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Crisi economica 2011


TonyH

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Guest EC2277
però per un qualche strano motivo non puoi spostare i dipendenti da un "settore" all'altro :pen:

ora, non dico di mettere i pompieri in esubero (ammesso ce ne siano..) a pilotare i caccia dell'aeronautica :lol: però quei tot mila forestali calabresi in più potrebbero essere ricollocati nella polizia penitenziaria... mi pare di aver letto che è sotto organico :pen:

Così come si potrebbero ricollocare gli eventuali bidelli di troppo nei commissariati, affidando loro compiti di segreteria.

Ma così facendo ci si inimicherebbe le famose clientele di cui si è parlato abbondantemente negli interventi precedenti.

Tra l'altro credo che sia proprio questo il motivo per il quale, l'attuale Governo è così restio ad accanirsi contro la pubblica amministrazione: rischierebbe di mettersi contro la sua stessa maggioranza ed allora preferisce aggirare l'ostacolo concentrandosi su altri settori.

Non mi stupirei se prima della fine della legislatura venisse varata una sorta di Autorità sulla Pubblica Amministrazione, come è accaduto per i trasporti, oppure che il famoso Supercommissario Bondi abbia poteri tali da intervenire su tale settore.

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Di pompieri in esubero proprio non ce ne sono, fidati. :|

Non solo la Penitenziaria, ma tutte le specialità della Polizia di Stato sono sotto organico, in misura più o meno evidente. ;)

Il discorso in linea di principio è quello della gestione delle risorse umane: sono sotto organico non perché non viene assunto personale, ma perché il personale è mal distribuito. Ma occorre distinguere i casi: migliaia di agenti di polizia controllano pratiche burocratiche e adempiono a funzioni per cui basterebbe una frazione dell'organico, e si potrebbero (dovrebbero) ricollocare molti di quegli agenti ad attività più efficaci per il controllo del territorio. In questo caso il ricollocamento è non solo possibile, ma anche vantaggioso.

Solo che non sempre funziona così: per molti compiti il personale necessità di competenze ed addestramento, e questo è un problema che va risolto a monte, prima dell'iniziale assegnazione. La riassegnazione di uomini che comporti un addestramento non previsto all'inizio è uno spreco di capitali e tempo.

non so se è una barzelletta, ma avevo sentito che per ogni poliziotto in strada ce ne sono 5 che si passano le carte in ufficio :disp2: forse la proporzione non sarà esattamente quella, ma in linea di principio non ci discostiamo molto dal reale imho.

comunque in soldoni mi pare di capire che riaddestrare e ricollocare uomini male assegnati all'inizio comporta un esborso troppo elevato a fronte di un risultato sotto le aspettative?

Alfa Romeo Giulietta, 1.4 TBI Multiair 170 CV Exclusive (2013)

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non so se è una barzelletta, ma avevo sentito che per ogni poliziotto in strada ce ne sono 5 che si passano le carte in ufficio :disp2: forse la proporzione non sarà esattamente quella, ma in linea di principio non ci discostiamo molto dal reale imho.

comunque in soldoni mi pare di capire che riaddestrare e ricollocare uomini male assegnati all'inizio comporta un esborso troppo elevato a fronte di un risultato sotto le aspettative?

Il problema è mantenere una velocità di pensiero che sia superiore alla velocità della macchina.

E NON VALE SOLO NEL RALLY!!! :§

Gli accenti? Usiamoli bene! Gli accenti in italiano

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Notizia fresca di oggi, dedicata ai delusi :)

[h=3]Accordo sui debiti dello Stato

Alle imprese 30 miliardi[/h][h=3][/h]passera_3.jpgIl ministro dello Sviluppo economico, Corrado Passera

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[h=2]Sarà possibile "scontare"

fino al 70% del dovuto[/h]FRANCESCO SEMPRINI

ROMA

Il dado è tratto. L’accordo fra imprese, banche e governo sui debiti pregressi della pubblica amministrazione è sostanzialmente chiuso.

Lo confermava ieri sera Corrado Passera al termine dell’ultimo tavolo di confronto: il vertice è andato «bene». A meno di colpi di scena, oggi il governo illustrerà l’intesa raggiunta tra governo, Abi, Confindustria, Rete Imprese Italia e Alleanza cooperative: vale trenta miliardi di euro dei circa 70 di debiti complessivamente stimati.

Ieri la quadratura del cerchio è arrivata grazie al superamento dell’ultimo scoglio, ovvero la richiesta di introdurre la compensazione da parte delle aziende di dimensioni più piccole per incassare i crediti.

Ipotesi su cui il governo si era dimostrato poco incline, e che senza la quale le rappresentanze di categoria, come quella degli artigiani, non avrebbero apposto la propria sigla. Poi il cambio di rotta dell’esecutivo che ha deciso di concedere la possibilità di compensare i crediti non prescritti con le somme iscritte a ruolo: multe, pagamenti passati in giudicato, ma anche debiti tributari e quelli previdenziali contratti con l’Inps sempre iscritti a ruolo.

«Un segnale positivo che va nella giusta direzione», spiegano fonti vicine alla piccola imprenditoria, che tuttavia aveva avanzato richieste più ampie ovvero l’inclusione nella compensazione, non solo dei debiti pregressi ma anche degli impegni tributari in divenire.

La convergenza tuttavia è fondamentale, specie per le piccole e medie imprese strozzate dalla contrazione del credito e da tempi lunghissimi per il saldo delle fatture. Oggi le regole prevedono una scadenza massima di 12 mesi, l’accordo abbatterebbe l’attesa al massimo fino a sei mesi.

A dare attuazione ai provvedimenti sono i decreti dei ministeri dell’Economia e dello Sviluppo che riguardano tra gli altri la certificazione, digitale ed obbligatoria entro 90 giorni, per rendere i crediti da inesigibili a bancabili. In sostanza lo Stato, avvalendosi della copertura del Fondo centrale di garanzia, si impegna legalmente ad onorare gli impegni presi con le imprese.

A questo punto le aziende potranno scegliere se compensare o rivolgersi alle banche per riscuotere un anticipo sul credito. Tre i meccanismi possibili per le aziende: il pro-solvendo, il pro-soluto o il cosiddetto “sconto fattura”.

Quest’ultima è considerata la soluzione migliore e quella a cui ricorreranno la gran parte delle aziende: non impatta sul debito pubblico e non vincola in solido le aziende. Sull’ammontare dell’anticipo si parla di un 70% sino a un massimo di 2,5 milioni di euro a impresa, ma c’è la possibilità di attivare una controgaranzia del Fondo centrale sino all’80% in caso di garanzia diretta da parte di Confidi.

Questo il compromesso raggiunto nel caso in cui l’Europa non ammetta lo scorporo dal «Fiscal Compact» di questo tipo di spese. Se il premier Mario Monti dovesse spuntarla a Bruxelles le aliquote potranno essere anche superiori.

http://www3.lastampa.it/economia/sezioni/articolo/lstp/455113/

E ora, mi tolgo un sassolino.

Nel corso del suo discorso ai mercati, il presidente della Consob, Giuseppe Vegas, non ha speso parole positive per il mondo dei promotori finanziari. Finiti nel calderone degli intermediari-distributori (bocciati a più riprese nel corso del suo intervento -

articolo Consob, Vegas boccia gli intermediari-distributori), i promotori finanziari vengono ricordati da Vegas solo quando si parla della lista dei cattivi del 2011.

"Sul piano della vigilanza, come di consueto, particolare attenzione è stata dedicata all'offerta di strumenti finanziari ai risparmiatori retail" ha chiarito subito il presidente dell'autorità di vigilanza nel ricordare le azioni svolte nel 2011. E tutto questo si è tradotto in un'azione di controllo della distribuzione dei prodotti finanziari volta a "rendere i comportamenti degli intermediari sempre più coerenti con lo spirito della MiFID", ha proseguito Vegas sottolineando che molta attenzione "è stata riservata alle politiche distributive e ai sistemi di incentivazione del personale degli intermediari".

In cosa si è tradotto tutto questo lavoro? Con riferimento ai promotori finanziari, nel 2011, l'attenzione della Consob si è tradotta in 116 provvedimenti sanzionatori, contro i 146 del 2010. Di questi: 92 si sono conclusi con la radiazione del promotore finanziario (erano 78 nel 2010); 23 sono state, invece, le sospensioni a tempo determinato (contro le 61 dell'anno prima); ed è stato necessario solo un richiamo scritto (6 nel 2010). Da segnalare infine le 68 segnalazioni all'Autorità giudiziaria, contro le 57 del 2010.

Numeri che confermano la bassa percentuale di promotori iscritti all'albo coinvolti da attività illegale (circa lo 0,3%), ma che non basta per trovare un elogio nel discorso di Vegas che, anzi, ha attribuito proprio agli intermediari-distributori la colpa della scarsa "espansione della domanda di titoli azionari da parte degli investitori retail" (articolo Consob, Vegas boccia gli intermediari-distributori).

Promotori finanziari nella lista dei cattivi su Advisor Online - Promotori finanziari, consulenti, private banker, Advisor, News, Mercati, Fondi, Etf, Certificati, Obbligazioni, Bond

Caro Vegas, non nego che tra i miei colleghi ci siano dei figli di buona donna (come in tutte le categorie), ma prima di lanciare certe bordate, mi informerei un po' meglio.

E eviterei di trattare certi argomenti dopo averci dato dentro con la correzione nel caffè.

Nella mia società, nel 2011 il cliente medio ha chiuso in pareggio. Pareggio. 2011. Si può affermare lo stesso degli altri intermediari?

Perchè non c'è la stessa enfasi contro Unicredit, ricapitalizzata 4 volte in 5 anni, che ha lasciato buchi mostruosi nelle P.A.

O verso MPS, a un passo dall'amministrazione controllata?

O verso Fonsai-Unipol, vedere sopra

O verso BPM, che ha applicato un convertendo che definire vergognoso è un complimento?

O verso la tanto amata Banco Posta, i cui assegni non sono accettati in molti posti, e che attualmente non ha capitalizzazione (alla faccia di Basilea, Core-Tier 1 e gli stress test)?

O del fatto che la maggioranza dei private negli istituti lavori in regime di collocamento e non di consulenza? Alla facciazza delle direttive MiFid?

Si lamenta che c'è poca cultura del risparmio gestito. Ma con queste generalizzazioni, è il primo a non fare cultura.....

Fine del sassolino.

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Some critics have complained that the 4C lacks luxury. To me, complaining about lack of luxury in a sports car is akin to complaining that a supermodel lacks a mustache.

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Notizia fresca di oggi, dedicata ai delusi :)

Accordo sui debiti dello Stato Alle imprese 30 miliardi- LASTAMPA.it

........

Finalmente un intervento energico per aiutare l'economia reale!

Un mese fa si parlava di 2,5 miliardi che era ridicolo mentre con 30 dimezzi quasi i debiti con le imprese.

Inoltre pare che dal G8 la politica di austerity estrema sia stata bocciata in favore di un rigore più ragionevole (accompagnato ad es. dai project bond per le infrastrutture). Speriamo.

Da oggi sono più ottimista.

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Guest EC2277

Io no: va bene che "poggio e buca fan pari" (come diciamo in Toscana), ma io sotto questo punto di vista ho un approccio molto tedesco: i debiti si pagano. Percui, se la Pubblica Amministrazione ha dei debiti verso i privati, è necessario che tali debiti vengano saldati. Analogamente i privati, se hanno dei debiti nei confronti del fisco, è necessario che paghino quanto dovuto. È più una questione di "educazione civica" che altro, ma a questo accomodamento avrei preferito vedere la Pubblica Amministrazione pagare i suoi conti in tempi decenti.

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In questo modo i debiti mica spariscono ;)

Puoi invece usare dei crediti verso la P.A. come garanzia alla banca, la quale ti anticipa le somme dovute (e che si farà carico di riscuotere dallo stato) dandoti la liquidità necessaria a pagare i debiti.

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Caro Vegas, non nego che tra i miei colleghi ci siano dei figli di buona donna (come in tutte le categorie), ma prima di lanciare certe bordate, mi informerei un po' meglio.

Alfiat Bravetta senza pomello con 170 cavalli asmatici che vanno a broda; pack "Terrone Protervo" (by Cosimo) contro lo sguardo da triglia. Questa è la "culona".

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Peccato che Vegas è a capo della Consob ;)

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