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Crisi economica 2011


TonyH

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Visto che, scandalo dopo scandalo, la questione dei rimborsi elettorali è diventata pesantissima, tanto da condizionare, più o meno direttamente, le scelte di politica economica nel nostro Paese, propongo di parlarne. Se invece l'argomento è da ritenersi partitico/politico, cancelliamo, naturalmente.

Per rifletterci meglio, intanto propongo il punto di vista del Prof. Rodotà, l'altroieri su repubblica.it:

Cambiamo quella legge di STEFANO RODOTÀ

Che cosa alimenta ogni giorno l'antipolitica, la fa crescere, la fa divenire un elemento che strxuttura la società e il sistema politico, che allontana i cittadini dall'idea stessa di partecipare alle elezioni, come dimostrano rilevazioni e sondaggi? Lo sappiamo, i fatti sono ormai da troppo tempo sotto gli occhi di tutti. E' un viluppo di corruzione e privilegi, di uso privato di risorse pubbliche e di spudorata impunità, che è divenuto sempre più stringente, che soffoca una democrazia in affanno e ne aggrava una crisi già drammatica. Ed è proprio la politica, vittima di questa deriva, a farsene complice, comportandosi come se non fossimo di fronte ad una emergenza devastante, perché essa stessa ha finito con il radicarsi sul terreno concimato da un finanziamento pubblico ai partiti che ha tradito le sue ragioni ed è divenuto veicolo di nuove opportunità corruttive, di diffusione dell'illegalità.

A questi argomenti, o piuttosto constatazioni, si oppongono risposte indignate e virtuose. Basta con i moralismi, non si può fare d'ogni erba un fascio, non tutti i partiti sono allo stesso modo coinvolti negli scandali, i politici corrotti sono una minoranza. Ma queste sono parole ormai consumate, che suonano false. I politici onesti, i partiti che fanno certificare i loro bilanci non possono limitarsi ad essere i custodi della loro virtù. Essi, più d'ogni altro, hanno il dovere di agire, di pretendere un radicale mutamento, poiché non si può certo chiedere ai corrotti

d'essere i protagonisti di una simile stagione.

Questi sono tempi di scoperte quotidiane dei modi fantasiosi in cui viene usato il denaro pubblico destinato ai partiti. Abbiamo conosciuto una nuova figura sociale, quella del tesoriere/faccendiere, sciolto da ogni vincolo, legittimato ad ogni impudicizia, milite ignoto per i leader dei partiti. Da lui si ritraggono, o meglio fingono di ritrarsi, i sodali di ieri. Ladri, pecore nere - questo sarebbero. E la responsabilità penale, come vuole la Costituzione, è e deve rimanere personale, non può contaminare gli altri dirigenti, gli onesti militanti. E così, per l'ennesima volta, viene eluso il nodo della responsabilità politica, che è assai diversa da quella penale, e ci si sottrae all'obbligo di mosse politiche impegnative, che avviino da subito quel tanto di rigenerazione di politica e partiti ancora possibile.

È di ieri la notizia che la commissione sulle retribuzioni di parlamentari e amministratori pubblici, affidata al presidente dell'Istat Enrico Giovannini, si è arresa, ha rimesso il suo mandato e ha invitato la politica a prendersi le sue responsabilità. Dal Governo è venuta la prevedibile risposta burocratica: "Proseguirà la propria azione nell'obiettivo di giungere ad una razionalizzazione dei trattamenti retributivi in carico alle amministrazioni pubbliche". E il Parlamento, e i partiti? Si rendono conto che l'uscita di scena di quella commissione non fa nascere un problema, ma è la caduta di un alibi? Il tempo è scaduto. Una agenda politica responsabile deve avere in cima la questione del finanziamento pubblico.

In Parlamento sono state presentate molte proposte di legge, che qui non è possibile discutere nei dettagli. Ma è urgente una risposta immediata, anche nella forma di una disciplina transitoria, che blocchi definitivamente assurdità come il denaro a partiti inesistenti, ridimensioni radicalmente l'ammontare del finanziamento, imponga severissime regole di gestione e sanzioni penali adeguate. Un ceto politico con un minimo rispetto per se stesso, che aspiri ad una sopravvivenza rispettabile, o fa subito questo o è destinato ad essere giustamente sommerso dal discredito. E tuttavia anche questa mossa non basterebbe in assenza della nuova normativa sulla corruzione, oggi impantanata e per la quale il Governo non ha impiegato un grammo di quella energia spesa nella battaglia ideologica sull'articolo 18, pur sapendo che la corruzione è un vero freno agli investimenti e allo sviluppo.

L'invito alla trasparenza del Presidente della Repubblica cade al momento giusto. E dovrebbe indurre ad uscire dagli opposti estremismi che hanno contribuito a far degenerare la questione del finanziamento pubblico. A chi difendeva un finanziamento pubblico senza se e senza ma, infatti, si è opposta la pericolosa suggestione di un finanziamento tutto privato. Certo, un referendum abrogativo del finanziamento pubblico è stato colpevolmente aggirato e sono stati ignorati proprio gli inviti ad abbandonare un sistema che impediva nella sostanza ogni controllo sui bilanci dei partiti (ricordo le accuse di moralismo rivolte negli anni '80 a Gustavo Minervini e ai deputati della Sinistra Indipendente che insistevano testardamente su questo tema). Ma una politica tutta affidata solo al contributo dei privati è fatalmente destinata alla dipendenza del potere economico, alla creazione di diseguaglianze. Questo tema è stato affrontato mille volte, ed è all'origine delle discipline sul finanziamento pubblico esistenti quasi ovunque, accompagnate però anche da limiti severi alle spese elettorali (in Francia Jack Lang perdette il suo seggio all'Assemblea nazionale per aver superato di poco la soglia fissata, mentre in Italia sono state cancellate tutte le pur modeste sanzioni previste dalle leggi).

Proprio il costo delle elezioni divora la democrazia, come dimostra il loro vertiginoso accrescersi negli Stati Uniti, dove le nuove opportunità di raccolta di fondi direttamente dai cittadini, rese possibili da Internet, non hanno affatto ridimensionato il potere delle grandi imprese private, favorite da una "liberalizzazione" del finanziamento privato imposta dalla Corte Suprema. Non dimentichiamo che, all'inizio di questo millennio, alcuni senatori americani decisero di non riproporre la loro candidatura, dichiarando che il tempo da dedicare alla ricerca di fondi superava ormai quello dedicato allo svolgimento dei compiti pubblici. Un filosofo liberale, John Rawls, ha proposto che le campagne elettorali dovrebbero essere finanziate solo da fondi pubblici eguali per tutti i candidati, proprio per neutralizzare il potere del denaro.

Pur senza accogliere questo suggerimento ragionevole e radicale, è ovvio che sono necessarie forme di incentivazione fiscale del finanziamento privato, accompagnate però da una totale pubblicità del nome d'ogni finanziatore. E non dimentichiamo, tornando a casa nostra, che il Pdl si fonda su una gigantesca fideiussione concessa da Silvio Berlusconi. Chi altri potrebbe fare lo stesso? E come non concludere che chi paga dall'interno diventa padrone del partito e della sua politica? E non dimentichiamo che l'unica opera di difesa della legalità possibile in questa materia viene, ancora una volta, dalla magistratura. Non a caso la sua affidabilità è grandemente cresciuta presso l'opinione pubblica, mentre precipita quella di Parlamento e partiti.

fine articolo

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Dai che va a finire che lo spread sale perché adesso c'è troppa austerity e i soliti trafficoni non riescono a cavare più un ragno dal buco nemmeno speculando...:clap

Tanto, se va a finire male, c'è già pronto il capro espiatorio!:mrgreen:

"Ah! Rotto solo semiasse, IO KULO ANKORA!" (cit.)

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Dai che va a finire che lo spread sale perché adesso c'è troppa austerity e i soliti trafficoni non riescono a cavare più un ragno dal buco nemmeno speculando...:clap

Tanto, se va a finire male, c'è già pronto il capro espiatorio!:mrgreen:

Buona lettura!

PIMCO | Investment Outlook - The Great Escape:Delivering in a Delevering World

[sIGPIC][/sIGPIC]

Some critics have complained that the 4C lacks luxury. To me, complaining about lack of luxury in a sports car is akin to complaining that a supermodel lacks a mustache.

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Tu sei furbo, molto furbo, parecchio furbo, TROPPO furbo.:mrgreen:

Anzi, tu sei tremendo, sei.

Stai facendo pubblicità nemmeno troppo occulta all'azienda per cui lavori.:D

Comunque, fai una telefonata ai suddetti...e chiedi loro di continuare a pararci il culo come hanno fatto fino ad ora...per il disturbo sono disposto a pagare anche in natura...:mrgreen:

"Ah! Rotto solo semiasse, IO KULO ANKORA!" (cit.)

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Beh, lo sapevamo tutti che TonyH lavora qui:

pimkie.jpg

E questa fa il paio con la mia firma :mrgreen: :mrgreen: :mrgreen:

There's no replacement for displacement.

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Anche tu ti ecciti palpeggiando pezzi di plastica? Perché stare qui a discutere con chi non ti può capire? Esprimi la tua vera passione passando a questo sito!

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Non posso leggerlo, ma Pimco aveva previsto che il Dollaro sarebbe andato a 1.20 euri.

Ne erano certi.

E hanno toppato.

Ormai non mi fido piu' di nessuno..

Di questi ne vendono a secchiate.

Vedrete.

[scritto in data 18 Luglio 2013 - Riferito a Jeep Cherokee]

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Comunque, fai una telefonata ai suddetti...e chiedi loro di continuare a pararci il culo come hanno fatto fino ad ora...per il disturbo sono disposto a pagare anche in natura...:mrgreen:

Per mia fortuna, lo stanno facendo

:idol:

Ahehm ... to whom it may concern #2: revenge .... please TonyH translate and summarize what you have posted .... pleeeez :)

La traduzione in italiano ce l'ho, devo verificare se posso postarla. Perchè quella in inglese è presa da un sito pubblico, quella italiana mi arriva dal sito aziendale :pen: Sto aspettando l'autorizzazione per poterlo fare..

Non posso leggerlo, ma Pimco aveva previsto che il Dollaro sarebbe andato a 1.20 euri.

Ne erano certi.

E hanno toppato.

Ormai non mi fido piu' di nessuno..

Ovviamente non hanno la sfera di cristallo, e qualche volta toppano anche loro.

Un conto però, è uno scivolone che ti fa perdere il 2-3% o mancare qualche guadagno (successe coi sub-prime, dove si levarono anzitempo), un altro, è un errore che ti fa fare perdite con due cifre....di cui la prima può essere un 3 se non un 4.

Il loro modo di lavorare mira a evitare il secondo scenario, a conto di dover accettare il primo.

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Some critics have complained that the 4C lacks luxury. To me, complaining about lack of luxury in a sports car is akin to complaining that a supermodel lacks a mustache.

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Vero.

Sono uno dei pochi fondi obbligazionari ad essere in pari (l'altro è Carmignac).

Il resto del mondo sta fra meno 10 e meno 30...:lol:

Comunque, se da un lato DB sembra sbaraccare, dall'altro, la parent di PIMCO (crucca pure lei), sembra un po' più ottimista su questo Paese...

Beh, lo sapevamo tutti che TonyH lavora qui:

...

E questa fa il paio con la mia firma :mrgreen: :mrgreen: :mrgreen:

Sbagliato!

E' l'altra che hai scritto in firma.:D

"Ah! Rotto solo semiasse, IO KULO ANKORA!" (cit.)

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Inviato (modificato)
Comunque, se da un lato DB sembra sbaraccare, dall'altro, la parent di PIMCO (crucca pure lei), sembra un po' più ottimista su questo Paese...

Con tutti i BTP che ha comprato a novembre, sarebbe da folli essere pessimisti :D

Cmq, Pimco si sta attrezzando per uno scenario di mercato "bimodale", ovvero dove un qualsiasi evento esterno può far cambiare le cose o violentemente al ribasso, o violentemente al rialzo.

Molti altri sono ancora ancora all'ottica "monomodale", in senso ottimistico o pessimistico.

EDIT: trovata la traduzione pubblica del precedente link

http://italy.pimco.com/IT/Insights/Pages/La-grande-fuga.aspx

Modificato da TonyH

[sIGPIC][/sIGPIC]

Some critics have complained that the 4C lacks luxury. To me, complaining about lack of luxury in a sports car is akin to complaining that a supermodel lacks a mustache.

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