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Il PONTE sullo stretto di Messina


Tre_Punte

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prendete questo allegato, è uno studio fatto da istituti internazionali e dall'univeristà bocconi di milano sulla diversità delle scelte tra il ponte e il raforzamento dei traghetti...a voi trarne le conclusioni!!!

il link è il seguente

http://www.tesoro.it/web/docu_indici/Area_Politiche_di_Sviluppo/ponte_sullo_stretto.asp

il file da scaricare è "il ponte sullo stretto e le altre modalità di trasporto"

per chi volesse studiarrselo di piu puo scaricare gli altri file e dare una lettura....invito Copco a farlo e trarre le sue personali conclusioni assieme a tutte quelle delle persone che vogliono dire la loro

CARPE DIEM

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Ti ringrazio Tre_Punte, ho dato uno sguardo.

Il documento non è, e nè potrebbe essere esauriente.

Nessuno studio, per quanto approfondito possa essere, può prevedere quali effetti reali produrrà il ponte in futuro.

Mi ha sorpreso non trovare alcun riferimento al fatto che il ponte può potenzialmente innescare la creazione di un'unica grande area metropolitana costituita da Messina e Reggio Calabria.

Per quanto riguarda la variazione del paesaggio basti pensare a quanto avvenuto con le precedenti grande opere nel mondo. Lo studio mostra alcune foto ma si astiene dal commentare. Il Golden Gate è diventato il simbolo di San Francisco. L'idea di costruire la Torre Eiffel terrorizzò i parigini ed i francesi a tal punto che il progetto prevedeva di smontarla dopo l'esposizione universale: dopo 115 anni è ancora li più bella e più forte di prima che continua a rappresentare Parigi ed a sostenere l'incredibile macchinario economico sviluppatosi sul suo groppone; e l'ombra proiettata dalla torre sui giardini circostanti è talmente "sinistra" che ai sui piedi fioriscono fra i più bei giardini d'Europa.

L'umanità vive di sogni, di sfide e di speranze che di tanto in tanto si concretizzano sotto forma di grandi opere. Il ponte potrebbe essere una di queste ed a mio avviso potrebbe diventare un catalizzatore incredibile di sviluppo.

Certamente se andiamo a fare i conticini su una qualsiasi cosa che vogliamo intraprendere difficilmente beccheremo il risultato esatto, ma in tema di previsioni i risultati possono portare in direzioni diametralmente opposte rispetto al risultato imposto poi dalla realtà.

Ripeto: la Torre Eiffel doveva essere smontata dopo un paio d'anni (credo) dalla sua costruzione; mai e poi mai qualcuno avrebbe potuto prevedere che dopo 115 anni dalla sua inaugurazione essa sarebbe stata ancora lì, alta e fiera, a portare ricchezza, prestigio e benessere alla città ed alla nazione che gli diedero i natali.

A dirti la verità il ponte mi sembra un vero azzardo contro le leggi della fisica e della natura. L'idea che una campata larga 60 metri ma lunga tre chilometri e 360 metri possa resistere ai venti laterali mi mette in ansia. Immagino che potrà oscillare lateralmente per diverse decine di metri. Ovviamente mi fido degli ingegneri e dell'Europa.

Ho visitato diversi siti sul ponte Akashi. I giapponesi costruirono un'enorme galleria del vento per poter studiare il comportamento dinamico del ponte in fase di sviluppo del progetto. Ho visto una foto impressionante della deformazione che il ponte Akashi può sopportare sotto il vento laterale. Ti risulta che per il ponte sullo stretto sia stato fatto o si farà qualcosa del genere? Spero di sì visto che il ponte sullo stretto sarà grande praticamente il doppio di quello Akashi.

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pinin1.jpg

Prove su modello sezionale dell'implacato del ponte sullo Stretto di Messina

dmi4.jpg

dmi1.jpg

dmi2.jpg

queste foto sono di piu di dieci anni fa, foto su studi recenti non le ho trovate ma cerco ancora.

guardate bene la prima foto....

Le prove a cui viene sottoposto il modellino in scala del ponte sono state fatte dai più grandi progettisti al mondo in fatto di ponti a partire dall'università di milano (politecnico) a lo studio commissionato a pininfarina per arrivare al giappone, danimarca diverse università americane e moltissime altre che non sto ad elencarti, ma basta che va qui: http://www.strettodimessina.it/pagine/partecipanti.html

e vedrai quante e quali persone parteciperanno al progetto

CARPE DIEM

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Se siete interessati su "Le Scienze" di ottobre 1998 c'era un bell'articolo su tutto ciò che concerne il ponte, dai motivi che l'hanno voluto, agli appalti, a discorsi ingegneristici (penso interessanti per chiunque per capire la mole di studio effettuata) agli aspetti ambientali ed economici... :wink:

Articolo scritto da Aurelio Misiti, ingegnere, professore alla Sapienza e (al temo, ora non so) Presidente del Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici

Vedo se riesco a trovare un link

tricolore.jpg
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Per l’Akashi, lungo 4 Km ma con una campata centrale lunga “solo” 1,991 Km, fu costruita apposta un’immensa galleria del vento in cui i giapponesi piazzarono un modello enorme del ponte in scala 1/100, ossia un modello lungo ben 40 metri.

Riporto una foto spettacolare che mostra l’incredibile deformazione del modello, che sottoposto ad un vento laterale di 288 Km orari è ancora in grado di resistere.

akdesin6.jpg

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nave-Great-Belt.jpg

Questa immagine mi lascia perplesso. Non sono un ingegnere e tanto meno esperto di aerodinamica, ma se il fondo dell'impalcato fosse quello mostrato in questa immagine il ponte crollerebbe al primo vento laterale forte.

Il profilo è concettualmente sbagliato. Il ponte non deve comportarsi come un'ala! Le ali servolo per raccogliere l'aria e sfruttarla per volare. Ma il ponte non deve volare, bensì deve rimanere al suo posto, fermo per quanto più possibile.

Il profilo mostrato è lungo ben 3,3 Km fra le due torri! E se avrà la forma mostrata dall'immagine allora si tratterebbe di un'ala megagalattica che spiccherebbe il volo come un deltaplano!

Immaginiamo ad esempio, guardando la foto, un vento forte che spirasse da sinistra verso destra. Il vento troverebbe una prima ala (inclinata, direi, a circa 25 gradi) sulla quale batterebbe tendendo a sollevare il lato sinistro del ponte, poi il vento incontrerebbe l'ala successiva inclinata allo stesso modo della prima ma specularmente alla prima. Su questa seconda ala il vento creerebbe una depressione tendente a spingere il lato destro del ponte verso il basso. Una situazione allucinante! Un vento che spirasse da sinistra verso destra spingerebbe il lato sinistro del ponte verso l'alto, ed il lato destro verso il basso. Se queste due spinte fossero sufficienti a far ruotare l'intero impalcato anche di soli pochi gradi allora tutto il fondo dell'inpalcato si comporterebbe come un'ala sotto alla quale batterebbe il vento ed il ponte spiccherebbe letteralmente il volo.

Stento a credere che il progetto preveda che il fondo dell'impalcato possa avere veramente la forma mostrata dalla foto.

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il concetto di copco è interessante adesso vedo di informarmi un po meglio su questo aspetto, ma cè anche da dire che piu che la forma di un'ala abbia la forma di una lama per "tagliare" meglio il vento in quanto per avere il suddetto fenomeno della portanza si ha bisogno di condizioni strutturali aerodinamiche molto particolari come in questa figura

image032.jpg

mentre il prospetto del ponte:

scheda_impalcato.jpg

Penso si sia puntato ad utilizzare una forma tale per fendere l'aria, sto cercando in questo momento un sito in cui si poteva utilizzare un programmino nel quale si poteva testare un ponte ed i suoi materiali ai vari fenomeni atmosferici e dava anche i conisgli su quale forma o materiale utilizzare nelle varie condizioni, appena lo trovo metto il link

CARPE DIEM

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