Crisi economica 2011

[owluca]

Quando era il contraltare ai limiti dati dal numero delle licenze e dalle distanze da rispettare.

[TonyH]

lasciando stare i supermercati (che vederlo più di una volta a settimana mi romper )

Entrate fiscali in crescita nel 2012

Fisco, entrate 8 mesi +4,1%, bene lotta evasione, giù gettito Iva - Yahoo! Finanza Italia

Solo IVA in calo, che paga mercato immobiliare e auto in pesante affanno.

Solo che per quelle cose, non ci stanno i soldi....bel rebus.

[TonyH]

Cosa non si fa per giustificare chi non ha voglia di lavorare

La Stampa - Se la felicità sul lavoro dipende dalla paga del collega

Te se guadagni meno di meno di me perché io lavoro di più sarai infelice, ma se io guadagno quanto te pur lavorando di più......mi girano pesantemente i coglioni, scusate.

Mi fa passare la voglia di impegnarmi, tanto non si può pagare diversamente per non ferire nessuno

Alla faccia della produttività.

[owluca]

:pen:veramente l'articolo fà riferimento a criteri meritocratici quali il maggior lavoro o la maggiore produtività,

ma a criteri molto tradizionalisti : "pari grado" che normalmente sottende anche "pari mansioni" e "pari requisiti"

e a pari mansioni e requisiti una differenza eccessiva si salario non è oggettivamente giustificata se non come purtroppo si usa

dal criterio della anzianità (o ad altri nemmeno nominabili:®

[TonyH]

Se due lavorano le stesse ore, per gli stessi compiti ovviamente è giusto che guadagnino uguale.

Ma la conclusione "la soluzione viene individuata nel lavorare di più, che provoca ancora maggiore infelicità" la trovo un non-sense.

Chi lavora di più e meglio, è giusto che sia pagato di più.

Se uno è infelice di essere pagato di meno perché lavora meno, ma sarebbe infelice anche per il lavorare di più in cambio di maggior guadagno...e gli si dà anche ragione, poveri noi

[Walker]

IMHO è il classico articolo divulgativo che per ragioni di spazio (o di voglia... ) non può approfondire (del resto i TG sviluppano al massimo tale fenomeno. ).

Non voglio credere che lo studio in questione abbia concluso solo questo, ma è evidente che quanto scritto lì è piuttosto superficiale, o almeno viziato da una visione limitata della faccenda.

Cioè, si dice, come in un'equazione: tra due parigrado, chi guadagna di meno sarà più infelice quando lo scoprirà, e avrà due strade:

- essere travolto dall'umiliazione (minchia, nemmeno fossimo all'annosa vertenza sulla moglie che prende più del marito. );

- lavorare di più, ma al contempo vedersi aumentare l'infelicità. (dando per scontato che il lavoro gli farà schifo, ovviamente).

Soluzione? Aumentare lo stipendio!

Eh sì, come se in questi periodi di fresca abbondanza finanziaria per tutti, le aziende potessero spendere tempo a misurare la paga sulla felicità! Ah beh, poi avremmo il caso limite: pensate un'azienda dove ci sono 10 dipendenti che si dichiarano soddisfatti su 200. Cos'è, deve fallire all'istante?

Magari il problema stipendio sta anche in qualcos'altro? Tipo l'impegno che mette il lavoratore...?

Cioè, sul serio. Mi pare di tornare alle elementari dove se tu prendi ottimo e io distinto, significa che sei il "cocco" della maestra.

[owluca]

Se due lavorano le stesse ore, per gli stessi compiti ovviamente è giusto che guadagnino uguale.

purtroppo però di solito no nè così.

io ho capito perfettamente cosa intendi e a chi ti riferisci, ma è un caso particolare (purtroppo, ancora troppo particolare)

in una banca "tradizionale" invece, per riprendere il tema dell'articolo, può tranquillamente capitare l'opposto.

anche perchè a ben vedere non c'è nemmeno una metrica per stabilire chi lavora di più: i clienti prendono il numero e si mettono ad aspettare,

così in modo del tutto casuale uno servirà 3 clienti con operazioni semplici, mentre ad un altro capita , sempre per caso, una richiesta più complessa,

che richiede più tempo del solito per essere completata: chi ha lavorato di più ?

eppure spesso ci sono delle differenze vistose nel salario.

e anche in altri contesti spesso non si è sempre liberi di scegliere il clienti, spesso vengono assegnati dall'alto e spesso con criteri tutt'altro che meritocratici:

i clienti considerati più buoni (*)sono spesso appannaggio "degli amici", non di quelli più "bravi".

la conclusione quindi mi pare la scoperta dell'acqua calda, ma in effetti , vista la non applicazione pratica in italia e probabilmente in Spagna,

mi pare ragionevole pubblicare la "scoperta":

mi pare ovvio che quello che guadagna meno nonostante si sforzi di lavorare di più non sia contento e non potrà andare avanti per molto,

di conseguenza troppa disparità di stipendio abbassa la produttività, non solo non motivi di più quelli che ne percepiscono di più

(che infatti passeranno il loro tempo a complottare con gli "amici" contro i "nemici" per spartirsi i clienti o i compiti "migliori",

anzichè preoccuparsi di gestire bene i loro attuali clienti o svolgere bene le loro mansioni), ma oltretutto quelli più volenterosi finiranno con

lo "scazzarsi", questo il termine usato in sociologia

* che poi i clienti migliori , non sono più quelli di una volta, la regola di Pareto imho è cambiata non tanto nelle proporzioni (in questo momento io sarei più per un 25% che induce il 75%, piuttosto che per il classico 80%-20%) ma sopratutto nella "distribuzione":

tradizionalmente il 20 % di clienti vengono rappresentati come quelli dell'estremo superiore, quelli che vanno dall'80% al 100%, questo perchè noi ragioniamo ancora come gli egizi, e infatti i pauerpoint sono pieni di strutture piramidali:roll:

invece oggi imho la fascia interessante si colloca fra il 65-70% ed l'85-90% (a seconda che si consideri il 20 o 25%), perchè se sotto i soldi non ci sono,

sopra i topCustomer clienti si comportano come tali e ti subissano di richieste letteralmente inaudite,

mentre i clienti "solo" buoni, fanno meno richieste e sopratutto di solito assolutamente aderenti alla prassi standard per quel mercato.

[loric]

Per la serie: fancazzismo

Simula infortunio, video lo incastra - Video - Corriere TV

[TonyH]

* che poi i clienti migliori , non sono più quelli di una volta, la regola di Pareto imho è cambiata non tanto nelle proporzioni (in questo momento io sarei più per un 25% che induce il 75%, piuttosto che per il classico 80%-20%) ma sopratutto nella "distribuzione":

tradizionalmente il 20 % di clienti vengono rappresentati come quelli dell'estremo superiore, quelli che vanno dall'80% al 100%, questo perchè noi ragioniamo ancora come gli egizi, e infatti i pauerpoint sono pieni di strutture piramidali:roll:

invece oggi imho la fascia interessante si colloca fra il 65-70% ed l'85-90% (a seconda che si consideri il 20 o 25%), perchè se sotto i soldi non ci sono,

sopra i topCustomer clienti si comportano come tali e ti subissano di richieste letteralmente inaudite,

mentre i clienti "solo" buoni, fanno meno richieste e sopratutto di solito assolutamente aderenti alla prassi standard per quel mercato.

[owluca]

Avendo 30 milioni di portafogli (magari ) è meglio avere 50 clienti da 600.000€ che 5 clienti da 6 milioni.....