Crisi economica 2011

[Matteo B.]

Ti sfugge però una cosa.

Giannino dice che il cambio lira/euro fu fissato su una soglia troppo alta. I complottardi dicono che il tasso giusto sarebbe stato fra 1500 e 1600. I medesimi concludono che il tasso alto, voluto dalla Germania, avrebbe compresso le esportazioni rendendo la nostra economia meno competitiva a vantaggio proprio di cruccolandia. Se avessimo avuto il cambio voluto da loro, affermano, le nostre esportazioni sarebbero decollate.

Basta usare la testa per capire che il ragionamento di cui sopra è un'immensa cazzata. Un tasso di cambio intorno a 1500 ~ 1600 (se mai fosse stato possibile stabilirlo a quella soglia) avrebbe ulteriormente rafforzato la nostra moneta e, come tutti sanno (ivi compresi gli stessi complottardi che vogliono l'uscita dall'euro per poter agire con meccanismi svalutativi per migliorare le esportazioni), più forte è la moneta, più difficile è esportare.

Comunque lasciamo perdere, si sta veramente parlando di nulla.

confondi....Giannino non ha mai parlato di 1500 o 1600.... ma ha detto questo.

"Non è colpa dell'euro. E il fenomeno della diminuzione del potere d'acquisto c'è ogni qual volta che si passa da una moneta all'altra. Cioè ci sono delle prese di profitto di che ne ha vantaggio potendo maneggiare il cambio. In quel caso la soglia di cambio per l'Italia effettivamente fu troppo alta. La soglia di cambio tra Lira e Euro fu imposta dai tedeschi perché sapevano che così eravamo costretti a durissimi anni di razionalizzazione del nostro tessuto produttivo nelle specializzazioni in cui eravamo direttamente concorrenti con loro. Ma la colpa non è dell'euro".

secondo me tra lui che non parla chiaro e il giornalista hanno fatto casino.

ai tedeschi è importato BLOCCARCI (a un certo livello) perchè sapevano che non li avremmo più fregati con le svalutazioni competitive. dopo sul cambio più o meno io non ho un'opinione precisa. ribadisco che si fece come i tedeschi vollero.

dice chiaramente che non è colpa dell'euro. lo sbaglio è stato nostro ne non razionalizzare fisco e stato e migliorare la produttività.

l'Italia andava modernizzata e adattata all'euro...i tedeschi e (meno) i francesi lo hanno fatto, il Sud Europa no (o male, nel caso della Spagna).

[TonyH]

io mi ricordo benissimo che per ANNI la lira è stata a 500 lire = 1DM, poi siamo scesi a 700 lire =1 DM (amato).

Era circa 750 lire già nel 1988. Dopo Amato arrivò a 1300 lire.

Nel settembre 1996, quando la lira rientrò nello SME, il marco valeva 990 lire. Per avere 500 lire bisogna risalire al 1979 e entrata delle lira nello SME*

Considerato che l'ECU valeva 2.05 marchi nel 1988 (prima della caduta del muro addirittura), e che è stato "congelato" a 2 marchi = 1 euro, dove sta il presunto vantaggio concordato a tavolino ai tedeschi?

* i cambi "pilotati" ci sono stati dal 1979....1979......in cui non potevamo fare svalutazioni competitive. E abbiamo buttato NEL CESSO tutti gli anni '80 per fare le riforme, e, anzi, aumentare a dismisura il debito pubblico. Nel 1999 non è cambiato il fatto che non potevamo svalutare, è cambiato il fatto che dovevamo rendere conto dei nostri bilanci, e tenerli sotto controllo. Cosa che abbiamo continuato a non fare:pen:

Modificato 27 Giugno 2012 da TonyH

[Matteo B.]

dove sta il presunto vantaggio concordato a tavolino ai tedeschi?

Giannino non ha mai detto chiaramente questo, è solo un passaggio (poco chiaro, ma è un'intervista) e poi dice che non è colpa dell'euro. io sono d'accordo.

i tedeschi volevano bloccarci e lo han fatto, nel concambio noi abbiamo avuto tassi bassi che ci siamo sputtanati in spesa pubblica corrente. io Giannino lo ascolto e dice sempre queste cose.

Giannino è sempre stato pro euro. però che l'euro da solo basti è una sonora cazzata, e i mercati ce lo dicono tutti i giorni.

lui in questo è minoritario e si è già preso dei cazziatoni , ma ha ragione. a volte esagera nei toni ed è teatrale. ma i numeri son tutti dalla sua.

[TonyH]

Si, ma se vogliamo la tesi "i tedeschi ci han voluto bloccare" dobbiamo risalire al 1979, anno di entrata della lira nello SME.

In pratica son 30 anni di "ci han voluto bloccare" in cui non abbiamo fatto assolutamente nulla per essere competitivi se non svalutando massicciamente come poi avvenuto nel 1992.

Ammappala....

[loric]

confondi....Giannino non ha mai parlato di 1500 o 1600.... ma ha detto questo.

Io non confondo nulla, non ho detto che Giannino ha parlato di 1500/1600, rileggi meglio, solitamente sto abbastanza attento a quello che scrivo

[Matteo B.]

Io non confondo nulla, non ho detto che Giannino ha parlato di 1500/1600, rileggi meglio, solitamente sto abbastanza attento a quello che scrivo

complottari generici...c'è gente che pure ha video con gli gnomi assassini.

Giannino tutti i giorni dice le cose che ho scritto, mai detto una parola contro l'euro.

cito questo (prefazione da un libro che ti consiglio di leggere) se vuoi gli altri 7 luoghi comuni che smonta leggili su chicago-blog.it

Mito numero sette: con l’euro ci abbiamo solo perso, è stata una fregatura. Popolarissimo mantra innanzitutto tra gli italiani di una certa età, diciamo nostalgici per curva attesa di vita. Ma non solo tra loro. E’ la coda lunga del trauma da alta soglia di cambio, perché quella quota 1936 pattuita da Ciampi è rimasta impressa nella memoria di molti come una solenne fregatura, condita di sospetti sui profittatori di Stato e delle catene distributive, e di lamentazioni sul troppo breve lasso di tempo a doppio prezzo obbligatorio. I fenomeni di presa di profitto ci sono a ogni cambio valutario. Ma gli italiani su questo punto addossano in media all’euro due fenomeni che con l’euro non c’entrano. Il primo è la perdita di reddito. Come abbiamo già visto, il fenomeno è reale, il reddito degli italiani è diminuito. Persino più di come sia andata la produttività. Ma ad aver causato il fenomeno è lo Stato con le sue pretese, non l’euro. Il secondo fenomeno del quale un bel po’ di italiani sono nostalgici è la svalutazione monetaria, a loro giudizio l’unica vera valvola di compensazione per un Paese che è strutturalmente troppo debole per la modernità e le sue dure e spietate regole di competizione. Chi abbraccia questo partito teorizza l’estraneità italiana al novero dei Paesi avanzati. E’ invece appena il caso di ricordare che l’euro ha enormemente avvantaggiato gli eurodeboli e l’Italia. In media, sono stati per noi 7 punti di Pil l’anno di minori interessi sul debito pubblico, prima che lo spread dall’estate 2001 esplodesse. Punti e punti di Pil che abbiamo tradotto in aumento della spesa pubblica corrente, invece che in meno tasse e più investimenti. E per il secondo paese esportatore manifatturiero dell’Unione, operare a moneta unificata nel più grande mercato di consumo mondiale – l’Europa è ancora questo, non per molto – è stato un grande vantaggio per moltissime imprese. Tanto è vero che su questo Confindustruia e BDI, la sua sorella tedesca, la pensano esattamente allo stesso modo. Per il più delle 190 mila imprese italiane – un quarto piccolissime, il resto comunque piccole .- che esportano, è essenziale poter stare in filiere i cui scambi interni sono denominati in un’unica moneta.

2001 (non corretto da me) è un 'errore di battitura (penso suo).. è corretto 2011 Giannino è uno skizzato...

[justjames]

complottari generici...c'è gente che pure ha video con gli gnomi assassini.

Giannino tutti i giorni dice le cose che ho scritto, mai detto una parola contro l'euro.

cito questo (prefazione da un libro che ti consiglio di leggere) se vuoi gli altri 7 luoghi comuni che smonta leggili su chicago-blog.it

Mito numero sette: con l’euro ci abbiamo solo perso, è stata una fregatura. ...

Come no...

I televisori e le auto anticipo zero tasso zero si compravano perché si stava simpatici ai venditori...

[TonyH]

Cambiando argomento, la riforma del mercato del lavoro è passata anche alla camera....

[TonyH]

..

[loric]

Cambiando argomento, la riforma del mercato del lavoro è passata anche alla camera....

Mi tocca studiarmelo