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Ma cosa succede a Rossi-Ducati??


albe101

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Guest EC2277
Pssssst...starnut..guarda che anche l'honda è un v4:lol::lol::lol:

Si, infatti non ho avuto il tempo di correggere.

P.S. Ribadisco che la Desmosedici non ha un motore ad L. Guardate la foto: se avesse tale architettura, la testata del cilindro posteriore sarebbe più avanzata e quella del cilindro anteriore si troverebbe in mezzo ai due radiatori.

Se non mi credete in questa pagina: http://www.gpone.com/index.php/en/201108154588/La-MotoGP-verso-il-futuro.html potete trovare le foto della Ducati dello scorso anno senza carene.

Modificato da EC2277
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Si, infatti non ho avuto il tempo di correggere.

P.S. Ribadisco che la Desmosedici non ha un motore ad L. Guardate la foto: se avesse tale architettura, la testata del cilindro posteriore sarebbe più avanzata e quella del cilindro anteriore si troverebbe in mezzo ai due radiatori.

Se non mi credete in questa pagina: La MotoGP verso il futuro potete trovare le foto della Ducati dello scorso anno senza carene.

Probabilmente non è ancora sufficiente ad avere una moto compatta e centrare le masse nei punti giusti ; se non erro una moto a differenza di un'auto per avere una maggiore agilità necessita un centraggio delle masse verso l'alto. Sarà eretico ma quanto vorrei in Ducati Corse al posto di Preziosi & Guareschi il trio formato da Tamburini Brazzi e Lombardi.

23/07/2012 => Doktoren in Economia Aziendale :-D

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Magari un riassuntino dell'articolo…

Come non detto, è un idiota: discorre sulla differente larghezza del telaio della Ducati asserendo che: «Si può pensare che in Ducati abbiano seguito questa strada per ottenere una minore sezione frontale della moto, (in parole povere, una moto più… stretta), e di conseguenza più maneggevolezza, oltre che una maggiore rigidezza. Che, però, non sempre significa una maggiore guidabilità: non a caso il telaio delle concorrenti giapponesi in questa area di allarga abbastanza, prima di andare a congiungersi nel cannotto di sterzo.»

Peccato però che la Honda e la Yamaha adottino dei motori con 4 cilindri in linea, mentre la Ducati utilizza il più stretto schema con i cilindri a V.

:disp2:

L'unica cosa interessante è la foto del telaio: essendovi il motore già montato si capisce che la GP12 non ha il motore ad L, ma un più classico schema a V di 90°.

Honda Civic 1.8 elegance, media totale 5,35 l/100km -->

http://www.spritmonitor.de/en/detail/569047.html

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Guest EC2277
Probabilmente non è ancora sufficiente ad avere una moto compatta e centrare le masse nei punti giusti ; se non erro una moto a differenza di un'auto per avere una maggiore agilità necessita un centraggio delle masse verso l'alto. Sarà eretico ma quanto vorrei in Ducati Corse al posto di Preziosi & Guareschi il trio formato da Tamburini Brazzi e Lombardi.

Anche la Honda ha un 4 cilindri a V, ergo il problema non è insito nell'avere un telaio stretto. Che al contrario di quanto asserito nell'articolo è in realtà meno rigido.

con tutto il bene, la differenza fra una v a 90° e una L???????

è esattamente la stessa cosa e lo puoi ruotare quanto vuoi ma l'ingombro orizzontale è sempre notevole rispetto ad un v stretto o ad un 4 in linea...

Nel motore ad L il cilindro anteriore è pressoché orizzontale e ciò aumenta (molto) l'ingombro longitudinale del propulsore. In tal caso però il problema è più concettuale che tecnico: l'articolista è partito parlando dei difetti dei motori ad L, senza accorgersi che in realtà l'attuale Desmosedici non ha tale architettura e senza ricordare che la Ducati vinceva anche con il motore ad L; prima dell'arrivo di Rossi s'intende.

Ciò a mio parere denota un certo pressapochismo dal parte dell'articolista e questo inficia la validità di tutto quanto è stato asserito nell'articolo.

Per la serie: "Come volevasi dimostrare", guardate cosa ho trovato in rete:

foto1testbrno2011.jpg

:disp2:

Modificato da EC2277
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Anche la Honda ha un 4 cilindri a V, ergo il problema non è insito nell'avere un telaio stretto.Che al contrario di quanto asserito nell'articolo è in realtà meno rigido.

In realtà è meno rigido per com'è dimensionato. Il problema non è il motore a V ma l'angolo di apertura della V a meno che non sia uguale fare un motore a V di 180 gradi (Ferrari 356 / 512 / Testarossa / 512 TR / 512M in quanto 2 cilindri hanno il manovellismo in comune e non separato come nei boxer) a V di 111 gradi come la Renault di F1 vincitrice di due mondiali con Alonso , a V di 60 gradi come Aurelia, a V di 12° 48' 68 " come Fulvia 1.2cc.

23/07/2012 => Doktoren in Economia Aziendale :-D

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ho letto un po' di queste considerazioni, per la carità io sono molto poco competente in materia strutturale, ma non mi azzarderei ad andare oltre alle impressioni su di una struttura complessa come quel telaio.

A naso così qualche considerazione qualitativa su rigidezza/elasticità/salcazzo si può fare, ma non andrei più in là.. vedo già nel mio lavoro che gli strutturisi hanno i loro bei cazzi davanti a un modello matematico accurato (sono ing... tranquilli), figurarsi a temperare le supposte davanti ad una foto sfocata dove non capisci i vincoli, le sezioni dei profili, il materiale, i punti di ancoraggio al motore, il baricentro, le stelle di okuto....

CI SEDEMMO DALLA PARTE DEL TORTO VISTO CHE TUTTI GLI ALTRI POSTI ERANO OCCUPATI

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Guest EC2277
In realtà è meno rigido per com'è dimensionato.

No, è proprio la minor distanza tra le travi del telaio a renderlo meno rigido. Ciò accade poiché, a parità di sezione, si riduce il momento d'inerzia.

Ovviamente tutto ciò vale sulla carta, poiché il motore svolge una non indifferente funzione d'irrigidimento sulla struttura e quindi, come già ebbi modo di dire in passato, senza avere a disposizione le simulazioni matematiche del telaio non si può dire nulla.

Tant'è che, come si vede nell'immagine del telaio della RC213V da me pubblicata, la Honda dovrebbe soffrire degli stessi problemi della Ducati, poiché come la moto italiana ha un motore a 4 cilindri a V (dalla foto sembrerebbe una V di quasi 90°) ed il telaio stretto con le travi sottili e l'estensione per attaccarsi alla parte bassa della bancata anteriore.

Ma la Honda non ha gli stessi problemi della Ducati, perché?

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ho letto un po' di queste considerazioni, per la carità io sono molto poco competente in materia strutturale, ma non mi azzarderei ad andare oltre alle impressioni su di una struttura complessa come quel telaio.

A naso così qualche considerazione qualitativa su rigidezza/elasticità/salcazzo si può fare, ma non andrei più in là.. vedo già nel mio lavoro che gli strutturisi hanno i loro bei cazzi davanti a un modello matematico accurato (sono ing... tranquilli), figurarsi a temperare le supposte davanti ad una foto sfocata dove non capisci i vincoli, le sezioni dei profili, il materiale, i punti di ancoraggio al motore, il baricentro, le stelle di okuto....

non volendo hai centrato il problema.... VR è seguace della 南斗水鳥拳

Sai che cosa diceva quel tale? In Italia sotto i Borgia, per trent'anni, hanno avuto assassinii, guerre, terrore e massacri, ma hanno prodotto Michelangelo, Leonardo da Vinci e il Rinascimento. In Svizzera hanno avuto amore fraterno, cinquecento anni di pace e democrazia, e che cos' hanno prodotto? Gli orologi a cucù.( O.Welles)

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No, è proprio la minor distanza tra le travi del telaio a renderlo meno rigido. Ciò accade poiché, a parità di sezione, si riduce il momento d'inerzia.

Ovviamente tutto ciò vale sulla carta, poiché il motore svolge una non indifferente funzione d'irrigidimento sulla struttura e quindi, come già ebbi modo di dire in passato, senza avere a disposizione le simulazioni matematiche del telaio non si può dire nulla.

Tant'è che, come si vede nell'immagine del telaio della RC213V da me pubblicata, la Honda dovrebbe soffrire degli stessi problemi della Ducati, poiché come la moto italiana ha un motore a 4 cilindri a V (dalla foto sembrerebbe una V di quasi 90°) ed il telaio stretto con le travi sottili e l'estensione per attaccarsi alla parte bassa della bancata anteriore.

Ma la Honda non ha gli stessi problemi della Ducati, perché?

In realtà dalla figura da te postata se noti la testata di sinistra è sotto il telaietto della sella , mentre l'altra a destra è poco più in là quindi le masse dovrebbero essere più accentrate verso l'alto , mentre in Ducati dalla foto prolungando idealmente con una angolo a 90° ritroviamo quasi la stessa tipologia costruttiva adottata sulle bicilindriche. Tra l'altro Ducati se non erro non fa come Yamaha e forse Honda girare il motore al contrario e solo adesso al Mugello stanno provando la nuova elettronica iso japponese con TC realizzato intervendo sull'accensione e non sullo stacco dell'alimentanzione. Se noti solo la Ducati "rata" in accelerazione.

Poi va beh chi ha creato questa meraviglia non c'è più però di motori portanti con semistrutture in carbonio e propulsori realizzati nel proprio garage ne sapeva qualcosa

1995_Britten_V1000_02.jpg

Non nascondo che in Italia ami altre marche piuttosto che la Ducati. Adoro la Bimota e simpatizzo per Guzzi e la defunta Laverda.

Modificato da lupin3rd

23/07/2012 => Doktoren in Economia Aziendale :-D

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