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Si si si si si si si


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Inviato (modificato)
sono molto interessato alla questione, mi potresti gentilmente indicare qualche link per approfondire?

tra un blackout e l'altro, qui Copertura del fabbisogno | Terna 2009

puoi vedere che attualmente, al momento di maggior fabbisogno, abbiamo ancora un 25% di margine di sicurezza

per capacità disponibile s'intende quella funzionante al netto di chiusure e malfunzionamenti.

Modificato da Albizzie

"Io non ce l'ho co' te, ma co' quello che te sta vicino e nun te butta de sotto!"

Inviato (modificato)
tra un blackout e l'altro, qui Copertura del fabbisogno | Terna 2009

puoi vedere che attualmente, al momento di maggior fabbisogno, abbiamo ancora un 25% di margine di sicurezza

per capacità disponibile s'intende quella funzionante al netto di chiusure e malfunzionamenti.

perfetto esattamente quello che chiedevo, grazie ;)

No perchè ormai tanti italiani si scaldano col gas...ma in estate si raffreddano con l'aria condizionata :mrgreen: un bel black-out di una settimana a fine GIugno/inizio Luglio con le giornate lunghe e una bella bolla di aria sub-sahariana umida :mrgreen:

ma lo sai che ridendo e scherzando, nella tua battuta avevi pure ragione? :lol:

il picco massimo di fabbisogno mai registrato si ebbe nell'estate del 2007 (56,8 GW).... ero arci sicuro che la richiesta fosse maggiore in inverno con tutti i riscaldamenti e gli impianti industriali a pieno regime...

http://it.wikipedia.org/wiki/Produzione_di_energia_elettrica_in_Italia

Modificato da JackSEWing

Alfa Romeo Giulietta, 1.4 TBI Multiair 170 CV Exclusive (2013)

Inviato

Mi permetto di dire che i conti si fanno sulla situazione odierna ma anche su quella futura.

Il fatto che oggi la disponibilità energetica ci sia e sia mediamente sufficiente (grazie al cielo ancora non siamo arrivati ai distacchi programmati estivi, al massimo un paio di black-out) non ci dà garanzie sul futuro, ma soprattutto è un ipoteca sul futuro industriale.

L'Italia ha una carenza cronica nella grande industria, che però è quella che tiene a galla un paese e dà più posti di lavoro. Ed è quella che usa maggiormente (di solito) l'energia elettrica.

L'inquinamento, invece, viene per lo più dagli utilizzi residenziali. Il grosso ha il metano, che comunque emette CO2, ma le altre porcherie come particolato e compagni viene dai vecchi impianti di riscaldamento che ancora sono diffusissimi. A Milano si otterrebbero più risultati spegnendo quelli che facendo le domeniche a piedi.

Ora: in Francia pagano bollette simili alle nostre, ma usano la corrente per i più disparati utilizzi, compreso il riscaldamento domestico. Lo so: fisicamente è una cazzata, perché trasformi una data energia in calore, poi in corrente, poi di nuovo in calore con perdite grosse. Ma se la data energia è un fenomeno che avviene comunque per fatti suoi, come il decadimento radioattivo, il passaggio dalla caldaia anni 60 a GPL allo scaldabagno mi sembra un affare. Oltretutto potremmo stare un po' più tranquilli riguardo ai casini in Libia.

In ogni caso per ora non se ne fa niente, quindi è un discorso a perdere.

Sotto i 6000rpm è un mezzo agricolo.

Inviato
in Francia pagano bollette simili alle nostre, ma usano la corrente per i più disparati utilizzi, compreso il riscaldamento domestico. Lo so: fisicamente è una cazzata, perché trasformi una data energia in calore, poi in corrente, poi di nuovo in calore con perdite grosse.

Il concetto espresso è corretto, ma se si riscalda un ambiente alimentando elettricamente una pompa di calore (non una resistenza elettrica) il consumo di energia primaria risulta inferiore rispetto a quello di una buona caldaia: questo perchè la pompa di calore sottrae energia termica all'ambiente esterno (aria, acqua di pozzo o di fiume, terra) e grazie a ciò ha un COP (coefficient of performance, COP=potenza utile/potenza assorbita) che varia da 2,5 a 4: la caldaia al massimo può sfiorare il rendimento 1.

"Se passi una vita noiosa e miserabile perché hai ascoltato tua madre, tuo padre, tua sorella, il tuo prete o qualche tizio in tv che ti diceva come farti gli affari tuoi, allora te lo meriti."  Frank Zappa

Inviato

Vero, ed effettivamente immagino che ci sia già un discreto numero di Italiani con un climatizzatore a pompa di calore che non usa mai.

Sotto i 6000rpm è un mezzo agricolo.

Inviato
Il concetto espresso è corretto, ma se si riscalda un ambiente alimentando elettricamente una pompa di calore (non una resistenza elettrica) il consumo di energia primaria risulta inferiore rispetto a quello di una buona caldaia: questo perchè la pompa di calore sottrae energia termica all'ambiente esterno (aria, acqua di pozzo o di fiume, terra) e grazie a ciò ha un COP (coefficient of performance, COP=potenza utile/potenza assorbita) che varia da 2,5 a 4: la caldaia al massimo può sfiorare il rendimento 1.

il cop è teorico però, sennò la termodinamica sarebbe materia di Voyager ;)

diciamo che la pompa d'aria rende bene soprattutto in un determinato range di temperatura esterna. Il calore lo sposta, non lo produce..

CI SEDEMMO DALLA PARTE DEL TORTO VISTO CHE TUTTI GLI ALTRI POSTI ERANO OCCUPATI

Inviato
il cop è teorico però, sennò la termodinamica sarebbe materia di Voyager ;)

diciamo che la pompa d'aria rende bene soprattutto in un determinato range di temperatura esterna. Il calore lo sposta, non lo produce..

Una ditta produttrice di pompe di calore (non so se posso fare il nome) dichiara l'ESEER (European Seasonal Energy Efficiency Ratio) che tiene conto della resa media stagionale europea, dunque a carichi totali e parziali e in diverse condizioni esterne: in genere è compreso tra 3 e 4.

Se il calcolo lo si fa con il COP minimo (con aria esterna molto fredda è circa 2 - 2,5) forse vince la caldaia, ma nella media annua vince la pompa di calore ;).

"Se passi una vita noiosa e miserabile perché hai ascoltato tua madre, tuo padre, tua sorella, il tuo prete o qualche tizio in tv che ti diceva come farti gli affari tuoi, allora te lo meriti."  Frank Zappa

Inviato
Una ditta produttrice di pompe di calore (non so se posso fare il nome) dichiara l'ESEER (European Seasonal Energy Efficiency Ratio) che tiene conto della resa media stagionale europea, dunque a carichi totali e parziali e in diverse condizioni esterne: in genere è compreso tra 3 e 4.

Se il calcolo lo si fa con il COP minimo (con aria esterna molto fredda è circa 2 - 2,5) forse vince la caldaia, ma nella media annua vince la pompa di calore ;).

Inizia per R e finisce per OBUR :mrgreen: ?

Capisco i dati tecnici, ma il COP è una convenzione, se il rendimento è >1 non hai un utilizzatore, ma hai un generatore di energia.. avresti risolto tutti i problemi energetici che ci assillano :mrgreen:

CI SEDEMMO DALLA PARTE DEL TORTO VISTO CHE TUTTI GLI ALTRI POSTI ERANO OCCUPATI

Inviato
Inizia per R e finisce per OBUR :mrgreen: ?

Capisco i dati tecnici, ma il COP è una convenzione, se il rendimento è >1 non hai un utilizzatore, ma hai un generatore di energia.. avresti risolto tutti i problemi energetici che ci assillano :mrgreen:

No, è la Rhoss (i mod cancellino pure se viola il regolamento).

Il COP NON è un rendimento (violerebbe il 1° principio della Termodinamica), infatti l'energia in più viene dall'esterno, non nasce dal nulla (e nemmeno dalla fissione :mrgreen:).

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