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[Chiacchiere da Bar] Auto di prima e seconda scelta


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Qualche tempo fa parlavamo tra amici di un discorso che a uno di questi aveva fatto un meccanico una volta. Sostanzialmente le auto prodotte da un costruttore destinate all'estero sono "migliori" (in qualità, assemblaggi, affidabilità ecc.) rispetto alle auto destinate al mercato interno.

Per es. le Fiat prodotte per l'estero sono auto di "prima scelta", perfette, mentre quelle per l'Italia sono di "seconda scelta". Le VW per l'estero sono di "prima scelta", quelle destinate per il mercato tedesco sono di "seconda scelta" e via discorrendo...

Personalmente l'ho liquidata come scemenza, poi per caso su internet mi imbatto in questa galleria di immagini

Fiat Punto Active 1.3 JTD 16V - Bilder - autobild.de

e comincio a farmi delle domande: a voi gli interni non sembrano più curati rispetto alle Punto fatte per l'Italia? Addirittura mi sbaglio o nel volante ci sono i comandi per l'autoradio? Le avevamo anche noi? O è un'impressione che sembra fatta meglio?

Ecco quindi la domanda: la teoria delle auto di "prima" e "seconda" scelta è vera (o perlomeno plausibile)?

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La Punto della foto era la ex Emotion del 2003, regolarmente in vendita da noi con la medesima dotazione.

La storia delle prima/seconda scelta sono leggende metropolitane

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Non so se la teoria sia giusta. Certo che le auto destinate a certi mercati hanno specifiche diverse.

Poi devi considerare che una testata giornalistica può provare auto di pre-produzione con specifiche e/o optional ancora da definire per il mercato di destinazione. Mi pare di ricordare un numero di Quattroruote dove la C-Max aveva caratteristiche per la Germania, con optional incompatibili rispetto alle dotazioni nostrane.

Esempio: un mio amico comprò un New Beetle d'importazione tedesca e aveva gli alzacristalli a manovella e clima manuale messo come optional, perchè in Germania "non fa caldo" come da noi e non era di serie. Altro caso: Punto mk2 versione base per la Svizzera: paraurti grezzi, alzacristalli a manovella ma airbag frontali e laterali di serie, cosa impensabile in Italia.

Il mercato elvetico è particolare: benzina e gasolio hanno lo stesso prezzo, ma siccome "bollo e assicurazione" si pagano in base ad altri parametri rispetto ai nostri, spesso ci sono cilindrate elevate.

el Nino

[sIGPIC][/sIGPIC] I sogni a volte si avverano. Tu sei il mio.

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Le auto sono prodotte esclusivamente su ordine, quindi già prima di iniziare l'assemblaggio dei componenti la vettura è già marchiata col nome del cliente. Se poi il montaggio della plancia (o chi per essa) risulta meno accurato rispetto al pezzo precedente o successivo poco importa (purché entro le tolleranze): l'auto è già assegnata.

Alfa Romeo MiTo 1.4 MultiAir TB 135 CV TCT Distinctive, 2012

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Bhè Edolo mica parliamo di Ferrari...imho certi lotti di veicoli vengono prodotti con specifiche standard e poi inviate ai vari concessionari (tipo quelle da esposizione).

Io comunque ricordo che mio nonno aveva preso una Ritmo esportazione e quindi aveva la cinture di sicurezza posteriori che su quella italiana non erano presenti :)

Peugeot - Traveller Standard Active BlueHDi 180 S&S EAT6 851223_5.png

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La distinzione tra auto per il mercato estero e locale valeva diciamo fino agli '80, poichè le regole di omologazione dei vari paesi erano molto differenti, sia dal punto di vista degli accessori permessi ( in Italia per esempio , l'uso dell'hazard era vietato nei '70 e gl iairbag saranno vietati fino ai primi anni '80 ! :shock: ) sia dal punto di vista dell'inquinamento.

Oltre a ciò tanti trattamenti ( tipo quelli antiruggine ) erano molto costosi, quindi si riservavano a vetture che si volevano vendere su mercati difficili o dove l'attacco degli elementi ( tipo il sale antigelo ) era continuo e protratto nel tempo.

Stesso discorso per gl iaccessori a richiesta, tipo il condizionatore, che era costosissimo assolutamente e relativamente al prezzo dell'auto.

era perciò facile trovare gorsse differenza di allestimenti e motori paese per paese.

Archepensevoli spanciasentire Socing.

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La distinzione tra auto per il mercato estero e locale valeva diciamo fino agli '80, poichè le regole di omologazione dei vari paesi erano molto differenti, sia dal punto di vista degli accessori permessi ( in Italia per esempio , l'uso dell'hazard era vietato nei '70 e gl iairbag saranno vietati fino ai primi anni '80 ! :shock: ) sia dal punto di vista dell'inquinamento.

Oltre a ciò tanti trattamenti ( tipo quelli antiruggine ) erano molto costosi, quindi si riservavano a vetture che si volevano vendere su mercati difficili o dove l'attacco degli elementi ( tipo il sale antigelo ) era continuo e protratto nel tempo.

Stesso discorso per gl iaccessori a richiesta, tipo il condizionatore, che era costosissimo assolutamente e relativamente al prezzo dell'auto.

era perciò facile trovare gorsse differenza di allestimenti e motori paese per paese.

quoto, mi pare di ricordare che la zincatura variasse

Comunque ora variano i nomi e allestimenti perle esigenze dei vari paesi, e a volte quelche step di potenza a seconda dei limiti fiscali

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..mah.. questa "leggenda" girava anche dentro la stessa Fiat tra gli addetti ai lavori fino ad una decina di anni fa quando frequentavo quegli ambienti.... addirittura si parlava di tre scelte: una prima per i mercati esteri, una seconda per il mercato interno ed una terza per la vendita diretta ai dipendenti.......

Vero o meno, c'è da dire che spesso per alcuni mercati esteri la dotazione di serie è maggiore a parità di allestimento... Per fare un esempio: mio suocero nel 2003 si è preso una Punto 188 (una delle ultime non-restyling) reimportata dal mercato spagnolo... è una 1.2 8v da 60cv Base (quella che da noi aveva i paraurti neri), ma è in tutto e per tutto una Elx (paraurti in tinta, doppio airbag, autoradio, abs, tessuto dei sedili).....

Quando lavoravo ancora in Fiat ricordo di avere visto la cartella descrittiva di un lotto di Lancia Dedra 2.0 per l'Arabia Saudita: tra accessori e modifiche specifiche (condizionamento dell'abitacolo e raffreddamento della meccanica potenziato) ne aveva quasi per il 50% in più del suo prezzo di listino...

AlfaRomeoAlfasud_QuadrifoglioOro.jpg.54d8d4789689b7fed7bdcf7d3b003ec7.jpg 

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Quindi dite che la differenza stava più che altro negli accessori di serie, non nella qualità di materiali e assemblaggi?

(magari per far dire a chi la comprava, oltre agli accessori in più, che era costruita molto bene e quindi faceva "bella figura" agli occhi dell'acquirente estero...)

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