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Ma cosa succede a Rossi-Ducati??


albe101

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Stavo pensando delle schiere di piloti, Stoner escluso, che ci si sono "rovinati" la carriera, in Ducati.

Bayliss è stato cacciato a bastonate, Capirossi è ridotto uno straccio, Melandri da promessa è passato a bollito e si è dato agli "sport minori", Gibernau si è ritirato a vita privata, Rossi da "fenomeno" è diventato "bollito" senza passare dal via...

Bayliss è stato trattato cosi male che ne è diventato il collaudatore principale ed uomo immagine in giro per mezzo mondo...... dai va là!!! :pz

Sai che cosa diceva quel tale? In Italia sotto i Borgia, per trent'anni, hanno avuto assassinii, guerre, terrore e massacri, ma hanno prodotto Michelangelo, Leonardo da Vinci e il Rinascimento. In Svizzera hanno avuto amore fraterno, cinquecento anni di pace e democrazia, e che cos' hanno prodotto? Gli orologi a cucù.( O.Welles)

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Guest EC2277

Gibernau si è sbriciolato da solo, Checa è l'alfiere della Ducati in Superbike, Melandri, non trovando moto decenti in MotoGP, è stato costretto a diventare il primo pilota della Yamaha sempre in Superbike.

Per quanto riguarda le capacità di Lorenzo come sviluppatore ricordiamoci una cosa: è al suo terzo anno in MotoGP percui dategli tempo. Nemmeno Rossi, i primi anni in cui correva nella massima serie del Motomondiale, aveva l'esperienza necessaria per portare avanti lo sviluppo delle sue Honda; tant'è che poteva contare su Dohan come capo-collaudatore.

Modificato da EC2277
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rossi ha creato troppa aspettaviva su quelli che non erano ben informati.Io mi aspettavo prestazioni del genere.Perchè?Perchè grazie a tv,giornali e media in generale si è fatto di Rossi il Dio delle moto...colui che vince con un califfo.Mentre è palese,e logico, che se non hai un mezzo performante...o non riesci ad adattarti ad esso (o adattarl oa te) "triboli" come i piloti normali.

Condivido, ed aggiungerei ancora una volta le peculiarità Ducati.

Non nel senso che rendano la moto "peggiore" delle altre ma la rendono fondamentlamente MOLTO diversa dalla massa rendendo quindi necessaria una certa dose di esperienza per saperla interpretare. Magari già l'anno prossimo lo stesso Vale andrà molto meglio, chissà.

Sotto i 6000rpm è un mezzo agricolo.

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Guest EC2277

Vale lo stesso discorso fatto per Lorenzo, visto come sviluppatore: non hanno esperienza. Non hanno esperienza nell'utilizzo del carbonio, non hanno esperienza nell'utilizzo delle semiscocche e non avendo esperienza nell'utilizzo del deltabox, non possono nemmeno tornare indietro. Hanno bisogno di fare esperienza, ma per farsela ci vogliono due cose: il tempo e le risorse. Se hai poche risorse ti serve molto tempo, se hai molte risorse ti serve poco tempo ed alla Ducati, che non ha molte risorse, non viene concesso il tempo.

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Guest EC2277

Riporto di seguito una considerazione da me fatta su di un altro forum poiché penso che possa essere utile per fare il punto (sommario) della situazione:

L'anno scorso Stoner ha ottenuto, durante tutto il campionato (ritiri compresi), la media di 12,50 punti/Gran Premio ed Hayden 9,06 punti/Gran Premio. Quest'hanno i punti ottenuti da Hayden sono in media 9,44 punti/Gran Premio e Rossi ha ottenuto 10,89 punti/Gran Premio. Se invece, consideriamo solo i primi 9 Gran Premi del 2010, si nota che la media di Hayden non cambia molto mentre quella di Stoner, a causa dei ritiri, è simile a quella di Rossi.

Ergo, a fronte di un Hayden che va leggermente meglio dello scorso anno, è la prima guida della Ducati ad avere un risultato nettamente peggiore percui eviterei di definire tale moto come una carretta; ammenoché non lo sia solo quella guidata da Rossi stesso.

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Riporto di seguito una considerazione da me fatta su di un altro forum poiché penso che possa essere utile per fare il punto (sommario) della situazione:

C'è da ricordare il fatto che:

- Simoncelli ha steso due piloti di spessore (mandandone ko uno) in due gare quando erano davanti le Ducati

- Gara "anomala" di Jerez

Le posizioni "normali" per la competitività Ducati sono dal 7 al 9 posto.

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Guest EC2277

Infatti Hayden è settimo in cassifica generale, come lo era l'anno scorso ed ha una media dei punti simile a quella dell'anno scorso.

P.S. Mi devo correggere: la media dei punti ottenuta da Stoner nei primi 9 Gran Premi (ritiri compresi) dello scorso anno è stata 11,44 punti/Gran Premio.

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Guest EC2277

Aggiungo un commento apparso su http://dicostanzo.motocorse.com poiché si ricollega e completa la mia considerazione precedente sulla media dei punti ottenuta dai piloti ufficiali della Ducati e sebbene non ne condivida i toni troppo polemici (anche se mi sembrano più uno sfogarsi che un voler realmente polemizzare), ne condivido la sostanza; pur con qualche riserva sull'ingaggio dei giovani promettenti che suggerisce nel finale.

Non condivido infatti questo tentare di dar le colpe ad una Ducati che, nelle mani di Hayden sta facendo gli stessi risultati ottenuti l'anno scorso e nelle mani di Stoner è riuscita ad ottenere tre vittorie nel finale dello scorso campionato.

Qual'è il potenziale della Ducati?

Quello mostrato l'anno scorso da Stoner, quello mostrato sia l'anno scorso che questo da Hayden o quello mostrato oggi da Rossi?

Tempo scaduto Dottor Rossi.

06 luglio 2011

Dopo otto gare è arrivato il momento di fare un bilancio di quello che fino a pochi mesi fa era per molti il matrimonio del secolo: Rossi con la Rossa. Prima dell’inizio del campionato, fiumi di parole sono stati scritti nella direzione di una rivoluzione vincente nel segno del numero 46.

Con la cura del Dottore, la Desmosedici sarebbe diventata non solo una moto guidabile da tutti, ma l’arma letale con la quale vincere il mondiale. Questo perché Rossi è considerato come l’uomo della provvidenza, il pilota che ha vinto tanto solo grazie alle sue qualità.

I fatti, però, dicono che la situazione a Borgo Panigale rispetto l’anno scorso, non solo è peggiorata, ma sembra ancora lontana la via della vittoria. Appena Rossi ha iniziato a guidare la Rossa, è partita un’opera di stravolgimento del modello 2010, nella quale è stato solo lui ad impartire le linee dello sviluppo.

Per meglio seguire l’avventura con il marchigiano, la Ducati ha in pratica rinnegato la propria storia, perché non ha schierato nessuna squadra ufficiale nel mondiale Sbk; insomma tutte le energie sono state convogliate nel box di Valentino. Obiettivo: vincere!

Pronti via, ed invece delle cavalcate trionfali, arrivano le prime steccate. A discolpare l’operato della prima guida Ducati, si è trovata la scusante dell’operazione subita alla spalla; nel frattempo Daniel Pedrosa ha vinto in Portogallo dopo sei giorni da un’operazione ad un braccio, e Colin Edwards in Inghilterra è salito sul podio dopo soli sette giorni dalla frattura di una clavicola.

Bisogna aspettare quattro prove per vedere Rossi salire sul terzo gradino del podio.

Da quell’occasione, finalmente, la spalla non è stata più un fastidio per il trentaduenne. I distacchi dai vincitori, prima del podio francese erano dell’ordine dei trenta-quaranta secondi.

A Le Mans i secondi scendono a quattordici; la cura dell’uomo in giallo, sussurra qualcuno, inizia a dare i suoi frutti.

Sceso dal podio Mister 9 volte ha affermato che l’avantreno, la causa principale del suo non guidare, era stato finalmente messo a posto, e che bisognava lavorare solo sul retrotreno per essere competitivi.

Si arriva in Spagna e la musica cambia; ossia ritornano le note stonate che suonano distacchi imbarazzanti dai primi. Addirittura a Silverstone sono sessantaquattro i secondi che lo separano da Stoner, primo al traguardo.

A questo punto, alla vigilia della gara di Assen, dopo sei aggiornamenti importanti effettuati alla moto, si prende la decisione di fare un salto nel futuro; si abbandona la Gp 11, e si porta in pista la Gp11.1. Questo perchè Rossi la sente sua in quanto non sviluppata da altri, e con la quale si trova molto a suo agio.

Premesso che entrambe le moto le ha ideate l’ing. Filippo Preziosi, fino a quel momento su cosa stava lavorando Valentino? Tante energie, e soldi, sprecati…..

Il risultato qual è? Quarta posizione, con trenta secondi di distacco dal vincitore Spies.

Certa stampa, la stessa che in passato per risultati meno imbarazzanti ha letteralmente massacrato ed irriso Max Biaggi, Sete Gibernau e Marco Melandri, subito ha fatto scudo nel dire che mancavano punti di riferimento, ed era impossibile fare meglio.

Si arriva al Mugello, pista dove tutte le Rosse vengono concepite, e dove la Gp11.1 ha avuto modo di girare parecchio grazie al collaudatore Ducati. Quindi i riferimenti ci sono, ed anche tanti.

Il “Sindaco del Mugello” cosa ti fa? Dodicesimo in griglia, dietro non solo al suo compagno Nicky Hayden, ma anche a Karel Abraham che guida una Ducati simile a quella usata illo tempore da Mike Hailwood….La causa è che Rossi non sente bene l’avantreno…Proprio quello che è rimasto della vecchia moto, perché non dava più problemi.

Si arriva alla bandiera a scacchi della gara, con un sesto posto e oltre ventisei secondi di distacco dal trionfatore Lorenzo.

A questo punto, caro Dottor Rossi, il tempo è scaduto, ed è non solo inutile, ma anche irritante trovare scuse sulla mancanza di risultati. A sentirlo, la responsabilità è solo per un terzo sua. Chi afferma che è colpa del progetto ambizioso della Ducati di voler puntare su un telaio innovativo in fibra di carbonio, con il motore ad avere funzione portante, finge di dimenticare che con lo stesso sistema, nelle ultime quattro gare del 2010, Stoner ha vinto tre prove, ed ha concluso la stagione con nove podi.

Quindi è una soluzione ugualmente valida, facendo un paragone, come il classico telaio Deltabox di casa Yamaha. Purtroppo per i ducatisti arrivano delusioni dopo delusioni, e la vittoria sembra una chimera.

Mi meraviglia la reazione che alcuni hanno quando leggono le mie pagelle sulle gare; mi accusano di scrivere cose non vere quando esprimo il giudizio sulle prove in rosso di Rossi.

In realtà cose non vere le hanno dette e scritte coloro che per dieci anni a questa parte hanno creato un mito basato su false qualità. Non voglio polemizzare chiedendo il perché non si è dato peso al fatto che quando Rossi vinceva in Honda con la Rcv 211, Biaggi guidava una Yamaha M1 a carburatori e con il telaio della 500, oppure del perché non si è parlato dell’esodo dei tecnici dalla Honda alla Yamaha avvenuto nel 2004. Neanche chiedo il perché dello scredito che hanno subito Marco Melandri e Sete Gibernau dopo aver detto che la Michelin preparava una gomma speciale il sabato sera, fatta su misura per lo stile di guida di un pilota. Non m’interessa ricordare, poi, i silenzi sui muri eretti nei box, e sulla sconfitta subita a parità di moto.

Mi limito a chiedere a certi miei colleghi, che fine ha fatto il secondo in meno che il pilota di Tavullia ha, a loro dire, nel manico? Dove è sparita la sua, tante volte decantata, dote di guidare sopra i problemi? Per anni hanno fatto credere che Stoner fosse un brocco, e che la Ducati fosse un missile vincente; bene, chi ha trasformato il missile in petardo?

Mi sembra che più guidare sui problemi, i problemi li stia creando. Fa pensare il fatto che non si metta mai in discussione il pilota Rossi. Certo ha vinto nove titoli; ed allora? Nella storia c’è uno che di titoli ne ha vinti quindici, e che quando perdeva per demeriti suoi, nessuno si scandalizzava se i giornalisti lo evidenziavano. Le vicende di questi mesi, se da un lato non tolgono nulla numericamente, lo tolgono in termini di peso specifico dai campionati vinti. Alcune invenzioni mediatiche hanno creato una sorta di leggenda vivente; forte con i numeri del passato, ma debole con i numeri del presente.

Un conto è dare il giusto risalto a delle belle vittorie; un altro è enfatizzarle andando anche a discapito del lato umano dei piloti vinti. Come dimenticare la fantomatica sudditanza psicologica patita da alcuni rider? I sorrisini furbi, le mezze battute, hanno lasciato spazio all’affannosa ricerca del problema in casa Ducati; se l’ex re è nudo, è solo colpa della moto.

Pur di sminuire le vittorie dei nemici (all’epoca la Ducati era vista come una sorta di loggia P2 della Motogp, che godeva dei favori della Bridgestone, e non come una casa italiana che nonostante le piccole dimensioni, lotta alla pari contro i colossi giapponesi), si sono portate avanti tesi bislacche, come quelle del serbatoio aggiuntivo di benzina nascosto nel traliccio. Perché certe domande, come ad esempio guidi una moto ufficiale e le prendi dalle moto private, non vengono fatte al dottore?

Per fortuna che oggi c’è la rete, la grande piazza democratica virtuale dove si confrontano liberamente, senza censure, le idee e le opinioni di tutti. In rete quello che non passa il convento ufficiale, lo passa la sete di verità degli appassionati. Con questo non voglio dire che Rossi sia un brocco; è un grande, sono il primo a dirlo. Per me, però, è meno grande di quello che una certa propaganda intende far credere.

Per concludere: cosa dovrebbe fare a mio avviso la Ducati? Lasciar perdere le confusioni di Rossi, castrare chi ha fatto andar via Stoner, ingaggiare giovani promesse come Marc Marquez e Stefan Bradl, e licenziare il tecnico che ha affermato che dopo solo diciotto secondi avrebbe sistemato la Desmosedici.

Ribadisco che la mia non è una polemica contro Rossi, ma un dissentire da quanti vogliono incolpare la Ducati per i risultati ottenuti dal solo Rossi e specifico solo da Rossi poichè, come ho mostrato sopra, Hayden sta ottenendo dei risultati in linea con quelli dello scorso anno.

Modificato da EC2277
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Bell'articolo...... mi trova d'accordo su moltissime cose......:pen:

Sai che cosa diceva quel tale? In Italia sotto i Borgia, per trent'anni, hanno avuto assassinii, guerre, terrore e massacri, ma hanno prodotto Michelangelo, Leonardo da Vinci e il Rinascimento. In Svizzera hanno avuto amore fraterno, cinquecento anni di pace e democrazia, e che cos' hanno prodotto? Gli orologi a cucù.( O.Welles)

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In effetti ha molti spunti interessanti. Soprattutto riguardo a sbk.. ogni volta che vedo cosa sta facendo checa (per molti espertoni pilota finito su moto finita..) mi incazzo ancor di più :(r

Una delle rovine di rossi? imho i suoi agiografi ufficiali di mediaset. Simpatici, per la carità, ma hanno personalizzato talmente tanto la moto gp, che ogni fatto tecnico per loro è in funzione del pesarese..

E' vero, hanno fatto avvicinare a motogp tanta gente, il che vuol dire tanti soldi, ma non hanno educato degli appassionati, hanno semplicemente creato degli ultras a cui interessa poco o niente tutto il mondo che c'è veramente dietro. Un po' va bene, però quando il giocattolo si rompe saltano fuori le magagne.

Il tutto detto da uno a cui rossi piace molto.. ma io non faccio testo, a me piaceva cadalora :mrgreen:

CI SEDEMMO DALLA PARTE DEL TORTO VISTO CHE TUTTI GLI ALTRI POSTI ERANO OCCUPATI

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