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Cinema e letteratura di fantascienza: scelte estive..


stev66

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Guest EC2277

A mio parere Dune è stato l'ultimo tentativo della cinematografia italiana di fare del grande cinema.

Peccato che non abbia avuto il meritato successo poiché dopo di lui abbiamo avuto il nulla.

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A mio parere Dune è stato l'ultimo tentativo della cinematografia italiana di fare del grande cinema.

Dopo di lui abbiamo avuto il nulla.

Un mezzo tentativo lo fece Salvatores.....ma il voler usare l'inespressivo lambert e soprattutto la sua corte di attori ( soprattutto un Abatantuono completamente fuori parte ) lo fece fallire e scadere nel solito bozzetto all'italiana.

peccato, storia molto intrigante.

143316

Archepensevoli spanciasentire Socing.

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Un altro film sfigatissimo ma bellissimo anni '80 fu questo:

locandinapg1.jpg

Insieme a questo:

dune.jpg

Due tentativi della cinematografia europea di fare qualcosa di diverso del solito "natale a..." :)

due film a loro modo grandiosi ma con un grosso difetto comune: la mancanza di ritmo..

Terry gilliam ha creato un'opera visiva spettacolosa, meglio di Brazil, (tra laltro quando Uma thurman usciva dall'acqua come la venere di botticelli ti lasciava a bocca aperta :mrgreen:), ma ogni tanto si perde e la trama ristagna, però è la classica gioia per gli occhi

Dune è sfigato: io amo il romanzo di herbert, complesso, maestoso, verosimile, imho metafora della nostra storia recente, ma riconosco che la trasposizione cinematografica fosse potenzialmente rischiosissima.

Per me il risultato è riuscito al 40%, Lynch non era adatto a dirigere un lavoro del genere imho. Forse una trasposizione soddisfacente la potrebbe fare jackson: sa integrare il tono epico e aspetti più intimistici, oltre a un'immaginazione visiva grandiosa.

CI SEDEMMO DALLA PARTE DEL TORTO VISTO CHE TUTTI GLI ALTRI POSTI ERANO OCCUPATI

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Guest EC2277
Un mezzo tentativo lo fece Salvatores.

Infatti avevo sottointeso che il tentativo fosse riuscito poiché (purtroppo) di tentativi non riusciti ce ne sono stati vari.

Dune è sfigato: io amo il romanzo di herbert, complesso, maestoso, verosimile, imho metafora della nostra storia recente, ma riconosco che la trasposizione cinematografica fosse potenzialmente rischiosissima.

Ecco io invece sono rimasto profondamente deluso dal romanzo poiché, quando ho finito di leggerlo, non ho potuto fare a meno di pensare: «Grazie al cavolo, tutti sono capaci di scrivere romanzi in questo modo: si prende la vita di un personaggio storico (nello specifico Maometto) e la si rinarra in salsa fantascentifica. Ora mi metto a scrivere l'epopea di Attyl che, partendo dal pianeta Unhni, guida i suoi simili in mille scorrerie tra i pianteti del decadente Impero Terrestre.» :lol:

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due film a loro modo grandiosi ma con un grosso difetto comune: la mancanza di ritmo..

Terry gilliam ha creato un'opera visiva spettacolosa, meglio di Brazil, (tra laltro quando Uma thurman usciva dall'acqua come la venere di botticelli ti lasciava a bocca aperta :mrgreen:), ma ogni tanto si perde e la trama ristagna, però è la classica gioia per gli occhi

Dune è sfigato: io amo il romanzo di herbert, complesso, maestoso, verosimile, imho metafora della nostra storia recente, ma riconosco che la trasposizione cinematografica fosse potenzialmente rischiosissima.

Per me il risultato è riuscito al 40%, Lynch non era adatto a dirigere un lavoro del genere imho. Forse una trasposizione soddisfacente la potrebbe fare jackson: sa integrare il tono epico e aspetti più intimistici, oltre a un'immaginazione visiva grandiosa.

Sul primo posso essere d'accordo, ma mi ha sempre intrigato la storia nella storia e l'intrecciarsi dei piani narrativi , e le lungaggini , quando presenti, sono abbastanza organiche.

Trovo splendido il colpo di scena finale.

Sul secondo, no. Fermo restando che portare in scena l'opera di herbert è praticamente impossibile, ( ed in questo ha fallito anche la miniserie, pur potendo contare su maggior tempo a disposizione ) le ambientazioni visive lYnciane sono perfettamente centrate e rendono perfettamente l'atmosfera., nonchè la descrizione del piano onirico, che al regista è sempre molto cara ( riesce ad infilarlo anche in "una storia vera" :) ) ciò che non funziona sono la sceneggiatura , troppo sfrondata, ed alcuni effetti speciali ( esempio il risibile volo degli ortotteri )

La prima parte a mio parere, è perfetta. Semmai è proprio la seconda parte, con le esigenze di chiudere in qualche modo la storia, ad essere fallace.

Archepensevoli spanciasentire Socing.

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Ecco io invece sono rimasto profondamente deluso dal romanzo poiché, quando ho finito di leggerlo, non ho potuto fare a meno di pensare: «Grazie al cavolo, tutti sono capaci di scrivere romanzi in questo modo: si prende la vita di un personaggio storico (nello specifico Maometto) e la si rinarra in salsa fantascentifica. Ora mi metto a scrivere l'epopea di Attyl che, partendo dal pianeta Unhni, guida i suoi simili in mille scorrerie tra i pianteti del decadente Impero Terrestre.» :lol:

molta buona fantascienza anni '80 riprende cliches storici, si pensi a tutta la serie di Dominic Flandry....o alle storie della Fondazione del buon dottore.

comunque Dune è più complesso , con l'intrecciarsi dei piani dei vari enti, e con l'invenzione della spezia.

semmai ho trovato deludenti tutti i seguiti Herbertiani, dovuti alla volontà di spremere un limone, che invece era perfetto nella sua unicità. ( Molto meglio ha fatto asimov con l'integrazione della sua foundation story )

Archepensevoli spanciasentire Socing.

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Per me il risultato è riuscito al 40%, Lynch non era adatto a dirigere un lavoro del genere imho. Forse una trasposizione soddisfacente la potrebbe fare jackson: sa integrare il tono epico e aspetti più intimistici, oltre a un'immaginazione visiva grandiosa.

Io di Dune ho il cofanetto di DVD della Miniserie di una decina di anni fa, quella con William Hurt. Non era male, certamente meglio del film di Lynch.

Alfiat Bravetta senza pomello con 170 cavalli asmatici che vanno a broda; pack "Terrone Protervo" (by Cosimo) contro lo sguardo da triglia. Questa è la "culona".

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Concordo su quei due capolavori mancati che sono il Barone Contaballe e Diun.

Mi ricordo del barone la parte sulla Luna con La Testa del Re che vagava, e il corpo si trombava la tizia, era un po' noiosa..

Ma era a centro film e ci poteva stare una caduta di ritmo, visto il piacevolissimo intro ed il bel finale.

Per Diun mi sono ripromesso di leggere il libro, il film l'ho trovato emanare un'aurea da nobile decaduto. Non so se rendo l'idea...

Un po' come se uscendo dall'ufficio vedessi un Aston Martin Lagonda (quella con 6 fari), ecco.

Di questi ne vendono a secchiate.

Vedrete.

[scritto in data 18 Luglio 2013 - Riferito a Jeep Cherokee]

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Sul primo posso essere d'accordo, ma mi ha sempre intrigato la storia nella storia e l'intrecciarsi dei piani narrativi , e le lungaggini , quando presenti, sono abbastanza organiche.

Trovo splendido il colpo di scena finale.

Sul secondo, no. Fermo restando che portare in scena l'opera di herbert è praticamente impossibile, ( ed in questo ha fallito anche la miniserie, pur potendo contare su maggior tempo a disposizione ) le ambientazioni visive lYnciane sono perfettamente centrate e rendono perfettamente l'atmosfera., nonchè la descrizione del piano onirico, che al regista è sempre molto cara ( riesce ad infilarlo anche in "una storia vera" :) ) ciò che non funziona sono la sceneggiatura , troppo sfrondata, ed alcuni effetti speciali ( esempio il risibile volo degli ortotteri )

La prima parte a mio parere, è perfetta. Semmai è proprio la seconda parte, con le esigenze di chiudere in qualche modo la storia, ad essere fallace.

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