Crisi economica 2011

[TonyH]

Allacciate le cinture.

Unicredit offre un conto vincolato (da 36 a 60 mesi) con rendimento annuo fino al 7% lordo.

Barclays, attraverso Bancoposta, uno strutturato al 9.2%. Con garanzia del capitale solo se nel durante (e non a scadenza...) il sottostante (Eurostoxx e S&P) non scende più del 25%.

Nel durante. Se lo fa, anche se a scadenza è risalito, rimborsano il capitale moltiplicato per la perfomance PEGGIORE dei due indici.

Sono due robe che danno l'idea di come diversi istituti non siano messi bene.

Tanto per confronto.

L'anno scorso Fiat (Fiat....) ha emesso obbligazioni al 6%

Da noi, il rendimento garantito sui 5 anni vincolati con garanzia del capitale è....l'1.5% (è il minimo, il Vitariv ha sempre fatto meglio )

Come diamine si fa a chiamare "Risparmio SICURO" un prodotto che arriva a prometterti quasi 5 volte il rendimento di qualcosa che sicuro lo è davvero?

[TurboGimmo]

Ho sentito in radio che BancoPosta ti da il 5% per il primo anno... fanno a gara a chi la spara piu' grossa?

[TonyH]

Hanno fame di raccolta....e fanno a gara a chi promette di più.

Cercano chi si fa allettare solo dal rendimento, dimenticandosi così che rischia il capitale.

[TurboGimmo]

Timori per la Grecia?

Grafico conversione valute USD/EUR - Yahoo! Finanza

[TurboGimmo]

Lo metto qua che non so dove metterlo.

Qua da me tra un po' salta tutto

Cassa pensioni pubblica ancora in rosso

Nel 2011 il rendimento complessivo del patrimonio della cassa pensioni dei dipendenti dello Stato del canton Ticino ha raggiunto l'1,68% (nel 2010 era stato del 3,43%) e il disavanzo di esercizio ha sfiorato i 170 milioni di franchi, 66,8 milioni in più rispetto a un anno prima, per colpa dei mercati e dell'aumento delle rendite versate. Il rosso complessivo sfiora così ormai i 2 miliardi e il tasso di copertura è sceso dal 64,55 al 62,59%. Il Consiglio di Stato intende adottare nel 2013 un piano di risanamento, che appare ormai sempre più urgente. Il messaggio è in dirittura d'arrivo.

fonte News und Nachrichten auf einen Blick - search.ch

[TonyH]

In svizzera a che età si va in pensione?

2 miliardi di rosso, se vengono assorbiti da qualche grosso gruppo, si riescono a rimediare...

[TurboGimmo]

A 60 anni, ma per avere la pensione indicizzata sulla media degli ultimi 10 anni devi avere 40 anni di contributi (quindi partire a 20 anni).

Diverse persone fanno la pensione complementare e mollano comunque a 60anni, ma con 35 di contributi e la pensione decurtata.

Il rosso di 2miliardi magari non spaventa, pero' leggevo stamane che 10 anni fa c'erano 10mila contribuenti, e 2mila pensionati, ora a fronte di 14mila contribuenti di pensionati ce ne sono 10mila, e' quello che spaventa.

Perche' in proiezione ci saranno piu' pensionati che lavoratori...

[TonyH]

Con la pensione di tipo contributo, il rapporto pensionati/lavoratori è relativo, in quanto consumi il tuo tesoretto accumulato negli anni di lavoro.

SE non fai belinate nella gestione.....

[TurboGimmo]

Il problema sta in quello... io non ci capisco nulla, ma ieri sul giornale c'era scritto che il franco forte era di intoppo nelle transazioni... booooooooooh

[owluca]

(anche mi rendo conto che suona un pò leninista) se collettivi devono essere obbligatori:

Fondi pensione, la crisi fa interrompere i versamenti - Il Sole 24 ORE

Fondi pensione, la crisi fa interrompere i versamenti

ROMA

L'effetto della crisi economica sui contributi ai fondi pensione, le conseguenze della crisi finanziaria sulle gestioni previdenziali, l'evoluzione normativa del settore, i confini dell'operato di Covip. Sono questi i temi affrontati dal presidente della commissione di vigilanza sui fondi pensione, Antonio Finocchiaro, in occasione della relazione annuale per il 2011, l'ultima del suo mandato (resterà in carica fino al gennaio prossimo). Centrale il tema della sospensione contributiva: circa 1,1 milioni di lavoratori, pari a circa il 20% del totale, ha interrotto il flusso di risparmio previdenziale, un dato in crescita di 100mila unità rispetto allo scorso anno. Si tratta nella stragrande maggioranza dei casi di lavoratori autonomi iscritti a fondi aperti, che non usufruiscono dei versamenti ricorrenti da un datore di lavoro. Un fenomeno che si aggiunge al crescente ricorso alle anticipazioni: per spese sanitarie, l'acquisto o la ristrutturazione della prima casa ma in modo particolare per le cosiddette "altre esigenze", ossia la possibilità di avere anticipazioni fino al 30% del montante, senza doverne motivare le ragioni: una voce che pesa per la metà del totale delle anticipazioni. Comportamenti che, come ha sottolineato Finocchiaro, pregiudicano l'adeguatezza delle pensioni degli iscritti: ancor più all'indomani della riforma Monti-Fornero che ha alzato l'età della pensione e ridotto le prestazioni future soprattutto dei più giovani.

Il presidente della Covip ha analizzato l'andamento delle gestioni in un anno travagliato per i mercati finanziari: se il Tfr è salito del 3,5%, la crisi dei debiti sovrani europei e delle Borse ha inciso sulle performance dei fondi pensione aperti, scesi in media del 2,4%, e dei Pip collegati a polizze unit linked (-5,7%); positivo invece l'andamento dei Pip collegati a gestioni separate (+3,5%) e sostanzialmente invariato il rendimento medio dei fondi pensione di categoria (+0,1%). Un sistema che nonostante la gravità della crisi finanziaria è riuscito a tenere e che nel primo trimestre dell'anno in corso mostra segnali di ripartenza: +3,7% i negoziali, +4,8% gli aperti, +6,2% i Pip.

Infine i confini di vigilanza di Covip: «Una semplificazione di tale sistema è auspicabile», ha detto riferendosi all'incrocio di competenze con i ministeri, peraltro rappresentati nei Cda delle Casse stesse. Finocchiaro ha inoltre reso noto che per vigilare su questi soggetti saranno assunti a tempo determinato dieci persone, con competenze attuariali, di analisi del rischio e di bilancio. E sull'idea di inglobare Covip in Banca d'Italia Finocchiaro ha difeso il modello di vigilanza in vigore: un modello al contrario che sarebbe da estendere anche ai fondi sanitari, per un miglior Welfare complementare.

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