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Crisi economica 2011


TonyH

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Sai che cosa diceva quel tale? In Italia sotto i Borgia, per trent'anni, hanno avuto assassinii, guerre, terrore e massacri, ma hanno prodotto Michelangelo, Leonardo da Vinci e il Rinascimento. In Svizzera hanno avuto amore fraterno, cinquecento anni di pace e democrazia, e che cos' hanno prodotto? Gli orologi a cucù.( O.Welles)

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Credo si dimentichi sempre che l'Italia del dopoguerra ( ma anche quella dell'anteguerra ) era un paese poverissimo , dve l'80% delle famiglie sopravviveva, ed il 10% campava decentemente, ma ninete di più.

Solo il 10% stava bene con livelli di consumo pari alla nostra media.

Senza contare che chi tornava dal Don o dalla Libia ( Il nonno di mia moglie partì per l'Etiopia nel '36 e tornò in Italia nel 48, povero in canna come alla partenza e 12 anni più vecchio ) ringraziava Dio tutti i giorni solo di essere tornato....mangiare e vestirsi erano già i passi succesivi..:)

Archepensevoli spanciasentire Socing.

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Credo che adesso la crisi sia più dura perchè, storicamente, le generazioni che crescono oggi sono le prime dal dopoguerra a stare peggio di quelle che le hanno precedute, quindi c'è l'effetto "ma proprio a me doveva capitare", mentre chi ha vissuto il boom precedente soffre due volte: una perchè vede il proprio tenore di vita abbassarsi dopo anni di miglioramento, e due perchè si è consapevoli delle difficoltà dei figli.

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Inviato (modificato)
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Che si esulta per la sconfitta della Merkel.

Da un lato è vero che la sua politica rigorista non sta andando giù neanche ai tedeschi, essendo in recessione anche loro.

Dall'altro lato, la soluzione alternativa che hanno pensato gli elettori tedeschi dubito sia farsi carico delle inefficienze e degli sprechi dell'europa del sud.

io sono nauseato dal fatto che il nostro debito pubblico ha toccato un nuovo record... nonostante la tassazione opprimente.

In valore assoluto, difficilmente calerà, a meno di una bella tosata inflazionistica di quelle da periodo bellico.

Quello che ci frega, è in rapporto a quanto produciamo. Germania e USA hanno un debito in valore assoluto ben superiore al nostro. Ma producono molto di più......

Credo che adesso la crisi sia più dura perchè, storicamente, le generazioni che crescono oggi sono le prime dal dopoguerra a stare peggio di quelle che le hanno precedute, quindi c'è l'effetto "ma proprio a me doveva capitare", mentre chi ha vissuto il boom precedente soffre due volte: una perchè vede il proprio tenore di vita abbassarsi dopo anni di miglioramento, e due perchè si è consapevoli delle difficoltà dei figli.

Che mica è vero. Staremo in modo diverso, ma se andiamo a ben vedere, la generazione giovane attuale già adesso sta meglio di quello passata.

Io sono del 1982, i miei sono del 1948 (papà) e 1953 (mamma). E rispetto a loro sto meglio.

Io ho potuto andare all'università in santa pace (mio papà doveva lavorare per permettersela).

Mi sono potuto permettere un pc, corsi di inglese, fare sport, una macchina mia, andare all'estero.

Tutte cose che alla mia età, i miei si sognavano o facevano con enormi sacrifici (tipo andare a trovare gli zii in america, un paio di stipendi a testa solo per il volo).

Vivrò di più, e vivrò meglio, perchè a 60 anni non sarò consumato dal lavoro manuale (oggi ci sono regole molto più stringenti). Se mi ammalerò, avrò a disposizione cure migliori.

Ho a disposizione mezzi di comunicazione infinitamente migliori.

Quindi, riassumendo.

Ho avuto istruzione migliore, svaghi migliori, cure migliori, comunicazioni migliori.

Ho le potenzialità non solo di mantenere lo status dei miei genitori, ma persino di migliorarlo se mi impegno e mi smazzo.

Cazzo, come si a definire tutto ciò "stare peggio della generazione precedente"?

Solo perchè non avrò un posto da cui sarò inamovibile anche NON lavorando che mi porterà alla pensione a 55 anni?

Modificato da TonyH

[sIGPIC][/sIGPIC]

Some critics have complained that the 4C lacks luxury. To me, complaining about lack of luxury in a sports car is akin to complaining that a supermodel lacks a mustache.

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Che mica è vero. Staremo in modo diverso, ma se andiamo a ben vedere, la generazione giovane attuale già adesso sta meglio di quello passata.

Io sono del 1982, i miei sono del 1948 (papà) e 1953 (mamma). E rispetto a loro sto meglio.

Io ho potuto andare all'università in santa pace (mio papà doveva lavorare per permettersela).

Mi sono potuto permettere un pc, corsi di inglese, fare sport, una macchina mia, andare all'estero.

Tutte cose che alla mia età, i miei si sognavano o facevano con enormi sacrifici (tipo andare a trovare gli zii in america, un paio di stipendi a testa solo per il volo).

Vivrò di più, e vivrò meglio, perchè a 60 anni non sarò consumato dal lavoro manuale (oggi ci sono regole molto più stringenti). Se mi ammalerò, avrò a disposizione cure migliori.

Ho a disposizione mezzi di comunicazione infinitamente migliori.

Quindi, riassumendo.

Ho avuto istruzione migliore, svaghi migliori, cure migliori, comunicazioni migliori.

Ho le potenzialità non solo di mantenere lo status dei miei genitori, ma persino di migliorarlo se mi impegno e mi smazzo.

Cazzo, come si a definire tutto ciò "stare peggio della generazione precedente"?

Solo perchè non avrò un posto da cui sarò inamovibile anche NON lavorando che mi porterà alla pensione a 55 anni?

In parte hai ragione, ma mi dici chi adesso è precario che speranze per sè e per i suoi (attuali o eventuali futuri) figli può nutrire?

La qualità della vita è anche questione di aspettative e speranze: rifacendomi a tuo padre, lui ha lavorato per poter studiare, ma sapeva (o aveva la forte speranza) che una laurea gli avrebbe migliorato la vita. Oggi è ancora così?

Tu oggi hai a disposizione pc, internet, auto mediamente più costose, viaggi, orpelli che i tuoi si sognavano, ma potresti affermare che anche i tuoi figli potranno avere lo stesso rispetto a te (te lo dice uno che non ha figli e fermo restando che auguro a te e a loro il meglio)?

Credo che oggi si sia ricchi del superfluo (svago, elettronica, etc.) ma poveri del necessario (la sicurezza e la fiducia nel futuro) ed è questo che destabilizza la nostra società.

PS: ovvio, poi, che se "alzi l'asticella" del benessere anche le aspettative cresceranno, e ciò crea maggior timore e insoddisfazione qualora la situazione peggiori.

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In parte hai ragione, ma mi dici chi adesso è precario che speranze per sè e per i suoi (attuali o eventuali futuri) figli può nutrire?

La qualità della vita è anche questione di aspettative e speranze: rifacendomi a tuo padre, lui ha lavorato per poter studiare, ma sapeva (o aveva la forte speranza) che una laurea gli avrebbe migliorato la vita. Oggi è ancora così?

Tu oggi hai a disposizione pc, internet, auto mediamente più costose, viaggi, orpelli che i tuoi si sognavano, ma potresti affermare che anche i tuoi figli potranno avere lo stesso rispetto a te (te lo dice uno che non ha figli e fermo restando che auguro a te e a loro il meglio)?

Credo che oggi si sia ricchi del superfluo (svago, elettronica, etc.) ma poveri del necessario (la sicurezza e la fiducia nel futuro) ed è questo che destabilizza la nostra società.

PS: ovvio, poi, che se "alzi l'asticella" del benessere anche le aspettative cresceranno, e ciò crea maggior timore e insoddisfazione qualora la situazione peggiori.

In parole povere si viveva peggio ma si era in crescita, sia livello economico che sociale; ora si è raggiunto uno status difficile da mantenere.

Nessun vento è favo​revole per il marinaio che non sa a quale porto vuol approdare


Alfa Romeo 147 JtdM 120CV Distinctive (2008)

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La qualità della vita è anche questione di aspettative e speranze: rifacendomi a tuo padre, lui ha lavorato per poter studiare, ma sapeva (o aveva la forte speranza) che una laurea gli avrebbe migliorato la vita. Oggi è ancora così?

Certo, ci sono ancora lauree che lo permettono. Non tutte, ma alcuni percorsi di studio danno possibilità maggiori.

Sono quelle che però ti fanno un cubo quadro....prova a chiedere tipo a jeby o Gimmo sul Mante :D

Ovvio, non basta più un pezzo di carta in "scienze di qualche cosa" per garantirsi una carriera agevole. Ed è giusto così.

Tu oggi hai a disposizione pc, internet, auto mediamente più costose, viaggi, orpelli che i tuoi si sognavano, ma potresti affermare che anche i tuoi figli potranno avere lo stesso rispetto a te (te lo dice uno che non ha figli e fermo restando che auguro a te e a loro il meglio)?

Credo che oggi si sia ricchi del superfluo (svago, elettronica, etc.) ma poveri del necessario (la sicurezza e la fiducia nel futuro) ed è questo che destabilizza la nostra società.

PS: ovvio, poi, che se "alzi l'asticella" del benessere anche le aspettative cresceranno, e ciò crea maggior timore e insoddisfazione qualora la situazione peggiori.

Hai notato che io ho parlato di cose "intangibili" come Sanità, Istruzione, Comunicazione....mentre te hai posto l'accento solo sulla "Roba"? ;)

Ed è per questo che la prospettiva per il futuro può essere negativa o positiva.

Se il benessere lo si misura solo in "quantità", son d'accordo, difficilmente accumuleremo più roba e saremmo meno ricchi di prima.

Se l'indicatore è anche la "qualità" di come vivi, potremmo essere più ricchi di prima.

Come qualità io sono più ricco dei miei genitori, e lavorerò affinchè i miei figli siano più ricchi di me ;)

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Some critics have complained that the 4C lacks luxury. To me, complaining about lack of luxury in a sports car is akin to complaining that a supermodel lacks a mustache.

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In parole povere si viveva peggio ma si era in crescita, sia livello economico che sociale; ora si è raggiunto uno status difficile da mantenere.

Si viveva peggio (materialmente) rispetto al nostro standard, ma la sensazione era di poter migliorare.

Anche i miei genitori (ho circa 34 anni), come quelli di TonyH, si sono smazzati più di me per avere, a conti fatti, di meno,ma l'hanno fatto perchè erano sicuri di migliorare le condizioni di vita per loro e per i figli.

Oggi lo stesso loro impegno non sarebbe probabilmente sufficiente a garantire lo stesso miglioramento a me e ai miei (eventuali) figli.

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Si viveva peggio (materialmente) rispetto al nostro standard, ma la sensazione era di poter migliorare.

Anche i miei genitori (ho circa 34 anni), come quelli di TonyH, si sono smazzati più di me per avere, a conti fatti, di meno,ma l'hanno fatto perchè erano sicuri di migliorare le condizioni di vita per loro e per i figli.

Oggi lo stesso loro impegno non sarebbe probabilmente sufficiente a garantire lo stesso miglioramento a me e ai miei (eventuali) figli.

Concordo con te, bisogna capire se però la classe media attuale con l'attuale potere economico(e a patto che non si sperperi i soldi per cose futili) sarà in grado di permettere ai figli di studiare all'università.

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