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Crisi economica 2011


TonyH

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L’Economist ha scritto sulla Greciama vale anche per l'Italia: “L’economia moribonda della Grecia non ha nessuna speranza di poter competere”. Nessuna delle ipotesi citate può fornire ai paesi in difficoltà un modello di business durevole. Questi Paesi possono recuperare la capacità di competere sul piano internazionale solo uscendo dall’Unione monetaria e svalutando le proprie monete nazionali.

Si dice che il crollo dell’euro porterebbe a grandi problemi e costi dato che crediti, debiti, valori dei titoli di stato sono espressi in euro. Cosa ne pensa?

Il crollo dell’euro o una sua divisione sarebbero una fine paurosa, sì, una fine con un grande shock. Ma l’attuale politica di salvataggio, che in realtà corrisponde a una dilazione del fallimento degli Stati, sarebbe uno shock sempre più grande e senza fine.

Modificato da EC2277
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L’Economist ha scritto sulla Greciama vale anche per l'Italia: “L’economia moribonda della Grecia non ha nessuna speranza di poter competere”. Nessuna delle ipotesi citate può fornire ai paesi in difficoltà un modello di business durevole. Questi Paesi possono recuperare la capacità di competere sul piano internazionale solo uscendo dall’Unione monetaria e svalutando le proprie monete nazionali.

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Modificato da justjames

"Ah! Rotto solo semiasse, IO KULO ANKORA!" (cit.)

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Articolo a mio parere interessante

In ogni caso si ritorna al discorso a mio parere fondamentale in Italia manca il lavoro la capacità di generare crescita.

Il debito italiano dev’essere ristrutturato. E prima lo si fa, meglio è. E’ l’opinione di Nouriel Roubini in un articolo pubblicato sull’edizione online del Financial Times. “E’ sempre più evidente – scrive Roubini – che il debito italiano è insostenibile. Ciò comporta la necessità di una ristrutturazione ordinata del debito per evitare un default disordinato”.

Nell’articolo Roubini riconosce al suo ex professore in Bocconi, Mario Monti, la credibilità che l’esecutivo di Silvio Berlusconi (“che può comunque staccare la spina del governo in qualsiasi momento...”) non aveva. “Ma è la situazione del debito italiano ad essere insostenibile - insiste Roubini –. Un debito pubblico pari al 120% del Pil, tassi reali del 5% o più contro una crescita vicina allo zero. Sarebbe necessario un surplus di cinque punti e non vicino al pareggio per stabilizzare il debito. Al contrario, presto i tassi saliranno e la crescita diventerà negativa: l’austerità imposta da Bce e Germania trasformerà la recessione in depressione”.

La ricetta di mister Doom è drastica. “L’Italia ha urgente bisogno di abbattere il suo debito pubblico dal 120 al 90% del Pil”. Per ottenere questo risultato, dice Roubini, si può proporre ai creditori una doppia formula: o l’allungamento delle scadenze del debito senza modificare l’importo nominale. In tal caso le banche creditrici potranno arrivare a scadenza senza dover modificare il valore dell’asset in bilancio. Per chi non accetta questa soluzione può essere proposto un taglio del 25 per cento.

Alternative, a detta di Roubini, non ce ne sono. Anche se la Bce venisse chiamata a svolgere il ruolo di prestatore di ultima istanza, la crisi non potrebbe rientrare. Anzi. Tutti i creditori dell’Italia, una volta individuato un ente pronto a comprare i titoli italiani agli attuali livelli, si affretterebbeo ad esigere il rimborso tutti i 1.900 miliardi del debito italiano.

Nemmeno la patrimoniale convince il professore della Stern University, vuoi per l’effetto che avrebbe sulla domanda interna (tre punti di Pil di pressione fiscale in più per dieci anni), sia perché è meglio far condividere i costi della ristrutturazione anche ai prestatori internazionali (il 40% del debito).

Resta il problema della mancanza di crescita dell’economia italiana, assieme alla minor competiticvità e al deficit dei conti commerciali. “Ma questo – conclude serafico Roubini – richeiede un vero deprezzamento che può consistere nell’uscita dell’Italia e di altri Paesi dall’euro”. Speriamo che stavolta Roubini si sbagli. E’ già successo.

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L'Italia non è (fortunatamente) la Grecia poiché, a differenza di quest'ultima, ha un tessuto industriale vero. Il quale, se venisse liberato dalle cancrene che lo affliggono, potrebbe essere competitivo sia a livello europeo che mondiale. Ma debellare tali cancrene significa fare le riforme che nessuno vuole, poiché comporterebbero l'abolizione di privilegi ritenuti irrinunciabili e la sovversione degli equilibri di potere che hanno retto la nostra scena politico-economico-sociale negli ultimi 60 anni.
Modificato da TurboGimmo

Di questi ne vendono a secchiate.

Vedrete.

[scritto in data 18 Luglio 2013 - Riferito a Jeep Cherokee]

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Mi chiedevo quanti anni di sacrifici, tagli e altro ci vorrebbero teoricamente per azzerare il debito di 1900 miliardi.

Esistono in Italia tutti questi €? Oppure sarà necessario vendere immobili, o quote delle poche aziende statali italiane che funzionano bene o altro.

Intanto qualcuno inizia a organizzarsi a usare il baratto al posto del denaro per scambiarsi prodotti; altri useranno la bici per spostarsi invece dell'auto.

Come dice un amico di meno di 60 anni: "Quand'ero piccolo mio padre portava al mare me e mia madre con la Vespa; oggi i genitori vanno con un'auto, un figlio con lo scooter e l'altro con la sua auto".

Il giorno che mi vedrete a bordo di una mercedes, sarà il giorno del mio funerale

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Mi chiedevo quanti anni di sacrifici, tagli e altro ci vorrebbero teoricamente per azzerare il debito di 1900 miliardi.

Esistono in Italia tutti questi €? Oppure sarà necessario vendere immobili, o quote delle poche aziende statali italiane che funzionano bene o altro.

Intanto qualcuno inizia a organizzarsi a usare il baratto al posto del denaro per scambiarsi prodotti; altri useranno la bici per spostarsi invece dell'auto.

Come dice un amico di meno di 60 anni: "Quand'ero piccolo mio padre portava al mare me e mia madre con la Vespa; oggi i genitori vanno con un'auto, un figlio con lo scooter e l'altro con la sua auto".

Di questi ne vendono a secchiate.

Vedrete.

[scritto in data 18 Luglio 2013 - Riferito a Jeep Cherokee]

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Mi chiedevo quanti anni di sacrifici, tagli e altro ci vorrebbero teoricamente per azzerare il debito di 1900 miliardi.

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Articolo a mio parere interessante

In ogni caso si ritorna al discorso a mio parere fondamentale in Italia manca il lavoro la capacità di generare crescita.

Il debito italiano dev’essere ristrutturato. E prima lo si fa, meglio è. E’ l’opinione di Nouriel Roubini in un articolo pubblicato sull’edizione online del Financial Times. “E’ sempre più evidente – scrive Roubini – che il debito italiano è insostenibile. Ciò comporta la necessità di una ristrutturazione ordinata del debito per evitare un default disordinato”.

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"Ah! Rotto solo semiasse, IO KULO ANKORA!" (cit.)

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Mi chiedevo quanti anni di sacrifici, tagli e altro ci vorrebbero teoricamente per azzerare il debito di 1900 miliardi.

Alfiat Bravetta senza pomello con 170 cavalli asmatici che vanno a broda; pack "Terrone Protervo" (by Cosimo) contro lo sguardo da triglia. Questa è la "culona".

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