertici della HRC sperano che possa essere trovato un accordo con Lucio Cecchinello, patron della scuderia LCR e impedire di far passare il pilota di Forlì ai rivali. «Sappiamo che la prima opzione di Lucio è Dovi e stiamo cercando di chiudere questo accordo. Non è un compito facile, ma stiamo facendo del nostro meglio per mettere insieme le posizioni», ha spiegato Livio Suppo, manager della HRC. «Speriamo che i partner di Lucio si rendano conto di avere una grande opportunità di fare un grande passo il prossimo anno dopo una stagione difficile. Come HRC stiamo cercando di aiutarli quanto più possibile sul lato tecnico per fornir loro il supporto completo e spero saremo in grado di farlo. Ognuno sta facendo del proprio meglio, tra cui Andrea», ha chiuso Suppo. La LCR viene da un annus horribilis a causa delle difficoltà incontrate dallo spagnolo Toni Elias, che il prossimo anno tornerà in Moto2.

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Riprendendo la discussione, i test per le 1.000 sono liberi con i collaudatori e limitati a 8 giornate per i piloti ufficiali.

Riassumendo:

- Ducati:

7 giornate (l'ultima con Rossi a Jerez).

- Honda:

3 giornate (Jerez con Stoner, Brno con Pedrosa e Stoner, Motegi con Simoncelli).

- Yamaha:

2 giornate (Brno con Spies e Lorenzo, Misano con Lorenzo).

Lasciamo perdere CRT e Suzuki.

Ora, forse la Ducati ha un po' esagerato, ma d'altronde dovendo cambiare radicalmente il progetto tanto valeva far girare il pilota che ritengono di dover ascoltare.

Ma Honda e Yamaha, perchè hanno girato così (relativamente) poco con i piloti ufficiali? A Valencia in fin dei conti manca un mesetto e ci sono di mezzo le due trasferte in Australia e Malesia, poi arriva la brutta stagione e quindi non c'è gran tempo per testare prima dei test collettivi di novembre a Valencia.

Oppure quelle famose 8 giornate valgono fino all'inizio della stagione 2012 e quindi - ipotizzo - potranno utilizzare queste giornate a primavera 2012?

Che ne dite?

 


 

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Guest EC2277

Dico che la Honda e la Yamaha ritengono d'aver imboccato la strada giusta. La Ducati invece ritiene di essere ancora in alto mare ed anche per questo ha chiesto a Checa di aiutare Valentino Rossi a sviluppare la nuova Desmosedici.

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Dico che la Honda e la Yamaha ritengono d'aver imboccato la strada giusta. La Ducati invece ritiene di essere ancora in alto mare ed anche per questo ha chiesto a Checa di aiutare Valentino Rossi a sviluppare la nuova Desmosedici.
Modificato da mcth17

 


 

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ma io non cpisco...perchè non li fanno provare contemporaneamente i 2 piloti ufficiali?Più dati...più riscontri

PETIZIONE 125 in Superstrada e Autostrada

La Desmosedici è una moto difficile, quando dai gas vibra e si muove, ma è una sua prerogativa perchè se non ti fai spaventare vedi che tutto funziona. [Casey Stoner]

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Guest EC2277

Non fanno provare la moto ad entrambi i piloti, poiché Rossi ha la mano fratturata e la Ducati deve far provare subito la Desmosedici GP12.ho-perso-il-conto per sapere se devono riazzerare il progetto per l'ennesima volta.

Modificato da EC2277
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Secondo me il problema "mano fratturata" non è così essenziale: mi par di aver capito che se fosse capitato in prova a Motegi, avrebbe comunque corso con un'infiltrazione.

Quindi una cosa superabile.

Non credo che in Ducati avrebbero avuto difficoltà, nel caso in cui si provasse veramente una ennesima versione della GP 12.3,14periodico, a:

a) spostare di qualche giorno il test per far provare Rossi;

B) far provare Rossi infiltrato;

c) far provare qualcun'altro (Checa?) per non bruciarsi l'ultimo giorno con gli ufficiali.

Io dico che abbiano proprio voluto far provare Hayden, probabilmente per avere dati da un altro pilota (peraltro in Ducati da più tempo e quindi in grado di dare sensazioni precise alle differenze riscontrate).

In tal caso:

a) sono convinti di aver trovato la quadra e quindi fanno provare ad Hayden;

B) non sanno più cosa pensare delle indicazioni di Rossi e provano l'ennesima versione.

Spero sia la prima.

 


 

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