Crisi economica 2011

[itr83]

si ma riformare duramente l'italia non serve meno di niente se non riformi tutto il resto.

Ad esempio noi non potremo più rilanciare la produzione perchè c'è già

chi lo fa' con costi per noi impossibili da replicare, e soprattutto

per aggiungere prodotto a mercati già saturi. Ad esempio il mercato

delle celle solari per pannelli fotovoltaici ha un eccesso di prosduzione rispetto

al mercato reale del 50%. Lo stesso per i TV e per tantissime altre

categorie merceologiche. Aggiungi il fatto che se si dovesse riformare

duramente il paese questo vorrebbe dire espellere milioni di persone

dal settore pubblico che andrebbero ad aggiungersi a tutte quelle

che già oggi sono senza impiego. Aggiungi che una buona parte delle

manovre che si hanno in testa hanno un effetto depressivo sui consumi

e che quindi genera ulteriore surplus di impiego. Come ha fatto capire

Marchionne e tutti gli altri che hanno chiuso gli stabilimenti, che cosa

produco auto per un mercato che non c'è? E anche se arrivassimo

a produrre ai prezzi di polonia o serbia o fosse anche cina, poi

con gli stipendi di chi, fai acquistare le auto prodotte?

Ok l'operaio e impiegato italiano costa troppo e produce troppo poco

allora ditemi voi a che livello di costo e produttività dovrebbe arrivare

e per puntare a che cosa, facciamo il mazzo alla cina o all'india

o al brasile? Da qui a 10 anni che cos'è che queste nazioni non possono produrre

a prezzi per noi inarrivabili, e poi che tipo di economia potremo

sostenere con quelle produzioni che a quel punto noi saremo in grado di mantenere?

[TurboGimmo]

Quoto in pieno.

[Autodelta85]

Voglio essere semplice e diretto: se per motivi tipo "dobbiamo lavorare tutti" mi impieghi 120 persone laddove il giusto sarebbero 100 per fare il lavoro fatto bene, io pretendo che il lavoro lì svolto sia fatto ALLA PERFEZIONE e non DI MERDA come capita troppo spesso negli stipendifici pubblici e come troppo spesso è successo nel passato.

[Matteo B.]

Ma che minchia gli fanno fare ai corsi d'aggiornamento a sti qui? Senza poi contare che c'erano più impiegati che cittadini boh

Il problema è che poi in Italia se affidi tutto ad un privato....in realtà sarebbe un carrozzone finanziato a babbo morto dal pubblico e la sostanza non cambierebbe

[Sandro]

Quoto l'altro giorno ho dovuto rifare la carta d'identità (elettronica) e già mi è costata 25,14€ solo per un chip inutile

Vado al COmune, aprono regolari alle 8.15 e non si sa perchè la tipa dell'anagrafe arriva con calma alle 8.30, accende il PC,si fa il caffè,chiacchera e tutto i fronte a noi che aspettiamo.

Mi fa andare, fa un tentativo e niente...la macchina stampa sbagliato disastro, telefona a 3 persone per annullare una cazzo di CIE alla fine verso le 9.15 sono fuori.

Ma che minchia gli fanno fare ai corsi d'aggiornamento a sti qui? Senza poi contare che c'erano più impiegati che cittadini boh

Il problema è che poi in Italia se affidi tutto ad un privato....in realtà sarebbe un carrozzone finanziato a babbo morto dal pubblico e la sostanza non cambierebbe

qui in Italia non ci si rende conto che ci sono MILIONI di persone che lavorano a questo modo e con questi ritmi....cazzo dopo ci chiediamo perchè non c'è produttività o perchè ci sono lamentele per "sottoorganico" ogni 3x2.

e li abbiamo mandati in pensione PRESTO e con un sacco di SOLDi

Mia moglie lavora in ospedale. Sua sorella lavora nello stesso ospedale. Sua madre e suo padre lavoravano in ospedale; lei rimasta a casa con la maternità, lui in pensione con 35 anni di contributi (un record, per il suo lavoro).

In estrema sintesi: sia che ti sbatti, sia che te ne sbatti, nulla cambia. Con la differenza che chi se ne sbatte di più là dentro sono i sindacalisti (che strano?) e chi si sbatte viene anche cazziato dal capo perché non fa abbastanza (forse perché non copre anche il lavoro degli altri). Fortuna che sembra che anche là dentro le cose comincino a cambiare.

[TonyH]

Crisi: Crosetto propone: Ripartire tra cittadini futuri Bot

Roma, 28 nov. (TMNews) - Obbligare i cittadini ad acquistare, secondo le proprie liquidità, i futuri titoli del debito pubblico. E' la proposta del deputato Pdl Guido Crosetto, secondo il quale interventi come Ici, Iva, pensioni e patrimoniale sono solo "medicine" che non possono evitare "l'intervento chirurgico". A giudizio di Crosetto "è finito il tempo delle cure omeopatiche ed anche quello degli antibiotici. Per questo motivo il Pdl ha accettato di votare la fiducia al 'chirurgo' Mario Monti che da mesi tutti indicavano come unico capace e che da mesi ci spiegava cosa bisognava fare. Ma il chirurgo dovrebbe smettere di parlare di medicine, non servono e non bastano anzi rischiano solo di indebolire il malato prima di un'operazione ineluttabile. Iva, patrimoniale, Ici o pensioni sono interventi improrogabili ma purtroppo di contorno". Ora "il problema immediato", prosegue Crosetto, "è la possibilità del paese di collocare i propri titoli di debito e farlo a tassi accettabili. Pur essendo dicembre e gennaio due mesi con pochissime scadenze, il problema rischia di diventare drammatico. E l'unica soluzione è quella di espropriare al mercato ed alla speculazione internazionale incontrollabile il nostro futuro cercando di italianizzare il debito. Per fare ciò serve un intervento forte dello Stato che renda obbligatorio ciò che dovrebbe essere solo facoltà in condizioni normali. Certo è difficile spiegare ai cittadini che è necessario che sia ripartita su ognuno, a seconda dalle disponibilità liquide, una parte dei futuri titoli di Stato, ma se si spiega che in questo modo si difende il loro risparmio ed il loro reddito dalla possibile perdita di capacità di acquisto reale, tutti possono capire che è meglio vedere trasformata una parte della propria ricchezza liquida in titoli piuttosto che conservare una ricchezza nominale che tra un pò potrebbe valere meno".

LASTAMPA.it

:disp2:

[Wilhem275]

Porcocane. Se per gli errori di Telese sulla Thema ho scritto una lettera al Fatto, per queste poche righe dovrei scrivere un libro al PdL

[Regazzoni]

:disp2:

Mah, ti dirò, mi sembra meno una totale cazzata di quello che appare.

Tra aumentare il carico fiscale sui cittadini (anche in funzione di reddito e patrimonio) per mettere da parte soldi con cui coprire a bilancio gli interessi sempre più elevati sui bot e imporre ai cittadini dei bot a interesse controllato (quindi più basso), a conti fatti si risparmia tutti con la seconda.

Anzi, se tutto va bene, invece di pagare delle tasse in più che comunque non tornano, ti ritrovi con soldi che prima ti vengono "presi" e poi restituiti con gli interessi.

Molto naif, ma il concetto base non è fallato.

[Matteo B.]

In estrema sintesi: sia che ti sbatti, sia che te ne sbatti, nulla cambia.

verissimo, lo so per esperienza diretta....è così, io non accuso i singoli (quando si lavora in ambiente con molti colleghi è NECESSARIO adattarsi) accuso il sistema che ci ha portato a questo.

i sindacati hanno difeso gente che RUBAVA...

[Guest EC2277]

Mia moglie lavora in ospedale. Sua sorella lavora nello stesso ospedale. Sua madre e suo padre lavoravano in ospedale; lei rimasta a casa con la maternità, lui in pensione con 35 anni di contributi (un record, per il suo lavoro).

In estrema sintesi: sia che ti sbatti, sia che te ne sbatti, nulla cambia. Con la differenza che chi se ne sbatte di più là dentro sono i sindacalisti (che strano?) e chi si sbatte viene anche cazziato dal capo perché non fa abbastanza (forse perché non copre anche il lavoro degli altri). Fortuna che sembra che anche là dentro le cose comincino a cambiare.

Dove lavoro io è cominciato lo "sciopero del sudore": chi lavora continua a fare il suo lavoro (bene) e basta, senza più autodistruggersi per rimediare alle negligenze degli altri. Se poi la ditta va in malora son cavoli del datore di lavoro, non possiamo autodistruggerci per fare da soli il lavoro che dovrebbe essere svolto da 3 o 4 persone.

Il bello è che il nostro datore di lavoro predilige i negligenti poiché: «Non vogliono prendersi meriti che non sono loro.»; sono parole sue.