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Come "farsi l'occhio"


Waterland

Domanda

So che probabilmente verrò adeguatamente perculato ma apro lo stesso la discussione, me lo merito :mrgreen:

Ho la patente da 4 anni ormai, ma ancora sono una chiavica paurosa quando si tratta di fare manovra, non riesco a farmi un'idea dell'"ingombro" dell'auto e quindi parcheggio sempre lasciando troppo spazio davanti e dietro (o rischiando di toccare).

Idem dicasi quando sterzo in retromarcia, o curvo troppo rischiando di urtare qualcosa o troppo poco e quindi mi tocca ricominciare :muto:.

Siccome sto cercando da un pezzo di migliorare invano, vorrei un consiglio perchè saper fare manovra è importantissimo e mi rompe da morire incontrare tutte queste difficoltà.

Al conformismo l'ironia fa più paura d'ogni argomentato ragionamento.

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No ho una honda jazz...

Io di solito faccio l'errore contrario: valuto gli spazi per eccesso cioè credo che l'auto sia molto più ingombrante di quanto in realtà non è.

Risultato: cerco spazi ampi per parcheggiare e poi ne avanzo...

Ancora meglio, la linea di discesa del lunotto e del portellone non è molto diversa dalla GPunto.

Concentra lo sguardo nel punto più in basso del lunotto. Poi calcoli un 10 cm di abbondanza per stare più sicuri.

Per prendere pratica, anche se sembra un po' bambinesco: armati di scatoloni e vai in un piazzale.

Schiera le scatole in verticale a mo' di legionari e fai 5-6 retromarce in rettilineo. Obiettivo: non far cadere le scatole. :D

Il problema è mantenere una velocità di pensiero che sia superiore alla velocità della macchina.

E NON VALE SOLO NEL RALLY!!! :§

Gli accenti? Usiamoli bene! Gli accenti in italiano

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Ancora meglio, la linea di discesa del lunotto e del portellone non è molto diversa dalla GPunto.

Concentra lo sguardo nel punto più in basso del lunotto. Poi calcoli un 10 cm di abbondanza per stare più sicuri.

Per prendere pratica, anche se sembra un po' bambinesco: armati di scatoloni e vai in un piazzale.

Schiera le scatole in verticale a mo' di legionari e fai 5-6 retromarce in rettilineo. Obiettivo: non far cadere le scatole. :D

Dovrei andare anche io nel parcheggio del centro commerciale con i cartoni per imparare a parcheggiare,cosi' però

http://www.youtube.com/watch?v=dS8XFzhhFwQ&feature=related

è una cosa che mi attizza da sempre:mrgreen:

I motori sono come le donne, bisogna saperli toccare nelle parti più sensibili.(Enzo Ferrari)

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oltre ad abbassare gli specchietti cerca dei punti di riferimento, ad esempio: la macchina dietro di te ha davanti a se un paletto o magari vicino ad essa si incontrano due pietre (quelle che contornano i marciapiedi), prima di parcheggiare saprai già a che distanza la tua ruota posteriore si dovrà trovare dal punto di riferimento, quando manovri controlli lo specchietto appena vedi la ruota in posizione ti fermi.

Io quando manovro guardo sempre il lunotto, se devo controllare lateralmente mi fermo e do un'occhiata agli specchietti, la mia prima regola è quella di guardare sempre dove si sta andando e se non giri la testa nella direzione di marcia non lo puoi sapere.

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ma installare dei sensori di parcheggio aftermarket no?

costano indubbiamente meno che riverniciare il paraurti

Questa è indubbiamente una soluzione che potrebbe essere vantaggiosa.

Tuttavia è sempre salutare che il guidatore sappia valutare agevolmente da sè le distanze, affidandosi ai sensori solo come "garanzia" accessoria. ;)

Il problema è mantenere una velocità di pensiero che sia superiore alla velocità della macchina.

E NON VALE SOLO NEL RALLY!!! :§

Gli accenti? Usiamoli bene! Gli accenti in italiano

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intanto il fatto che usi gli specchietti laterali è positivo, non negativo, cosa che ho imparato guidando i furgoncini e non le auto. gli specchi laterali ti dovrebbero dare bene l'idea di quanto vai vicino all'auto dietro di te

per gli accosti alle auto parcheggiate davanti devi prendere un riferimento chiaro. avvicinati molto all'auto avanti a te magari anche facendoti aiutare da qualcuno fuori dall'auto che ti guida o muovento l'auto a braccia, in folle. quando sei a pochi cm dal mezzo parcheggiato davanti monti di nuovo al posto guida e guardi bene quello che vedi, ti fotografi la scena in mente. quello sarà da allora in poi il tuo limite, più di tanto non ti devi avvicinare. dietro, lo ripeto, è più facile, perchè gli specchietti laterali danno 1 idea precisa di dove sei, o per lo meno dovrebbero

trucco: in genere si parcheggia di fronte a delle vertine e nelle vetrine ti specchi. aiutati con quell'immagine riflessa

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Quando parcheggio in retro io uso anche abbassare gli specchi laterali, così da vedere gomma e parte bassa del paraurti posteriore.

Inoltre, per quanto possibile, quando avvisti un parcheggio osservalo bene mentre sei ancora lontano, perché da vicino poi potresti non vedere alcune "brutte sorprese", come paletti, muretti bassi, panettoni in cemento...

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Quando parcheggio in retro io uso anche abbassare gli specchi laterali, così da vedere gomma e parte bassa del paraurti posteriore.

Inoltre, per quanto possibile, quando avvisti un parcheggio osservalo bene mentre sei ancora lontano, perché da vicino poi potresti non vedere alcune "brutte sorprese", come paletti, muretti bassi, panettoni in cemento...

CI SEDEMMO DALLA PARTE DEL TORTO VISTO CHE TUTTI GLI ALTRI POSTI ERANO OCCUPATI

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ho preso la patente 5 anni fa, ma complici la mancanza di reale necessità della patente e la mia totale paura del volante ho ripreso a guidare solo da un mesetto, alternando guide con un istruttore a quelle coi miei genitori. la cosa che mi crea più problemi è calcolare l'ingombro del cofano in fase di parcheggio, già quando ci sono altre macchine a fianco tendo a rimanere troppo indietro rispetto al marciapiede/cordolo, forse per paura di strisciare il paraurti anteriore. non parliamone quando non ho un riferimento visivo.

c'è qualche trucco, o è semplicemente una questione di conoscenza del proprio mezzo?

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