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Crisi economica 2011


TonyH

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Sono stato a lungo indeciso se postarlo sul thread dedicato a Steve Jobs, ma forse sta meglio qui. E' uno dei pochi articoli apparsi sul Fatto quotidiano online su cui sono d'accordo al 10000% ed è, iperboli a parte, uno spaccato delle ragioni per cui in Italia siamo arrivati alla frutta e la nostra industria è finita ad Olgettine molto prima che le Olgettine diventassero famose.

Le bolle di Steve Jobs e le balle italiane

Nella Silicon Valley gira un aneddoto sull’epoca pionieristica della Apple. In una riunione di vertice si esaminava una nuova versione di personal computer e Steve Jobs non era soddisfatto della miniaturizzazione né della compatezza del design.

Gli ingegneri obiettavano di aver fatto il massimo possibile, anzi un miracolo, e che di più non si poteva assolutamente ottenere. Jobs non aveva aveva fama di esser paziente e tanto meno accomodante. Prese il prototipo di computer, aprì l’acquario dei pesci e ce lo buttò dentro. Dal manufatto uscirono delle bolle d’aria, al che Jobs esclamò: “Ecco! Come avevo detto c’è ancora molto spazio vuoto in quest’arnese!” e uscì dalla stanza lasciando tutti trasecolati.

Gli ingegneri raccolsero il prototipo dall’acquario (non si hanno notizie di meduse urticanti o piraña ivi alberganti), si rimisero al lavoro e la volta successiva portarono a Jobs un computer da cui fuoriuscivano pochissime bollicine.

Se uno si chiede perché la Apple non poteva nascere in Italia, soprattutto al Sud, basta immaginare cosa sarebbe successo ad un ipotetico Stefano Lavori ad Afragola o a Poggibonsi (non si offendano le Pro Loco di queste ridenti località, scelgo dei nomi a caso). Innanzitutto la madre degli ingegneri poco cerimoniosamente trattati avrebbero inscenato un casino di fronte ai cancelli della fabbrica, riprese dalle telecamere delle Tv locali. I loro ciccini e le loro bamboline così intelligenti, che avevano tanto studiato (e loro lo sapevano perché portavano sempre cappuccini e biscotti mentre erano chini sui libri) non meritavano di essere umiliati in quel modo.

Poi naturalmente il sindacato e il Consiglio di Fabbrica avrebbero proclamato lo stato di agitazione e chiesto un incontro urgente con la direzione. Lì avrebbero fatto presente che i fuoribusta ai sindacalisti, i generosi permessi sindacali e gli occhi chiusi sulle assenze di alcuni privilegiati dovevano essere in qualche modo aumentati altrimenti loro non potevano garantire di tenere a bada gli scalmanati e – Dio non volesse – poteva radicarsi qualche Cobas in azienda (il che avrebbe fatto lievitare le mazzette).

Poi la segretaria di Lavori avrebbe annunciato la telefonata dell’assessore regionale, preoccupato da queste voci su atti di intimidazione che lui, come rappresentante democraticamente eletto, non poteva ignorare, anche se Lavori contribuiva generosamente (in nero) alla sua campagna elettorale.

“Vede caro Lavori, l’ingegnere che ha concepito lo schermo è cugino di una persona molto radicata nel territorio, al quale dispiace che i suoi familiari non vengano ossequiati con il dovuto rispetto. Poi ha presente quella ragazza dall’aria ebete, sempre vestita come una squinzia di Vogue e impiastricciata con tre mani di cosmetici? Beh, sta a cuore al settore fidi della banca con cui lei ha così stretti rapporti. Quando gliel’ho segnalata per l’assunzione, era nel suo esclusivo interesse. E tanto per fare un altro esempio (sempre per il bene suo, si intende) mi lasci menzionare che il vice-sotto-responsabile-aggiunto del suo team di progettazione è il figlio del direttore della Asl.

Certe sue rigidità potrebbero indurre una reazione analoga. Ad esempio, quelle ispezioni sulla salubrità dei locali su cui qualcuno trova da ridire. E, glielo dico in camera caritatis, qualcuno ha messo in dubbio che le lampadine messe nello scantinato siano a norma. E vogliamo parlare di quello sfortunato ragazzo che ha sbattuto la testa contro la macchina del caffè mentre prendeva il resto e adesso dice di soffrire di amnesie e angosce notturne? Se la commissione nominata dalla Asl dovesse avallare la diagnosi del perito, partirebbe una causa di risarcimento per non aver rispettato la normativa europea contro gli infortuni. Magari trova un magistrato zelante che ravvisa rilievi penali. Le lascio solo immaginare i fastidi.

Per di più mi mette in una condizione molto incresciosa nella gara d’appalto per l’acquisto di computer nella pubblica amministrazione. Sapesse come mi tempestano di telefonate i suoi concorrenti. E anche la stampa locale mi sta sempre con il fiato sul collo per certe faccenduole che loro trovano poco edificanti. Sapesse come soffre la mia signora per questi attacchi proditori provocati dai miei avversari politici”.

Il povero Lavori si sarebbe arreso e i computer usciti dal suo stabilimento, scambiati per residuati dell’esercito bulgaro, a parte le vendite alla pubblica amministrazione (che comunque non pagava mai il dovuto), sarebbero marciti in magazzino. La Mela Computer Spa avrebbe dichiarato fallimento pochi mesi dopo, i lavoratori guidati dal Comitato di Fabbrica sarebbero saliti su una gru, mentre nei talk show e sui giornali gli opinionisti avrebbero inveito contro il capitalismo senza regole, il neo-liberismo, il complotto delle banche. La Camusso e la Marcegaglia avrebbero firmato un documento congiunto esprimendo preoccupazione sulla crisi dell’industria italiana giungendo alla conclusione che solo una patrimoniale poteva risolvere i problemi del Paese.

Alfiat Bravetta senza pomello con 170 cavalli asmatici che vanno a broda; pack "Terrone Protervo" (by Cosimo) contro lo sguardo da triglia. Questa è la "culona".

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Ma essendo la faccenda solo un punto di un programma enorme, andare subito a protestare indica limitatezza di visione.

Ci perdiamo a temperare le supposte del particolare, e spesso si perde di vista l'insieme.

Cita

7:32 : Segni i punti coglionazzo !

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Sono stato a lungo indeciso se postarlo sul thread dedicato a Steve Jobs, ma forse sta meglio qui. E' uno dei pochi articoli apparsi sul Fatto quotidiano online su cui sono d'accordo al 10000% ed è, iperboli a parte, uno spaccato delle ragioni per cui in Italia siamo arrivati alla frutta e la nostra industria è finita ad Olgettine molto prima che le Olgettine diventassero famose.

Le bolle di Steve Jobs e le balle italiane | Fabio Scacciavillani | Il Fatto Quotidiano

Di questi ne vendono a secchiate.

Vedrete.

[scritto in data 18 Luglio 2013 - Riferito a Jeep Cherokee]

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Perdonerete la mia impreparazione in materia, ma la Olivetti non incontro' destino "simile" per via dei tantissimi intralci extra-informatici che trovo' sulla sua strada?

Non parlo di amicizie, raccomandazioni etc, ma di ingerenze e fattori esterni, che nulla centravano con la qualita' dei prodotti.

Alfiat Bravetta senza pomello con 170 cavalli asmatici che vanno a broda; pack "Terrone Protervo" (by Cosimo) contro lo sguardo da triglia. Questa è la "culona".

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Sono stato a lungo indeciso se postarlo sul thread dedicato a Steve Jobs, ma forse sta meglio qui. E' uno dei pochi articoli apparsi sul Fatto quotidiano online su cui sono d'accordo al 10000% ed è, iperboli a parte, uno spaccato delle ragioni per cui in Italia siamo arrivati alla frutta e la nostra industria è finita ad Olgettine molto prima che le Olgettine diventassero famose.

Le bolle di Steve Jobs e le balle italiane | Fabio Scacciavillani | Il Fatto Quotidiano

:shock: Se anche Il Fatto Quotidiano comincia a scrivere cose sensate su quest'argomento allora forse c'è ancora una speranza! :):|

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:shock: Se anche Il Fatto Quotidiano comincia a scrivere cose sensate su quest'argomento allora forse c'è ancora una speranza! :):|

Per compensare c'è un editoriale di Travaglio di quelli da far impallidire gli Indignados all'amatriciana che ci stanno tanto simpatici :lol:

Alfiat Bravetta senza pomello con 170 cavalli asmatici che vanno a broda; pack "Terrone Protervo" (by Cosimo) contro lo sguardo da triglia. Questa è la "culona".

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Mah se asseriamo che in Ita il "capo" non possa bestemmiare in faccia a chiunque pena sollevazione popolare temo che ci stiamo sbagliando, anzi per mia esperienza succede molto più qui che non all'estero dove comunque il rispetto e i modi sono sempre sacri..

Per il resto concordo all'analisi fatta dai mille laccetti che un'impresa in ita deve sempre sostenere, simpatico che sia il fatto a scrivelo :lol:

Fiat Punto I 55 sx '97

Fiat Punto II restyling 1.2 60cv '04

Toyota Prius V2 '06

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Mah se asseriamo che in Ita il "capo" non possa bestemmiare in faccia a chiunque pena sollevazione popolare temo che ci stiamo sbagliando, anzi per mia esperienza succede molto più qui che non all'estero dove comunque il rispetto e i modi sono sempre sacri..

Per il resto concordo all'analisi fatta dai mille laccetti che un'impresa in ita deve sempre sostenere, simpatico che sia il fatto a scrivelo :lol:

Modificato da Mansell82

Nessun vento è favo​revole per il marinaio che non sa a quale porto vuol approdare


Alfa Romeo 147 JtdM 120CV Distinctive (2008)

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continuano gli articoli ingredibbili:

Il ritorno dell'Ici? Cinque milioni in più - Torino - Repubblica.it

l ritorno dell'Ici? Cinque milioni in più

I calcoli dell'assessore al Bilancio Passoni : "Se tornasse l'imposta sulla prima casa il maggiore incasso per Il Comune sarebbe minimo"

di SARA STRIPPOLI

Se tornasse l'Ici sulla prima casa, nelle casse di Palazzo Civico arriverebbero circa 105 milioni di euro. Un sacco di soldi, sulla carta. Ma prima di fare i salti di gioia immaginando opportunità di investimento da tempo off limits, bisogna ricordare che in questi anni in cui l'Ici era stata abolita, dallo Stato arrivavano al Comune di Torino 100 milioni. Il vantaggio si ridurrebbe così a cinque milioni di euro, virgola in più o virgola in meno, annuncia Gianguido Passoni. Era difficile immaginare che l'assessore al Bilancio non si fosse messo a fare due calcoli per capire quante risorse aggiuntive potrebbe avere a disposizione nel caso probabile in cui l'Ici tornasse ai Comuni: secondo i primi conti, se la formula è quella del passato, la differenza si ferma a 5 milioni di euro. Invariato invece l'incasso su seconde case e altre abitazioni: gli introiti annuali del Comune si aggirano sui 156 milioni di euro.

Come rendere dunque più appetibile per i Comuni il ritorno dell'imposta comunale sugli immobili, in una situazione in cui le amministrazioni devono digerire un pesante taglio dei trasferimenti statali e che per Torino vale 36 milioni? L'ipotesi più concreta, e anche la meno complessa, sarebbe aumentare la rivalutazione della rendita catastale, che adesso è al 5 per cento. "Nei due scenari che si stanno delineando spiega l'assessore oltre all'improbabile arrivo dell'Imu, l'altro sistema per dare ossigeno alle amministrazioni locali sarebbe agire sul moltiplicatore della rendita catastale.

Nel caso di un raddoppio, ovvero di una percentuale del 10 per cento, un alloggio che ha un valore catastale di 100mila euro costerebbe ai cittadini un aumento di circa 30 euro, da 550 euro a 580". Un aumento pesante ma non eccessivo per i residenti ma significativo per il Comune che sulla quantità potrebbe recuperare quanto perso per i mancati trasferimenti: "Adesso è importante che si conoscano al più presto i provvedimenti adottati dice Passoni Considerato che Torino deve affrontare una situazione in cui arriveranno 36 milioni in meno nel 2012, sapere sin da subito su cosa potremo contare è determinante".

Per il sindaco Piero Fassino "l'Ici è una scelta necessaria. Ed essendo un'imposta sugli immobili di fatto finisce per essere una forma patrimoniale. Quello che è urgente è superare provvedimenti recenti che hanno messo a rischio servizi essenziali".

Cita

7:32 : Segni i punti coglionazzo !

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Ma non erano i comuni a lamentarsi di essere sul lastrico per via dell'abolizione dell'ici sulla prima casa? E adesso si lamentano che sono troppo pochi?

Cmq, meglio ICI e taglio dei trasferimenti. Almeno i cittadini avranno un feedback diretto di come vengono spesi i loro soldi. E votare di conseguenza.

[sIGPIC][/sIGPIC]

Some critics have complained that the 4C lacks luxury. To me, complaining about lack of luxury in a sports car is akin to complaining that a supermodel lacks a mustache.

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