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Crisi economica 2011


TonyH

Messaggi Raccomandati:

All'investitore medio-basso gli offri il 10% all'anno garantito e non capisci più niente :mrgreen:

Sono d'accordo con quelle misure, il problema è che devi farli approvare a persone che non rinunciano a rimborsi SUPERIORI alle spese (prova a farlo in azienda....) perchè "sennò è in pericolo la democrazia" :disp2:

Questi qua pur di non mollare la pagnotta ci fanno affondare sul serio tutti. Cosa che vorrei evitare ;)

Difatti la carta tagli a spese e rimborsi me la giocherei non a 12 mesi dalle elezioni, dove si fa in fretta a rimangiarsi la parola ora delle elezioni (gli italiani hanno la memoria corta).....ma a UN mese dalla elezioni, il giorno prima di sciogliere le camere. A quel punto, lo voglio vedere il partito che si tira indietro......

Cambiando argomento, vi avevo promesso il confronto gestione separata-immobile, eccolo qua:

http://s7./vyhs7vabv/confrontovitarivimmobile.png

Sono al netto delle spese di gestione. Per entrambi ;)

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Some critics have complained that the 4C lacks luxury. To me, complaining about lack of luxury in a sports car is akin to complaining that a supermodel lacks a mustache.

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I più attivi nella discussione

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Articolo di ricolfi sulla stampa di ieri, devo die che mi ritrovo d'accordo con lui:

link: Salvare il Paese non basta - LASTAMPA.it

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[TD=class: titoloRub, colspan: 2]Salvare il Paese non basta[/TD]

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[TD=class: sezione, colspan: 2]LUCA RICOLFI[/TD]

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[TD=class: articologirata, colspan: 2]Il governo si appresta, per l’ennesima volta, a cercare di mettere insieme un pacchetto di «misure per la crescita». Il momento è molto difficile perché i mercati, dopo aver concesso fiducia all’Italia per quasi tre mesi (da gennaio fin oltre metà marzo), da qualche settimana sembrano non fidarsi più di noi.

Il segnale più negativo non viene dallo spread, che è tornato a salire ma in realtà risente sempre, e pesantemente, della irresolutezza delle autorità europee, bensì dallo «spread dello spread», cioè dalla differenza fra quanto i mercati pretendono dall’Italia e quanto pretendono dai Paesi a noi più comparabili come la Spagna, il Belgio, la Francia, Paesi cioè che non sono né formiche come la Germania né cicale come la Grecia e il Portogallo.

Ebbene, lo spread dello spread era sceso a 105 nella settimana centrale di marzo, ma da allora è risalito inesorabilmente settimana dopo settimana: 109, 121, 131, fino a 144, il valore medio della settimana scorsa. Perché? Perché per quasi tre mesi lo spread è migliorato, e ora peggiora di settimana in settimana?

Qui si entra, purtroppo, sul terreno delle opinioni, perché nessuno dispone di un modello della mente dei mercati sufficientemente affidabile. Qualche cosa, tuttavia, si sa del funzionamento dei mercati nei momenti di tensione. Le bestie nere dei mercati sono tre: il deficit dei conti dello Stato, il debito pubblico detenuto da investitori stranieri, le cattive prospettive di crescita. Se guardiamo a questi tre parametri, pare difficile non ipotizzare che quello che, negli ultimi tempi, ha scosso la mente dei mercati non è la tenuta dei conti pubblici - messi in sicurezza da un diluvio di tasse - ma il costante deterioramento delle nostre prospettive di crescita, che ormai si stanno cristallizzando intorno a un drammatico -2%, e sono peggiorate di più di quelle delle altre economie avanzate. Un dato che, se confermato, costringerà il governo a un nuovo giro di vite, senza il quale l’obiettivo del pareggio di bilancio nel 2013 non potrebbe essere raggiunto.

La crescita, dunque, è il nostro problema numero uno. Ma come vede il problema questo governo? Qual è la sua idea per tirarci fuori dal pantano?

La mia impressione, basata sugli atti fin qui compiuti, è che il governo abbia una visione del problema della crescita non molto dissimile da quella dei governi che lo hanno preceduto. Certo Monti è più credibile dei suoi predecessori di destra e di sinistra, e ha messo su una squadra che si è guadagnata - e merita pienamente - il rispetto del Paese. E tuttavia la «cultura della crescita» che questo governo esprime a me pare, mi si perdoni la crudezza, terribilmente vecchia e inadeguata alla drammaticità del momento. Perché vecchia? Vecchia, innanzitutto, perché persevera sul sentiero, battuto fin qui da tutti i governi di destra e di sinistra, della prima e della seconda Repubblica, di affrontare i problemi di bilancio con maggiori tasse anziché con minori spese. Non è questo il luogo per scendere in dettagli tecnico-contabili, ma non si può non ricordare che le varie manovre con cui nel 2011 siamo stati deliziati prima da Tremonti, poi da Berlusconi e infine da Monti, hanno avuto un contenuto di tasse, e quindi una spinta recessiva, inesorabilmente crescente (la manovra di Tremonti era composta per meno del 50% di nuove tasse, quella di Monti lo era per quasi il 90%). Vecchia, la visione di questo governo, anche perché la teoria della crescita su cui si basa, fatta di liberalizzazioni, riforme a costo zero, segnali ai mercati, è nata ed è cresciuta soprattutto per promuovere il decollo dei Paesi in via di sviluppo, ma ha molto meno da dire alle economie dei Paesi avanzati. Da questo punto di vista non è un caso che tanta attenzione sia stata dedicata a un tema ideologico come l’articolo 18, senza alcuna sensibilità per il problema - ben più rilevante al fine di promuovere crescita e occupazione - di alleggerire i costi dei produttori di ricchezza. Nella cultura di questo governo continua ad albergare la credenza che il problema centrale delle imprese sia poter licenziare, mentre la realtà è che il loro problema numero uno è un semplice, brutale, concretissimo problema di costi: tasse, contributi sociali, prezzi dell’energia, ritardi nei pagamenti della pubblica amministrazione.

Ma è vecchia, la cultura di questo governo, anche per la mentalità con cui affronta chi osa non allinearsi al clima di venerazione e gratitudine da cui è circondato. E’ vero, non ci sono alternative al governo Monti, se cadesse sarebbe un disastro per l’Italia, i mercati ci farebbero a fettine. E tuttavia questa consapevolezza non rende per ciò stesso ragionevole qualsiasi cosa questo governo decida. C’è un errore logico, mi pare. Se la mia caduta è un evento così catastrofico da provocare un disastro, questo non vuol dire che tutto quel che faccio sia giusto, o volto al supremo interesse del Paese.

Oggi, ve lo confesso, per me l’interesse del Paese è rappresentato di più dalle innumerevoli persone che tentano disperatamente di resistere sul mercato, senza arrivare al passo fatale di ritirarsi o chiudere le loro attività produttive, che non da un governo che non si cura di loro e preferisce - continua a preferire - l’ennesimo aumento della pressione fiscale piuttosto che toccare il totem della spesa pubblica. Perché, è vero, Mario Monti è stato chiamato per «salvare il Paese». Ma l’alternativa che ha di fronte non è quella che, comprensibilmente, preferiscono immaginare i nostri governanti: o noi o il disastro. No, accanto a quella alternativa ce n’è un’altra: l’alternativa fra salvare davvero il Paese, o semplicemente ritardare il momento del disastro. Oggi il rischio è che questo governo si senta così necessario, così migliore dei governi che l’hanno preceduto, così privo di alternative, da non capire che il fatto di non avere alternative non rende per ciò stesso buone le sue politiche. Che tali politiche siano buone o no lo vedremo alla fine, quando si saprà se il piccolo, prudentissimo cabotaggio di questi mesi sarà stato sufficiente a salvarci da un destino come quello della Grecia. Sono il primo a sperare che basti, ma - fin qui - non vedo solidi argomenti per crederlo.[/TD]

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CI SEDEMMO DALLA PARTE DEL TORTO VISTO CHE TUTTI GLI ALTRI POSTI ERANO OCCUPATI

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Ci incazziamo sempre con i politici di professione. Giustamente, perché spesso sono una banda di trafficoni.

Sono però come noi, viste certe notizie

BOSCOREALE: RECORD di ASSENTEISTI in COMUNE - Forum Politica

123 assenti su 140. 123 stipendi rubati quel giorno. E questi sono tutti costi che paghiamo tutti, perché bisogna pagare più persone del necessario, o pupparsi un servizio indecente rispetto al costo.

E non vale solo per la PA, sia ben chiaro.

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Some critics have complained that the 4C lacks luxury. To me, complaining about lack of luxury in a sports car is akin to complaining that a supermodel lacks a mustache.

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Ci incazziamo sempre con i politici di professione. Giustamente, perché spesso sono una banda di trafficoni.

Sono però come noi, viste certe notizie

Beh, permettimi di non identificarmi con nessuno dei due..... e spero tanti altri!

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Beschleunigung ist, wenn die Tränen der Ergriffenheit waagrecht zum Ohr hin abfliessen

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..... e spero tanti altri!

speri male:

mia moglie, incidente ,ha ragione...non dice nulla, va all'ospedale su mandato dell'assicurazione, ribadisce che non ha nulla al collo, però è stirata, per 3-4 porta il collare (continua a lavorare).

va da sua cugina, gli racconta tutto..risposta: "tu sei scema, io avevo quello che avevi tu e, ho detto che mi faceva male abbastanza ho beccato 2000 euro ,e così han fatto altri 3-4 miei amici/conoscenti"

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Beh, permettimi di non identificarmi con nessuno dei due..... e spero tanti altri!

Nemmeno io, ma purtroppo i tanti altri sono pochi.

Siamo maneggioni e trafficoni inside. Se perdi il portafoglio/cellulare da queste parti l'eccezione è ritrovarlo, quando dovrebbe essere la normalità.

Se un distributore è rotto e eroga benzina gratis, c'è la ressa per farla.

Se troviamo dei soldi persi da dei rapinatori, li teniamo (successo veramente la settimana scorsa. Solo UNA persona li ha restituiti).

Come facciamo a stupirci se poi vengono eletti i belsito e i lusi di turno?

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Ci incazziamo sempre con i politici di professione. Giustamente, perché spesso sono una banda di trafficoni.

Sono però come noi, viste certe notizie

BOSCOREALE: RECORD di ASSENTEISTI in COMUNE - Forum Politica

123 assenti su 140. 123 stipendi rubati quel giorno. E questi sono tutti costi che paghiamo tutti, perché bisogna pagare più persone del necessario, o pupparsi un servizio indecente rispetto al costo.

E non vale solo per la PA, sia ben chiaro.

e in più capace che poi percepiscano gli straodinari durante i quali (forse) fanno il lavoro che avrebbero potuto fare nelle ore precedneti :(r

.....ma aspettarsi un intervento del governo tecnico su queste tematiche è utopistico ?:pen:

no cosi solo per informazione e per potermi regolare per il prossimo futuro :D

speri male:

mia moglie, incidente ,ha ragione...non dice nulla, va all'ospedale su mandato dell'assicurazione, ribadisce che non ha nulla al collo, però è stirata, per 3-4 porta il collare (continua a lavorare).

va da sua cugina, gli racconta tutto..risposta: "tu sei scema, io avevo quello che avevi tu e, ho detto che mi faceva male abbastanza ho beccato 2000 euro ,e così han fatto altri 3-4 miei amici/conoscenti"

qualche anno fà mi è capitato di arrivare subito dopo che 2 auto si erano toccate rompendo la plastica di un fanalino posteriore:

la scena era questa:roll::

Cita

7:32 : Segni i punti coglionazzo !

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Nemmeno io, ma purtroppo i tanti altri sono pochi.

Siamo maneggioni e trafficoni inside. Se perdi il portafoglio/cellulare da queste parti l'eccezione è ritrovarlo, quando dovrebbe essere la normalità.

Se un distributore è rotto e eroga benzina gratis, c'è la ressa per farla.

Se troviamo dei soldi persi da dei rapinatori, li teniamo (successo veramente la settimana scorsa. Solo UNA persona li ha restituiti).

Come facciamo a stupirci se poi vengono eletti i belsito e i lusi di turno?

Qua la gente lascia la bici senza incatenarle nel cortile dell'uni.

E i caschi APPOGGIATI sui manubri delle moto.

Di questi ne vendono a secchiate.

Vedrete.

[scritto in data 18 Luglio 2013 - Riferito a Jeep Cherokee]

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Come facciamo a stupirci se poi vengono eletti i belsito e i lusi di turno?

Non mi stupisco.... chi ci ha governato e ci ha messo nelle condizioni in cui siamo e' stato votato da qualcuno, mica si son votati da soli... ma questo non significa che accetti di essere messo insieme a chi lo ha fatto... o a chi si comporta in un certo modo.. per carita', mica pretendo di essere perfetto... ma onesto si, c...o

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