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MotorPassion

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rispetto alla nuova focus, non è che delta se la passi poi così male eh...opinione personalissima :)

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aldilà della banalizzazione dei marchi, il problema "serio", secondo me, è che come al solito fiat ha una bella opportunità e decide di non sfruttarla...ok che i tempi erano stretti e presentare un qualcosa di degnamente ristilizzato avrebbe comportato tempo e costi, ma se proprio volevamo dare la sensazione di quelli che si impegnano poco, beh, ci siamo riusciti alla grande...

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il problema, qui, non è dimostrare agli americani che fiat è in grado di costruire vetture medie pari alla concorrenza, ribadgizzandole con un marchio dall'appeal migliore di quello originario(su suolo americano)...il problema è casomai quello di sfruttare la possibilità che da il fatto di aver acquisito un tot di marchi, e di poter potenzialmente diventare un grande costruttore d'auto...

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a me, la questione del rimarchiamento così misero di Delta, da tanto la sensazione di una cosa fatta da gente che è ancora lì a rimuginare sul perchè un prodotto, che, per loro, è perfetto, non riesca ad ottenere il successo che merita...il problema sembra sempre lo stesso: non tanto lo sfruttare le opportunità, ma la speranza di potersi gonfiare un po' l'ego, dimostrando al mondo che Fiat è già sulla buona strada e sconta solo problemi di immagine e mai di prodotto...

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dico io, può anche essere così, anche se non mi pare, ma non voglio credere che si sia comprato un gruppo come quello americano, per rimarchiare vetture già esistenti...bisognerebbe, imho, partire con una nuova visione di prodotto, con idee innovative, sinergiche, ma anche rispettose delle potenzialità dei vari brand...se esportiamo prodotti fiat rimarchiati, con scarso impegno oltretutto, tanto valeva non imbarcarsi nella sfida e restarcene a casa nostra.

mi permetto di andare un poco Ot sulla scia delle sopra esposte considerazioni:

è vero che Fiat non di rado ha fatto prodotti validi che hanno avuto un successo inferiore al meritato: tra questi ricordo la Lybra che, al di là di una linea tenuta in frigo qualche anno (altro difettaccio Fiat), era a mio avviso un ottimo prodotto.

in realtà, per quello che può essere la mia limitata analisi, Fiat , per atavici limiti burocratici di catena decisionale, specie per Alfa e Lancia, sempre considerate province su cui far pesare il proprio centralismo, non di rado il prodotto, al di là del suo intrinseco valore, sconta tre limiti: 1) storica percezione negativa della qualità che campagne basate solo sui prezzi bassi non aiutano ad eliminare; 2) rete di vendita e marketing assolutamente inadeguate con abbandono nel tempo di troppi mercati; 3) lentezza eccessiva nello sviluppo prodotto con troppi ripensamenti in corso nonché carenze a volte clamorose nel seguire lo sviluppo, tal che alcuni modelli vengono letteralmente lasciati a morire sul mercato con ripercussioni sull'immagine e fideilizzazione cliente.

In parte, questo ha generato le fuori misura Alfa 159 e Delta: entrambe sono leggermente fuori scala per rimediare l'Alfa alla mancanza di nuova 166 e Delta alla mancanza di una berlina segm. D: il mercato non lo ha apprezzato e non a torto: Alfa 159, con soli 5 cm meno di 166 offre un'abitabilità mediocre ed un peso condizionato (anche) dalle dimensioni; la Delta, invece, appare troppo grossa per un giovane ma con bagagliaio troppo piccolo per una famiglia che, con 452 cm, trova solo in Peugeot, per dire, la 3008, la 308 SW e la 5008 con 7 posti (tutte auto, il crossover, la SW media e il monovolume medio, che Fiat annuncia da anni e mai realizza, con perdite di mercato secondo me enormi).

ecco, questo dovrebbero considerare, se è lecito dirlo provenendo da un non tecnico, gli uomini Fiat prima di pensare che la colpa sia del mercato e non loro.

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Secondo me...

-Dovrebbero eliminare Chrysler dall'europa visto i numeri che fa...

-Mantenere un unico modello con marchio Chysler in america e Lancia in europa, trasformando gli attuali conce chry in Lancia.

-Operazione fattibile perchè fortunatamente, stilisticamente parlando, i marchi hanno la stessa calandra come forma quindi non è necessaria cambiare gli stampi, basta "riempirla" con listelli diversi.

Questo discorso è riferito non solo alla delta..ma in generale, ormai non cè più niente da perdere: per Lancia non si possono sviluppare modelli "seri" se non vendendoli anche in america con marchio diverso per far più numeri possibili... insomma una cosa tipo Buick-Opel.. Insigna sembra fatta apposta per star bene con entrambi i marchi, x esempio ;)

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credo che il fatto che abbiano rimarchiato così brutalmente delta, dal punto di vista stilistico, sia più preoccupante per chrysler che non per il marchio piemontese...magari è il primo passo per abituare l'utenza americana ad un design che verrà creato a torino e non più oltreoceano...la prossima 300c, potrebbe essere molto più thema di quanto immaginato fino ad ora, chissà...

300c è bella che finita, e non mi sorprenderebbe se si facesse la stessa identica operazione a marchi invertiti..|

Preparatevi.......... il peggio deve ancora arrivare ;) ;)

come sospettavo....

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Perchè vi meravigliate? Marchionne ha detto chiaramente che Lancia e Dodge sono marchi "regionali" che non varcheranno l'aAtlantico. Dodge venderà in europa con marchio Fiat, Lancia venderà in america con marchio Chrysler...lo ha detto chiaramente.

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mi permetto di andare un poco Ot sulla scia delle sopra esposte considerazioni:

è vero che Fiat non di rado ha fatto prodotti validi che hanno avuto un successo inferiore al meritato: tra questi ricordo la Lybra che, al di là di una linea tenuta in frigo qualche anno (altro difettaccio Fiat), era a mio avviso un ottimo prodotto.

in realtà, per quello che può essere la mia limitata analisi, Fiat , per atavici limiti burocratici di catena decisionale, specie per Alfa e Lancia, sempre considerate province su cui far pesare il proprio centralismo, non di rado il prodotto, al di là del suo intrinseco valore, sconta tre limiti: 1) storica percezione negativa della qualità che campagne basate solo sui prezzi bassi non aiutano ad eliminare; 2) rete di vendita e marketing assolutamente inadeguate con abbandono nel tempo di troppi mercati; 3) lentezza eccessiva nello sviluppo prodotto con troppi ripensamenti in corso nonché carenze a volte clamorose nel seguire lo sviluppo, tal che alcuni modelli vengono letteralmente lasciati a morire sul mercato con ripercussioni sull'immagine e fideilizzazione cliente.

In parte, questo ha generato le fuori misura Alfa 159 e Delta: entrambe sono leggermente fuori scala per rimediare l'Alfa alla mancanza di nuova 166 e Delta alla mancanza di una berlina segm. D: il mercato non lo ha apprezzato e non a torto: Alfa 159, con soli 5 cm meno di 166 offre un'abitabilità mediocre ed un peso condizionato (anche) dalle dimensioni; la Delta, invece, appare troppo grossa per un giovane ma con bagagliaio troppo piccolo per una famiglia che, con 452 cm, trova solo in Peugeot, per dire, la 3008, la 308 SW e la 5008 con 7 posti (tutte auto, il crossover, la SW media e il monovolume medio, che Fiat annuncia da anni e mai realizza, con perdite di mercato secondo me enormi).

ecco, questo dovrebbero considerare, se è lecito dirlo provenendo da un non tecnico, gli uomini Fiat prima di pensare che la colpa sia del mercato e non loro.

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300c è bella che finita, e non mi sorprenderebbe se si facesse la stessa identica operazione a marchi invertiti..|

e questo sarebbe il peggio?

non è che ci sia tanto da schifarsi vita la gamma attuale (e vale a parti inverse anche per chrysler)

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