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Crisi economica 2011


TonyH

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Che discorso del piffero.

La professione di insegnante, se fatta bene, è una delle più importanti che vi sia a livello sociale. Più importante, se vogliamo dirla tutta, del mestiere di operaio di fonderia.

Quoto.

Il problema è che gli insegnanti qua sono pagati poco per via del fatto che la scuola è stata sempre utilizzata come ammortizzatore sociale per tutte quelle persone che dopo una laurea poco spendibile sul mercato del lavoro non avevano l'umiltà di re-inventarsi.

E via di concorsone pubblico e precariato con la speranza dell'assunzione a scuola.....

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Some critics have complained that the 4C lacks luxury. To me, complaining about lack of luxury in a sports car is akin to complaining that a supermodel lacks a mustache.

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I più attivi nella discussione

I più attivi nella discussione

Sul resto d'accordissimo devi vedere come si incazzano dei miei amici che fanno i professori quando gli dico che per quello che fanno

sono pagati anche troppo e che metà di loro dovrebbero andare a casa. E loro dicono si ma sai come è faticoso insegnare?

E io gli dico ma c'hai ragione vuoi mettere rispetto a stampare ferro o ottone in fonderia 10 ore al giorno ?

O romperti i co----i ogni inizio mese per la gente che non ti paga e dall'altra parte i fornitori che non ti danno la roba per la vorare se non li paghi.

E si correggere 15 compiti in classe la sera è roba che ammazza.

Qualunquismo e luoghi comuni al potere.

:roll: :roll: :roll:

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E' inutile che ci giramo intorno, è un forum pubblico e non mi posso metterea scrivere cifre (e magari nomi) ma di gente da 19 anni 6 mesi e un giorno da dip pubblico ne conosco, di gente con pensioni pari allo stipendio prese a 55 anni ne conosco. le regioni con LEGIONI di forestali le conosciamo e via discorrendo...

non è che queste sono vittime del Sistema, è gente con PICCOLI privilegi (e oggi sono diventati nemmeno piccoli).

ragazzi, questi (tra l'altro il 90% è over 40-45) SONO UN BEL PROBLEMA....:pen:

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Quoto.

Il problema è che gli insegnanti qua sono pagati poco per via del fatto che la scuola è stata sempre utilizzata come ammortizzatore sociale per tutte quelle persone che dopo una laurea poco spendibile sul mercato del lavoro non avevano l'umiltà di re-inventarsi.

E via di concorsone pubblico e precariato con la speranza dell'assunzione a scuola.....

Quoto anch'io. Il problema è come se ne esce? La scuola pubblica è in fase di stallo, penso che bisognerebbe alzare lo stipendio e ridare prestigio agli insegnanti, ma senza poter fare tabula rasa di tutto come si fa? Dentro la scuola ci sono professionalità mortificate che andrebbero premiate e nel contempo persone senza alcuna professionalità che andrebbero licenziate. Negli anni si è addirittura premiata la seconda categoria, incentivando gli insegnanti a fare attività extracurriculari (spesso inutili), col risultato che chi ha il tempo e la voglia di fare altro dalla didattica è proprio la seconda categoria.

Bisognerebbe inserire una sorta di meritocrazia, ma la valutazione come si fa? Giudicano gli alunni? Non è possibile, non ne avrebbero la maturità. I genitori? men che meno. Si giudica sul numero di alunni promossi? Allora le promozioni non dovrebbero farle gli insegnanti. Sul numero di bocciati? Troppo rischioso.

Forse l'unica sarebbe togliere l'obbligo scolastico (provocazione, ma anche no). Tanto mio nonno con la seconda elementare era molto più preparato di certi diplomati di adesso...

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Ma quale qualunquismo ma quali luoghi comuni

In Italia un professore su sette non è in cattedra ma altrove. E ha un motivo valido per farlo. Anzi, ne ha almeno venti: tante sono le forme di assenze previste, concordate, perfettamente regolari. E, quindi, su un totale di 716.297 docenti nelle scuole statali 142.558 non erano in classe. E’ un esercito di professori, il doppio dei supplenti che sono 74.500. Ed infatti i dirigenti scolastici ogni mattina si trovano a dover sostituire 68 mila assenti per una media di 6 ogni scuola.

L’elenco prevede innanzitutto un tasso di assenteismo per malattia dell’8%, pari a 57.304 professori ovvero quasi il doppio della media del settore privato

dell'ultimo rapporto di Tuttoscuola: in media i docenti reggini si ammalano 12,8 giorni l'anno. Tre volte e mezzo di più dei colleghi astigiani: 3,6…

13 giorni di malattia a testa ovvero quasi 3 settimane a testa e quasi 3 volte la media degli altri dipendenti pubblici

parliamo di 588.000 giorni di assenza all'anno

Mi dispiace poi che non si possa fare la statistica dei professori fancazzisti si quelli che tutti noi abbiamo avuto, che si leggeveno la gazzetta

o che di insegnare proprio non gli fregava una mazza. Sono felice che tu Regazzoni non li abbia mai incontrati

Io invece ne ho avuti diversi alle medie alla seperiori e anche all'università.

Modificato da Giò
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Notizia parzialmente in tema: a quanto pare è iniziata la fine del petrolchimico di Marghera. Alcune linee stanno entrando in una "temporanea sospensione"... che in tutti i settori ha sempre coinciso con la chiusura. Il motivo per Eni è che improvvisamente la Libia costa meno di prima. Gli enti locali non si stracciano certo le vesti, visto che il Veneto vive da anni il sogno di riconvertire tutta la sua industria in residence e alberghi, e gli avvoltoi sono già pronti a mettere le mani sull'intera area.

There's no replacement for displacement.

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Anche tu ti ecciti palpeggiando pezzi di plastica? Perché stare qui a discutere con chi non ti può capire? Esprimi la tua vera passione passando a questo sito!

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Ma quale qualunquismo ma quali luoghi comuni

In Italia un professore su sette non è in cattedra ma altrove. E ha un motivo valido per farlo. Anzi, ne ha almeno venti: tante sono le forme di assenze previste, concordate, perfettamente regolari. E, quindi, su un totale di 716.297 docenti nelle scuole statali 142.558 non erano in classe. E’ un esercito di professori, il doppio dei supplenti che sono 74.500. Ed infatti i dirigenti scolastici ogni mattina si trovano a dover sostituire 68 mila assenti per una media di 6 ogni scuola.

L’elenco prevede innanzitutto un tasso di assenteismo per malattia dell’8%, pari a 57.304 professori ovvero quasi il doppio della media del settore privato

dell'ultimo rapporto di Tuttoscuola: in media i docenti reggini si ammalano 12,8 giorni l'anno. Tre volte e mezzo di più dei colleghi astigiani: 3,6…

13 giorni di malattia a testa ovvero quasi 3 settimane a testa e quasi 3 volte la media degli altri dipendenti pubblici

parliamo di 588.000 giorni di assenza all'anno

Mi dispiace poi che non si possa fare la statistica dei professori fancazzisti si quelli che tutti noi abbiamo avuto, che si leggeveno la gazzetta

o che di insegnare proprio non gli fregava una mazza. Sono felice che tu Regazzoni non li abbia mai incontrati

Io invece ne ho avuti diversi alle medie alla seperiori e anche all'università.

Se copi da un articolo di giornale, almeno fallo correttamente e posta i riferimenti opportuni (link, testata ed autore).

Detto questo, nulla di quello che scrivi cambia una virgola delle osservazioni che ti sono state mosse. L'insegnamento è fondamentale. Come dice Tony, il problema è che l'insegnamento è diventato una subordinata del "ficchiamo più gente possibile nelle scuole" come alternativa agli ammortizzatori sociali tradizionali.

I fancazzisti esistono anche nel privato, li vedo ogni giorno e molto spesso non si riescono a licenziare. Ti va di fare un po' di generalizzazioni anche sui lavoratori privati, giusto per par condicio?

Alfiat Bravetta senza pomello con 170 cavalli asmatici che vanno a broda; pack "Terrone Protervo" (by Cosimo) contro lo sguardo da triglia. Questa è la "culona".

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I fancazzisti esistono anche nel privato, li vedo ogni giorno e molto spesso non si riescono a licenziare. Ti va di fare un po' di generalizzazioni anche sui lavoratori privati, giusto per par condicio?

:mrgreen:

malattia endemica in Italia, fa il paio con altri fenomeni sociali di cui abbiamo discusso.....

mi fa piacere che la discussione si dipani in questi termini... cioè non la soltia "casta" i "politici" ecc....cominciamo a parlare della Società intera

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io credo che se si rendesse efficienti tutte le aziende ( pubbliche , private ) e tutti i servizi al massimo possibile in maniera teorica si potrebbe avere la stessa produttività con il 25% in meno della forza lavoro.

Ma a questo punto si avrebbe il problema di una disoccupazione al 33% ...e nessuno Stato/Governo può accettare questo.

N.B. dove si è tentato di licenziare ( Es Grecia ) l'economia reale è crollata, in quanto è crollata la capacità di acquisto media.

Archepensevoli spanciasentire Socing.

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Notizia parzialmente in tema: a quanto pare è iniziata la fine del petrolchimico di Marghera. Alcune linee stanno entrando in una "temporanea sospensione"... che in tutti i settori ha sempre coinciso con la chiusura. Il motivo per Eni è che improvvisamente la Libia costa meno di prima. Gli enti locali non si stracciano certo le vesti, visto che il Veneto vive da anni il sogno di riconvertire tutta la sua industria in residence e alberghi, e gli avvoltoi sono già pronti a mettere le mani sull'intera area.

 Clio trefaseb dinamica e Scenic edizione uno entrambe alimentate a miscela di idrocarburi contenenti da 13 a 18 atomi di C.

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