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Ma cosa succede a Rossi-Ducati??


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Guest EC2277

Per la serie le ultime parole famose:

Ducati MotoGP, Guareschi: “Desmo16 sarà competitiva, trovato problema al sottosterzo”.

Dopo le polemiche culminate nello sfogo televisivo di Valentino Rossi al termine della prima gara della MotoGP 2012, il Gran Premio del Qatar, lo staff tecnico della Ducati sta lavorando a pieno ritomo per risolvere il cronico problema del sottosterzo. A Borgo Panigale sono sicuri che l’eccessiva erogazione di potenza sia la causa del problema, che impedisce una guida fluida della Desmosedici da parte dei piloti, con la moto non è in grado di tenere una linea ideale quando Rossi e Hayden spalancano il gas.

Dopo le polemiche sulla scarsa vena della Desmo16 e di Rossi, le parole di addetti ai lavori e non, sembra che dalle parti di Borgo Panigale, qualcosa cominci a smuoversi per cercare di far tornare la Rossa nei posti che merita in pista: i primi.

Per l’ennesiama volta in Ducati ci si appresta a cambiare l’erogazione di potenza sulla Desmo GP12, poichè sarebbe troppo aggressiva e questo causerebbe la perdita di grip sul posteriore in accelerazione in uscita di curva: praticamente quanto lamentato Rossi e Hayden lo scorso anno.

Vittoriano Guareschi cerca di chiarire il problema tecnico, sottolineando la bontà del progetto rispetto al Desmo-disastro visto nel 2011: “Stiamo cercando di capire cosa stia causando il sottosterzo: il problema viene quando Valentino tocca l’acceleratore. Il punto è che la parte posteriore spinge eccessivamente l’anteriore e abbiamo iniziato a lavorare sull’elettronica, perché anche questo particolare è nuovo. Abbiamo bisogno di avere un motore più fluido, in particolare al primo tocco. Preziosi ha individuato dov’è il problema e sta lavorando per risolverlo: il telaio in questo momento non è il problema principale, ma lo è ora è la guidabilità e vogliamo sistemare la moto il più presto possibile. Abbiamo bisogno di chiudere il gap e penso che sia possibile perché la base della nostra moto è molto migliore di quella vecchia. Sarà necessario apportare piccole modifiche e non grandi cambiamenti come nel 2011″.

Fonte: Ducati MotoGP, Guareschi: “Desmo16 sarà competitiva, trovato problema al sottosterzo” | Derapate

Un possibile scenario futuro:

Poncharal: Rossi resterà con Ducati.

Giovedì 19 Aprile 2012

Le frizioni tra Valentino Rossi e la Ducati al termine del primo Gran Premio della stagione hanno alimentato le discussioni sul futuro del campione di Tavullia tanto nel paddock quanto ai banconi dei bar. L’accoppiata italiana (almeno fino a ieri, oggi sarebbe più corretto chiamarla italo-tedesca) è stata da più parti bollata come alla fine e con ancora 17 gare da disputati si è cominciato a scommettere su quale sarà il futuro del dottore. Con le porte dei team ufficiali Honda e Yamaha chiuse, l’attenzione è stata rivolta verso le squadre satellite, fino a spingersi all’ipotesi di un team tutto per Vale.A raffreddare gli animi è stato prima lo stesso Rossi, che ha dichiarato come sia sua intenzione continuare con la Casa di Borgo Panigale, e poi, sulle pagine web di GPinside, Hervé Poncharal, patron del team Tech3. “Siamo tutti preoccupati per i nostri amici di Ducati e per Valentino – ha detto il manager francese – E’ chiaro che sarà difficile per Rossi, che è in scadenza di contratto come molti altri piloti, firmare con una altra Casa, sia Honda o Yamaha, da ufficiale. Se quindi vorrà salire su una moto giapponese 'privata' gli rimangono solo le opzioni dei team Tech3, Gresini o LCR. Ma, anche se è sotto pressione e ci sono delle tensioni, non sono affatto sicuro che lascerà Ducati. Solo il futuro potrà dircelo, ma sono convinto che saprà rialzarsi e che nel giro di qualche gara saprà fare molto, molto meglio di quanto si è visto in Qatar”.

Fonte: Poncharal: Rossi resterà con Ducati

Un interessante punto di vista:

Esclusivo: Tardozzi andrà a guidare il Ducati MotoGP Team?

da Damiano Rulli

Periodicamente abbiamo il piacere di ospitare sul nostro giornale Davide Tardozzi, ex Team Manager della Ducati e della BMW nel campionato mondiale SBK, al quale abbiamo chiesto cosa ne pensa del rapporto in crisi tra Valentino Rossi e la Ducati, e del passaggio della casa di Borgo Panigale all’Audi.

Da questa chiacchierata sono uscite alcune dichiarazioni, che in anteprima pubblichiamo noi del “Il Journal”, destinate a fare scalpore.

Come mai si è creata un incrinatura nel rapporto tra Valentino Rossi e la Ducati?Io credo che in questo momento c’è molta confusione nel voler accontentare Rossi a tutti i costi. Diciamo che c’è stata una gestione non ottimale del rapporto con Valentino.

La moto non è un disastro. Il problema è nell’andare dietro alle continue richieste di Rossi che, giustamente, vuole tornare a vincere al più presto. Non si fa bene ad assecondare sempre le richieste di un pilota. Purtroppo non c’è una gestione lucida ed esperta della situazione. Guareschi non ha esperienza.

Per caso la Ducati l’ha contattata per tornare nel reparto corse?

Posso solo dirle che è più no che si un mio ritorno in Ducati.

Comunque mai dire mai!

Insomma non può dirci altro. Ci lascia con una grande curiosità.

Un’ultima domanda: Che ne pensa del passaggio della Ducati all’Audi?

Che è oro per la Ducati perchè è finita in mano a persone che hanno il core business nei motori.

Il gruppo Volkswagen e l’Audi che ne fa parte, sta dimostrando di essere bravo ed oculato nel gestire questo periodo di crisi.

Gli amici che ho ancora in Ducati sono contenti di questo cambio di proprietà.

Inoltre l’Audi ha già dimostrato (vedi Lamborghini ndr) di voler incentivare e lasciare il made in Italy senza spostare niente all’estero.

Grazie Tardozzi per il tempo che gentilmente ci ha dedicato.

Da quanto ci ha detto Tardozzi comprendiamo che il problema degli attriti tra Rossi e la Ducati sono sono dovuti ad una cattiva gestione del Team Manager Guareschi, il quale potrebbe essere sostituito da Tardozzi stesso.

Se cosi fosse visto l’esperienza positiva, meglio dire vittoriosa, di Tardozzi alla guida del Team Ducati SBK, potrebbe dare la svolta decisiva alla soluzione del problema Rossi/Ducati.

Adesso è tutto in mano all’Audi, non ci resta che aspettare e vedere come si muoverà per sfruttare al meglio l’immagine vincente di Valentino Rossi.

Fonte: Esclusiva intervista a Davide Tardozzi che potrebbe tornare in Ducati | QuanteRuote - il blog dei motori

Si potrebbe riaprire la discussione dedicata ai rapporti tra Rossi e la Ducati?

Mi sembra che sia finito il tempo delle chiacchere sul nulla.

Modificato da EC2277
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sottosterzo?

Secondo me basta sfilare le forcelle di 7-8mm e si risolve tutto, altro che menate sul motore :lol:

facepalm.jpg

Sai che cosa diceva quel tale? In Italia sotto i Borgia, per trent'anni, hanno avuto assassinii, guerre, terrore e massacri, ma hanno prodotto Michelangelo, Leonardo da Vinci e il Rinascimento. In Svizzera hanno avuto amore fraterno, cinquecento anni di pace e democrazia, e che cos' hanno prodotto? Gli orologi a cucù.( O.Welles)

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Guest EC2277

QUELLE CHE STATE PER LEGGERE SONO DELLE MIE CONSIDERAZIONI BASATE SU QUEL POCO CHE CONOSCIAMO DELLA DESMOSEDICI E SUL BUON SENSO INGEGNERISTICO, MA NON HANNO NESSUNA RIPROVA PERCUI POTREBBERO DAR LUOGO A CONCLUSIONI INESATTE.

Il sottosterzo è dovuto anche al comportamento della sospensione posteriore, percui se tale elemento tende a far derapare la moto allora questa sarà tendenzialmente sovrasterzante. Se invece la sospensione posteriore tende contrastare le derapate, allora avremo una moto tendenzialmente sottosterzante.

Rossi, dopo aver sistemato l'avantreno, si lamentava del retrotreno che non gli dava sicurezza e ne fece stravolgere l'architettura per adottare il classico gruppo molla-ammortizzatore vincolano al sottosella. Questo rende tutto il braccio posteriore più rigido e ciò potrebbe essere l'origine del sottosterzo che affligge la Ducati: probabilmente la deformabilità del vecchio forcellone serviva a far derapare la ruota posteriore della Desmosedici, quel tanto che bastava per aiutarla a chiudere la curva.

Difatti Stoner diceva che la Ducati era una moto con la tendenza a squotersi e dimenarsi (forse una conseguenza delle succitate deformazioni ipotetiche), ma se la lasciavi fare e ti fidavi di lei allora ti accorgevi che tutto funzionava.

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se così fosse, allora la differenza tra Stoner e Rossi potrebbe essere stimata in "quantità di pelo sullo stomaco"...

La differenza fra Rossi e Stoner è sotto gl iocchi di tutti....basta vedere come guida l'uno e l'altro.....

a Stoner avere la moto dura, tosta e imbizzarrita non crea particolari problemi...... e l'ha sempre detto..... Rossi invece se non la "sente" non gli cava un ragno dal buco.

Tutto sommato l'ipotesi della troppa brutalità con cui spinge la Ducati fino a mettere in crisi l'anteriore non mi sembra assolutamente un'idea cosi peregrina......anzi.

Sai che cosa diceva quel tale? In Italia sotto i Borgia, per trent'anni, hanno avuto assassinii, guerre, terrore e massacri, ma hanno prodotto Michelangelo, Leonardo da Vinci e il Rinascimento. In Svizzera hanno avuto amore fraterno, cinquecento anni di pace e democrazia, e che cos' hanno prodotto? Gli orologi a cucù.( O.Welles)

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..cut........ Rossi invece se non la "sente" non gli cava un ragno dal buco.

...cut...

Che è quello che capita a tutti i piloti dopo che si fanno male seriamente....

Mi trovo daccordo con Tardozzi.E questo spiega anche i malumori e le incomprensioni nei box.

Li dentro c'è qualcuno di troppo.E che pensa di stare altrove.

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Bene, noto che si ragiona a tutto campo e senza troppa pazzia. Ne aggiungo un pochino io: più tardi, a pomeriggio o stasera, se volete, cerchiamo di approfondire la questione della ciclistica della Desmo16 e delle preferenze dei piloti, con l'aiuto libresco di Gaetano Cocco e Vittore Cossalter. ;)

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