Crisi economica 2011

[fonzino1]

...Non ci crederete ma non sono un grandissimo appassionato di dolci..

[hankel]

sempre sul cibo si finisce

cmq la linea "festività" della motta (e alemagna) è ora del gruppo Bauli

Praticamente economia di scala a gogo

[owluca]

alla fine il mio panettiere ne fa uno spettacolare, costa di più ma ne mangio 1 all'anno giusto per natale. Non ci crederete ma non sono un grandissimo appassionato di dolci..

si tratta appunto di una panetteria pasticceria, costa meno e siamo arrivati al punto di comprarne in grande numero,

per regalarli e mangiarli dopo le feste ....cosa che per una medico dietologo non si era mai vista.

e qui ritorniamo al concetto che un buon prodotto ad un buon prezzo rappresenta il miglior stimolo ai consumi e al PIL

[owluca]

Lo spread dell'auto: ecco come gli italiani sfuggono al Fisco con una targa tedesca. Beffando anche l'autovelox

di Enrico MarroCronologia articolo27 settembre 2012Commenti (25)

C'è anche uno spread della targa tra Germania e Italia. Un escamotage del tutto legale con cui molti italiani utilizzano auto (non solo di grossa cilindrata) con targa tedesca anziché italiana. Prendendo non due, ma cinque piccioni con una fava: evitano il superbollo, pagano meno di assicurazione (perché si stipulano polizze con compagnie tedesche), risparmiano qualcosa sull'imposta di trascrizione, dribblano le multe legate a controlli automatici che "fotografano" il numero di targa (come il Tutor, l'autovelox, l'ecopass) e per di più sfuggono redditometro perché il mitico "Serpico", il supercervellone del Fisco che incrocia i dati, non rileva un'immatricolazione straniera. Solo le società di noleggio italiane, infatti, sono tenute a comunicare i dati dei propri clienti all'Anagrafe tributaria.

Il meccanismo, che sfrutta una serie di "buchi" normativi, è nato per le auto aziendali, ma si è poi esteso a macchia d'olio in un lampo ai privati. L'introduzione del superbollo ha aiutato a far girare la voce. La procedura è semplice: basta rivolgersi a una società tedesca che offre in leasing o noleggio a lungo termine un'auto immatricolata in Germania. La variante è vendere la propria supercar a un intermediario italiano o tedesco che la reimmatricola oltrefrontiera, la assicura e la affitta al vero proprietario. Molto gettonate, oltre alle targhe tedesche, sono quelle dell'Europa dell'Est. Il tutto spesso senza spostare la vettura di un millimetro: basta portare all'estero i soli i documenti, come ha confermato la risoluzione 344/E/2008 dell'agenzia delle Entrate. La prassi – legale – sfrutta la mancanza di armonizzazione fiscale tra i vari Paesi europei. Gli intermediari fanno affari d'oro.

Molto meno d'oro sono invece gli affari del Fisco italiano, che nei primi sette mesi dell'anno dal superbollo ha incassato solo 67 milioni, meno della metà dei 147 milioni stimati. Chissà perché. C'è però anche da ricordare che l'addizionale erariale della tassa automobilistica è dovuta all'atto di pagamento del bollo auto. Il gettito, dunque, entro fine anno potrebbe recuperare terreno rispetto alle attese.

è da molto che me lo domandavo: e tappare i buchi invece che fare decreti aca22o:pen:

[TonyH]

Fossi nel governo italiano fare un'accordo con la motorizzazione tedesca.

Per farmi avere la lista dei miei cittadini che posseggono auto con targa tedesca. Ufficialmente per poterli sanzionare per le multe (che è già uno schifo), ufficiosamente li controlli anche col redditometro.

[Wilhem275]

Sono stato invitato ad un incontro con la CISL, per i soliti temi della mia associazione. In media che personaggi sono? Sono dei muli cocciuti Camusso-style o ci si riesce a parlare anche con proposte "scottanti"?

[loric]

Sono stato invitato ad un incontro con la CISL, per i soliti temi della mia associazione. In media che personaggi sono? Sono dei muli cocciuti Camusso-style o ci si riesce a parlare anche con proposte "scottanti"?

[TonyH]

Preghiamo per i poveri sindacati che si trovano davanti wilhem:lol:

[nucarote]

Dipende da chi ti ritrovi davanti.

[TonyH]

La Stampa - Quindici ore davanti al negozio per aggiudicarsi il nuovo iPhone

Siamo senza speranza

Nulla di personale contro la Apple, e nemmeno sui loro prezzi.

Mi turba assai vedere file di gente che dorme fuori per accappararsi l'ultimo feticcio.

E non parliamo di professionisti da 100-150.000€/anno, che 700-1000€ per un cellulare se li possono spendere tranquillamente, ma di gente che sputtana quasi lo stipendio di un mese ogni volta.

E ci fanno pure il servizio di "colore". Se scopro che mio figlio a 17 anni marina la scuola per fare la fila altro che accoglierlo contento......